13.07.2015 Views

La figura di Maria Maddalena nella tradizione agostiniana del XII ...

La figura di Maria Maddalena nella tradizione agostiniana del XII ...

La figura di Maria Maddalena nella tradizione agostiniana del XII ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

132giustificazione gratuita a rappresentare uno degli elementi innovativi<strong>del</strong>l’agape rispetto alla legge vetero- testamentaria.3.1 <strong>La</strong> funzione archetipica <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> <strong>Maddalena</strong><strong>Maria</strong> <strong>Maddalena</strong> rappresenta, nello specifico, una nuova Eva, inquanto reintegrazione <strong>del</strong>l’umanità salvata in Dio e viene considerata,nel pensiero monastico, come la peccatrice per eccellenza, giungendoquin<strong>di</strong> ad assolvere la funzione <strong>di</strong> un archetipo universale. In leil’umanità in generale si confronta con la propria ombra e attraverso <strong>di</strong>lei si compie perfettamente la rivoluzione agapica: Ha amato perchéera stata amata. Ma <strong>Maddalena</strong> rappresenta anche l’incontro <strong>del</strong>l’uomosingolo con la sua parte oscura; il suo percorso non è <strong>di</strong>stante in questosenso da quello effettuato da Agostino, o comunque dal percorso <strong>di</strong>chi ha il coraggio <strong>di</strong> confrontarsi con il proprio "mondo infero" e <strong>di</strong><strong>di</strong>venirne consapevole. È come un grande schermo su cui sono proiettatele ombre <strong>di</strong> ogni singolo uomo: guardandola ci si riappropria dei propripeccati e se ne <strong>di</strong>venta consapevoli.<strong>Maddalena</strong> è, però, anche il simbolo <strong>del</strong>la possibile integrazione perogni essere umano nel Corpo Mistico, è l’ombra che <strong>di</strong>venta luce viva.Tutto questo si realizza solo grazie alla consapevolezza <strong>di</strong> <strong>Maddalena</strong>riguardo ai propri peccati. Come <strong>di</strong>ce Leclercq, Lei ha avuto il sensomolto vivo <strong>del</strong>la sua con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> peccatrice [9]. Scrive inoltreCarotenuto: E’ segnato nel destino <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> noi l’incontro colproprio Doppio: potremo <strong>di</strong>ventare "ciò che siamo" solo specchiandocinel volto perturbante <strong>di</strong> questo alter ego, solo riconoscendo nei suoitratti quelli <strong>del</strong> nostro volto, riconoscendo cioè in lui le nostre partiscisse e rimosse, le nostre anime sconosciute ... Solo chi è capace <strong>di</strong>"peccare" paga un tributo alla vita; se non si ha un male interno che cicostringa a confrontarci con noi stessi ... non c’è alcuna possibilità <strong>di</strong>avanzamenti e <strong>di</strong> nuove scoperte [10].

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!