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Esercitazione di MTCM. Parte II, Eserc.4

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Meccanica e Tecnica delle Costruzioni MeccanicheEsercitazioni del corso. Periodo <strong>II</strong>Prof. Leonardo BERTIN<strong>II</strong>ng. Ciro SANTUS<strong>Esercitazione</strong> 04:Collegamenti bullonatiIn<strong>di</strong>ce1 Flangia bullonata sottoposta a sollecitazione generica 11.1 Calcolo delle azioni sui bulloni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11.2 Verifica statica bullone, criterio <strong>di</strong> locale aderenza fra le piastre . . . . . . . . . 22 Collegamento bullonato fra due travi 43 Collegamento con <strong>di</strong>stribuzione dei bulloni non a doppia simmetria 51 Flangia bullonata sottoposta a sollecitazione generica1.1 Calcolo delle azioni sui bulloniIn Fig.1 si mostra una flangia bullonata che collega due piastre, <strong>di</strong> cui una è vincolata al suolo,mentre l’altra è saldata ad un telaio sollecitato da carichi esterni.h 1N.8 bullonih 2L 1L 2PFigura 1: Flangia bullonata.Al fine <strong>di</strong> determinare le sollecitazioni che agiscono sui singoli bulloni, il piano della flangiapuò essere visto come la sezione <strong>di</strong> una trave, in cui l’area è sostituita da elementi puntiformi incorrispondenza delle posizioni dei bulloni. Nelle zone <strong>di</strong> competenza dei bulloni agiscono deicarichi tali da garantire l’equilibrio. Facendo alcune ipotesi sulla <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> tali carichi eimponendo l’equilibrio è possibile stimarli. In Fig.2 si mostrano le <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong> carichi suibulloni, per effetto delle sollecitazioni <strong>di</strong>: azione normale, taglio, momento flettente e momento1


torcente.Ni=NnTiT=nNTd iy iM fMtTi= <strong>di</strong>I0I0= ∑ dj2jM tMfNi= yiIx2Ix= ∑ yjjFigura 2: Distribuzioni dei carichi sui bulloni, per effetto delle varie sollecitazioni.Nel caso <strong>di</strong> azione normale o taglio, semplicemente il carico si ripartisce equamente sui varibulloni. Nel caso <strong>di</strong> flessione o torsione si assume l’ipotesi <strong>di</strong> piastra molto più rigida deibulloni e quin<strong>di</strong> le forze sono proporzionali alla <strong>di</strong>stanza dall’asse neutro, per la flessione, e dalbaricentro, per la torsione.Determinare le sollecitazioni che agiscono sui singoli bulloni relativi alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> carico<strong>di</strong> Fig.1.I dati del problema sono:P = 10 kNL 1 = 3 mL 2 = 2 mh 1 = 200 mmh 2 = 150 mm(1)In<strong>di</strong>viduare il bullone che subisce l’azione tangenziale maggiore (in modulo) e quello che subiscel’azione <strong>di</strong> forza normale maggiore (con segno, ossia quello che subisce un’azione <strong>di</strong>trazione maggiore).Soluzione:Uno dei bulloni della flangia subisce la massima azione tangenziale <strong>di</strong> T max = 14.4 kN, e anchela massima azione <strong>di</strong> trazione <strong>di</strong> N max = 33.3 kN.1.2 Verifica statica bullone, criterio <strong>di</strong> locale aderenza fra le piastreI bulloni vengono preserrati con un carico relativamente elevato, altrimenti la loro con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>esercizio non è corretta. Il preserraggio dei bulloni genera una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> compressione fra2


le piastre. Prima dell’applicazione <strong>di</strong> carichi esterni la forza <strong>di</strong> preserraggio sui bulloni è ugualeall’azione <strong>di</strong> compressione fra le piastre. Successivamente, la presenza <strong>di</strong> azione <strong>di</strong> trazionegenera una riduzione della forza locale <strong>di</strong> compressione fra le piastre, Fig.3.F iNTTF − iNAderenza:( F − N)f > TisFigura 3: Azioni che agiscono nella zona intorno al bullone.N è l’azione <strong>di</strong> trazione, le piastre sono quin<strong>di</strong> in compressione <strong>di</strong> una forza pari a: F i − N, incui F i è la forza <strong>di</strong> preserraggio iniziale. T è l’azione tangenziale da garantire, la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>aderenza che deve essere sod<strong>di</strong>sfatta è:(F i − N) f s > Tin cui f s è il coefficiente <strong>di</strong> attrito <strong>di</strong> primo <strong>di</strong>stacco o <strong>di</strong> aderenza.Il precarico da imporre al bullone F i è pari a:F i = 0.9S p A tin cui: S p è la massima tensione <strong>di</strong> precarico che è molto alta, pari al 90% del carico <strong>di</strong> snervamento,e A t è l’area della sezione resistente. Il <strong>di</strong>ametro con il quale si valuta la sezioneresistente è circa <strong>di</strong>ametro esterno della filettatura (cresta dei filetto) meno il passo della fillettatura,per tenere <strong>di</strong> conto che il <strong>di</strong>ametro della vite non è pieno. Tipicamente non si sfrutta almassimo la tensione <strong>di</strong> precarico, da cui il coefficiente 0.9 nella formula <strong>di</strong> F i .Verificare la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> aderenza fra le due piastre del bullone relativo all’esercitazione precedentesu cui agisce azione tangenziale e forza <strong>di</strong> trazione massime (ipotizzando che sia statoapplicato il serraggio opportuno).Assumere:f s = 0.2,Classe del bullone buona: SAE 8.8, S p = 600 MPa (pari a circa 0.9S Y ),Diametro esterno della vite, d = 22 mm, passo p = 2.5 mm.Soluzione:La con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> aderenza fra le piastre risulta verificata.3


2 Collegamento bullonato fra due traviIn Fig.4 si mostra un collegamento bullonato, al fine <strong>di</strong> realizzare un incastro fra due travi.yN.6 bulloni bLhxP yP zzFigura 4: Collegamento bullonato fra due travi.La forza ha una <strong>di</strong>rezione generica per cui, nella sezione <strong>di</strong> bullonatura, si ha: forza normale,taglio, flessione e torsione.I dati del problema sono:P y = 1000 NP z = 500 NL = 800 mmb = 50 mmh = 50 mmClasse bullone SAE: 5.8, S p = 380 MPa(2)Determinare il bullone che presenta la situazione più sfavorevole <strong>di</strong> azione <strong>di</strong> tangenziale / azione<strong>di</strong> trazione. Verificare la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> aderenza, considerando stesso materiale dell’esercizioprecedente e <strong>di</strong>ametro vite d = 10 mm, passo p = 1.5 mm.Suggerimento:Verificare che le azioni tangenziale e normale sui bulloni generate da forza normale e tagliosono trascurabili, rispetto a quelle generate da flessione torsione.Soluzione:La con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> aderenza risulta verificata, anche se con un margine ridotto. Quin<strong>di</strong> si suggerisce<strong>di</strong> utilizzare un’altra classe <strong>di</strong> materiale del bullone, o un <strong>di</strong>ametro d maggiore, al fine <strong>di</strong>avere un preserraggio più elevato.4


3 Collegamento con <strong>di</strong>stribuzione dei bulloni non a doppia simmetriaIn Fig.5 si mostra una flangia bullonata che realizza l’incastro <strong>di</strong> una trave a flessione. In questocaso lo schema dei bulloni non ammette due simmetrie.N.9 bullonih 1h 2yxGLbPFigura 5: Flangia bullonata trave a flessione, schema dei bulloni non simmetrico.La <strong>di</strong>sposizione dei bulloni <strong>di</strong> Fig.5 è ottimizzata. La ‘densità’ dei bulloni superiori è doppiarispetto ai bulloni inferiori. Essendo i bulloni superiori in trazione si trovano in con<strong>di</strong>zionipeggiori rispetto a quelli inferiori, per cui una migliore ripartizione delle azioni <strong>di</strong> trazione èvantaggiosa.La <strong>di</strong>sposizione dei bulloni <strong>di</strong> Fig.5 ammette tuttavia una simmetria. Risultano quin<strong>di</strong> definitele due <strong>di</strong>rezioni principali della sezione: una è la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> simmetria è l’altra è la <strong>di</strong>rezioneortogonale. Si possono quin<strong>di</strong> facilmente valutare i momenti secon<strong>di</strong> baricentrici principali.Inoltre il momento flettente che agisce è secondo una delle <strong>di</strong>rezioni principali.Verificare la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> aderenza fra piastre per il bullone che presenta la peggiore con<strong>di</strong>zioneazione tangenziale / trazione.I dati del problema sono:P = 10000 Nb = 100 mmh 1 = 50 mmh 2 = 100 mmL = 500 mm(3)Suggerimento:Determinare il baricentro della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> bulloni, e successivamente calcolare il momentosecondo baricentrico principale.5


Soluzione:Sollecitazione <strong>di</strong> taglio (uguale su tutti i bulloni) pari a: T i = 1111 N, trazione sulla fila superiore<strong>di</strong> bulloni pari a: N max = 9524 N.Scegliendo un <strong>di</strong>ametro esterno della vite pari a d = 10 mm, p = 1.5 mm, classe <strong>di</strong> materialeSAE 5.8, S p = 380 MPa, ed assumendo un tipico coefficiente <strong>di</strong> attrito <strong>di</strong> primo <strong>di</strong>stacco fra duepiastre in acciaio pari a f s = 0.2, la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> aderenza risulta sod<strong>di</strong>sfatta:(F i − N) f s = 1977 N > T i = 1111 N6

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