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Engels: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato

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<strong>Engels</strong>: <strong>L'origine</strong> <strong>della</strong> <strong>famiglia</strong>, <strong>della</strong> <strong>proprietà</strong> <strong>privata</strong> e <strong>dello</strong> <strong>Stato</strong> – V<strong>proprietà</strong> contro un altro genere di <strong>proprietà</strong>. Esse non possono proteggere l'una senza violare l'altra. Nella Grande Rivoluzione francese, la<strong>proprietà</strong> feudale fu sacrificata per salvare la <strong>proprietà</strong> borghese; in quella di Solone la <strong>proprietà</strong> dei creditori dovette soffrire a vantaggio diquella dei debitori. I debiti furono semplicemente invalidati. I particolari non ci sono noti con precisione, ma Solone si vanta, nelle suepoesie, di aver allontanato dai fondi indebitati i cippi ipotecari e di aver fatto rimpatriare coloro che per debiti erano stati venduti in terrastraniera o vi erano fuggiti (6). Ciò fu possibile solo mediante un'aperta violazione <strong>della</strong> <strong>proprietà</strong>. E in effetti, dalla prima fino all'ultima,le cosiddette rivoluzioni politiche sono state tutte compiute a difesa <strong>della</strong> <strong>proprietà</strong> di un determinato genere e condotte a termine medianteconfisca, detta anche furto, <strong>della</strong> <strong>proprietà</strong> di un altro genere. Tant'è vero che da due millenni e mezzo la <strong>proprietà</strong> <strong>privata</strong> ha potuto esseremantenuta solo mediante violazione <strong>della</strong> <strong>proprietà</strong>.Ora però ciò che importava era impedire che i liberi Ateniesi ricadessero in una tale schiavitù. Ciò si ottenne inizialmente con misuregenerali, per esempio col proibire i contratti di debito in cui il pegno fosse costituito dalla persona del debitore. Fu stabilita inoltre unamisura limite per la <strong>proprietà</strong> fondiaria che poteva essere posseduta da un individuo, per frenare almeno in qualche modo la famearrabbiata, che aveva la nobiltà, di terra dei contadini. In seguito però ci furono delle modifiche alla costituzione; le più importanti, per noi,sono le seguenti.Il consiglio fu portato a 400 membri, 100 per ogni tribù; qui dunque la tribù rimase ancora la base. Ma fu questo anche l'unico aspetto sottoil quale l'antica costituzione fu introdotta nel nuovo organismo statale. Infatti, per il resto, Solone divise i cittadini in quattro classi,secondo il loro possesso fondiario e il relativo reddito; 500, 300 e 150 medimni di grano (un medimno è uguale a 41 litri circa (7)) per leprime tre classi; chi aveva possedimenti fondiari minori o non ne aveva affatto rientrava nella quarta classe.Tutti gli uffici potevano essere ricoperti solo dalle tre classi superiori, e i più alti solo dalla prima classe.La quarta classe aveva solo il diritto di prendere la parola e di votare nell'assemblea popolare, ma in questa assemblea venivano scelti tutti ifunzionari; in essa costoro dovevano rendere conto del loro operato, in essa venivano fatte tutte le leggi ed in essa la quarta classecostituiva la maggioranza.I privilegi aristocratici furono parzialmente rinnovati sotto forma di privilegi <strong>della</strong> ricchezza, ma il popolo conservò il potere decisivo.Inoltre, le quattro classi formavano la base di una nuova organizzazione dell'esercito. Le due prime classi fornivano la cavalleria, la terzadoveva servire come fanteria pesante, la quarta come fanteria leggera non munita di corazza, o come fanteria di marina, e verosimilmentepoi fu anche pagata.Qui viene dunque introdotto nella costituzione un elemento del tutto nuovo: la <strong>proprietà</strong> <strong>privata</strong>. I diritti e i doveri dei cittadini venivanocommisurati secondo la grandezza <strong>della</strong> loro <strong>proprietà</strong> fondiaria, e quanto più prestigio guadagnavano le classi possidenti, tanto più gliantichi organismi fondati sulla consanguineità venivano soppiantati; la costituzione gentilizia aveva subito una nuova sconfitta.La commisurazione dei diritti politici in base al patrimonio non era tuttavia una istituzione indispensabile all'esistenza <strong>dello</strong> <strong>Stato</strong>; perquanto abbia avuto una parte importante nella storia costituzionale degli Stati, moltissimi di essi, e specialmente quelli meglio sviluppati,non ne hanno avuto bisogno. Anche in Atene ebbe solo una parte transitoria; dal tempo di Aristide (8) in poi tutti gli uffici erano aperti adogni cittadino.Durante gli ottant'anni che seguirono, a poco a poco, la società ateniese prese quella direzione nella quale continuò a svilupparsi nei secolisuccessivi. La rigogliosa usura terriera dell'età presolonica era stata stroncata e così pure la smisurata concentrazione <strong>della</strong> <strong>proprietà</strong>fondiaria. Il commercio, l'artigianato e l'artigianato artistico, esercitati sempre su più larga scala mediante il lavoro degli schiavi,diventarono i rami di produzione dominanti. Si diveniva più illuminati. Invece di sfruttare i propri concittadini nella vecchia brutalemaniera, si sfruttarono prevalentemente gli schiavi e la clientela non ateniese. Il possesso mobiliare, la ricchezza in danaro, in schiavi enavi, crebbe sempre più, ma non fu più ora semplice mezzo per l'acquisto di possesso fondiario, come nei primi tempi dal limitatoorizzonte, bensì divenne fine a se stesso. Conseguentemente, da una parte, con la nuova classe di ricchi industriali e mercanti, si sviluppòuna concorrenza vittoriosa all'antica potenza nobiliare, ma dall'altra fu tolto ai resti dell'antica costituzione gentilizia anche quell'ultimoterreno d'azione che le rimaneva.La gentes, le fratrie e le tribù i cui membri ora erano dispersi per tutta l'Attica e completamente commisti gli uni agli altri, erano divenuteperciò del tutto inadatte a costituire organismi politici. Una moltitudine di cittadini ateniesi non apparteneva a nessuna gens; eranoimmigrati che erano stati, è vero, ammessi al godimento del diritto di cittadinanza, ma non erano però stati ammessi in nessuna delleantiche unioni gentilizie. Accanto a costoro esisteva un numero sempre crescente di immigrati stranieri che avevano solo diritto allaprotezione.Intanto, le lotte di parte avevano il loro corso: la nobiltà cercò di riconquistare i suoi antichi privilegi e riprese il sopravvento per brevetempo, fino alla rivoluzione di Clistene (9) (509 prima <strong>della</strong> nostra era), che la abbatté in modo definitivo; ma con essa abbatté anchel'ultimo residuo <strong>della</strong> costituzione gentilizia.Clistene, nella sua nuova costituzione, ignorò le quattro antiche tribù fondate su gentes e fratrie. Al loro posto subentrò una organizzazionedel tutto nuova semplicemente in base alla divisione, già tentata nelle naucrarie, dei cittadini secondo il luogo di residenza. Non decise piùl'appartenenza ad una unione gentilizia, ma solo il luogo di residenza; non il popolo venne diviso, ma il territorio, e gli abitanti divenneropoliticamente semplice appendice del territorio.Tutta l'Attica fu divisa in cento distretti comunali, demi, ognuno dei quali si amministrava autonomamente. I cittadini residenti in ognidemos (demoti) eleggevano il loro capo (demarco), il tesoriere, nonché trenta giudici con giurisdizione su controversie minori. Essiavevano anche un loro tempio e un dio protettore o eroe di cui eleggevano i sacerdoti. Il potere supremo del demos risiedeva nell'assembleadei demoti. Come giustamente nota Morgan, è il mo<strong>dello</strong> delle comunità cittadine americane autogovernantisi. Il nascente <strong>Stato</strong> atenieseincomincia con quella stessa unità con la quale lo <strong>Stato</strong> moderno, nella sua forma più alta, finisce.http://www.resistenze.org/sito/ma/di/ce/mdce5n29e.htm (3 di 5)14/10/2010 13.24.05

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