13.07.2015 Views

Numero 313 - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

Numero 313 - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

Numero 313 - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Con il popolo dei ba<strong>di</strong>liLiguria, come sempre la Protezionecivile Trentina fa il suo “dovere”3il Trentino • Novembrel popolo delle pale, dei ba<strong>di</strong>li, dei pic-e degli stivali alti sporchi <strong>di</strong> fango.<strong>di</strong> Corrado ZanettiIconiUomini, donne, ragazzi e ragazze, e tanti, tantissimi volontari arrivati in Liguria daogni parte dell’alta Italia armati <strong>di</strong> buona volontà e con un in<strong>di</strong>rizzo in tasca: “Campo<strong>Trento</strong>”. Sono arrivati a Brugnato, un paese nel fango, dove aveva fatto base laProtezione civile trentina: un tendone bianco con le cucine dei Nu.Vol.A. attorniatodalle tende dei vigili del fuoco e dalla sala operativa mobile del Corpo permanentedei pompieri, il “cuore” operativo dell’ultima missione della solidarietà trentina.La Liguria dopo l’Abruzzo, un’altra emergenza:questa volta non è stato il terremotoma l’alluvione, fiumi <strong>di</strong> fango e pietre chehanno seminato morte e <strong>di</strong>struzione e che,con fatica, sono stati rimossi nei giorni successivi,sotto l’incubo <strong>di</strong> nuove piogge, dastrade, piazze, giar<strong>di</strong>ni, officine. Il primo novembreera giorno festivo ma lavoravanotutti a Brugnato e negli altri centri della Val<strong>di</strong> Vara, dove ha operato la Protezione civiletrentina, che in Liguria, in quei terribili giorni,ha operato anche come referente delleProtezioni civili <strong>di</strong> Piemonte, Valle d’Aosta,Emilia Romagna, Veneto e Toscana.Il popolo delle pale con le tute sporche <strong>di</strong>fango non si è fermato, perché forte era lavolontà <strong>di</strong> tornare alla normalità. E perché– come ha detto Lorenzo Dellai, sceso ilprimo novembre in Liguria per coor<strong>di</strong>naregli interventi della nostra Protezione civilee per parlare con i sindaci della Val <strong>di</strong> Vara –«è gente <strong>di</strong> montagna come noi».«Siamo in ginocchio» spiegavano affrantia Dellai Fabio Vincenzi, Clau<strong>di</strong>o Galante eRiccardo Barotti, primi citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Borghetto<strong>di</strong> Vara, Brugnato e Rocchetta Vara. Eraun giorno <strong>di</strong> sole quel martedì e si era inpiena emergenza. Le ruspe hanno lavoratoincessantemente, ma era la previsione dellenuove piogge in arrivo, quelle che hannoportato la morte a Genova, a non fare staretranquilli i sindaci e gli abitanti <strong>di</strong> questi trepaesi. E accanto alle ruspe, a coor<strong>di</strong>nare edettare gli interventi più opportuni, i geologitrentini, i tecnici del Servizio Bacinimontani, del Servizio Prevenzione rischi, iforestali del Corpo provinciale e il Centrodella Protezione civile trentina <strong>di</strong> Lavis.In Val <strong>di</strong> Vara gli interventi della Protezionecivile trentina sono stati <strong>di</strong> tre tipi: pulizia eripristino delle reti dei centri abitati, costruzionedella strada che collega gli abitati <strong>di</strong>Brugnato e Rocchetta e sistemazione deicorsi d’acqua. Particolarmente importanteè stato il ripristino dei collegamenti viaricon il paese <strong>di</strong> Rocchetta (800 abitanti), inuna valle laterale dell’alta Val <strong>di</strong> Vara, cheprende il nome dal torrente omonimo. Ilcorso d’acqua, ingrossatosi a <strong>di</strong>smisura aseguito delle eccezionali piogge dell’ultimasettimana <strong>di</strong> ottobre, si è infatti portato viaun ponte, nella parte a monte <strong>di</strong> Brugnato.Le ruspe <strong>di</strong> <strong>di</strong>tte private e dell’esercito chehanno operato con le in<strong>di</strong>cazioni tecnichedella Protezione civile trentina hanno pre<strong>di</strong>spostoun guado sul letto del torrente,una striscia <strong>di</strong> terra poggiata su tre grossitubi in ferro che assicuravano il deflussodell’acqua.Primi, utilissimi interventi per “guadare” l’emergenza,prima <strong>di</strong> passare la mano allaRegione Veneto. Per la Protezione civiletrentina, rimasta a Brugnato per un’interasettimana, un’altra prova <strong>di</strong> efficienza e <strong>di</strong>solidarietà, ma soprattutto la riconoscenza<strong>di</strong> un’altra comunità con la quale, in mezzoal fango, è nato un nuovo vincolo <strong>di</strong> amicizia.Che non sarà <strong>di</strong>menticato.III

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!