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455 \\ Diritti di cittadinanza delle persone anziane non autosufficienti ...

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La tavola A5 dà un’idea più precisa della situazione economica in cui versanoi <strong>non</strong> <strong>autosufficienti</strong> 7 : la loro <strong>di</strong>stribuzione in relazione alla ripartizione dellapopolazione italiana per decili <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to pro-capite equivalente (il red<strong>di</strong>to delnucleo familiare è ripartito sul numero dei componenti pesato per la scala <strong>di</strong>equivalenza ISEE) mostra un certo addensamento dei <strong>non</strong> <strong>autosufficienti</strong> sui primitre decili, quelli cioè a red<strong>di</strong>to più basso. In altri termini, il 30% <strong>di</strong> popolazioneitaliana a più basso red<strong>di</strong>to comprende al suo interno il 42% dei <strong>di</strong>sabili. Si haquin<strong>di</strong> una certa concentrazione <strong>di</strong> <strong>non</strong> <strong>autosufficienti</strong> sui red<strong>di</strong>ti bassi, anche serileva pure il fatto che dal quarto decile in su la <strong>di</strong>stribuzione dei <strong>di</strong>sabili appareabbastanza regolare per i <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to, a conferma che il fenomeno della<strong>non</strong> autosufficienza riguarda comunque tutta la popolazione, anche quella a red<strong>di</strong>toalto. Un maggior dettaglio del fenomeno viene mostrato dalla tavola A6, dove la<strong>di</strong>stribuzione dei <strong>di</strong>sabili sui decili <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to pro-capite equivalente vienescomposta in base alla loro età, <strong>di</strong>stinguendo tra soggetti “<strong>non</strong> anziani” (meno <strong>di</strong> 65ani <strong>di</strong> età) e soggetti “anziani” (a partire dai 65 anni <strong>di</strong> età). La concentrazione <strong>di</strong><strong>di</strong>sabili nei decili più bassi riguarda questi ultimi, mentre i <strong>di</strong>sabili “<strong>non</strong> anziani” si<strong>di</strong>stribuiscono in modo abbastanza regolare su tutti i decili: il risultato è che il 30%della popolazione a più basso red<strong>di</strong>to comprende al suo interno il 47% dei <strong>di</strong>sabilianziani. Tenendo conto del fatto che la presenza <strong>di</strong> anziani nel loro complesso neiprimi tre decili <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to è pari a poco meno del 42% (si veda più avanti la tavolaA10), se ne deduce che le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to, in una qualche misura per quantolimitata, influenzano il fenomeno della <strong>di</strong>sabilità.In sintesi, la <strong>di</strong>stribuzione dei <strong>non</strong> <strong>autosufficienti</strong> per livelli <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to sembrasegnalare l’interagire <strong>di</strong> tre fattori principali: a) l’addensarsi del fenomeno nelle etàavanzate e su anziani che vivono soli o in coppia implica una corrispondenteconcentrazione sui decili inferiori della <strong>di</strong>stribuzione del red<strong>di</strong>to, dato che ingenerale i red<strong>di</strong>ti pro-capite dei pensionati e in particolare <strong>di</strong> quelli che vivono solisono inferiori alla me<strong>di</strong>a; b) la correlazione tra <strong>di</strong>sabilità e anzianità segnala ancheuna <strong>di</strong>mensione per così <strong>di</strong>re “naturale” del fenomeno della <strong>non</strong> autosufficienza,che riguarda tutte le classi <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to; c) il miglioramento che si registra dal punto <strong>di</strong>vista sanitario negli “stili <strong>di</strong> vita” personali in relazione al grado <strong>di</strong> istruzione deicitta<strong>di</strong>ni, a sua volta correlato con il red<strong>di</strong>to, può spiegare l’andamento lievementedecrescente della <strong>di</strong>stribuzione dei <strong>non</strong> <strong>autosufficienti</strong> a partire dal quinto decile <strong>di</strong>red<strong>di</strong>to in su e l’incidenza <strong>di</strong> anziani <strong>non</strong> <strong>autosufficienti</strong> superiore all’incidenzacomplessiva <strong>di</strong> anziani sui primi tre decili.7 Si tratta <strong>di</strong> una simulazione basata sull’incrocio tra i dati dell’indagine multiscopo dell’Istat e idati dell’indagine Banca d’Italia sulle famiglie.31

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