Se si assumono questi in<strong>di</strong>rizzi per la progettazione del sistema integrato deiservizi, i LESNA dovranno garantire al citta<strong>di</strong>no, <strong>non</strong> solo singole prestazioni, maservizi integrati supportati dalla valutazione multi<strong>di</strong>mensionale e dal progettopersonalizzato con<strong>di</strong>viso. Dovranno garantire cioè il <strong>di</strong>ritto all’informazione, allavalutazione del caso in<strong>di</strong>viduale/familiare, alla definizione <strong>di</strong> un percorsocon<strong>di</strong>viso, all’accompagnamento nel percorso stabilito, a prestazioni personalizzatenelle <strong>di</strong>verse componenti <strong>di</strong> cura, assistenza e sostegno personale e familiare. Inaltri termini si prefigura un “modello” <strong>di</strong> intervento volto ad affermare una gamma<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti esigibili dai citta<strong>di</strong>ni – <strong>di</strong>agnosi, definizione <strong>di</strong> percorsi, servizi – che nelladefinizione dei LESNA dovranno essere esplicitati al fine <strong>di</strong> garantire l’accesso aduna rete <strong>di</strong> “cura” integrata e monitorata per qualità e risultati.3. Le giustificazioni dell’intervento pubblico nel finanziamento e nell’offertadei programmi per la <strong>non</strong> autosufficienzaEsistono ragioni <strong>di</strong> carattere teorico, fondate cioè sulla teoria economica e sucon<strong>di</strong>visi presupposti normativi, tali da giustificare un intervento pubblico nei SNA?La risposta a questo quesito generale viene solitamente affrontata dagli stu<strong>di</strong>osisociali attraverso un’analisi <strong>delle</strong> caratteristiche del servizio in esame e la valutazionedella capacità del mercato <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare la domanda <strong>di</strong> SNA 4 . Lalogica è quella tipica della ricerca <strong>di</strong> eventuali possibili fallimenti del mercato, che,se in<strong>di</strong>viduati, possono giustificare un intervento da parte dello stato nelfinanziamento e/o nell’offerta <strong>di</strong> servizi.3.1 Motivazioni <strong>di</strong> efficienza e <strong>di</strong> equitàI profili sotto i quali vengono analizzate le caratteristiche dei servizi sonoriconducibili alla ricerca <strong>di</strong> possibili connotati del servizio come “bene pubblico”,vale a <strong>di</strong>re <strong>di</strong> un bene o servizio caratterizzato da due caratteristiche fondamentali:la rivalità (il consumo del servizio da parte <strong>di</strong> un soggetto <strong>non</strong> impe<strong>di</strong>sce ilgo<strong>di</strong>mento dello stesso da parte <strong>di</strong> tutti gli altri soggetti) e l’esclu<strong>di</strong>bilità (è possibileescludere un soggetto dal consumo del servizio).Alla luce <strong>delle</strong> caratteristiche dei SNA tratteggiate nel capitolo 2 è facileconcludere che i SNA <strong>non</strong> posseggono in nessun modo le caratteristiche <strong>di</strong> un4Un esempio meritevole <strong>di</strong> particolare attenzione è l’analisi contenta in Walker et al., 1998. Sivedano anche Glennerster, 1998; Gori, 2001.21
ene pubblico (<strong>non</strong> rivalità, <strong>non</strong> esclu<strong>di</strong>bilità): si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> beni privati, e cioèbeni che, secondo la teoria economica, dovrebbero essere prodotti e scambiati nelmercato. Non esistono quin<strong>di</strong>, sotto questo primo profilo, ragioni <strong>di</strong> caratterestrettamente economico e quin<strong>di</strong> riconducibili a motivazioni forti <strong>di</strong> efficienzaeconomica che giustifichino un intervento pubblico.La presenza <strong>di</strong> connotati <strong>di</strong> beni pubblici <strong>non</strong> è però l’unica fonte <strong>di</strong>legittimazione dell’intervento pubblico.Si sono richiamate sopra le analogie tra domanda <strong>di</strong> SNA e <strong>di</strong> servizisanitari. Appare quin<strong>di</strong> del tutto ovvio fare riferimento alle motivazioni chegiustificano l’intervento pubblico in campo sanitario sotto i due aspetti che, come siè detto, accomunano le due tipologie <strong>di</strong> servizi: natura degli stessi e caratteristichedel rischio.Con riguardo a questo secondo aspetto, il rischio, per i servizi sanitari lateoria economica ha suggerito motivazioni che giustificano l’intervento pubblico,nella presenza <strong>di</strong> possibili fenomeni <strong>di</strong> selezione avversa e, in misura minore, <strong>di</strong>azzardo morale. La soluzione privata <strong>di</strong> tipo assicurativo, consistente nellasottoscrizione in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> una polizza sanitaria, può rivelarsi inefficiente se chiassicura si trova in una situazione <strong>di</strong> asimmetria informativa sulle realicaratteristiche dell’assicurato. Tale motivazione è certamente presente <strong>di</strong> fronte alrischio <strong>di</strong> malattia e per tale ragione l’intervento pubblico trova giustificazioni sullabase <strong>di</strong> ragioni <strong>di</strong> pura efficienza, perché la soluzione che il mercato è in grado <strong>di</strong>offrire alla copertura del rischio <strong>di</strong> bisogni sanitari è, per tutelare l’assicuratore, soloparziale (il grado <strong>di</strong> copertura del rischio è infatti inferiore al 100%). Nel caso della<strong>non</strong> autosufficienza il rischio <strong>di</strong> selezione avversa nell’accezione ora illustrata èmolto probabilmente meno rilevante. La <strong>di</strong>versa probabilità <strong>di</strong> rischio infatti, piùche essere riconducibile a caratteristiche soggettive, è imputabile a fattori notiall’assicuratore, quali l’età e il sesso, nei confronti della quale il mercato rispondecon una <strong>di</strong>fferenziazione del premio, che può eventualmente essere <strong>di</strong>scussa sulpiano dell’equità, ma che <strong>non</strong> pregiu<strong>di</strong>ca il funzionamento del mercato. Problemi <strong>di</strong>fallimento dei mercati assicurativi possono invece porsi con riferimento alla naturacomposita dei servizi <strong>di</strong> <strong>non</strong> autosufficienza, che comprendono, come si èricordata, a fianco <strong>di</strong> prestazioni sanitarie, anche servizi <strong>di</strong> cura della persona esupporto domestico. Ciò può dar luogo, da un lato, a comportamenti sleali (azzardomorale), volti ad ottenere dall’assicurazione un insieme <strong>di</strong> servizi che, in assenzadello stato <strong>di</strong> bisogno che fa scattare il <strong>di</strong>ritto alla prestazione, sarebbero prestatidai famigliari, dall’altro a incompletezza o assenza <strong>di</strong> mercati, nel senso chel’insieme <strong>di</strong> servizi previsti dal “pacchetto” assicurativo contrattato ex ante, al22
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Cambois, E., Robine, J.M., 1996, An