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Strategie e macchine innovative per il controllo della ... - Enrico Avanzi

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<strong>Strategie</strong> e <strong>macchine</strong> <strong>innovative</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>controllo</strong> fisico <strong>della</strong> flora spontaneasu pomodoro e cavolo coltivati nella bassa Valle del SerchioFig. 3.29. Trapiantatrice<strong>per</strong> pomodoro a f<strong>il</strong>ebinate in irriguo in fase d<strong>il</strong>avoro (Comune di SanGiuliano Terme).84Il pomodoro da industria è stato coltivato seguendo la tecnica convenzionalenormalmente adottata nella bassa Valle del Serchio, sia nel caso del sistemainnovativo che in quello aziendale, fatta eccezione naturalmente <strong>per</strong>le strategie e le <strong>macchine</strong> ut<strong>il</strong>izzate <strong>per</strong> la gestione <strong>della</strong> flora spontanea.Entrando nel merito <strong>della</strong> prova, nel 2006 la preparazione iniziale delterreno ha previsto un’aratura a circa 40 cm di profondità seguita da unaestirpatura. In seguito è stata effettuata la concimazione di fondo ut<strong>il</strong>izzando<strong>il</strong> fert<strong>il</strong>izzante organo minerale ternario “Su<strong>per</strong>alba” in formulazionegranulare (titolo 9-12-21), distribuito alla dose di 1 t/ha. Successivamente èstata effettuata una erpicatura rotativa alla profondità di 10 cm, che oltre adaffinare ulteriormente <strong>il</strong> terreno ha contribuito ad interrare <strong>il</strong> fert<strong>il</strong>izzante.La coltura è stata trapiantata meccanicamente a f<strong>il</strong>e binate (in data 10-05-2006), con o<strong>per</strong>atrice a due f<strong>il</strong>e (una bina) in grado di stendere contemporaneamentela manichetta <strong>per</strong> l’irrigazione, che viene posizionata esattamentea metà dello spazio intra-bina (fig. 3.29).L’impianto è stato realizzato con distanza interbina pari a 1,10 m, quella intrabinapari a 0,4 m e quella sulla bina pari a 0,4 m (la distanza tra <strong>il</strong> centrodelle due bine è pari a 1,50 m), <strong>per</strong> un investimento unitario complessivo dicirca 33000 piante/ha. Per l’impianto è stata ut<strong>il</strong>izzatala cultivar di pomodoro “Leader”, selezionata <strong>per</strong> la trasformazioneindustriale, e caratterizzata da bacche tondee lisce. L’apporto idrico e la concimazione mineraledi co<strong>per</strong>tura sono stati garantiti mediante un impiantodi fertirrigazione, in cui la concentrazione di fosforopresente nella soluzione è stata progressivamente diminuitanel tempo con l’avvicinarsi <strong>della</strong> maturazionedelle bacche, aumentando invece la concentrazione dipotassio (titolo N-P-K iniziale e finale <strong>della</strong> soluzionerispettivamente 12-61-0 e 13-0-40).L’azienda ha adottato un avvicendamento quadriennaleche prevede la seguente successione colturale: pomodoro,frumento duro, mais (girasole) e frumento duro.Le o<strong>per</strong>azioni colturali elencate in questo paragrafonon hanno differito tra le due diverse tesi a confronto.La raccolta è stata contemporanea e meccanizzata (effettuatain data 23-07-2006).Nel 2007, <strong>il</strong> pomodoro da industria nel Comune di San Giuliano Terme èstato sempre coltivato secondo la tecnica tradizionale <strong>della</strong> zona: impiantosu f<strong>il</strong>e binate con manichetta dell’irrigazione stesa nel centro <strong>della</strong> bina einvestimento pari a circa 33.000 piante/ha (1,5 m centro bina-centro bina,0,4 m intra-bina e 0,4 m sulla f<strong>il</strong>a).L’azienda ha adottato una rotazione quadriennale dove sono inseriti in suc-

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