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La figura di Maria Maddalena nella tradizione agostiniana del XII ...

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1385 I Sermones super Cantica <strong>di</strong> Bernardo <strong>di</strong>ClairvauxNon è sostanzialmente <strong>di</strong>verso il <strong>di</strong>scorso che si può fare a propositodei Sermones super cantica <strong>di</strong> Bernardo [15], il primo a svilupparepienamente l’allegoria nuziale. <strong>La</strong> trasposizione da lui effettuataavviene a tre livelli <strong>di</strong>versi: quello <strong>del</strong>l’amore che intercorre tra lepersone <strong>del</strong>la Trinità, poi tra il Verbo e l’umanità <strong>del</strong> Cristo, infine traDio, il Cristo e la Chiesa, e ogni membro <strong>del</strong>la Chiesa. L’importanza<strong>del</strong>la corporeità in Bernardo appare già evidente nel suo parlare <strong>di</strong> unamore carnale per Cristo, la cui carne ha lo scopo <strong>di</strong> rivelare la <strong>di</strong>vinitàa noi che siamo esseri <strong>di</strong> carne [16]. L’abate cistercense utilizza lametafora <strong>del</strong> bacio per in<strong>di</strong>care sia lo Spirito Santo (che rappresentail legame tra le persone <strong>del</strong>la Trinità), sia il Me<strong>di</strong>atore (ossia l’unità tra<strong>di</strong>vino e umano in Cristo). Il bacio viene inteso da Bernardo come rivelazione:<strong>di</strong> nuovo una manifestazione fisica <strong>del</strong>l’amore apre le porte<strong>del</strong>la conoscenza. Bernardo utilizza inoltre il termine amplesso, perriferirsi all’adesione <strong>del</strong>le anime alla Chiesa e l’amplesso non è soltantometafora <strong>del</strong>l’unione spirituale, ma occorre sottolineare che il ricorso aun’espressione così cruda ed esplicita ha anche lo scopo <strong>di</strong> evidenziarei caratteri specifici <strong>del</strong>l’unione spirituale, proprio attraverso il contrastocon l’idea <strong>di</strong> unione carnale.È interessante notare come prima <strong>di</strong> Bernardo, Fulgenzio avesseparlato <strong>del</strong>la parola <strong>di</strong> Dio come <strong>di</strong> una spada che penetraprofondamente quanti raggiunge. Anche Gilberto <strong>di</strong> Hoyland,continuatore dei Sermoni sul Cantico <strong>di</strong> Bernardo, applica la metaforaconiugale con estremo realismo. Dice Leclercq: Delle immagini fortirecano <strong>del</strong>le precisazioni che sono appena traducibili [17].A questo punto sorge spontanea la domanda sul perché questimonaci si siano espressi con tanta franchezza a proposito <strong>del</strong>l’amoreconiugale e Leclercq propone la questione esattamente in terminipsicoanalitici: davano forse libero corso a desideri da tempo rimossi?erano dei repressi? <strong>La</strong> risposta <strong>di</strong> Leclercq è negativa: come si sarebbepotuto parlare con tanta chiarezza <strong>del</strong>l’aspetto carnale <strong>del</strong> matrimonioe vedere in esso il simbolo dei misteri più alti, se non lo si fosseconsiderato come una grande e bella realtà? Leclercq sottolinea poi

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