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Organizzazione aziendale e professionisti convenzionati

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<strong>Organizzazione</strong> <strong>aziendale</strong>e <strong>professionisti</strong> <strong>convenzionati</strong>Inserimento lavorativo dei neo assunti


Obiettivo della schedaApporto dei <strong>professionisti</strong> <strong>convenzionati</strong> al Servizio sanitarioDescrivere il Servizio sanitario provinciale:ripartizione di compiti e funzioniIllustrare l’<strong>Organizzazione</strong> dell’Azienda provincialeper i servizi sanitariContenuto della schedaLezione: Inserimento lavorativo dei neo assunti:organizzazione <strong>aziendale</strong> e <strong>professionisti</strong><strong>convenzionati</strong> pag. 2Questionario lezioneElementi di approfondimento (facoltativi)pag.12pag.14


LEZIONEORGANIZZAZIONE AZIENDALEE PROFESSIONISTI CONVENZIONATIAlla conclusione della lezione il lettoredovrà essere in grado di:avere consapevolezza dell’apportodel medico convenzionato al serviziosanitarioconoscere quali sono le fonti dellaregolamentazione del rapporto dilavoro nell’azienda sanitaria provincialeOBIETTIVIDIDATTICIindividuare i soggetti e i ruoli nell’ambitodel servizio sanitario provincialeconoscere il riparto tra la funzionedi programmazione e la funzionedi gestione nell’ambito della tuteladella saluteorientarsi in merito all’organizzazionedell’azienda sanitaria provincialeconoscere in quale forma viene garantitae da quale organizzazioneviene garantita la tutela della saluteVALUTAZIONEAPPRENDIMENTOPer valutare l’apprendimento è necessariorispondere alle domandedel Questionario lezione2


Il professionista convenzionatoLa persona che opera presso l’Azienda provinciale per i servizi sanitari(APSS) entra a far parte di quella categoria di lavoratori la cui attività è direttaa soddisfare pubblici interessi; nel caso specifico delle aziende sanitariel’interesse da soddisfare è la tutela della salute. La salute è consideratoun “Bene primario” dalla Costituzione, il cui articolo 32 stabilisce che “La Repubblicatutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interessedella collettività”.Il primo referente della attività svolta nell’ambito delle aziende sanitarie è il cittadino;è a lui che è rivolta l’attività della sanità ed è il cittadino che attraversola propria contribuzione garantisce la costituzione dei fondi pubblici necessarianche per il pagamento del corrispettivo reso ai lavoratori di quest’ambito.Riflettendo su questo principio si può meglio capire che il concetto di responsabilitàdi questi lavoratori: essa va intesa anzitutto nella sua accezionedel “prendersi cura” degli interessi che gli sono affidati e nel “rendere conto”delle proprie azioni; solo in caso di comportamenti scorretti il lavoratore dovràrispondere e si dovrà qualificare la sua responsabilità quale civile, amministrativao addirittura penale. Se pure la maggiore parte dell’attività svoltanelle aziende sanitarie è demandata ai dipendenti delle stesse in qualità dilavoratori subordinati che, in quanto tali entrano a far parte del pubblico impiego,un ruolo di fondamentale importanza assume la categoria dei liberi<strong>professionisti</strong> che lavorano nell’ambito dell’azienda in base a convenzione:in particolare la convenzione per l’assistenza di base e quella per la specialisticaconvenzionata.L’attività dell’assistenza di base convenzionata comprende tutte quelleprestazioni sanitarie erogate da medici che non sono dipendenti dell’APSS,ma sono legati a quest’ultima da un rapporto di tipo libero professionale. Lacategoria di sanitari di cui si parla viene identificata quali medici di assistenzaprimaria (noti anche come “medici di base” oppure come “medici di medicinagenerale”); pediatri di libera scelta; medici di continuità assistenziale (“guardiemediche”) e medici del servizio di guardia turistica.Tali figure professionali hanno in comune la tipologia di rapporto lavorativo conl’APSS che è di tipo libero – professionale. Il rapporto che essi instaurano conl’APSS, è regolamentato da un contratto nazionale e da un eventuale contrattodecentrato a livello locale, che determinano le modalità e la gamma delleprestazioni offerte e che si riferiscono all’assistenza di base complessivamenteintesa. Inoltre, essi si differenziano rispetto ai medici specialisti ambulatoriali inquanto questi ultimi, a differenza dei primi, forniscono tipologie di servizi sanitarispecificatamente legati alla branca / disciplina in cui operano.I medici di assistenza di base, operano in modalità totalmente autonoma,lavorando all’esterno delle strutture aziendali e interagiscono con l’APSS, perl’assistenza domiciliare e per tutto quanto riguarda il collegamento tra pazientein carico ai medici di base e i servizi sanitari dell’APSS.L’assistenza specialistica ambulatoriale interna comprende le prestazionimediche effettuate da medici specialisti in regime di convenzione con l’APSSper specifiche discipline; le prestazioni sono erogate negli ambulatori pubblici(di qui la qualificazione, appunto, come assistenza specialistica “interna”)e possono coprire sia gli ambiti diagnostici che quelli curativi, preventivi eriabilitativi. In taluni casi tali prestazioni vengono svolte a “domicilio”, comead esempio nel caso delle attività presso le RSA. I medici specialisti sono deiliberi <strong>professionisti</strong> ed interagiscono con l’Azienda direttamente operandonei poliambulatorii distrettuali spari sul territorio provinciale.Tale attività è organizzata dall’Apss, e lo specialista ha pertanto rapporti conla struttura relativamente alle prenotazioni, ai carichi di lavoro, all’orario da3


seguire, nonché è a stretto contatto con tutti gli operatori interni, dal responsabiledell’U.O.A.T. agli infermieri che operano negli ambulatori.Il Servizio sanitario provincialeLa Regione Tentino Alto Adige è una Regione a Statuto speciale, dotata diuna particolare autonomia che trova la propria disciplina nello Statuto. Ed èproprio lo Statuto che individua l’organizzazione sanitaria quale materia demandataalla competenza legislativa esclusiva della Regione la quale (con lalegge regionale 20 gennaio 1992, n. 1) l’ha sostanzialmente demandata alladue Province Autonome di Trento e di Bolzano.L’organizzazione del servizio sanitario provinciale in Trentino è disciplinatadalla legge provinciale 1 aprile 1993 n. 10, a cui sono state apportatesuccessive modifiche; questa organizzazione prevede anzitutto unfondamentale livello di intervento provinciale che si sostanzia in compiti diprogrammazione e verifica.La Giunta provinciale esercita in particolare le seguenti funzioni:determina gli indirizzi di natura politica e programmatica in materia di tuteladella saluteprovvede all’assegnazione all’erogazione delle risorse finanziariesvolge funzioni di promozione, di indirizzo e di vigilanza.L’attività di programmazione si concretizza anzitutto nel Piano sanitario provincialeche determina gli obiettivi di salute che la Provincia intende perseguirenel triennio di riferimento e viene adottato con legge; al riguardo datempo vi sono dei disegni di legge che sono tesi alla delegificazione del pianoper farlo diventare uno strumento di più agile consultazione.L’erogazione concreta delle prestazioni sanitarie che devono essere garantitealla popolazione (vedremo poi quali sono) è demandata alla Provinciache vi provvede attraverso l’Azienda provinciale per i servizi sanitari; infattil’articolo 2 della L.P. 10/1993 prevede che “la Provincia autonoma di Trentoprovvede all’esercizio delle funzioni amministrative inerenti il servizio sanitarioprovinciale avvalendosi, quale ente strumentale, dell’Azienda provinciale peri servizi sanitari”.Per stabilire concretamente cosa l’APSS deve garantire ai cittadini in corsod’anno, alla programmazione pluriennale si affianca una programmazioneannuale che orienta l’attività dell’Azienda sanitaria per l’esercizio finanziario. Inparticolare entro il 31 ottobre di ogni anno la Giunta provinciale determina gliobiettivi generali e specifici che dovranno essere raggiunti dall’APSS nell’annosuccessivo. Sulla scorta di questi obiettivi l’APSS predispone il programma diattività da sottoporre alla Giunta entro il successivo 30 novembre.In relazione agli obiettivi di salute che si intendono garantire alla popolazione èindividuata l’entità delle risorse disponibili che vanno a costituire il Fondo sanitarioprovinciale. La definitiva approvazione del bilancio e del piano di attivitàdell’APSS è disposta dalla Giunta provinciale entro il 31 dicembre di ogni anno.Gli obiettivi di salute possono essere perseguiti con una erogazione di prestazionidirettamente da parte del servizio pubblico (attraverso l’azienda sanitaria)ovvero attraverso l’erogazione di prestazioni da parte di privati dai quali il serviziosanitario “acquista” prestazioni per i propri utenti. Vige anche nel serviziosanitario provinciale il principio di libertà di scelta, ovvero il cittadino può rivol-4


gersi alla struttura sanitaria che preferisce per la tutela della propria salute.Nella funzione di programmazione la Giunta provinciale deve tenere contoanche delle esigenze del territorio che prendono forma nell’ambito dei Comitatidi distretto formati dai sindaci dei comuni ricompresi nel territorio diciascun distretto. I Comitati di Distretto vengono consultati dalla Provincia,attraverso l’Assessore alle Politiche per la Salute in occasione della redazionedegli atti programmatori (piano, obiettivi annuali).Alla Provincia è infine demandato il compito di verificare il rispetto da partedell’Azienda provinciale per i servizi sanitari degli obiettivi assegnati.L’organizzazione dell’Azienda provincialeper i servizi sanitariL’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) è stata istituita con la leggeprovinciale 1 aprile 1993, n. 10, quale ente strumentale della Provincia Autonomadi Trento (PAT) a seguito della fusione delle 11 Unità Sanitarie Localiesistenti in precedenza. L’APSS è dotata di personalità giuridica pubblica edi autonomia gestionale, amministrativa, contabile e patrimoniale. Il trasferimentoeffettivo delle funzioni all’Azienda è avvenuto l’1 aprile 1995. L’APSSè una delle più grandi aziende sanitarie italiane e serve quasi mezzo milionedi abitanti, a cui vanno aggiunti i turisti che determinano quasi 30 milioni digiornate di presenze annue. Il personale dipendente è di circa 7400 personea cui vanno aggiunti circa 750 <strong>professionisti</strong> <strong>convenzionati</strong> (medici di base,diatri di libera scelta, SUMAI).Sono organi dell’Azienda:il direttore generaleil collegio dei revisori dei conti.Il direttore generale è un professionista nominato dalla Giunta provincialetra persone in possesso di particolari requisiti culturali e di esperienza manageriale,la nomina è fatta per cinque anni e l’incarico è rinnovabile. Il direttoregenerale è legato alla Giunta da un vincolo fiduciario molto stretto, collegatoal modo e alla misura in cui vengono realizzati gli obiettivi di attività assegnatidalla Provincia all’APSS.Il direttore generale è il legale rappresentante dell’APSS ed esercita tutte lefunzioni inerenti la gestione e l’adozione dei relativi provvedimenti; nel corsodel tempo, anche in omaggio alle modifiche normative intervenute nell’ambitodelle pubbliche amministrazioni (alle quali peraltro ancora non è stataadeguata la legge provinciale n. 10/’93), si sono progressivamente ampliatigli ambiti di delega di funzioni ad altri direttori.Il collegio dei revisori dei conti invece “vigila sull’osservanza delle leggi, verificala regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza del bilancio di esercizioalle risultanze delle scritture contabili, esamina il bilancio di previsione”.Opera all’interno dell’APSS un organismo in rappresentanza delle professionisanitarie che lo eleggono; è il Consiglio dei sanitari, il quale esprimeparere obbligatorio su bilanci di previsione e programmi di attività nonché suiregolamenti concernenti l’organizzazione e il funzionamento dell’APSS.Molto complessa è la struttura organizzativa dell’APSS: essa si compone di5


Articolazioni organizzative fondamentali che sono le direzioni centrali, idistretti e gli ospedali.Le direzioni centrali sono sanitarie e amministrative. Alle prime è affidata laorganizzazione strategica della tutela della salute complessivamente intesanelle fasi della promozione, prevenzione, cura e riabilitazione.Alle direzioni amministrative è invece affidata tutta la organizzazione e gestionedei servizi di supporto (amministrazione, approvvigionamenti, personale,servizi tecnici) effettuata in parte a livello centrale e in parte attraverso i serviziamministrazione di distretto e ospedale.I distretti e gli ospedali invece sono le strutture operative attraverso cui l’APSSprovvede ad erogare l’assistenza. Più in dettaglio si può dire che il fine istituzionaledell’APSS è la erogazione, gratuita o a seguito del pagamento di una quotadi partecipazione (ticket), a tutti cittadini e non, delle prestazioni sanitarie conle risorse pubbliche acquisite attraverso il sistema della fiscalità. Le prestazioniminime che tutte le aziende sanitarie devono garantire costituiscono i LivelliEssenziali di Assistenza (LEA) che sono organizzati in tre grandi aree:Assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro:Comprende l’attività di prevenzione rivolta ai singoli e alla collettività (tuteladegli effetti dell’inquinamento, rischi infortunistici negli ambienti di lavoro,sanità veterinaria, tutela alimentare, profilassi delle malattie infettive,vaccinazioni e programmi di diagnosi precoce, medicina legale).Assistenza distrettuale:comprende attività e servizi sanitari e sociosanitari diffusi sul territorio, dallamedicina di base, all’assistenza farmaceutica, alla specialistica, alla diagnosticaambulatoriale, alla fornitura di protesi ai disabili, ai servizi domiciliari aglianziani e ai malati gravi, ai servizi territoriali consultoriali (consultori familiari,servizi di salute mentale), alle strutture semiresidenziali e residenziali.Assistenza ospedaliera:riguarda l’assistenza erogata in pronto soccorso, in ricovero ordinario, inday hospital, in day surgery, in strutture per lungodegenza e riabilitazione.I livelli di assistenza in ambito <strong>aziendale</strong> sono garantiti attraverso appositestrutture: l’assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro è garantitadalla Direzione Igiene e Sanità Pubblica e dalla Direzione Promozione edEducazione alla Salute, con il supporto dei distretti sanitari per l’erogazionedelle prestazioni a livello territoriale.L’assistenza distrettuale è garantita dai 13 Distretti sanitari, mentre l’assistenzaospedaliera è erogata dagli Ospedali di Trento e di Rovereto nonché dagliospedali di valle che, nell’ambito della organizzazione trentina, sono inseritinel distretto sanitario e gestiti congiuntamente. Soltanto i distretti di Trento edella Vallagarina non hanno al loro interno l’ospedale.E’ questa una peculiarità del servizio sanitario provinciale che si differenzia da quellonazionale ove alle tre aree dei LEA corrispondono organizzazioni separate.Il distretto costituisce invece l’articolazione organizzativa dell’azienda sul territorio.Gli ambiti territoriali di competenza dei distretti sono stabiliti dalla leggestessa (che ha ripartito il territorio provinciale in tredici distretti). La sceltadei direttori generali è stata quella di accorpare la gestione dei distretti indirezioni che comprendono più distretti.6


amministrazionecontrolloe affari generalicura eriabilitazionepromozione ededucazione saluteDIREZIONICENTRALIORGANI E ARTICOLAZIONI AZIENDALIColleggiodei revisoriDIREZIONEGENERALEOSPEDALIapprovigionamentiservizi generalie tecniciTrentoTrento eValle dei Laghipersonale esistemi informativiRoveretoRotalianaPaganellaigiene e sanitàpubblicaValle di CembraVallagarinarapporticon il pubblicoValle di Fiemme(presid. osped.)Ladino di FassaDISTRETTISANITARIAlta ValsuganaBassa Valsugnae Tesino(presid. osped.)PrimieroValle di Non(presid. osped.)Valle di SoleGiudicariee Rendena(presid. osped.)Alto Gardae Ledro(presid. osped.)7


direzionepersonalee sistemiinformativiservizioformazioneservizio gestionerisorse umaneservizio diorganizzazionedel personaleservizio diamministrazionedel personaleserviziosistemiinformativiSTRUTTURE AFFERENTI ALLE DIREZIONI CENTRALIDIREZIONE GENERALEdirezioneamministrazionecontrolloe affari generaliservizioaffari legalie contenziososervizioaffari generaliserviziofinanzaserviziobilancioe contabilitàdirezioneapprovigionamentiservizi generalie tecniciservizioapprovigionamentiserviziologistica internaservizi immobilie servizi tecniciservizio gestioneservizialberghieridirezionepromozioneed educazionealla saluteservizioosservatorioepidemiologicoservizioeducazionealla saluteserviziodi riferimentoper le attivitàalcologichedirezioneigiene esanità pubblicalaboratorioigiene e sanitàpubblicaunità operativaprevenzioneambientaleunità operativamedicina legaleunità operativaigiene pubblicadirezionecura eriabilitazioneserviziogaranziadi qualitàserviziocoord.piani eattività diagnosticaservizioattività didegenza osped.servizioattività territorialee domiciliareserviziogestione speseserviziocontrollodi gestioneservizioingegneriaclinica e gestioneattrezzaturesanitarieunità operativaigiene e sanitàpubblica veterinariaunità operativaprevenzionee sicurezza negliambienti di lavoroservizioinfermieristicoservizio prestazionie rapporti consoggetti accreditatiserviziofarmaceuticoserviziofisica sanitariaunità operativaSERTunità operativaTrentinoEmergenzaserviziorapporticon il pubblico8


Alle articolazioni organizzative fondamentali sono preposti dei direttori che neassumono la responsabilità gestionale; come detto a un direttore può essereaffidata la responsabilità di più articolazioni organizzative. I direttori sono nominatidal direttore generale tra persone di esperienza in ambito gestionalee organizzativo.L’organizzazione, come sopra descritta, è quella delineata dalla legge provinciale10/’93; la definizione di legge è poi completata dal regolamento interno di organizzazionee funzionamento dell’APSS, adottato dalla stessa e approvato dallaGiunta provinciale. Il regolamento descrive in dettaglio le funzioni delle direzioni(soprattutto della parte di organizzazione sanitaria e della parte amministrativa etecnica) e individua la ulteriore articolazione organizzativa di dettaglio.Il regolamento è stato oggetto di periodiche revisioni per adattarlo alle modificheorganizzative che si sono, nel corso del tempo, ritenute necessarie odopportune affinché l’APSS potesse rispondere in modo sempre più adeguatoalle sue funzioni. Il regolamento prima di essere modificato è soggetto al parereobbligatorio del Consiglio dei sanitari.In ambito organizzativo è opportuno sottolineare come le Direzioni centrali, iDistretti e gli Ospedali al loro interno siano organizzati in servizi/unità operative,qualificate come strutture complesse a cui è preposto un dirigente che neassume la responsabilità gestionale.A livello sanitario un altro importante livello organizzativo è dato dal Dipartimentoche può essere: strutturale o funzionale. Nel primo caso assume responsabilitàgestionali e ad esso sono affidate le risorse umane e strumentali;vi sono dei dipartimenti strutturali intraospedieri (es. dipartimento di medicinadell’Ospedale di Trento) ma vi sono anche tre dipartimenti strutturali interaziendali:Medicina di Laboratorio, Radiodiagnostica e Anestesia e Rianimazione.Pressoché tutte le unità operative fanno parte di dipartimenti funzionali, i qualisono privi di responsabilità di carattere gestionale: loro compito è la definizionedi linee di comportamento uniformi e comuni rispetto al trattamento delle patologiedi competenza attraverso l’elaborazione di protocolli e linee guida.La pianificazione <strong>aziendale</strong> delle attività:il budgetL’APSS, come tutte le organizzazioni importanti e complesse, deve operareattraverso un sistema di pianificazione annuale delle attività; questo è unmomento molto importante e lo strumento che di solito viene utilizzato è ilbudget. Tra le molte definizioni di budget presenti in letteratura, l’APSS hascelto la seguente: il budget è la descrizione delle attività che devono essererealizzate e delle risorse che possono essere utilizzate.Anno dopo anno, il processo di budget dell’APSS è cresciuto e si è continuamenteadattato alle nuove esigenze: il risultato complessivo, dopo un decenniodi lavoro, è di buon livello. Agli inizi della vita <strong>aziendale</strong> l’attenzione è statarivolta maggiormente ai dati di consumo e alle attività standardizzabili (ricoveri,prestazioni, esami, pratiche evase, ecc.) e, nell’immaginario collettivo, la schedadi budget è stata collegata soprattutto all’operato della dirigenza.Progressivamente sono stati introdotti nuovi indicatori, più orientati a misurarei processi clinici e organizzativi, e si è diffuso il concetto che il budget è il programmadi una struttura nel suo complesso e non di una parte solamente: è9


del direttore e di tutti i suoi collaboratori, è della dirigenza e del personale nondirigenziale, è dei medici e di tutte le altre componenti professionali presenti.Ogni anno, nei mesi di settembre/ottobre, il direttore generale adotta un documento(Direttive di budget) che descrive il modo in cui dovrà svolgersi ilprocesso di budget per l’anno successivo. Negli ultimi anni le Direttive dibudget hanno messo l’accento su due priorità:1. il coordinamento e l’integrazione tra i diversi strumenti di pianificazioneche vengono normalmente utilizzati;2. l’informazione, il coinvolgimento e la partecipazione del personale,non solo nella fase di pianificazione delle attività, ma anche nella loro realizzazione,nel controllo dei risultati raggiunti e nell’eventuale rimodulazionedelle attività stesse.A partire dagli obiettivi generali e specifici dati dalla PAT all’APSS, gli strumentiutilizzati per pianificare le attività aziendali sono di quattro tipi (figura 1):OBIETTIVIGENERALIPATOBIETTIVISPECIFICIPATPASS 2009Programma Aziendaledi Sviluppo Strategico2005-2009Attività svolte e risultaticonseguiti nell’anno precedenteProposte dei direttori centrali,di ospedale, di distretto e deidipartimenti strutturali, delleunità operative e dei serviziProposte dei coordinatoridei dipartimenti funzionaliFigura 1.Il processo di definizione deidocumenti di bilancio, dei pianisettoriali, dei budget operativi edel portafoglio progetti.Direttiva di budgetDOCUMENTI DI BILANCIOBUDGET OPERATIVIdirezioni centrali,ospedali, distrettie dipartimenti aziendaliPORTAFOGLIO PROGETTIPiano <strong>aziendale</strong>per la sicurezza dei pazientiPiano <strong>aziendale</strong>per la sicurezza del personalePiano <strong>aziendale</strong>del personalePiano <strong>aziendale</strong>della formazione continuaPiano <strong>aziendale</strong>degli interventi ediliziPiano <strong>aziendale</strong>delle attrezzature sanitariePiano <strong>aziendale</strong>delle soluzioni informatichePiano <strong>aziendale</strong>dei beni e serviziPiani locali per l’adeguamentoai requisiti minimi10


i documenti di bilancio descrivono in termini generali le attività che verrannosvolte e le risorse che verranno utilizzate: devono essere trasmessialla Giunta provinciale per la successiva approvazione;i piani settoriali descrivono in dettaglio come verranno svolte specificheattività (per esempio, la formazione continua, gli investimenti strutturali, lasicurezza dei pazienti e del personale, le attrezzature sanitarie, gli adeguamentiai requisiti minimi per l’autorizzazione, ecc.);i budget operativi descrivono le principali attività da realizzare e le risorsea disposizione di ciascuna struttura: l’azienda nel suo complesso, ledirezioni centrali, di ospedale e distretto, i dipartimenti strutturali, le unitàoperative e i servizi, con un dettaglio via via crescente;il portafoglio progetti contiene i principali progetti aziendali (informatica,edilizia, obiettivi provinciali, riorganizzazioni, ecc.) che devono essere sviluppaticon esplicite tecniche di project management.A partire dalle schede di budget delle direzioni centrali, degli ospedali, deidistretti e dei dipartimenti strutturali aziendali, vengono successivamente definitele schede di budget dei servizi e delle unità operative (figura 2).BUDGETOPERATIVIdirezioni centrali, ospedali,distretti e dipartimentiaziendaliAttività svoltee risultati conseguitinell’anno precedenteProposte dei direttori centrali,di ospedale, di distretto e deidipartimenti strutturali, delleunità operative e dei serviziBUDGETOPERATIVIdipartimenti strutturaliintraospedalieri,unità operative e serviziFigura 2.Il processo di definizionedei documenti di bilancio,dei piani settoriali, deibudget operativi e delportafoglio progettiIl budget operativo di ogni struttura è composto da molti documenti, chevengono raccolti nel “fascicolo di budget”: il documento più importante è lascheda di budget, che rappresenta il perno attorno cui ruota l’intero budgetoperativo perché è con essa che devono trovare coerenza gli altri documenti(per esempio, l’elenco delle attrezzature, il Documento di Valutazione dei Rischi,l’elenco degli ambulatori, la scheda della Carta dei servizi, i meccanismidi incentivazione, ecc.) .11


QUESTIONARIO LEZIONE1. Da che cosa è disciplinato il rapporto di lavoro dei <strong>professionisti</strong><strong>convenzionati</strong>?Esclusivamente da legge stataleDalla legge provincialeDa convenzione approvata a livello nazionaleNon ha una disciplina generale ma si basa su accordi con il datore di lavoroDa regolamentazione interna all’Amministrazione2. A chi spetta la programmazione sanitaria provinciale annuale?All’Azienda provinciale per i servizi sanitariAll’Assessorato alle politiche per la saluteAlla Giunta provincialeAl Consiglio provincialeAl Ministero della salute3. L’azienda provinciale per i servizi sanitari cos’è?È un ente pubblico dotato di personalità giuridica autonoma che provvedeall’esercizio delle funzioni inerenti il servizio sanitario provincialeÈ un servizio della ProvinciaÈ una articolazione territoriale del Ministero della saluteÈ un organo della RegioneÈ un ente pubblico statale4. Quali sono gli organi dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari?Il consiglio di amministrazione e il direttore generaleIl comitato di distrettoIl direttore generale e il consiglio dei sanitariIl direttore generale e il collegio dei revisori dei contiIl presidente della Giunta provinciale5. Cosa sono le articolazioni organizzative fondamentali dell’Azienda?Sono i dipartimentiSono i servizi e le unità operativeSono gli ospedaliSono le articolazioni organizzative sul territorioSono le direzioni centrali, gli ospedali e i distretti previsti dalla Legge provinciale10/’9312


La risposta esatta è solo una delle cinque possibili6. Che cosa sono i livelli essenziali di assistenza (Lea)?Sono le prestazioni sanitarie erogate obbligatoriamente dalle aziendesanitarie gratuitamente o dietro pagamento del ticketSono le prestazioni che i medici rendono a pagamento in regime liberoprofessionaleSono le prestazioni che vengono erogate in pronto soccorso in regimedi emergenzaIdentificano l’assistenza sanitaria resa sul territorioÈ una espressione utilizzata per identificare i ricoveri in regime ordinario,in day hospital o in day surgery7. I servizi e le unità operative cosa sono?È un termine usato come sinonimo di ospedaleRappresentano le articolazioni interne degli ospedali, dei distretti edelle direzioni centraliSono gli organi dell’aziendaCostituiscono le articolazioni organizzative dell’azienda sul territorioSupportano il direttore generale nella attività di indirizzo e programmazione13


ELEMENTI DI APPROFONDIMENTO(facoltativi)ATTI NORMATIVITutte le leggi provinciali sono disponibilisul sito:http://www.consiglio.provincia.tn.itDecreto legislativo 30 dicembre1992, n. 502 e ss.mm. “Riordinodella disciplina in materia sanitaria”:si applica parzialmente inquanto l’organizzazione dell’aziendaè contenuta in legge provinciale.Sono importanti soprattutto lenorme che si occupano di livelli diassistenza, di autorizzazione e accreditamentoe di personale.Legge provinciale 1 aprile 1993,n. 10 e ss.mm. “Nuova disciplinadel servizio sanitario provinciale”.Accordo collettivo nazionale perla disciplina dei rapporti con imedici di medicina generale aisensi dell’art.8 del D.Lgs. n.502del 1992 e successive modificazionied integrazioni.CONTRATTIAccordo collettivo nazionale perla disciplina dei rapporti con i medicispecialisti ambulatoriali internied altre professionalità (biologi,chimici, psicologi) ambulatorialiai sensi dell’art.8 del D.Lgs. n.502del 1992 e successive modificazionied integrazioni.http://www.sisac.infoAccordo collettivo nazionale perla disciplina dei rapporti con imedici pediatri di libera scelta aisensi dell’art.8 del D.Lgs. n.502del 1992 e successive modificazionied integrazioni.14


Accordo provinciale per i medici dimedicina generale dd 06/08/2001,integrato con Accordo provincialedd 16/09/2004.CONTRATTI DECENTRATIATTUALMENTE VIGENTIhttp://www.provincia.tn.itAccordo provinciale per i pediatridi libera scelta dd 26/03/2002 integratocon Accordo provinciale dd15/04/2004.Accordo provinciale per i medicispecialisti ambulatoriali ed altre professionalitàambulatoriali (biologi,chimici, psicologi) dd 07/06/2006.Definizione dei LEA – Piano sanitarionazionalehttp://www.ministerosalute.itATTI MINISTERIALIE AZIENDALIRegolamento interno di organizzazionee funzionamento dell’Aziendahttp://www.apss.tn.it/Public/ddw.aspx?n=26374&docall=1Atto <strong>aziendale</strong> in materia di liberaprofessione intramuraria 1 gennaio2004http://www.apss.tn.it/Public/ddw.aspx?n=2652515


note


Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari© Copyright 2007Tutti i diritti riservati, riproduzione consentitacon citazione obbligatoria della fonteProgetto grafico dello Studio Bi QuattroCoordinamento editoriale dell’Ufficio stampaAzienda Provinciale per i Servizi SanitariVia Degasperi 7938100 Trentowww.apss.tn.itFinito di stampare nel mese di febbraio 2007

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