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Strategie e macchine innovative per il controllo della ... - Enrico Avanzi

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In t r o d u z i o n eIl <strong>controllo</strong> <strong>della</strong> flora spontanea rappresenta senz’altro uno degli ostacoli principali ed unadelle problematiche più impegnative che gli agricoltori quotidianamente si trovano di fronte,sia nell’ambito delle coltivazioni erbacee che, soprattutto, in quello degli ortaggi, speciesolitamente molto remunerative ma allo stesso tempo anche decisamente sensib<strong>il</strong>i e pococompetitive.Al riguardo, negli ultimi anni la ricerca agronomica si è decisamente indirizzata verso lo studiodi sistemi agricoli sostenib<strong>il</strong>i dal punto di vista ambientale, economico ed agronomico,tendenza in linea con quella che è la sempre più comune opinione pubblica dei consumatori,che non solo sono sempre più attenti agli aspetti legati alla tutela del loro territorio, ma inoltre,molto spesso, esprimono una “decisa preferenza” <strong>per</strong> prodotti caratterizzati da elevataqualità, tipicità e soprattutto dall’assenza di residui chimici (come conferma ad esempio laforte richiesta di prodotti “bio”, soprattutto <strong>per</strong> <strong>il</strong> comparto ortofrutticolo).Da ormai venti anni <strong>il</strong> gruppo di ricerca del Prof. Andrea Peruzzi, assieme ai ricercatoried ai tecnici del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali “<strong>Enrico</strong> <strong>Avanzi</strong>”(CIRAA), lavora attivamente proprio con lo scopo di costruire e mettere a punto <strong>macchine</strong><strong>innovative</strong> <strong>per</strong> la gestione “non-chimica” delle malerbe, ed in particolare dal 2002 o<strong>per</strong>a nelterritorio <strong>della</strong> Valdiserchio, zona orticola di r<strong>il</strong>evante importanza, sia <strong>per</strong> la nostra Provinciache a livello regionale.Lo sv<strong>il</strong>uppo di o<strong>per</strong>atrici <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>controllo</strong> fisico delle infestanti rappresenta comunque solouno dei molti settori di ricerca che vengono ordinariamente studiati ed affrontati presso <strong>il</strong>CIRAA, una realtà unica a livello europeo, ove è possib<strong>il</strong>e realizzare es<strong>per</strong>ienze a caratteremultidisciplinare (come ad esempio quella oggetto del presente volume), grazie alle competenzemolteplici e complementari del <strong>per</strong>sonale tecnico e docente afferente (dall’agricolturasociale e multifunzionale alle colture biologiche, dall’ingegneria naturalistica alla conservazione<strong>della</strong> fert<strong>il</strong>ità dei suoli, <strong>per</strong> un totale di ben 50 settori scientifico-disciplinari coinvolti).Inoltre <strong>il</strong> CIRAA è anche una vera e propria azienda agricola che vanta una su<strong>per</strong>ficie di1700 ha (produzioni erbacee, colture industriale e da energia, allevamenti bovini da carne eda latte, boschi da frutto e riserve naturali) ed un importante polo didattico, dove gli studentidell’Ateneo pisano hanno l’opportunità di approfondire da un punto di vista pratico e “toccarecon mano” quanto appreso in aula.Il presente libro rappresenta <strong>il</strong> decimo “Quaderno” del CIRAA e sarà liberamente “scaricab<strong>il</strong>e”dal portale www.avanzi.unipi.it. Il volume raccoglie i risultati di una ricerca triennalesvolta su pomodoro e su cavolo dal 2006 al 2009, attività che va a completare quella condottasu spinacio dal 2002 al 2005, descritta ampliamente in un volume già disponib<strong>il</strong>e sullo stessosito web.Grazie a questo lavoro, dove le nuove attrezzature e tecniche s<strong>per</strong>imentate sono state valutateda un punto di vista o<strong>per</strong>ativo, malerbologico, agronomico ed economico, gli agricoltori <strong>della</strong>Valle del Serchio potranno senz’altro usufruire di uno strumento ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> una coltivazionepiù sostenib<strong>il</strong>e, da un punto di vista economico-ambientale, delle due loro principali specietrapiantate.Prof. Marco MazzonciniDirettore del CIRAA “<strong>Enrico</strong> <strong>Avanzi</strong>”Università di PisaX

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