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IL MESSAGGERO SARDO 30APRILE 2003SPORT / Per i rossoblusembra finitoil lungo letargo invernaleche aveva fatto precipitarela squadra in classifica.Con il bel gioco arrivanoanche punti importanti.Ma le possibilità di risaliree lottare per la promozionesono molto scarseCon l’arrivo della primavera,anche il Cagliarisembra essere uscito dalletargo invernale che gli avevacausato un lungo periodo di involuzione,sia tecnica che infatto di risultati. La primaveraha riportato bel gioco e preziosipunti in classifica in casarossoblù, dopo i tre mesi peggioridella gestione Venturache avevano fatto precipitare ilCagliari dalla prima posizione(metà dicembre, dopo la vittoriasulla Sampdoria nel neutrodi Tempio Pausania) alla zonacalda della classifica, a seguitodi un periodo nero in trasferta(sette sconfitte consecutive)e di una scarsa brillantezzaanche in casa.Dopo la vittoria di misurasul Bari, datata 12 gennaio, infatti,sono dovuti passare addiritturatre mesi prima di vederedi nuovo il Cagliari vittoriosoal Sant’Elia. Il largo successocontro il Cosenza dell’exAntonio Sala (tornato sullapanchina della società calabrese,dopo essere stato esoneratoad inizio campionato, propriopochi giorni prima di affronatreil Cagliari), ottenuto conuna prestazione positiva, fattadi bel gioco in avanti e sicurezzain difesa, ha consentito airossoblù di tagliare quota 40punti e staccare così di bennove punti la quartultima inclassifica. Contemporaneamente,per chi crede ancora aimiracoli (calcistici, ma in serieB tutto è possibile) guardandola parte alta della classifica, sipuò ancora sperare di avvicinarsialla zona promozione,magari centrando un filotto divittorie consecutive. Il calendario,d’altra parte, offre alCagliari un’opportunità ghiottae impedibile: dopo la vittoriasul Cosenza, infatti, i sardisono attesi da due trasferte sullacarta non proibitive, a Messinae a Salerno, quindi giocherannoin casa due ipoteticiscontri diretti con Triestina edAncona.Se si vuole andare in serie A,bisogna vincerle tutte e quattroqueste partite. Sarà anche fantacalcio,ma sognare non èpeccato e se si dovessero vincerele due partite fuori casacon Messina e Salernitana,ecco che le gare al Sant’Eliacon Triestina e Ancona assumerebberoun fascino imprevistosino a poche settimane fa.Staremo a vedere. Intanto, ègià una cosa positiva aver cancellatoil “mal di trasferta” eavere ritrovato la strada delsuccesso anche in casa. Dopol’incredibile striscia negativadi risultati oltre Tirreno, il Cagliariha inanellato in trasfertaIL CAGLIARI RITROVALA VIA DELLA VITTORIAE CONTINUA A SPERAREquattro risultati utili consecutivi(una vittoria, con il Genoa, etre pareggi, contro Ascoli, Veronae Lecce). Merito dell’allenatore,che è riuscito a registrarebene la difesa, che hatrovato in Modesto un leaderindiscusso, e nei “mastini”Cudini e Loria (oltre a Lopez,ultimamente finito in panchina)due marcatori sicuri e affidabili.Il centrocampo, poi,con il ritorno di Carrus in cabinadi regia e la definitiva consacrazionedi Abeijon e Capone(quest’ultimo, impiegato inun ruolo per lui inedito, si statogliendo quest’anno dellegrosse soddisfazioni), ha riacquisitosicurezza, mentre l’attaccoha finalmente ripreso asegnare, dopo un lungo periododi appannamento.Sembra un paradosso, ma ilreparto offensivo ha cominciatofinalmente a girare quandodi Andrea FrigoPERSONAGGILA CONSACRAZIONEDI DAVIDE CARRUS“TAMBURINO SARDO”Si chiama Davide Carrus lapiù sorpresa più bella del Cagliaridi qeust’anno. Ritrovatosititolare quasi per caso,dopo il grave infortunio al ginocchiodi Conti (reduce dalprestito alla Spal, in C1, erapartito in ritiro in attesa di sistemazionein altra squadra), ilregista cagliaritano, classe1979, dopo la fiducia accordataglida Sonetti, che mai l’avevavisto in azione ma che subitoha puntato su di lui, ha avutoanche quella di Ventura chelo ha schierato titolare sinoalla completa guarigione diConti (con due sole eccezioni,quando contro Salernitana eAncona gli preferì Colasante,poi ceduto al Catania). Perso ilposto dopo il ritorno dell’exromanista, Carrus, nonostanteun ottimo campionato, si è accomodatoin panchina, senzafare polemiche. Pur consciodel suo valore, ha aspettato insilenzio la possibilità di riavereuna chanche. Possibilità cheè giunta dopo poche settimane,visto che Conti (comunque insoddisfacente,ma c’è da capirlodopo tanti mesi passati lontanodai campi di gioco), si è dinuovo infortunato e ha lasciatodi nuovo il posto a Carrus,che ha ripreso in mano le redinidel gioco rossoblù con la sicurezzadi un veterano. E controLecce e Cosenza i risultatisi sono visti. Peccato che ungiocatore di tale bravura, pergiunto cresciuto in casa e costatonulla alla società, sia inscadenza di contratto e sinoranon abbia ancora rinnovato.Sarebbe davvero un errore imperdonabilefarselo sfuggire afine stagione, anche perchémolte società (Modena e Atalantasu tutte) gli hanno da tempomesso gli occhi addosso.Ventura ha deciso di optareper la nuova formula che nonprevede l’utilizzo di un centravantivero e proprio, del classicouomo d’area di rigore. E ilCagliari, nel suo organico, neha ben due di questi giocatori:Cammarata e Bucchi. Entrambisono finiti in panchina, perchéil tecnico rossoblù, dandopiena fiducia alle due ali Esposito(a destra) e Langella (a sinistra)ha puntato tutto su Suazoprima punta. Una scommessa,visto che il veloce attaccantehonduregno era sempre statoutilizzato, dai precedenti allenatori,come seconda punta ouomo in grado di partire dalontano, al fianco di un attaccantedi peso. Ma Ventura, sisa, ha sempre giocato con il tridente,dai tempi di Vasari-Silva-Muzzinell’anno della promozionein A. E ha capito cheper meglio sfruttare le caratteristichee le potenzialità diSuazo, era meglio farlo giocaredi fronte alla porta e non largosulle fasce.Una scommessa cominciatain quel di Marassi, contro ilGenoa, e cominciata bene, vistoche il Cagliari ha vinto per3-1 e proprio Suazo ha datol’avvio alle danze. Una scommessache, però, si è dovutasubito interrompere, perchél’attaccante della nazionalehonduregna si è prima infortunatoe poi è stato squalificatoper un turno, ma una volta tornatoin campo ha fatto vederedi che pasta è fatto (davverobello il gol realizzato al Cosenza:una staffilata all’incrocioa conclusione di un’azionein velocità con dribbling adanno di due difensori avversari).Contemporaneamente èesploso, in maniera definitiva,Mauro Esposito, giunto nellagara con il Cosenza, alla suanona rete stagionale, capocannonieredella squadra. Espositonon è una novità, né una sorpresa,nel senso che in molti lohanno indicato come migliorgiocatore di questo Cagliari, ein molti lo considerano anche“sprecato” per questa categoria.Sta di fatto che pur partendodalla destra, il piccolo attaccantecampano, va spessoin rete, oltre a svolgere in manieraincessabile e proficua ilsuo “normale” gioco fatto didribbling ubriacanti e crossverso il centro dell’area.Il Cagliari, dunque, ha ripresoa segnare, e non solo con isuoi bomber, ma anche con idifensori. Loria, ad esempio,uno che nei pronostici dellavigilia avrebbe dovuto faretanta panchina, non solo è diventatoun titolare inamovibile,ma ha già segnato tre gol.Dalla vittoria di Marassi aquella con il Cosenza, i rossoblùsono andati a segno 13 volte,contro i 21 gol realizzatinelle precedenti 23 partite dicampionato.Un’accelerazione improvvisache, calendario alla mano,fa ben sperare per il finale dicampionato. Perché le sorprese,in serie B, non finisconomai e sino al 7 giugno i giochisono ancora aperti.

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