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Engels: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato

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<strong>Engels</strong>: <strong>L'origine</strong> <strong>della</strong> <strong>famiglia</strong>, <strong>della</strong> <strong>proprietà</strong> <strong>privata</strong> e <strong>dello</strong> <strong>Stato</strong> – Appendicecarattere, ai loro costumi e alle loro istituzioni. La consuetudine di trattare tutto in comune, la necessità di intervenire incessantementenegli interessi dei membri <strong>della</strong> gens, la solidarietà nei casi <strong>della</strong> vendetta di sangue, l'obbligo e l'abitudine <strong>della</strong> coabitazione, con dieci oanche più membri, in grandi tende (yurtas), in breve il trovarsi in certo modo sempre fra il popolo, tutto ciò ha conferito ai Giliako uncarattere socievole, comunicativo. Il Giliako è straordinariamente ospitale, ama accogliere bene i suoi ospiti ed essere a sua volta ospite. IIbel costume dell'ospitalità si manifesta particolarmente in epoche difficili. In un anno di carestia in cui il Giliako non abbia nulla damasticare né per sé né per i suoi cani, egli non stende la mano in cerca di elemosina, si reca tranquillamente ospite presso qualcuno ed ènutrito in tal modo, spesso per un tempo piuttosto lungo.Presso i Giliaki dell'isola di Sachalin non si verificano quasi affatto reati motivati da egoismo. Il Giliako custodisce i suoi tesori in unmagazzino che non viene mai chiuso. Egli è così sensibile all'onta che, non appena sia convinto reo di un'azione obbrobriosa, va nel boscoe si impicca. L'omicidio è rarissimo e si verifica quasi esclusivamente in uno stato d'ira; in nessun caso però è dovuto a cupidigia.Trattando con il prossimo il Giliako manifesta onestà, fidatezza e coscienziosità.Malgrado il loro lungo stato di soggezione ai Manciuri divenuti Cinesi, malgrado la perniciosa influenza <strong>della</strong> regione amurica, i Giliakihanno conservato, dal punto di vista <strong>della</strong> morale, molte virtù delle tribù primitive. Ma le sorti del loro ordinamento sociale sonoineluttabili. Una o due altre generazioni, e i Giliaki del continente saranno diventati russi completamente, e insieme ai benefici <strong>della</strong> civiltàsi saranno appropriati anche le sue manchevolezze. I Giliaki dell'isola di Sachalin, lontani più o meno dai centri di colonizzazione russa,probabilmente potranno mantenersi nel loro stato genuino per un po' più di tempo. Ma anche tra di loro comincia a farsi sentire l'influenzadel vicinato russo. Il commercio li conduce nei villaggi, vanno a Nikolaievsk a lavorare, e ogni Giliako che torna al luogo natio da questilavori, porta con sé la stessa atmosfera che l'operaio porta dalla città nel suo villaggio russo. Inoltre il lavoro nella città, con le sue alternevicende, annulla sempre più quella originaria eguaglianza che costituisce un tratto predominante nella economia di questi popoli, semplicee priva di artificio.L'articolo del signor Sternberg che contiene anche notizie sulle idee e sugli usi religiosi dei Giliaki e sulle loro istituzioni giuridiche, usciràintegralmente nella Rivista Etnografica (Etnograficeskoie Obozrenie).Note:1) Articolo pubblicato nella «Neue Zeit», XI, 1892-93, vol. I, n. 12, pp. 373-375.http://www.resistenze.org/sito/ma/di/ce/mdce5n29l.htm (2 di 2)14/10/2010 13.24.11

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