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Numero 313 - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

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54il Trentino • NovembreIl cuore delle iconeIl viaggio <strong>di</strong> Alma Mariatra modernità e tra<strong>di</strong>zioneLe icone <strong>di</strong> Alma Maria Pedron tappezzano le pareti del suo<strong>di</strong> Rossella Saltiniaccogliente salotto, cuore pulsante <strong>di</strong> un appartamento delcentro <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, dove l’artista abita con il marito.Immagini sacre dai colori accesi che paiono animarsi quando Alma Maria le osservae le descrive. La pacata tranquillità della sua voce, la dolcezza dello sguardo e imo<strong>di</strong> gentili allontanano da lei ogni alone <strong>di</strong> austerità.Alma Maria apprezzata pittrice, iconografae scrittrice vanta infatti una solidapreparazione giuri<strong>di</strong>ca. È stata impegnatanel settore pubblico in Italia e ha frequentatole Scuole <strong>di</strong> Pubblica Amministrazionedella Comunità Europea, dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri edel Ministero dell’Interno.Ha svolto, inoltre, le funzioni <strong>di</strong> VicePrefetto Ispettore fino al 2000 presso ilCommissariato del Governo <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>.III Signora Pedron, in quale periododella sua vita ha preso coscienzadella sua vena artistica?Forse potrà apparire banale, ma già dabambina ero affascinata da <strong>di</strong>segno ecolore. A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> anni ricordo la miainfanzia come un insieme <strong>di</strong> momentiscan<strong>di</strong>ti da fogli, tempere e matite colorate.III Eppure questa passione non hainfluito sulla scelta dei suoi stu<strong>di</strong>…No, ho preferito cimentarmi negli stu<strong>di</strong>giuri<strong>di</strong>ci e nell’approfon<strong>di</strong>mento dellelingue. Malgrado ciò la mia vena artisticanon si è esaurita, ho continuato a de<strong>di</strong>carmiall’arte figurativa ma ad un certopunto ho avvertito l’esigenza <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>rele mie conoscenze pittoriche.III A chi si è rivolta?Erano gli anni ’70, Giacomo Santini (giornalista,attualmente Senatore della Repubblican.d.r) teneva una rubrica ra<strong>di</strong>ofonica<strong>di</strong> arte che seguivo con assiduità.Per avere qualche “dritta” sono andata<strong>di</strong>rettamente alla sede Rai <strong>di</strong> via Perini eho saputo che Palazzo Roccabruna era ilpunto <strong>di</strong> ritrovo del Gruppo Stu<strong>di</strong>o ArtiVisuali. Ho frequentato il gruppo percirca 3 anni sotto la guida del professorMariano Fracalossi e del vice del gruppoSilvio Dorigatti, poi ho dovuto interrompereper seguire stage lavorativi inGermania.III E ha smesso anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingere?No, la mia produzione “teutonica” continuavaa ricalcare lo stile figurativo,<strong>di</strong>pingevo a tempera e prestavo moltaattenzione al paesaggio circostante. Ricordo<strong>di</strong> aver avuto grande interesse perle sfumature del cielo <strong>di</strong> Colonia che intravedevoattraverso la finestra della miamansarda.III È al suo ritorno in Italia ha scopertole icone?Il mondo delle icone l’ho scoperto alcunianni dopo, nel corso del mio primoviaggio turistico in Russia. Era il 1990 ela Russia si apriva al mondo occidentalegrazie alla Perestrojka voluta da Gorbaciov.III Cosa è successo nel corso <strong>di</strong> quelviaggio?Ho percepito da subito una grandeapertura nei confronti degli stranieri eavvertito il contatto con gente “vera”. Maquello che mi ha colpito <strong>di</strong> più è statoil profondo misticismo e la grande fede

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