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La figura di Maria Maddalena nella tradizione agostiniana del XII ...

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128l’istanza <strong>del</strong>l’es), in cui confluiscono quelle parti <strong>di</strong> noi stessi che,considerate inaccettabili dalla nostra coscienza, vengono rimosse. <strong>La</strong>rimozione, non <strong>di</strong>versamente dagli altri tipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, finisce perveicolare comportamenti, azioni e reazioni, dando così origine a queltipo <strong>di</strong> manifestazioni psicosomatiche (nevrosi, isteria, ecc.) checostituiscono il punto <strong>di</strong> partenza <strong>del</strong>l’analisi freu<strong>di</strong>ana. Freud definiscela psicoanalisi come una terapia basata sull’amore e si riferisce all’eroscome a una forza in grado <strong>di</strong> smantellare le <strong>di</strong>fese e infatti il pazienteriproduce, <strong>nella</strong> situazione analitica, i desideri sessuali e affettiviinespressi e li attualizza nel transfert. Guarire attraverso l’amore,come <strong>di</strong>ceva Freud, è appunto ciò che costituisce l’attesa tipica <strong>del</strong>malato ed è proprio per amore <strong>del</strong> terapeuta che egli può trovare laforza necessaria per far riaffiorare l’energia dei suoi desideri rimossie <strong>di</strong>sporne liberamente.In un certo senso si può <strong>di</strong>re che come il dovere consapevole<strong>del</strong>le leggi mosaiche determinava il comportamento dei credenti, cosìil dovere inconsapevole <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fese freu<strong>di</strong>ane risultava obbligante perl’uomo; in entrambi i casi è l’amore che giunge a compiere un’opera <strong>di</strong>rifondazione e a cambiare ra<strong>di</strong>calmente la visione <strong>del</strong>le cose. Se GesùCristo giustifica il peccatore nell’atto stesso <strong>del</strong> suo pentimento, Freudgiustifica il peccato nel momento stesso in cui ci mostra che ciò che dasempre è giu<strong>di</strong>cato peccaminoso, o che ad<strong>di</strong>rittura non è mai stato fattodegno <strong>di</strong> considerazione (il complesso <strong>di</strong> E<strong>di</strong>po, il bambino perverso epolimorfo, il significato sessuale dei sogni, ecc..) possiede un enormevalore e risulta necessario per restituire all’uomo la sua unità. Si tratta<strong>di</strong> un’unità nuova che non coincide con quella <strong>del</strong>l’homo psicologicusclassico, in cui i confini <strong>del</strong>lo psichico tendono a coincidere con quelli<strong>del</strong> corpo, <strong>del</strong>imitando l’unità finita <strong>del</strong>la persona umana [3]. Freud,descrivendo l’io come un’istanza in grado <strong>di</strong> sintetizzare i contenuti, <strong>di</strong>gerarchizzare le domande, <strong>di</strong> unificare ciò che è frammentario e caotico,ha sicuramente in mente uno scopo <strong>di</strong> armonia interiore, un’armonia cheperò non è già fatta e compiuta come quella classica, ma necessita, peressere trovata, <strong>di</strong> un lavoro che forse non terminerà mai (si pensi allafamosa analisi interminabile freu<strong>di</strong>ana).

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