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Strategie e macchine innovative per il controllo della ... - Enrico Avanzi

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a) b) c)Fig. 2.10. I cinneoli, compostimonoterpenici aromaticisono prodotti da moltepiante tra cui:(a) Laurus nob<strong>il</strong>is L.;(b) Salvia leuchophyllaGreene;(c) Rosmarinus officinalis L.;(d) Eucalyptus polybracteaR. Baker;(e) Artemisia maritima L.;(f) Pi<strong>per</strong> cubeba L.Ciò è dovuto principalmente alla difficoltà ed agli alti costi di produzionedei metaboliti naturali o <strong>della</strong> loro sintesi ed alla loro ridotta <strong>per</strong>sistenzarispetto agli erbicidi chimici tradizionali.I risultati, attualmente sono limitati nella pratica alla commercializzazionedi erbicidi chimici di sintesi <strong>il</strong> cui meccanismo d’azione è “ispirato” aquello dei composti naturali, tra cui è possib<strong>il</strong>e ricordare <strong>il</strong> Cinmethylin(principio attivo dell’erbicida CINCH commercializzato dalla Du Pont ®),che rappresenta una nuova classe di erbicidi con struttura chimica sim<strong>il</strong>eai cinneoli, monoterpeni volat<strong>il</strong>i prodotti da diverse specie vegetali (Laurusnob<strong>il</strong>is L., Salvia leucophylla Greene, Rosmarinus officinalis L., Eucalyptuspolybractea R. Baker, Artemisia maritima L. e Pi<strong>per</strong> cubeba L.) (fig. 2.10).2.4.1.2.5. Il <strong>controllo</strong> biologico delle infestantiIl <strong>controllo</strong> biologico delle infestanti ottenuto <strong>per</strong> mezzo di organismi antagonistipuò essere ottenuto adottando due strategie:<strong>controllo</strong> di una pianta spontanea di nuova introduzione, mediante inserimentonell’ecosistema di un organismo antagonista specifico originariodello stesso areale dell’infestante e che quindi si è coevoluto con essa (metodoinoculativo);<strong>controllo</strong> biologico inondativo, ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> infestanti endemiche, che prevedela produzione massale di organismi anatagonisti indigeni <strong>della</strong> pianta,che verranno poi introdotti nell’ambiente e distribuiti alla stregua di unerbicida classico (metodo inondativo).44Il <strong>controllo</strong> biologico classico, che prevede l’uso di fitopatogeni <strong>per</strong> controllarespecie infestanti invasive accidentalmente neointrodotte è una brancadi ricerca relativamente recente, ma in continuo sv<strong>il</strong>uppo. Il primo patogenout<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> le finalità di <strong>controllo</strong> biologico classico di una piantainfestante invasiva è stato <strong>il</strong> fungo Puccinia chondr<strong>il</strong>lina Bubak r<strong>il</strong>asciato inAustralia nel 1972 <strong>per</strong> contrastare la pianta Chondr<strong>il</strong>la juncea L., accidentalmenteintrodotta dall’ Europa (fig. 2.11).In considerazione del fatto che queste “nuove” infestanti hanno un vantag-

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