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cronaca - il Caffè

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30Una operazione antidrogacondotta dai Carabinieriad Apr<strong>il</strong>ia ha portato allaluce l'esistenza di un “sottobosco”preoccupante. Nel corso diperquisizioni e di servizi repressividelle condotte <strong>il</strong>lecite (quindirapine e furti) sono state sequestratesostanze stupefacentiche, di recente, hanno ripresoflorida attività nel mercato localedella marijuana e dell'eroina.Sono state monitorate alcunenuove modalità di spaccio (cosiddettoself service) e constatatal'introduzione di nuovaeroina, proveniente dal Messico,le cui caratteristiche la rendonopotenzialmente letale.L'acquirente è uomo/donnagiovane (anche minorenni) che,nei casi di non abbienti, salda idebiti d'acquisto dopo aver recuperatodanaro da rapine-prelievopresso esercizi commerciali.CRONACHE n. 217 - dal 5 al 18 maggio 2011CRONACA I Carabinieri scoprono nuove modalità di spaccio. Rapine lampo per la drogaMarijuana ed eroina messicanaMAMMA E FIGLIO SPACCIATORI DI MARIJUANAUna donna di 53 anni ed <strong>il</strong> figlio 27enne in societànello spaccio, sequestrati 2Kg di “erba”IN CENTROEdicolanticon l’incubodei vandaliLettera-denuncia di un cittadinoIn centro laposta in ritardoSono un affezionato ed assiduo lettore de "Il caffèdi Apr<strong>il</strong>ia", che, personalmente, ritengo un preziosostrumento a difesa dei cittadini. Abito adApr<strong>il</strong>ia in Via Ugo La Malfa, 19. Questa voltascrivo per segnalare un disservizio delle poste,che negli ultimi mesi è diventato insopportab<strong>il</strong>e per i disagie i danni che spesso provoca. I fatti sono questi: nellostab<strong>il</strong>e in cui vivo ( ci sono sessantotto famiglie), da moltimesi, la posta viene recapitata, quando va bene, una voltala settimana. Io sono abbonato, tra l'altro, a due rivistesettimanali, che mi arrivano puntualmente quando <strong>il</strong> numerosuccessivo è già in vendita in tutte le edicole. Le poste mihanno abituato, ormai, a leggere una stampa di "secondamano". Se questo è semplicemente un disagio, <strong>il</strong> dannovero c'è quando la corrispondenza consegnata con tantoritardo riguarda pagamenti con scadenze precise. Ad oggi,23 apr<strong>il</strong>e 2011, l'ultima consegna della posta è avvenuta<strong>il</strong> 14 apr<strong>il</strong>e. Presumo che tutto ciò accada anche per<strong>il</strong> resto del quartiere e temo per l'intera città. È per questoche mi rivolgo a tutti i concittadini che si trovano nelle miecondizioni, per invitarli a indirizzare alle poste tante letteredi protesta. Chiedo, inoltre, molto gent<strong>il</strong>mente ma conestrema fermezza, al dirigente responsab<strong>il</strong>e del "(dis)serviziorecapito corrispondeza" di fornire una credib<strong>il</strong>e motivazionedi tutto ciò. Grazie per l'ospitalità e distinti salutiAmedeo PiccaScrivi al <strong>Caffè</strong>: redazione.apr<strong>il</strong>ia@mediumsrl.itCRONACA Aveva dato fuoco alle proprie autoTruffa alle assicurazioniper intascare <strong>il</strong> premioICarabinieri del comandodi Apr<strong>il</strong>iahanno denunciatoper simulazione direato, danneggiamentoe fraudolenta distruzionedella cosapropria una coppiache avrebbe dato fuocoalla propria auto al fine di richiedere<strong>il</strong> risarcimento alla compagniaassicurativa. Gli incendi inquestione in realtà sono due. Il primorisale al 29 apr<strong>il</strong>e 2009, quandol'auto, intestata a una 30enne bras<strong>il</strong>iana,era stata ritrovata in fiammenei pressi del campo sportivodi Latina. Prima del ritrovamento,la ragazza ne avrebbe denunciato<strong>il</strong> furto. Circa un anno dopo la coppiaavrebbe coinvolto alcuni amicinella truffa, replicando <strong>il</strong> piano,ma questa volta a Monticchio, neipressi di Sermoneta. La tecnica sarebbestata sempre la stessa: denunciare<strong>il</strong> furto dell'auto e pocodopo appiccare l'incendio. Dopo idue episodi, i Carabinieri hannocominciato a sospettare e hannoapprofondito. Dapprima sono statisentiti alcuni testimoni, poi è statoeffettuato un giro negli ospedaliper accertare se si fossepresentato qualcunocon delle ustioni sulcorpo. Dalle indagini èemerso che un 26enneoriginario di Latina, risultatopoi l'esecutoremateriale dei roghi, erastato accompagnatopresso l'ospedale Goretti di Latinaper delle ustioni sulle braccia. Sinda subito le circostanze sembravanosospette: mancavano alcunidettagli sul furto dell'auto e suglioggetti al suo interno. Quindi i carabinierihanno approfondito laconoscenza dei proprietari e proseguitole indagini. I sospetti si sonorivelati fondati. Questi fatti noncostituiscono certo una novità erappresentano solo una delle tantemodalità di frode perpetrate a dannodelle compagnie assicurative.Senza i dovuti controlli da partedelle forze dell'ordine, la coppia inquestione avrebbe incassato un ingenterisarcimento danni per l'auto,ovviamente assicurata control'incendio. Per motivi economici,non tutte le compagnie assicurativesono dotate di agenzie anti-frodeinterne.Prima una, poi ancora un’altra, fino adarrivare a sei. Gli edicolanti di Apr<strong>il</strong>iavivono da qualche giorno nel terroreche, al momento di aprire <strong>il</strong> proprio chioscodi giornali, trovino la struttura danneggiatapesantemente. Una serie di atti vandalici èstata commessa ai danni delle edicole delcentro città. Il primo episodio, qualche giornoprima di Pasqua: ignoti hanno fatto irruzionein un'edicola centralissima, rompendola serratura e mettendo a soqquadro <strong>il</strong> locale.Sono state rubate le ricariche telefonicheed i pochi spicci presenti in cassa. La nottesuccessiva, un'altra edicola è stata presa dimira. Stesso copione: serranda e vetri frantumati,giornali e riviste a terra, cassa ripulita.Fortunatamente la solidarietà tra gli edicolantiè grande: con <strong>il</strong> passaparola, è statopossib<strong>il</strong>e arginare i danni. Ma gli episodi divandalismo non si sono fermati: altre quattroedicole danneggiate pesantemente, l'ultimasolo qualche notte fa. Insomma, un totaledi sei rivenditori di quotidiani nel centrocittà (ossia ben più del 50% delle edicole delcentro) nel mirino di qualche maleintenzionato.Se avranno intenzione di proseguire suquesta strada, dovranno vedersela con i sistemidi allarme prontamente installati dagliedicolanti non ancora “visitati”. C'è chi si èdotato anche di videosorveglianza.I Carabinieri, incaricati di portare avanti leindagini (anche se non tutti hanno denunciatol'accaduto), sono orientati ad ascriverequesta serie di episodi come atti vandalicifrutto della noia di qualche ragazzino. Questonon basta a placare gli animi degli esercentiapr<strong>il</strong>iani, che – pur attrezzati e coscientidi non dover lasciare alcun bene di valorein cassa – sperano che, chiunque sia stato,trovi di meglio da fare piuttosto che danneggiarei loro chioschi. Che, per inciso, dovrannoriparare a proprie spese.

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