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Engels: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato

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<strong>Engels</strong>: <strong>L'origine</strong> <strong>della</strong> <strong>famiglia</strong>, <strong>della</strong> <strong>proprietà</strong> <strong>privata</strong> e <strong>dello</strong> <strong>Stato</strong> – IIperiodo <strong>della</strong> civiltà va al di là dei limiti del suo libro. Perciò si occupa solo brevemente <strong>della</strong> sorte <strong>della</strong> monogamia in questo periodo.Anch'egli scorge nello sviluppo ulteriore <strong>della</strong> <strong>famiglia</strong> monogamica un progresso, un avvicinamento alla piena eguaglianza di diritti deisessi, senza dare però per raggiunto questo scopo. Egli dice:«Se si riconosce il fatto che la <strong>famiglia</strong> ha attraversato quattro forme successive, ed ora si trova nella quinta, sorge la domanda se questaforma possa essere durevole nel futuro. L'unica risposta possibile è che essa deve progredire di pari passo con la società, mutando nellamisura in cui questa muta, proprio come sinora. Essa è la creatura del sistema sociale, e ne rifletterà lo stato di civiltà. Poiché la <strong>famiglia</strong>monogamica si è migliorata dall'inizio <strong>della</strong> civiltà e assai decisamente nei tempi moderni, si può per lo meno presumere che essa siacapace di un ulteriore perfezionamento fino al raggiungimento <strong>della</strong> eguaglianza tra i due sessi. Se in un lontano futuro la <strong>famiglia</strong>monogamica non dovesse essere in grado di adempiere alle esigenze <strong>della</strong> società,... non è possibile predire di quale natura sarà la <strong>famiglia</strong>che le succederà.»Note:1) Pairing family.2) Georges Cuvier (1769-1832), celebre naturalista francese, studioso di anatomia comparata e classificatore del regno animale.3) Le pagine che seguono, fino a: I. La <strong>famiglia</strong> consanguinea, furono aggiunte da <strong>Engels</strong> nell'edizione del 1891. La prima edizione avevasoltanto questo passaggio: «La scoperta di questo stadio primitivo è il primo grande merito di Bachofen [nota su Bachofen]. Da questostadio primitivo, verosimilmente si sviluppò assai presto: 1. La <strong>famiglia</strong> consanguinea».4) Quanto poco Bachofen abbia capito il valore di ciò che ha scoperto, o per meglio dire indovinato, egli lo prova indicando questoprimitivo stato di cose col nome di «eterismo». Eterismo indicava per i Greci, quando essi introdussero la parola, commercio di uominicelibi o monogami con donne nubili. Esso presuppone sempre una forma determinata di matrimonio al di fuori del quale ha luogo questocommercio e comprende anche la prostituzione per lo meno già come possibilità. La parola non è stata usata mai in un altro senso ed io inquesto senso la adopero d'accordo con Morgan. Le scoperte di grande importanza fatte da Bachofen furono dappertutto misticamentefalsificate fino all'inverosimile dalla sua immaginazione che fa risalire l'origine dei rapporti tra uomo e donna, storicamente sorti, alle ideereligiose del momento e non alle reali condizioni di vita degli uomini. [Nota di <strong>Engels</strong>].5) Charles-Jean-Marie Letourneau (1831-1902), sociologo ed etnografo francese.6) Henry De Saussure (1829-1905), entomologo svizzero, noto soprattutto per i suoi studi sugli ortotteri e gli imenotteri.7) Edward Alexander Westermarck (1862-1939), etnologo e sociologo finlandese, scrisse anche opere sulla storia dei concetti morali.8) Alfred-Victor Espinas (1844-1922), filosofo e sociologo francese.9) Le razze indigene degli Stati nordamericani sul Pacifico, 4 voll., di Hubert Howe Bancroft (1832-1918), storico americano, autore divari lavori sulla storia e l'etnografia dell'America settentrionale e centrale; la sua opera provocò una vivace polemica col Morgan, che indue articoli del 1876 rifiutò la sua poco critica ricostruzione <strong>della</strong> cultura messicana.10) Odierna Birmania.11) In una lettera <strong>della</strong> primavera del 1882, Marx si esprime in termini molto forti contro la totale falsificazione dell'età delle originidominante nel testo dei Nibelunghi di Wagner: «Si era mai sentito che il fratello abbracciasse da sposo la sorella»? A questi «dèilussuriosi» di Wagner, che, del tutto in linea con lo stile moderno, rendono più piccante il loro commercio amoroso mescolandovi untantino d'incesto Marx risponde: «Nell'età delle origini la sorella era la moglie e ciò era morale» [Nota di <strong>Engels</strong>].Un amico francese, ammiratore di Wagner, non è d'accordo con questa osservazione e nota che già nell'Edda più antica, l'Egisdrecca, sucui Wagner ha innalzato il suo edificio, Loki muove a Freia il seguente rimprovero: «Davanti agli dèi hai abbracciato il tuo propriofratello». Il matrimonio tra fratelli e sorelle sarebbe stato vietato rigorosamente dunque già d'allora. L'Egisdrecca è l'espressione di unaepoca in cui la credenza negli antichi miti era stata completamente infranta. Essa è dunque una vera e propria beffa lucianesca agli dèi. SeLoki come Mefistofele rivolge qui un simile rimprovero a Freia, ciò parla piuttosto contro Wagner. Loki infatti, rivolgendosi a Niordhqualche verso più in là, gli dice anche: «Con tua sorella hai generato un (tale) figlio» (vidh systur thinni gaztu slikan mög). Veramente,Niordh non è un Aso, ma un Vano e dice, nella saga degli Ynglinghi, che i matrimoni tra fratelli e sorelle sarebbero usuali nel suo paese,ma non così tra gli Asi. Ciò sarebbe un segno che i Vani sono divinità più antiche degli Asi. In ogni modo, Niordh vive tra gli Asi comeloro pari e così I'Egisdrecca è piuttosto una prova che, al tempo in cui sorgevano le saghe degli dèi norvegesi, il matrimonio tra fratelli esorelle, per lo meno tra dèi, non suscitava ancora nessun orrore. A volere scusare Wagner si farebbe forse meglio a citare, al postodell'Edda, Goethe, che nella ballata Il dio e la baiadera commette un errore analogo nell'interpretazione <strong>della</strong> religiosa concessione di sé<strong>della</strong> donna, che egli avvicina, troppo esageratamente, alla prostituzione moderna (Nota di <strong>Engels</strong> alla quarta edizione).La lettera di Marx qui citata, e ricordata in una lettera di <strong>Engels</strong> a Kautsky dell'11 aprile 1884, non ci è rimasta. Il riferimento è allatetralogia L'anello del Nibelungo di Richard Wagner, la cui materia è tratta dall'epica medievale germanica dell'Edda e <strong>della</strong> Canzone deiNibelunghi. L'Edda è una raccolta di carmi eroici e mitologici scandinavi risalenti ai secoli IX-XIII. Uno di essi è l'Egisdrecca (cioè «Ilconvito di Egir»), intitolato anche Lokasenna («L'invettiva di Loki»), in cui Loki, genio maligno, rinfaccia agli dèi (Asi, un'altra stirpedivina sono i Vani) tutte le loro colpe. I passi citati da <strong>Engels</strong> sono alle strofe 33 e 36. La Saga degli Ynglinghi fa parte di una serie dileggende sui re norvegesi raccolte dall'islandese Snorri Sturluson (sec. XIII). Nella ballata Il dio e la baiadera (1797) Goethe interpretapiuttosto cristianamente la prostituzione sacra delle danzatrici indiane.12) La frase «od una forma analoga» è stata aggiunta da <strong>Engels</strong> nella quarta edizione.http://www.resistenze.org/sito/ma/di/ce/mdce5n29b.htm (18 di 21)14/10/2010 13.24.02

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