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Strategie e macchine innovative per il controllo della ... - Enrico Avanzi

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<strong>Strategie</strong> e <strong>macchine</strong> <strong>innovative</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>controllo</strong> fisico <strong>della</strong> flora spontaneasu pomodoro e cavolo coltivati nella bassa Valle del Serchio1.3. La storia <strong>della</strong> bassa Valle del Serchio raccontata dai“protagonisti”.Le aziende agricole “storicamente” presenti e radicate nel territorio dei Comunidi Vecchiano e San Giuliano Terme si sono progressivamente ridottedi numero, soprattutto nell’ambito del settore orticolo (fig. 1.7).Fig. 1.7. Foto storica delConsorzio Provincialedi Pisa.(Foto di Roberto Narducci)20I loro proprietari sembrano condividere molti punti di vista riguardo allastoria recente dello sv<strong>il</strong>uppo agricolo di questo territorio ed alle motivazioni<strong>della</strong> <strong>per</strong>dita di importanza e redditività dell’attività agricola, in particolare<strong>per</strong> quanto riguarda le produzioni ortive. Nei loro ricordi <strong>per</strong>sonali, oppurelegati alla memoria fam<strong>il</strong>iare, sono ben chiari i riferimenti temporali ed<strong>il</strong> progressivo sv<strong>il</strong>uppo dei fenomeni di trasformazione dell’assetto agricolodi questo territorio, che ri<strong>per</strong>corrono i grandi mutamenti economici e socialiche hanno investito l’intera Italia a partire dal secondo dopoguerra equindi dagli anni ‘50.A partire da quegli anni si rende evidente la crisi progressiva del modellodi conduzione aziendale a mezzadria, la cui importanza si ridimensionafortemente fino alla completa sparizione all’inizio degli anni ‘80. I poderidi 5 o 6 ha non riescono a mantenere adeguatamente le famiglie contadine,generalmente molto numerose, e già nei primi anni del dopoguerra igiovani iniziano a trovare occasioni di occupazione soprattutto nel settoredell’industria. A questo spostamento molto consistente di manodo<strong>per</strong>acontribuiscono le condizioni materiali di povertà di molte famiglie contadine,ma anche lo scarso prestigio sociale riconosciuto a chi lavora la terrae la possib<strong>il</strong>ità di “riscatto sociale” attribuita al fatto di allontanarsi dallapropria originale condizione di contadino e/o mezzadro. Inoltre <strong>il</strong> modelloproduttivo <strong>della</strong> coltura promiscua e <strong>della</strong> coltivazione <strong>per</strong> l’autosussistenza<strong>della</strong> famiglia viene sempre più marginalizzato dalla graduale diffusionedi nuovi mezzi tecnici che spingono verso la specializzazione dell’indirizzoproduttivo aziendale e dall’affermarsi di strutture e reti commerciali suscala nazionale ed internazionale.

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