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Engels: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato

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<strong>Engels</strong>: <strong>L'origine</strong> <strong>della</strong> <strong>famiglia</strong>, <strong>della</strong> <strong>proprietà</strong> <strong>privata</strong> e <strong>dello</strong> <strong>Stato</strong> – IIdue esseri umani per tutta la loro vita. Esso allora venne concluso in modo formalmente consensuale: senza la parola «sì» degli interessatinon era valido. Ma si sapeva assai bene come questo «sì» si pronunziava, e chi erano i veri e propri artefici <strong>della</strong> conclusione delmatrimonio. Ma se per tutti gli altri contratti veniva richiesta una effettiva libertà di decisione, perché non per questo? Non avevanodunque i due giovani che si dovevano unire il diritto di disporre liberamente di se stessi, del loro corpo coi suoi organi? L'amore sessualenon era forse venuto di moda con la cavalleria e, di fronte all'amore adultero <strong>della</strong> cavalleria, l'amore coniugale non ne rappresentava lagiusta forma borghese? Ma se era un dovere che i coniugi si amassero tra loro, non era anche un dovere che contraessero matrimonio traloro, e con nessun altro, coloro che si amavano? Questo diritto di coloro che si amano non era forse più alto di quello dei genitori e deglialtri sensali di matrimoni e paraninfi tradizionali? Il diritto al libero esame personale, se penetrava con disinvoltura nella Chiesa e nellareligione, come poteva restare indifferente di fronte all'intollerabile pretesa <strong>della</strong> vecchia generazione di disporre del corpo, dell'anima, deimezzi, <strong>della</strong> felicità e <strong>della</strong> infelicità <strong>della</strong> giovane generazione?Queste questioni dovettero essere sollevate in un'epoca in cui tutti gli antichi vincoli <strong>della</strong> società si allentavano e tutte le idee ereditatevacillavano. Il mondo d'un colpo era diventato di quasi dieci volte più grande: invece di un quarto di emisfero era lì, davanti agli occhidegli europei occidentali, tutto il globo, ed essi si affrettarono a prenderne possesso. E con le anguste vecchie barriere del paese natio,caddero le millenarie barriere <strong>della</strong> prescritta maniera di pensare medievale. Allo sguardo ed alla mente dell'uomo si apriva un orizzonteinfinitamente più esteso. Che cosa contava la buona intenzione di essere rispettabili, che cosa il rispettabile privilegio corporativotrasmesso per eredità di generazione in generazione per il giovane attirato dalle ricchezze delle Indie, dalle miniere d'oro e d'argento delMessico e del Potosì?Per la borghesia fu questa l'epoca dei cavalieri erranti: essa ebbe anche il suo romanticismo, e i suoi trasporti amorosi, ma su un pianoborghese e con fini, in ultima analisi, borghesi.Così accadde che al suo sorgere la borghesia, specie nei paesi protestanti, dove le condizioni esistenti furono più profondamente scosse,riconobbe sempre più, anche per il matrimonio, la libertà di stipulazione del contratto, e la mandò ad effetto nel modo descritto sopra. Ilmatrimonio rimase matrimonio di classe, ma all'interno <strong>della</strong> classe venne concesso agli interessati un certo grado di libertà di scelta. E.sulla carta, nella teoria morale così come nelle descrizioni poetiche, nulla vi fu di più incrollabile dell'immoralità di ogni matrimonio chenon riposasse su un reciproco amore sessuale e su un accordo veramente libero dei coniugi. In breve, il matrimonio d'amore fu proclamatodiritto dell'uomo, e precisamente non soltanto droit de l'homme, ma anche, in linea eccezionale, droit de la femme.Questo diritto dell'uomo si differenziava però in un punto da tutti gli altri così detti diritti dell'uomo. Mentre questi ultimi, nella prassi,rimanevano limitati alla classe dominante, alla borghesia, e per la classe oppressa, il proletariato, venivano direttamente o indirettamentediminuiti, qui di nuovo si esercita l'ironia <strong>della</strong> storia. La classe dominante rimane dominata dalle ben note influenze economiche, e perciòsoltanto in casi eccezionali presenta matrimoni conclusi in maniera veramente libera, mentre, come abbiamo visto, essi costituiscono laregola per le classi dominate.La piena libertà di concluder matrimonio può dunque essere realizzata generalmente solo allorché l'eliminazione <strong>della</strong> produzionecapitalistica e dei rapporti di <strong>proprietà</strong> creati da essa abbiano allontanato tutte le considerazioni economiche secondarie, che esercitanoancora adesso un'influenza così potente sulla scelta del coniuge. Allora veramente non vi sarà altro motivo di scelta che la simpatiareciproca.Ora, poiché l'amore sessuale è per sua natura esclusivo, per quanto ai nostri giorni questa esclusività si realizzi completamente soltantonella donna, il matrimonio fondato sull'amore sessuale è per sua natura matrimonio monogamico. Abbiamo visto come Bachofen avesseragione nel considerare il progresso dal matrimonio di gruppo al matrimonio di coppia come opera in prevalenza delle donne; solo ilpassaggio dal matrimonio di coppia alla monogamia bisogna attribuirlo agli uomini, ed esso è consistito, da un punto di vista storicoessenzialmente, in un peggioramento <strong>della</strong> posizione <strong>della</strong> donna ed in una facilitazione dell'infedeltà degli uomini. Una volta venute menole considerazioni economiche, in conseguenza delle quali le donne hanno sempre lasciato passare questa consuetudinaria infedeltà degliuomini (preoccupazioni per la loro esistenza e ancor più per il futuro dei loro figli), l'eguaglianza <strong>della</strong> donna così raggiunta, secondo tuttal'esperienza fin qui fatta, agirà in una misura infinitamente maggiore nel far divenire effettivamente monogami gli uomini, che nel fardivenire poliedriche le donne.Ma ciò che sicuramente scomparirà <strong>della</strong> monogamia sono tutti i caratteri che le sono stati impressi con la sua nascita dai rapporti di<strong>proprietà</strong>: cioè, primo, il predominio dell'uomo; secondo, l'indissolubilità. Il predominio dell'uomo nel matrimonio è una sempliceconseguenza del suo predominio economico e cadrà da sé con la scomparsa di questo. L'indissolubilità del matrimonio è, in parte,conseguenza <strong>della</strong> situazione economica nella quale è sorta la monogamia, in parte tradizione proveniente dall'epoca in cui il nesso diquesta situazione economica con la monogamia non era ancora ben compreso ed era spinto troppo oltre per motivi religiosi. Oggi essa èstata già infranta migliaia di volte. Se è morale solo il matrimonio fondato sull'amore, è anche vero che lo è soltanto quello in cui l'amorepersiste. Ma la durata dell'impeto d'amore sessuale individuale è molto diversa, a seconda degli individui, specialmente negli uomini, e unapositiva cessazione di una inclinazione o la sostituzione di essa con una nuova passione amorosa, fa del divorzio un beneficio sia per le dueparti che per la società. Solo sarà risparmiato alla gente il guazzare nell'inutile sudiciume di un processo di divorzio.Quello che noi oggi possiamo dunque presumere circa l'ordinamento dei rapporti sessuali, dopo che sarà spazzata via la produzionecapitalistica, il che accadrà fra non molto, è principalmente di carattere negativo, e si limita per lo più a quel che viene soppresso. Ma checosa si aggiungerà? Questo si deciderà quando una nuova generazione sarà maturata. Una generazione d'uomini i quali, durante la loro vita,non si saranno mai trovati nella circostanza di comperarsi la concessione di una donna col danaro o mediante altra forza sociale; e unagenerazione di donne che non si saranno mai trovate nella circostanza né di concedersi a un uomo per qualsiasi motivo che non sia veroamore, né di rifiutare di concedersi all'uomo che amano per timore delle conseguenze economiche. E quando ci saranno questi uomini, nonimporterà loro un corno di ciò che secondo l'opinione d'oggi dovrebbero fare; essi si creeranno la loro prassi e la corrispondente opinionepubblica sulla prassi di ogni individuo. Punto.Ma torniamo a Morgan dal quale ci siamo considerevolmente allontanati. L'indagine storica delle istituzioni sociali sviluppatesi durante ilhttp://www.resistenze.org/sito/ma/di/ce/mdce5n29b.htm (17 di 21)14/10/2010 13.24.02

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