Numero 313 - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

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13.07.2015 Views

24il Trentino • NovembreMissione DolomitiBene Naturale Unesco, la cronacadi una settimana di verifichena missione di successo: ho visto attuati gli obiettivi della Fondazione per«Uun sistema di gestione unitario attraverso una governance efficiente conpolitiche comuni. Mi spiace non poter essere anch’io con voi a condividere la prosecuzionedi questo entusiasmante e straordinario progetto». Con queste paroleGreame Worboys, incaricato da IUCN (International Union for Conservation of Nature)di valutare lo stato delle cose del Bene Naturale Dolomiti Unesco, ha conclusola sua settimana di verifica.La visita è cominciata domenica 2 ottobrea Belluno (sede legale della Fondazione)quando il valutatore Worboys(origini australiane e formazione geologica-naturalista),è stato accolto da tuttii componenti del Consiglio d’Amministrazione.Momento iniziale molto importantein quanto, al valutatore IUCN,andavano illustrate le peculiarità delBene seriale Dolomiti che si trova in uncontesto istituzionale, amministrativoe giuridico disuguale. I cinque territorisono infatti amministrati da enti diversi:due Province a statuto autonomo (Trentoe Bolzano), tre a statuto ordinario (Belluno,Prodenone e Udine) e due Regioni(Veneto e Friuli Venezia Giulia). Diversiperciò i percorsi di gestione del Bene NaturaleDolomiti nei singoli territori, postoche lo status differente di Provinciaautonomao ordinaria – attribuisce in mododiverso la potestà legislativa e la titolaritàdi funzioni amministrative. Una complessitàche la strategia di governance messaSopra: l’assessore all’urbanisticae enti locali Mauro Gilmozzi.A fianco: Il valutatore Greame Worboysal lavoro insieme al dirigentedella Provincia autonoma di TrentoRomano Masé e al consulente scientificoPiero Gianolla.Nella pagina a fianco: Worboyscon il dirigente Saverio Coccoe il consulente Piero Gianolla.in atto dalla Fondazione riesce a dipanarein un quadro più armonico.Infatti in questa sua prima fase laFondazione, attraverso un sistemadi reti funzionali, ha puntato su unametodologia di lavoro omogeneo inmodo da poter lavorare in una logica disistema.Tre sono i punti che il valutatore Worboysha analizzato durante la sua visitanei cinque territori: il progresso dellaFondazione Dolomiti, il cammino fattonel piano di gestione e quanto si sta facendoin ambito di strategie per il turismo.In Trentino Worboys ha incontratoun team composto dall’assessore MauroGilmozzi, dai rappresentanti della Fondazione(Paola Matonti) dai tecnici dellaProvincia autonoma (Fabio Scalet, AngiolaTurella e Federica Boratti) e dai consulentiscientifici (Cesare Micheletti, Pie-

Queste montagne meritano il riconoscimentoperché qui i valori del Patrimonio mondialesono protetti molto bene e le persone hanno a cuorei valori delle Dolomiti25il Trentino • Novembrero Gianolla e Mario Panizza) che hannoseguito l’iter di candidatura, accompagnatidal dirigente dell’ambito geologicoSaverio Cocco (e suoi collaboratori), daldirigente dell’ambito forestale RomanoMasè (e suoi collaboratori), dal dirigenteClaudio Ferrari (aree protette), dal presidentedel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino Giacobbe Zortea,dai rappresentanti della Comunità delPrimiero (presidente Cristiano Trotter ealcuni sindaci), dal presidente e direttoredel Parco Naturale Adamello Brenta (RobertoZoanetti e Antonio Caola), dal presidentedella SAT (Società degli AlpinistiTridentini) Piergiorgio Motter e da tuttii componenti del progetto edi svilupposostenibile “Cordanza per l Ciadenac”.Era indispensabile spiegare, attraversol’apporto delle diverse competenze, ilsistema di gestione e di controllo (geologicoe forestale) del territorio del BeneDolomiti Unesco. Un sistema di reti intersecate,quello trentino, che trova corrispondenzanell’organizzazione dellaFondazione Dolomiti che ha il compitodi gestire uniformemente il Bene, accrescendole conoscenze e le capacità digestione su tutti e cinque i territori.A conclusione della settimana di verificaGreame Worboys ha detto di essere certoche «queste montagne meritino il riconoscimentoperché qui i valori del Patrimoniomondiale sono protetti moltobene e le persone hanno a cuore i valoridelle Dolomiti».A fine visita e dopo la relazione del valutatoreIUCN, soddisfazione è stata espressada tutto il CdA della Fondazione, rappresentatoda Alberto Vettoretto, assessoredella Provincia di Belluno e presidentein carica, Mauro Gilmozzi assessore dellaProvincia autonoma di Trento, Michl Laimerdella Provincia autonoma di Bolzano,Giuseppe Verdichizzi della Provinciadi Pordenone, Luca Marcuzzo della Provinciadi Udine. Dall’assessore Gilmozziè stato evidenziato come «Quello dellavisita del valutatore Worboys sia stato unmomento particolarmente significativonella vita della Fondazione e del progettoDolomiti nel suo complesso. Di fattola visita del rappresentante di IUCN perconto dell’Unesco – ha detto – ci obbligaa metterci in discussione, a fare delle verifiche,dei bilanci e ad ascoltare quantoun esperto come lui suggerisce per proseguirenel nostro lavoro. Tutti sappiamoche la responsabilità è grande e la macchinaorganizzativa è molto complessa.Attraverso le parole di Worboys – ha conclusol’assessore Gilmozzi – siamo riuscitiad apprezzare di più il nostro lavoro». (fs)III

Queste montagne meritano il riconoscimentoperché qui i valori del Patrimonio mon<strong>di</strong>alesono protetti molto bene e le persone hanno a cuorei valori delle Dolomiti25il Trentino • Novembrero Gianolla e Mario Panizza) che hannoseguito l’iter <strong>di</strong> can<strong>di</strong>datura, accompagnatidal <strong>di</strong>rigente dell’ambito geologicoSaverio Cocco (e suoi collaboratori), dal<strong>di</strong>rigente dell’ambito forestale RomanoMasè (e suoi collaboratori), dal <strong>di</strong>rigenteClau<strong>di</strong>o Ferrari (aree protette), dal presidentedel Parco Naturale Paneveggio-Pale <strong>di</strong> San Martino Giacobbe Zortea,dai rappresentanti della Comunità delPrimiero (presidente Cristiano Trotter ealcuni sindaci), dal presidente e <strong>di</strong>rettoredel Parco Naturale Adamello Brenta (RobertoZoanetti e Antonio Caola), dal presidentedella SAT (Società degli AlpinistiTridentini) Piergiorgio Motter e da tuttii componenti del progetto e<strong>di</strong> svilupposostenibile “Cordanza per l Ciadenac”.Era in<strong>di</strong>spensabile spiegare, attraversol’apporto delle <strong>di</strong>verse competenze, ilsistema <strong>di</strong> gestione e <strong>di</strong> controllo (geologicoe forestale) del territorio del BeneDolomiti Unesco. Un sistema <strong>di</strong> reti intersecate,quello trentino, che trova corrispondenzanell’organizzazione dellaFondazione Dolomiti che ha il compito<strong>di</strong> gestire uniformemente il Bene, accrescendole conoscenze e le capacità <strong>di</strong>gestione su tutti e cinque i territori.A conclusione della settimana <strong>di</strong> verificaGreame Worboys ha detto <strong>di</strong> essere certoche «queste montagne meritino il riconoscimentoperché qui i valori del Patrimoniomon<strong>di</strong>ale sono protetti moltobene e le persone hanno a cuore i valoridelle Dolomiti».A fine visita e dopo la relazione del valutatoreIUCN, sod<strong>di</strong>sfazione è stata espressada tutto il CdA della Fondazione, rappresentatoda Alberto Vettoretto, assessoredella <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Belluno e presidentein carica, Mauro Gilmozzi assessore della<strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, Michl Laimerdella <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong> <strong>di</strong> Bolzano,Giuseppe Ver<strong>di</strong>chizzi della <strong>Provincia</strong><strong>di</strong> Pordenone, Luca Marcuzzo della <strong>Provincia</strong><strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne. Dall’assessore Gilmozziè stato evidenziato come «Quello dellavisita del valutatore Worboys sia stato unmomento particolarmente significativonella vita della Fondazione e del progettoDolomiti nel suo complesso. Di fattola visita del rappresentante <strong>di</strong> IUCN perconto dell’Unesco – ha detto – ci obbligaa metterci in <strong>di</strong>scussione, a fare delle verifiche,dei bilanci e ad ascoltare quantoun esperto come lui suggerisce per proseguirenel nostro lavoro. Tutti sappiamoche la responsabilità è grande e la macchinaorganizzativa è molto complessa.Attraverso le parole <strong>di</strong> Worboys – ha conclusol’assessore Gilmozzi – siamo riuscitiad apprezzare <strong>di</strong> più il nostro lavoro». (fs)III

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