<strong>Strategie</strong> e <strong>macchine</strong> <strong>innovative</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>controllo</strong> fisico <strong>della</strong> flora spontaneasu pomodoro e cavolo coltivati nella bassa Valle del SerchioFig. 2.2. Trattrice Deutz-Fahr Agrotron M 650Natural Power, alimentataad olio vegetaledi colza grezzo, esempiodi impiego efficiente dellerisorse agricole (www.deutz fahr.com).territorio (dimensione economica) (fig. 2.2);- vi siano adeguate opportunità di lavoro e di accesso alle risorse e aiservizi delle aziende agricole (dimensione sociale).2.2. Che cosa significa “gestione sostenib<strong>il</strong>e”?Fig. 2.3. Marchio “agriqualità”<strong>della</strong> RegioneToscana con cui sono“riconoscib<strong>il</strong>i” i prodottiagricoli derivanti da unagestione integrata(http://www.arsia.toscana.it/agriqualita).34La gestione sostenib<strong>il</strong>e delle attività rurali passa necessariamente attraverso<strong>il</strong> rispetto dei criteri precedentemente elencati, sia nel comparto agricoloche in quello agroalimentare. Questo tipo di gestione comporta quind<strong>il</strong>’ut<strong>il</strong>izzo di tecniche agricole in grado di rispettare l’ambiente e la biodiversità.L’agricoltura sostenib<strong>il</strong>e priv<strong>il</strong>egia <strong>per</strong>tanto quei processi naturali checonsentono di preservare la “risorsa ambiente”, evitando <strong>il</strong> ricorso a praticheinquinanti ed impattanti ed ut<strong>il</strong>izzando fonti energetiche rinnovab<strong>il</strong>i.Non esiste un unico sistema di gestione sostenib<strong>il</strong>e delle attività agricole.Al riguardo i modelli più diffusi di gestione sostenib<strong>il</strong>e sono riconducib<strong>il</strong>iall’agricoltura integrata, a quella biologica ed a quella biodinamica.L’agricoltura integrata è un metodo di produzione che prevede l’adozionedi tecniche compatib<strong>il</strong>i con la conservazione dell’ambiente e la sicurezzaalimentare attraverso la riduzione dell’uso di prodotti chimici di sintesi e <strong>il</strong><strong>controllo</strong> dell’intera “f<strong>il</strong>iera” (fig. 2.3).L’agricoltura biologica è un metodo di produzione definito dal punto divista legislativo a livello comunitario con un regolamento, (ex RegolamentoCEE 2092/91 ed attuali Regolamenti 834/2007, 889/2008 e 1254/2008), e alivello nazionale con <strong>il</strong> D.M. 220/95. Il termine “agricoltura biologica” indicaun metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l’impiegodi sostanze naturali (presenti cioè in natura) escludendo l’ut<strong>il</strong>izzo di sostan-
La gestione sostenib<strong>il</strong>e <strong>della</strong> flora spontanea in orticoltura.ze chimiche di sintesi (fert<strong>il</strong>izzanti ed agrofarmaci). La gestione biologicaprevede quindi di sv<strong>il</strong>uppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamentoeccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell’acquae dell’aria, che devono invece essere conservate nel tempo. Ad esempio,<strong>per</strong> salvaguardare la fert<strong>il</strong>ità naturale di un terreno gli agricoltori biologiciut<strong>il</strong>izzano materiale organico e, ricorrendo ad appropriate tecniche, non losfruttano in modo intensivo (fig. 2.4).L’agricoltura biodinamica si configura come metodo di produzione checonsente sia di sanare e di arricchire l’ambiente, sia di migliorare l’alimentazionedell’uomo. Si fonda su una concezione “olistica”, in cui tutto è connessoe tutti gli elementi devono essere in equ<strong>il</strong>ibrio. L’azienda agricoladeve essere considerata come un “organismo” in relazione con l’ambientecircostante, con l’intero pianeta e anche con <strong>il</strong> cosmo e le costellazioni.Anche <strong>il</strong> terreno deve essere mantenuto in uno stato di equ<strong>il</strong>ibrio con tuttii suoi organismi <strong>per</strong> ottenere alimenti di alta qualità. Come nell’agricolturabiologica, anche in quella biodinamica non vengono ut<strong>il</strong>izzati prodotti chimicidi sintesi e organismi geneticamente modificati.2.3. La gestione sostenib<strong>il</strong>e applicata al comparto orticoloitaliano.Il regolamento CE 1182/2007, che detta norme specifiche <strong>per</strong> <strong>il</strong> settore ortofrutticolo,prevede che tutte le o<strong>per</strong>azioni colturali siano pianificate edeseguite nel pieno rispetto dell’ambiente, con particolare riguardo alla tutela<strong>della</strong> qualità delle acque, del suolo ed al mantenimento <strong>della</strong> biodiversità,attraverso i cosiddetti “programmi o<strong>per</strong>ativi”. Le normative europeeprevedono quindi l’adozione, da parte degli imprenditori agricoli, di unapproccio che verte verso sistemi colturali a basso impatto ambientale, nonsolo <strong>per</strong> <strong>il</strong> settore delle coltivazioni erbacee, ma anche <strong>per</strong> quanto concerne<strong>il</strong> comparto orticolo, f<strong>il</strong>iera dove i consumatori solitamente pongono particolareattenzione all’origine ed alla salubrità del prodotto.In questo contesto, <strong>il</strong> ruolo dell’innovazione tecnologica appare determinantein quanto consente, ad esempio, di poter contare su attrezzature ingrado di ridurre sensib<strong>il</strong>mente l’immissione nell’ambiente di sostanze potenzialmenteinquinanti. L’impiego di tecnologie <strong>innovative</strong> riveste poi unruolo fondamentale anche nell’ottica di <strong>per</strong>seguire una qualità elevata delprodotto, con costi sostenib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> gli agricoltori.Un esempio di applicazione razionale di una tecnologia efficace, a bassocosto e rispettosa dell’ambiente è proprio quella <strong>della</strong> gestione fisica (nonchimica)<strong>della</strong> flora avventizia, oggetto di questo lavoro, che prevede l’impiegodi apposite o<strong>per</strong>atrici <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>controllo</strong> meccanico e termico delle malerbe,che, se ut<strong>il</strong>izzate in maniera sinergica nell’ambito di una strategia benFig. 2.4. Nuovo logo checontraddistinguerà, alivello comunitario, tuttii prodotti provenienti daagricoltura biologica, apartire dal 1° luglio 2010(http://ec.europa.eu/agriculture/organic/eu-policy/logo_it).35