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Numero 313 - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

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44il Trentino • NovembreIn nome della storiaIl salto <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> una concezioneinnovativa della <strong>di</strong>vulgazioneSono trascorsi<strong>di</strong> Giuseppe Ferran<strong>di</strong>quattro anni daDirettore Fondazione quando i due tunnel<strong>di</strong> Pie<strong>di</strong>castelloMuseo storico del Trentinovennero liberatidal traffico stradale. Subito si decise <strong>di</strong> destinarlia spazi espositivi e laboratoriali dade<strong>di</strong>care alla storia, affidandone la gestionealla Fondazione Museo storico del Trentino.Dopo le gran<strong>di</strong> esposizioni del 2008, Il popoloscomparso. Il Trentino e la grande guerrae Storicamente ABC, inaugurata nel <strong>di</strong>cembre2009, è la volta <strong>di</strong> Ritorno sul Don che vain scena presso quelle che sono <strong>di</strong>ventatesemplicemente “Le Gallerie”. Il Don, comenoto, è il lungo fiume russo che caratterizzala regione occupata dagli italiani apartire dall’estate del 1942, teatro poi dellacontroffensiva sovietica successiva alla battaglia<strong>di</strong> Stalingrado e, infine, della tragicaFronte orientale,giugno 1941.Le forze motocorazzatetedesche penetranoin territorio sovietico.Jur’evec, campo n. 185,estate 1945. Prigionieri<strong>di</strong> guerra italiani.ritirata dell’Ottava armata italiana (Armir)con un ruolo particolare dei nostri alpini.Per “ritornare sul Don”, per affrontare in terministorici il tema della guerra degli italianiin Unione Sovietica, si è scelto <strong>di</strong> allargarela visuale tra<strong>di</strong>zionale. Prima <strong>di</strong> documentarela ritirata e il doloroso rientro dei reduci,prima <strong>di</strong> descrivere il tentativo <strong>di</strong> usciredalla morsa della controffensiva condottadall’Armata rossa, era necessario mettere afuoco <strong>di</strong> quale guerra si trattasse. Quali fosserole forze e i mezzi impiegati, il <strong>di</strong>segnodegli occupanti, la risposta degli occupati,gli apparati e le parole d’or<strong>di</strong>ne della propaganda,le caratteristiche complessive <strong>di</strong> unconflitto concepito da Hitler come “guerra<strong>di</strong> sterminio”.Questa è l’originalità e l’ambizione della19431 gennaio Sul Donnon rimaneche il Corpo Alpino.6 novembre All’inizio dell’invernol’Ottava armata è schierata lungo lasponda occidentale del Don, un settorelungo 270 km.19 novembre Inizia la controffensivadell’Armata Rossa su Stalingrado.16 <strong>di</strong>cembre Hainizio la Seconda battaglia<strong>di</strong>fensiva del Don checontrappone i repartidell’Ottava armata a quellisovietici nell’operazionePiccolo Saturno. Le Armatesovietiche investono iltratto tenuto dalle DivisioniCosseria e Ravenna.22-25 <strong>di</strong>cembreL’Armata sovietica accerchia iresti delle Divisioni Pasubio,Torino e Ravenna in fuga,ad Arbuzovka: in quella chepassò come la “Valle dellaMorte” oltre 15.000 soldatiitaliani perdono la vita inuna sanguinosa battaglia <strong>di</strong>annientamento.13 gennaio L’Armatarossa avvia l’offensiva“Ostrogozhsk-Rossosh”.17 gennaio IlComando dell’ARMIRautorizza il ripiegamento.Le quattro <strong>di</strong>visionisuperstiti si ritirano in<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Valujki.18-27 gennaio Costrette ad aprirsila strada combattendo, muovendosia pie<strong>di</strong> in con<strong>di</strong>zioni meteorologicheterribili, sempre sopravanzate daireparti motorizzati sovietici, le Divisionialpine Julia e Cuneense e la Divisione<strong>di</strong> fanteria Vicenza cadono quasitotalmente in mano ai russi. Solo laDivisione Tridentina riesce a sottrarsiall’accerchiamento.

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