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Strategie e macchine innovative per il controllo della ... - Enrico Avanzi

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La gestione sostenib<strong>il</strong>e <strong>della</strong> flora spontanea in orticoltura.<strong>controllo</strong> fisico delle infestanti tra una f<strong>il</strong>a e l’altra <strong>della</strong> coltura (interf<strong>il</strong>a).Al riguardo, si passa dai comuni coltivatori e dalle ordinarie sarchiatrici– che possono essere equipaggiati con varie tipologie di ancore (rigide oppurevibranti) dotate a loro volta di lame di diversa forma (a zampa d’oca,dritte, ad “L”, etc...) – e le molto diffuse “multifrese” (sarchiatrici azionatedalla presa di potenza con organi sim<strong>il</strong>i a quelli di una zappatrice rotativao di un erpice rotante), ad o<strong>per</strong>atrici più specifiche e “di nicchia”, poco impiegatein Italia, quali ad esempio le spazzolatrici rotative (<strong>macchine</strong> dotatedi spazzole rotanti su asse verticale o orizzontale, dotate di setole realizzatein materiale plastico o metallico, generalmente azionate da motori idraulici,che esplicano un’azione di eradicazione, co<strong>per</strong>tura e lacerazione delleinfestanti), coltivatori rotativi (o<strong>per</strong>atrici equipaggiate con dischi dentati divaria tipologia riuniti in ranghi, che ruotano <strong>per</strong> attrito con <strong>il</strong> terreno) ed i“basket weeders” (<strong>macchine</strong> dotate di utens<strong>il</strong>i rotativi a gabbia disposti sudue assi paralleli, di cui <strong>il</strong> primo è motore ed <strong>il</strong> secondo è condotto).Inoltre anche l’erpice a dischi attivi, sv<strong>il</strong>uppato dall’Università di Pisa, puòessere ut<strong>il</strong>izzato come sarchiatrice, in quanto è possib<strong>il</strong>e far o<strong>per</strong>are gliutens<strong>il</strong>i soltanto nell’interf<strong>il</strong>a, rimuovendone alcuni e posizionando ad hoci rimanenti (fig. 2.26).Queste <strong>macchine</strong> possono inoltre essere generalmente equipaggiate consistemi di guida di precisione – che <strong>per</strong>mettono di o<strong>per</strong>are con maggiorevelocità e accuratezza e soprattutto riducono sensib<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> rischio didanneggiare la coltura – sia manuali (caratterizzati generalmente dalla presenzadi un postazione di guida con sed<strong>il</strong>e e volante oppure un “timone”Fig. 2.26. Erpice a dischiattivi realizzato e brevettatodal Centro Interdipartimentaledi RicercheAgro-Ambientali “<strong>Enrico</strong><strong>Avanzi</strong>” dell’Università diPisa in fase di sarchiaturaprecoce su spinacio.57

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