13.07.2015 Views

Capre e pecore

Capre e pecore

Capre e pecore

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

In visita dal pastoreerrante Markus Nyffeler,attraversol’AltopianoResistente al freddo gelido e alla neveLa neve, sui prati attorno a Gurmels, FR, è durae gelata. Le seicento <strong>pecore</strong> del pastore erranteMarkus Nyffeler raspano senza posa per accaparrarsiun filo d’erba. «Non è un buon invernoper l’allevamento ovino», dice Nyffeler. «I mieianimali trovano poco foraggio. Al momento nonè possibile andare avanti senza un supplementodi fieno o i resti delle colture orticole.» La combinazionedi neve e freddo gelido è la nemica dellatransumanza ovina. Ma sul pastore ciò nonsi vede, nemmeno se il termometro indica ottogradi sotto zero. Senza guanti né mantello imbottito,guida il suo gregge alla prossima sosta.Si copre solo quando fa veramente freddo,precisa.Una rimessa basta per dormireMarkus Nyffeler passa quattro mesi all’apertocon il suo gregge. A metà marzo torna a Rüeggisberg,BE, dove lo attende sua moglie con centoovini d’allevamento. Durante la transumanzaMarkus Nyffeler dorme secondo le occasioni chegli si presentano: in una rimessa, una stalla, intenda o presso una famiglia contadina. Talvolta,quando la distanza lo consente, passa una nottea casa. Frattanto i suoi cani fanno la guardia alle<strong>pecore</strong>. Senza i suoi aiutanti a quattro zampe,farebbe fatica anche di giorno a sorvegliare ilsuo belante gregge. Un breve fischio con unospeciale zufolo o un richiamo bastano a far trottarei cani. Questi mantengono unito il gregge elo fanno avanzare quando occorre attraversareuna strada il più rapidamente possibile.L’allevamento ovino è un virusÈ già il sedicesimo inverno che Markus Nyffelerpassa all’aperto con il suo gregge. A secondadel foraggio che trova, può percorrere da due acinque chilometri al giorno. Per lui, l’allevamentoovino è molto di più di un simpatico hobby: «È inquesto modo che guadagno il pane.» Ma dovetrova tutte quelle <strong>pecore</strong>? «Alcuni agnelli chesono stati estivati sull’alpe non sono ancora buoniper il macello, l’autunno. Li acquisto pressoi contadini e li prendo con me in transumanza.»È la maniera più conveniente affinché gli animaliraggiungano il peso sufficiente per esseremacellati. Ma per Nyffeler, l’allevamento ovinoè come un virus di cui non si sbarazza più. Nonc’è dunque da stupirsi che passi anche la bellastagione con le <strong>pecore</strong>, sull’alpe di Bex nelcantone di Vaud. Lassù, non è la neve gelata aminacciare le <strong>pecore</strong>, bensì il lupo: ogni estatene uccide parecchie.La Svizzera si restringeÈ cambiato molto nel corso degli anni nei qualiMarkus Nyffeler è stato in cammino: «Dal puntodi vista degli allevatori ovini, la Svizzera rimpicciolisce.Ci sono sempre meno prati e pascolisui quali gli animali trovano cibo in inverno. Daun lato, ne sono la causa l’edilizia e le strade.D’altro canto, i prati da sfalcio cedono a favoredelle terre arabili.» Neppure i prezzi sono glistessi di una volta. Alcuni anni fa, riceveva 300buoni franchi per animale. Oggi i prezzi sonoinferiori ai 200 franchi. Ciononostante, MarkusNyffeler non si può figurare una vita migliore.Non cambierebbe mai con un impiegato d’ufficio:ama troppo la natura e i suoi animali.Die Schafherde wird für die Nacht eingezäuntSchafe suchen sich auf ihrer Winterwanderung das Futterunter der SchneedeckeMarkus Nyffeler ist während vier Monaten mit seinenSchafen unterwegs4 5

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!