cronaca - il Caffè

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2QUANDO SI PUÒ VOTARELe operazioni di voto si svolgono domenica15 maggio (ore 8 - 22) e lunedì 16maggio (ore 7 - 15).Gli eventuali ballottaggi si terranno neglistessi orari di domenica 29 e lunedì 30maggio.Le operazioni di scrutinio delle schedeinizieranno il lunedì pomeriggio, subitodopo la chiusura dei seggi.CHI PUÒ VOTAREPossono votare tutti i cittadini italianimaggiorenni (che abbiano compiuto il18° anno entro il 15 maggio 2011). Per leelezioni amministrative possono votareanche i cittadini di uno Stato membro dell’UnioneEuropea, che devono però averpresentato richiesta al sindaco entro loscorso 5 aprile 2011.COSA OCCORRE PORTAREAl seggio bisogna portare la tesseraelettorale e un documento di riconoscimento.Chi avesse smarrito la propria tesseraelettorale personale potrà chiederneil duplicato agli uffici comunali che, a talfine, saranno aperti da martedì 10 maggioa sabato 14 maggio, dalle ore 9 alle ore 19,e anche domenica 15 e lunedì 16 maggio,giorni della votazione, per tutta la duratadelle operazioni di voto.ELEZIONI n. 217 - dal 5 al 18 maggio 2011Le regole elettorali non sono cambiate rispetto a 5 anni fa: si vota di domenica e lunedì. Votano anche gli stranieriElezioni amministrative: come si votaCOME SI VOTANei Comuni superiori ai 15.000 abitantiPer votare il Sindaco si barra con una “X”il nome del candidato prescelto.Per votare una lista si mette una “X” sulsimbolo della lista prescelta.Per votare un candidato al Consiglio Comunalesi barra con una “X” il nome delcandidato prescelto a fianco del simbolodella lista a cui appartiene.Se si vota solo la lista, il voto viene assegnatoanche al candidato sindaco collegato.Se si vota scrivendo solo il nome di uncandidato consigliere, il voto viene assegnatoanche alla lista di cui fa parte e alcandidato sindaco a cui è collegato.È AMMESSO IL VOTO DISGIUNTO: sipuò cioè votare un candidato a sindaco euna lista (o un candidato consigliere) chenon è a lui collegataNei Comuni inferiori ai 15.000 abitantiPer votare il Sindaco si barra con una “X”il nome del candidato Sindaco prescelto.Si può anche esprimere una preferenzaper il Consiglio comunale, scrivendo ilnome del candidato prescelto nella rigariportata sotto il nome del Sindaco a cui ècollegato.NON È AMMESSO IL VOTO DISGIUNTO,pena l’annullamento della scheda.Scheda per i Comuni superiori ai 15.000 abitantiVince il Candidato a Sindaco che ottiene almeno il 50% +1 dei voti. Se nessuno raggiunge la maggioranza assoluta, il29 e 30 maggio si svolgerà il ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero dei votiScheda per i Comuni inferiori ai 15.000 abitantiIn questi Comuni non c’è il ballottaggio, quindi vince il candidato a Sindaco che ottiene la maggioranza dei votiIl Ministero e laburocrazia imperanteI fac-simile delle schede elettorali chevedete riportati a lato sono una elaborazionedei grafici de Il Caffè, poiché, richiesteal Ministero dell’Interno, le schedesono state fornite solo con una qualitàtalmente scarsa da non poter esserepubblicata. Sembra impossibile che tracentinaia di addetti, tra Ministro, sottosegretari,responsabili, addetti stampa,addetti al sito internet, aziende di consulenza,impiegati ed uscieri, nessuno apochi giorni dalle elezioni sia stato ingrado di mettere a disposizione di tuttala stampa italiana un semplice fac-similedella scheda elettoraleFac-simile elaborati da il Caffè

n. 217 - dal 5 al 18 maggio 2011 ELEZIONI3I Comuni non hanno più soldi, solo debiti. I nuovi Sindaci dovranno essere davvero capaci per non far affodare la cittàVotare, per battere i troppi “La Qualunque”Astensione dannosa: soloil voto degli “onesti” puòbattere quello clientelareStefano CarugnoQualcosa è cambiato, rispetto alleprecedenti elezioni di sindaci econsiglieri comunali: non c’è piùuna lira, anzi un euro.La battaglia elettorale è sempreaccesissima, per carità. Ogni Comuneha i suoi sindaci da scalzare, isuoi giovani rampanti che chiedonostrada, il suo esercito di candidati,divisi tra politici di professione e illusiche hanno fatto i loro bei conticinie sono certi di portare a casaquel centinaio di preferenze che lipossa elevare sullo scranno ambìtodel consiglio comunale, e che poiinvece prenderanno solo un miseropugno di voti. Il copione sembrasempre il solito, con i manifestielettorali abusivi che imbrattano lecittà: slogan su come migliorare lacittà incollati sui secchioni d’immondizia,slogan sulla legalità cheimbrattano i muri delle case... unavera pacchia per gli attacchini, unacatastrofe per la dignità della città.Tutto sembra uguale, ma qualcosadi mutato c’è: rispetto a 5 anni fanon c’è più una lira, anzi un euro.Finito il tempo dei facili appalti,delle convenzioni a pioggia (naturalmentetutte a favore degli “amici”e degli “amici degli amici”), nientepiù assunzioni clientelari per lamacchina amministrativa, nientepiù project finance per realizzareSta arrivando lotzunami delFederalismo: lecittà rischiano diaffondare ancora piùidee tanto faraoniche quanto inutili.Fare il Sindaco oggi vuol dire dovercontinuamente raschiare il fondodel barile, anche solo per un po’d’asfalto per tappare le buche, pernon dover chiudere le mense degliasili pubblici, per non dover eliminarele linee di trasporto urbano,per non abbandonare i poveri, quelliveri, per non venir travolti daquello tzunami che sta arrivandocon le leggi sul federalismo, che rischianodi portare al fallimento tantissimiComuni già in difficoltà.Non si vota unSindaco perché rappresentaun partitoper cui “tifiamo” oper un invito a cenaMa è proprio nel momento dimaggior difficoltà che c’è bisognodella maggiore efficienza. La responsabilitàdei Sindaci che sarannoeletti sarà enorme. E di conseguenzaè naturalmente enorme laresponsabilità degli elettori.Non si vota un Sindaco perchérappresenta il partito per cui “tifiamo”,o perché ci ha invitato a unasua cena: non sono questi indice dicapacità. Un sindaco dobbiamo conoscerlo,essere sicuri sia in gradodi affrontare gli enormi problemiche incontrerà: per i prossimi 5 annidobbiamo affidarci a lui per nonrischiare di far affondare la nostracittà e con lei tanti posti di lavoro, ildecoro che ci circonda, la sicurezzadella nostra casa, il nostro futuro equello dei nostri figli.È troppo importante votare il Sindacogiusto, per lasciarsi abbagliareda una cenetta, da una stretta dimano o da una bandiera di partito.Bisogna innanzitutto andare a votare,non lasciare che siano gli altria decidere per noi. Se gli “onesti”,schifati da questa classe politica,non andassero a votare, lascerebberole decisioni solo a chi nella politica(quella sporca) ci sguazza.È pura matematica: un voto clientelarepuò essere combattuto soloda un voto fatto con coscienza, noncerto da un’astensione.Per combattere i vari “Cetto LaQualunque” di cui i nostri Comunisono purtroppo pieni, c’è un solomodo: andare a votare scegliendoquello tra i candidati che riteniamopiù capace.Le elezioni amministrative che seguiamoCittà Abitanti(*) Sindaco uscente (maggioranza) Consiglierida eleggereLATINA 119.667 Vincenzo Zaccheo (Centrodestra) 32POMEZIA 60.975 Enrico De Fusco (Centrosinistra) 24TERRACINA 44.425 Stefano Nardi (Centrodestra) 24MARINO 39.940 Adriano Palozzi (Centrodestra) 24CIAMPINO 38.605 Walter Perandini (Centrosinistra) 24GENZANO 24.341 Enzo Ercolani (Centrosinistra) 16ARICCIA 18.513 Emilio Cianfanelli (Centrosinistra) 16ROCCA DI PAPA 16.099 Pasquale Boccia (Centrosinistra) 16PONTINIA 14.162 Eligio Tombolillo (Centrosinistra) 16NORMA 4.108 Sergio Mancini (Centrodestra) 12(*) popolazione Istat al 30/11/2010

n. 217 - dal 5 al 18 maggio 2011 ELEZIONI3I Comuni non hanno più soldi, solo debiti. I nuovi Sindaci dovranno essere davvero capaci per non far affodare la cittàVotare, per battere i troppi “La Qualunque”Astensione dannosa: solo<strong>il</strong> voto degli “onesti” puòbattere quello clientelareStefano CarugnoQualcosa è cambiato, rispetto alleprecedenti elezioni di sindaci econsiglieri comunali: non c’è piùuna lira, anzi un euro.La battaglia elettorale è sempreaccesissima, per carità. Ogni Comuneha i suoi sindaci da scalzare, isuoi giovani rampanti che chiedonostrada, <strong>il</strong> suo esercito di candidati,divisi tra politici di professione e <strong>il</strong>lusiche hanno fatto i loro bei conticinie sono certi di portare a casaquel centinaio di preferenze che lipossa elevare sullo scranno ambìtodel consiglio comunale, e che poiinvece prenderanno solo un miseropugno di voti. Il copione sembrasempre <strong>il</strong> solito, con i manifestielettorali abusivi che imbrattano lecittà: slogan su come migliorare lacittà incollati sui secchioni d’immondizia,slogan sulla legalità cheimbrattano i muri delle case... unavera pacchia per gli attacchini, unacatastrofe per la dignità della città.Tutto sembra uguale, ma qualcosadi mutato c’è: rispetto a 5 anni fanon c’è più una lira, anzi un euro.Finito <strong>il</strong> tempo dei fac<strong>il</strong>i appalti,delle convenzioni a pioggia (naturalmentetutte a favore degli “amici”e degli “amici degli amici”), nientepiù assunzioni clientelari per lamacchina amministrativa, nientepiù project finance per realizzareSta arrivando lotzunami delFederalismo: lecittà rischiano diaffondare ancora piùidee tanto faraoniche quanto inut<strong>il</strong>i.Fare <strong>il</strong> Sindaco oggi vuol dire dovercontinuamente raschiare <strong>il</strong> fondodel bar<strong>il</strong>e, anche solo per un po’d’asfalto per tappare le buche, pernon dover chiudere le mense deglias<strong>il</strong>i pubblici, per non dover eliminarele linee di trasporto urbano,per non abbandonare i poveri, quelliveri, per non venir travolti daquello tzunami che sta arrivandocon le leggi sul federalismo, che rischianodi portare al fallimento tantissimiComuni già in difficoltà.Non si vota unSindaco perché rappresentaun partitoper cui “tifiamo” oper un invito a cenaMa è proprio nel momento dimaggior difficoltà che c’è bisognodella maggiore efficienza. La responsab<strong>il</strong>itàdei Sindaci che sarannoeletti sarà enorme. E di conseguenzaè naturalmente enorme laresponsab<strong>il</strong>ità degli elettori.Non si vota un Sindaco perchérappresenta <strong>il</strong> partito per cui “tifiamo”,o perché ci ha invitato a unasua cena: non sono questi indice dicapacità. Un sindaco dobbiamo conoscerlo,essere sicuri sia in gradodi affrontare gli enormi problemiche incontrerà: per i prossimi 5 annidobbiamo affidarci a lui per nonrischiare di far affondare la nostracittà e con lei tanti posti di lavoro, <strong>il</strong>decoro che ci circonda, la sicurezzadella nostra casa, <strong>il</strong> nostro futuro equello dei nostri figli.È troppo importante votare <strong>il</strong> Sindacogiusto, per lasciarsi abbagliareda una cenetta, da una stretta dimano o da una bandiera di partito.Bisogna innanzitutto andare a votare,non lasciare che siano gli altria decidere per noi. Se gli “onesti”,schifati da questa classe politica,non andassero a votare, lascerebberole decisioni solo a chi nella politica(quella sporca) ci sguazza.È pura matematica: un voto clientelarepuò essere combattuto soloda un voto fatto con coscienza, noncerto da un’astensione.Per combattere i vari “Cetto LaQualunque” di cui i nostri Comunisono purtroppo pieni, c’è un solomodo: andare a votare scegliendoquello tra i candidati che riteniamopiù capace.Le elezioni amministrative che seguiamoCittà Abitanti(*) Sindaco uscente (maggioranza) Consiglierida eleggereLATINA 119.667 Vincenzo Zaccheo (Centrodestra) 32POMEZIA 60.975 Enrico De Fusco (Centrosinistra) 24TERRACINA 44.425 Stefano Nardi (Centrodestra) 24MARINO 39.940 Adriano Palozzi (Centrodestra) 24CIAMPINO 38.605 Walter Perandini (Centrosinistra) 24GENZANO 24.341 Enzo Ercolani (Centrosinistra) 16ARICCIA 18.513 Em<strong>il</strong>io Cianfanelli (Centrosinistra) 16ROCCA DI PAPA 16.099 Pasquale Boccia (Centrosinistra) 16PONTINIA 14.162 Eligio Tombol<strong>il</strong>lo (Centrosinistra) 16NORMA 4.108 Sergio Mancini (Centrodestra) 12(*) popolazione Istat al 30/11/2010

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