Regione SicilianaP.A.I. Bacino <strong>San</strong> <strong>Leonardo</strong> (PA)I terreni in cui affiorano rocce lapidee, carbonatiche e gessose, danno luogo a versanti aspri escoscesi, con dislivelli di diverse centinaia di metri e ampie fasce di detrito ai loro pi<strong>ed</strong>i efortemente influenzati dall’andamento delle strutture geologiche (stratificazioni, faglie). Iprocessi geomorfologici prevalenti sono quelli termoplastici, con disgregazione fisica dellerocce, e i fenomeni gravitativi tipo crollo.La <strong>pa</strong>rte centro-settentrionale del bacino del Fiume <strong>San</strong> <strong>Leonardo</strong> è caratterizzata da pianurealluvionali dove il corso d’acqua si svilup<strong>pa</strong> con andamento meandriforme. In prossimitàdella diga Rosamarina, a causa di una piega anticlinale ad asse E-W il Fiume <strong>San</strong> <strong>Leonardo</strong>incide più agevolmente i terreni recenti argilloso-marnosi e quelli argilloso-arenacei delGiura-Miocene. Al nucleo dell’anticlinale, invece, dove sono presenti terreni ap<strong>pa</strong>rtenenti allaformazione calcareo-dolomitica del Trias, l’attività erosiva del fiume risulta più difficoltosa;ciò da origine ad un’incisione più stretta a forma di gola che si svilup<strong>pa</strong> verso valle, inprossimità del Viadotto Sicilia sulla Autostrada A19 Palermo-Catania.1.7.3 Modellamento fluvio-denudazionaleIl modellamento fluvio-denudazionale dovuto all’azione delle acque meteoriche e incanalateassume un’importanza diversa in funzione del grado di alterabilità fisica e chimica, nonché dierodibilità dei tipi litologici interessati.Il bacino del Fiume <strong>San</strong> <strong>Leonardo</strong> è solcato da numerosi corsi d’acqua che hanno contribuitoe contribuiscono all’evoluzione geomorfologica dell’area.L’agente dominante del modellamento dei versanti è l’acqua, sia relativamente all’azione diruscellamento delle acque superficiali sia in relazione ai processi erosivi e di s<strong>ed</strong>imentazionelegati alle acque incanalate.Nei siti in cui prevalgono gli affioramenti litoidi (princi<strong>pa</strong>lmente calcarei) il modellamento siesplica attraverso la formazione di valli incise, con versanti scoscesi e spesso sub-verticali,nonché di dorsali e creste rocciose ben definite; gli affioramenti litoidi presentano un intensogrado di fatturazione e un alto indice di franosità.I fenomeni erosivi sono ampiamente diffusi nei terreni argillosi che affiorano in vaste aree delbacino in esame; in tali terreni l’azione erosiva più intensa è quella esercitata dalle acqueruscellanti che causano erosione diffusa e denudamento dei versanti.Sono anche frequenti i fenomeni di erosione concentrata che interessano princi<strong>pa</strong>lmente isolchi vallivi, generando un progressivo approfondimento degli alvei torrentizi; tali fenomenierosivi spesso sono la causa di forme franose vere e proprie.Diffuse sono anche le morfosculture calanchive in terreni a natura prevalentemente argillosa eprivi di copertura vegetale; esse sono presenti soprattutto nella zona compresa tra gli abitati diCiminna e Caccamo.Nelle aree interessate da affioramenti di natura sabbioso-arenacea prevalgono, invece,morfosculture di tipo collinare caratterizzate da versanti m<strong>ed</strong>iamente acclivi.Da sottolineare, infine, che le acque dilavanti esercitano un’azione erosiva accentuata nelterritorio anche a causa della bassa percentuale di terreni interessati da copertura boschiva oda macchia m<strong>ed</strong>iterranea. La destinazione d’uso più diffusa dei terreni del bacino è, infatti, ilseminativo semplice.36
Regione SicilianaP.A.I. Bacino <strong>San</strong> <strong>Leonardo</strong> (PA)1.7.4 Modellamento ad opera della gravitàNel bacino del Fiume <strong>San</strong> <strong>Leonardo</strong> si possono distinguere diverse tipologie di processigeomorfologici legati alla gravità.Il bacino è caratterizzato da diffusi fenomeni di instabilità dei versanti, spesso difficili daricondurre ad una ben precisa tipologia.In alcune zone sono presenti corpi franosi di notevoli dimensioni, periodicamenterimobilizzatisi.Le zone con maggiore indice di franosità interessano le aree con prevalenza di affioramenti dinatura argillosa.Le frane di dimensioni maggiori si rilevano in Contrada Margi, in Contrada Margana, nellearee ad est dell’abitato di Godrano e a Sud-Ovest di Ciminna.La tipologia dei fenomeni franosi è da ricollegarsi con la litologia presente: in terreni di naturaargillosa e argilloso-sabbiosa si rilevano per lo più frane del tipo colata, scorrimentorotazionale o traslativo e frane complesse. Tali dissesti sono spesso di difficile identificazioneperché le loro tracce sono facilmente cancellabili dall’azione antropica, soprattutto nelle areeintensamente coltivate.Molto diffusi sono anche i movimenti di terreno innescati dallo scalzamento al pi<strong>ed</strong>e operatodai corsi d’acqua alla base dei pendii.Nelle rocce lapidee sono diffusi i movimenti a rapida evoluzione, quali crolli e ribaltamenti, <strong>ed</strong>ebris-flow in corrispondenza di aree in cui la presenza di detrito è abbondante.Laddove affiorano complessi rocciosi costituiti da alternanze argilloso-arenacee i dissestimostrano caratteristiche complesse e diversificate tra loro.In presenza di rocce gessose si rilevano fenomeni di modellamento carsico, quali doline diforma in genere circolare o ellisoidica e altre microforme (solchi, karren etc.).37