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Numero 313 - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

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50il Trentino • NovembreAl Centro del TeatroTra sperimentazione e ricercasenza <strong>di</strong>menticare i bambinio be or not to be” è il motto del Centro Teatro <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, che<strong>di</strong> Fabio Nappi“Tcon il celebre adagio shakespeariano ha voluto caratterizzarela stagione 2011-2012. Il nuovo corso è cominciato nel no-Fotoservizio: Hugo Munozvembre 2010 quando le Compagnie Teatrali Unite si sono aggiu<strong>di</strong>cate il bando <strong>di</strong>concorso del Comune per la gestione del Centro Teatro <strong>di</strong> via degli Olmi. Lo spazioesisteva già dal 2002 ma ne è cambiata la <strong>di</strong>rezione artistica assunta da AlessioKogoj e Paola Carlucci.«Non siamo una scuola vera e propria –spiega Alessio Kogoj – ma lo definirei piùun progetto sulla città. Il Centro Teatro èuno spazio pubblico che abbiamo ricevutoin gestione dal Comune: si tratta <strong>di</strong> unodei tre centri per l’espressione giovanileassieme al Centro Musica e al Centro GraficoEspressivo. Storicamente abbiamosempre avuto un occhio <strong>di</strong> riguardo peri bambini e il teatro ragazzi che portiamoavanti con corsi specifici. La prima missiondel Centro Teatro sta nell’essere unospazio aperto ad accogliere le prove <strong>di</strong> artistie gruppi nel campo del teatro, delladanza e delle arti performative. Infatti incittà c’è un gran bisogno <strong>di</strong> spazi in cuiprovare e dove incontrare il pubblico inmodo meno formale che a teatro. L’annoscorso abbiamo accolto le prove <strong>di</strong> oltretrenta gruppi in vari ambiti artistici, chehanno dato ottima prova <strong>di</strong> autonomiacreativa». Le quattro ampie sale del CentroTeatro si mostrano infatti accoglienti eben attrezzate e da parte dello staff vienemesso a <strong>di</strong>sposizione anche un servizio <strong>di</strong>aiuto e consulenza tecnica, artistica e organizzativa.Ci sono poi le “Prove Aperte”,dove per tutti i venerdì <strong>di</strong> ottobre alcunecompagnie teatrali, come ad esempioquelle in residenza allo Spazio Off, hannomostrato al pubblico l’evolversi <strong>di</strong> unloro progetto. «Questa è l’occasione perla compagnia teatrale – sottolinea AlessioKogoj – <strong>di</strong> avere un rimando imme<strong>di</strong>atodel lavoro svolto. La presenza del pubblicodà maggiore consapevolezza all’attoree lo spazio si trasforma <strong>di</strong>ventando luogo<strong>di</strong> sperimentazione e ricerca. La stessafilosofia caratterizza gli appuntamentidenominati “Incroci <strong>di</strong> teatro”: si tratta <strong>di</strong>momenti <strong>di</strong> incontro con autori e artisti<strong>di</strong> fama nazionale e non solo. In calendarioper quest’anno sono previsti DaniloManfre<strong>di</strong>ni (4 novembre), GaetanoLiberti (16 <strong>di</strong>cembre) e la SocietasRaffaello Sanzio (28 gennaio),mentre in passato abbiamo ospitatoMichele Abbondanza, MaurizioNichetti e i Motus. L’ingressoè libero e non c’è un copioneprefissato: l’artista va a bracciocon<strong>di</strong>videndo il proprio percorsoartistico con un pubblico che interagisceattivamente».Svariate sono le iniziative del CentroTeatro a partecipazione gratuitacome la stimolante proposta del “Teatrosenza teatro/ The rest is silence”,espressione coniata dal professor NazarioZambal<strong>di</strong> nell’ambito dell’esperienzascenica in contesto psichiatrico pressola Casa Basaglia <strong>di</strong> Sinigo a Merano. Unappuntamento al mese, da novembre amarzo, aperto a giovani e adulti interessatia un’esperienza forte, che lascia il segnomettendo in gioco l’in<strong>di</strong>vidualità dellapersona. Creazione e improvvisazionesono le parole d’or<strong>di</strong>ne, che si ritrovanoanche nella “Contact Jam”, a cura dellaCompagnia Controra, dove confluisconovideo-arte, danza e performing-art.«Questa proposta prende le mosse dallaContact Improvisation – spiega la <strong>di</strong>rettriceartistica Paola Carlucci – una “nonforma” <strong>di</strong> movimento nata all’inizio deglianni ’70 negli Stati Uniti che investiga lepossibilità cinetiche <strong>di</strong> due o più corpiche si muovono insieme mantenendo uncontatto. L’obiettivo è comunicare liberamenteattraverso il contatto con i suoni,lo spazio e il corpo dell’altro: da tuttoquesto può nascere una creazione artistica<strong>autonoma</strong>, come nelle jam sessionsmusicali». La sperimentazione caratterizzaanche le “C’T’ Night”, quattro eventinotturni a partire dalle 22 (da gennaio adaprile), dove incontrarsi per accendere ilteatro in un’ora insolita e rarefatta, che sipresta particolarmente ai riti dell’immaginazione.Per quanto riguarda i bambini ilCentro Teatro ha allestito un doppio ap-

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