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Strategie e macchine innovative per il controllo della ... - Enrico Avanzi

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<strong>Strategie</strong> e <strong>macchine</strong> <strong>innovative</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>controllo</strong> fisico <strong>della</strong> flora spontaneasu pomodoro e cavolo coltivati nella bassa Valle del Serchiointerventi precedenti, ed inoltre tale passaggio è stato senz’altro più difficoltosoa causa del vigoroso sv<strong>il</strong>uppo fogliare <strong>della</strong> coltura.Per quanto riguarda invece la biomassa infestante a raccolta non sono stateregistrate differenze significative tra i due sistemi (fig. 3.35). Il valore registratoè stato in media pari a circa 110 g/m 2 .Fig. 3.35. Biomassa delleinfestanti registrata a raccoltasu pomodoro da industriapresso <strong>il</strong> Comunedi San Giuliano Terme, neidue diversi sistemi colturalia confronto nel 2006.Lettere diverse indicanodifferenze statisticamentesignificative (test LSD).Biomassa delle infestanti (g/m 2 )140120100806040200nsAziendalensInnovativo92Nel 2007 (secondo anno di prove), non sono mai state registrate densità“preoccupanti” <strong>della</strong> flora spontanea <strong>per</strong> entrambi i sistemi a confronto. Alriguardo non è mai stata oltrepassata la soglia delle 40 piante/m 2 . La densitàiniziale di infestanti registrata prima dell’intervento di pre-trapiantorealizzato con erpice a dischi attivi sul sistema innovativo era pari a solo 4piante/m 2 . La funzione principale di questo intervento è stata infatti quelladi affinare ed arieggiare <strong>il</strong> terreno (che, <strong>per</strong> le sue caratteristiche fisiche e<strong>per</strong> le elevate tem<strong>per</strong>ature primaver<strong>il</strong>i-estive, presentava, in corrispondenzadi ogni trattamento, una apprezzab<strong>il</strong>e crosta su<strong>per</strong>ficiale). Tale passaggioaveva inoltre lo scopo di stimolare l’emergenza di nuove infestanti, in modoche fosse possib<strong>il</strong>e intervenire precocemente e tempestivamente con la sarchiatrice.L’efficacia del passaggio è stata del 100% (infestanti azzerate). Laflora spontanea era inizialmente rappresentata da graminacee non identificate(50%) e dal genere Chenopodium spp. (oltre 30%).Successivamente (in antecedenza al primo intervento di sarchiatura) la comunitàdelle infestanti nel sistema innovativo è stata invece rappresentataprincipalmente dal genere Cynodon spp. (49%), Chenopodium spp. (13%),Cy<strong>per</strong>us spp. (10%) ed Amaranthus spp. (10%).Prima dell’intervento la densità di malerbe presente era pari a 40 piante/m 2 all’interno <strong>della</strong> bina ed a 30 piante/m 2 nello spazio inter-bina. La riduzione<strong>della</strong> densità ottenuta è stata su<strong>per</strong>iore al 70% all’interno <strong>della</strong>

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