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IL MESSAGGERO SARDO 11APRILE 2003detto ancora Barra - Nel 2002è stato firmato un contrattotriennale di collaborazionecon il Prof. Michel Sedelain di300 mila Euro (600 milioni diLire) per sviluppare con lescimmie la sperimentazionesui trapianti di gene utilizzandoi “lentivirus”, la cui capacitàsembra in assoluto di granlunga superiore a quella di tuttigli altri vettori. Gli studisono già iniziati e a giugno2003 conosceremo i primi risultatiin un convegno che siterrà con tutta probabilità aRoma”.Prima di concludere il suointervento il prof. Barra ha affrontatoil tema della ScuolaInternazionale di Talassemia(assegnato di recente aRoma!).“Dopo mesi di polemichenella Regione Marche per unascelta sbagliata o poco funzionaleall’interno di quella Regione- ha detto Barra - ci siaspettava uno spostamentodella Sede che inizialmentedoveva essere Pesaro; ci siaspettava anche una diversaimpostazione del progetto.Noi della Fondazione ItalianaTalassemia abbiamo giàespresso il nostro punto di vistasul problema e concordiamocon quanti in <strong>Sardegna</strong>sono insorti indignandosi perqueste scelte e per la poca convinzionee le tardive scelte concui la Regione <strong>Sardegna</strong> hafatto sentire la sua voce”Barra ha quindi rivolto alPresidente Pili un invito pressanteper evitare l’esclusionedella <strong>Sardegna</strong>, e del Microcitemicoin particolare, dallaScuola Internazionale di Talassemia.Infatti la RETE chesi sta predisponendo può essererealizzata coinvolgendo, secondole competenze, i migliorie più qualificati Centri Italianiper la Talassemia.Dando per scontato che per itrapianti di Midollo Osseo nellaRETE debba entrare Pesaro,la richiesta per il PresidentePili è di prendere in seria considerazione,prima che siatroppo tardi, la necessità dichiedere l’inserimento del Microcitemicodi Cagliari in unoo due degli altri aspetti determinantinella lotta contro laTalassemia: la prevenzione, lacura e l’assistenza, la ricerca.“La notizia della esclusionedella nostra Regione - ha conclusoil prof. Barra - è unsconfitta per la <strong>Sardegna</strong>, per isuoi cittadini, per i medici, peri pazienti.La <strong>Sardegna</strong> è ignorata, nonostantela sua storia, il tributoumano e sociale pagato daiSardi alla Talassemia, nonostantele conquiste che oggi lamettono ai primi posti al mondocon il riconoscimentoO.M.S. (Organizzazione Mondialedella Salute).In <strong>Sardegna</strong> la battaglia èstata portata avanti con la raccoltadi oltre 30.000 firmeconsegnate in Consiglio Regionale.Non si può condividereuna scelta che penalizza inmodo iniquo la <strong>Sardegna</strong> edoffende la professionalità degliscienziati sardi.Siamo solidali con i politiciRegionali che immediatamentehanno denunciato il fatto, liinvitiamo a fare fronte unicocon noi in attesa che la Regionefaccia sentire forte la suavoce e ci chiami a raccolta peruna protesta corale di orgoglio,per dare alla Talassemiastessa, a livello internazionalele massime opportunità chesolo il Microcitemico di Cagliarioggi è in grado di offrire”.Dopo l’intervento appassionatodel presidente della Fondazioneper la Talassemia, laparola è passata al Presidentedella Giunta Regionale, MauroPili, che ha fatto un discorso dicarattere generale spaziandoanche sulle attuali difficoltà ditutta la politica sarda per darele giuste risposte ai Sardi inItalia.Pili ha quindi sottolineato igrandi meriti dei Sardi emigrati,e la loro opera come ambasciatoridella <strong>Sardegna</strong>. “È necessariorecuperare alla Culturasarda non solo tutti i Sardiemigrati, ma insistere per recuperareanche i Sardi di terzagenerazione - ha detto il Presidentedella Regione -, perchéquello umano è un patrimonioche la <strong>Sardegna</strong> non può permettersidi perdere”.Pili ha quindi affrontato ancheil tema della generosità edella solidarietà, esaltandoquesti valori ben presenti generalmentenella cultura sardae nei Sardi, ma anche i momentidi condivisione tra Sardidi <strong>Sardegna</strong> e Sardi emigrati.Il Presidente Pili ha dato ancheuna risposta sul problemadella Suola Internazionale diTalassemia sollevato dal prof.Barra, che rischia di metterefuori gioco la <strong>Sardegna</strong> contutte le sue competenze. “Ilproblema è politico e tecnico- ha detto Pili - e va affrontatocon un movimento corale ditutte le forze in <strong>Sardegna</strong> perchésia riconosciuto e premiatoil ruolo degli scienziati sardie la esperienza che la <strong>Sardegna</strong>ha maturato sul campo inmateria di talassemia”.Al termine dei lavori il presidentedel Circolo”4 Mori”,Marco Pala, ha lanciato unaproposta in tema di solidarietà:”siamo pronti a dare supportodal punto di vista logisticoa tutti coloro che si recherannoa Torino per effettuarelo Squid - ha detto - invitiamoquindi la Fondazione talassemiae la Associazione dei talassemicidi Torino a fornire atutti, i riferimenti telefonicidel Circolo”.La proposta è stata accoltacon un grande applauso e inquesto modo si è chiusa anchela manifestazione culturaledel 2003. Poi tutti al Circoloper il pranzo sociale, il cui ricavatoè stato devoluto allaAssociazione Talassemici e all’A.D.M.O.SANITA' / Giorgio Oppi respinge le accuse delle opposizioniridimensiona l'entità del deficit e accetta la richiesta di unaCommissione d'indagineL'ASSESSORE PROMETTEPRONTO ENTRO GIUGNOIL PIANO SANITARIOUna replica pacata madecisa, punto per punto.L’assessore regionalealla Sanità, Giorgio Oppi, il12 febbraio scorso ha convocatouna conferenza stampaper controbattere alle accuseche le opposizioni gli hannomosso dai banchi del Consiglioregionale e in altre occasioni.Oppi si è detto favorevoleall’istituzione della Commissioned’indagine caldeggiatadal Centrosinistra. Poi haridimensionato il disavanzodella sanità isolana che, a suodire, al 2001 sarebbe di 206miliardi delle vecchie lire. Assicurandodi non voler chiuderele piccole strutture ospedaliere(in <strong>Sardegna</strong> sono 10), haannunciato che il Piano sanitarioregionale sarà pronto entrogiugno 2003.“Un conto è fare opposizione,anche dura, ma sono statedette troppe bugie ed è ora difare chiarezza. Sono stato oggettodi gravi scorrettezze politiche”– si è difeso Oppi –Ben venga la Commissioned’indagine, che consentirà finalmentedi appurare ciò chevado dicendo da tempo, e cioèche il disavanzo della spesasanitaria non corrisponde aquanto dichiarano le opposizioni(oltre 500 miliardi di lire,ndr). Non sanno leggere le cifreo sono male informati, cosìmontano inutili polemiche”.La prima bugia, secondol’assessore Oppi, riguarderebbei fondi di ripartizione delServizio sanitario nazionale.“La Regione <strong>Sardegna</strong> non liha persi – dice con forza – Glistolti hanno persino confuso laquota d’accesso per la ripartizione.Tra il 1998 e il 2001 c’èstato un complessivo disavanzodi 1.399 miliardi di lire, chelo Stato ha in buona parteprovveduto a sanare. Chiuderemoil 2001, con le risorseche il governo sta per accreditarci,con un disavanzo di 206miliardi di lire, che sono benaltra cosa rispetto ai 500 miliardidi cui parlano le opposizioni”.L’ipotesi di ripartizione perle Regioni che hanno ottenutola premialità di spesa previstadalle norme ministeriali, prevedeche alla <strong>Sardegna</strong> vada il6,24 per cento dei 2.000 miliardidi lire disponibili, pari a124 miliardi 797 milioni dilire. “Senza contare – sottolineaOppi – che nel 2002 abbiamocontenuto la spesa ai livellidel 2001, dunque il disavanzosi contiene anche su quelversante. Non è neppure veroche siamo tra le prime Regioninel ritardo della spesa e deipagamenti ai fornitori: stiamogià ripartendo una quota di risorsealle Asl. Di più non possiamofare neppure volendo.Per legge: sinché il Consiglioregionale non approva il bilancio2003, non è possibile toccarealtre risorse”.Alle accuse sull’aumentodegli stipendi dei manager delleAsl, Oppi risponde così: “Aparte il fatto che si tratta di 290mila euro e non di 300 mila, lecifre sono state adeguate agliemolumenti percepiti dai capidipartimento, pari a 146 milaeuro”.Dal 1985 si attende il varodi Luigi Alfonsodel nuovo Piano sanitario regionale.“Sarà predisposto entroil prossimo mese di giugno– rassicura Oppi – Poi la parolapasserà alla Commissioneconsiliare competente. Non èstato possibile farlo prima, inquanto soltanto nel dicembre2002 il ministero della Saluteha varato il Piano nazionale, alquale dobbiamo adeguarci. Peril momento è stato approvato ilPiano di razionalizzazione dellarete ospedaliera, che dev’esserediscusso dalla Commissione”.Sui tanto contestati ticket,introdotti l’anno scorso, Oppimostra le cifre: “Difendo questoprovvedimento perché bisognapur sostenere in qualchemodo le spese, aumentateenormemente da quando abbiamoassunto 500 nuovi mediciper le guardie mediche (peraltrorisultano ancora insufficienti,ndr) e 400-500 addettiper il Servizio 118. Il ticket in<strong>Sardegna</strong> ha inciso sulla spesapro capite appena dell’1,9 percento: nel resto d’Italia siamonella media del 3-4 per cento.Tra l’altro, il 63 per cento deiSardi ne è esente”.L’assessore Oppi ha ribaditola sua contrarietà alla chiusuradei piccoli ospedali. “Lo sonoda sempre, e l’ho detto in tanteoccasioni. Però bisogna razionalizzarela spesa perché,con la devolution, toccheràalle Regioni far fronte a entratee uscite nella spesa pubblica”.Protestano anche i mediciconvenzionati esterni, che vorrebberoun libero mercato. “Simettano d’accordo con chi haistituito il controllo della spesapubblica – ironizza Oppi – O siseguono le regole, oppure sisfora il plafond che ci è statomesso a disposizione. Si lamentanoanche le cliniche private,dimenticando che in <strong>Sardegna</strong>i costi sono aumentatidello 0,80 per cento mentre nelresto d’Italia sono triplicati”.L’assessore alla Sanità rassicuraanche i malati di asma (in<strong>Sardegna</strong> sono 75 mila) e gliallergici, che protestano per lacancellazione dei loro medicinalivitali dal nuovo prontuariofarmaceutico predispostodal ministro della Salute, GerolamoSirchia. “La Regionefarà tutto il possibile – diceOppi – per intervenire e riqualificarein classe A quei medicinali.Ma prima dobbiamoaspettare il pronunciamentotecnico-scientifico dell’Osservatorioregionale del farmaco,l’organismo deputato alle valutazioniin quel settore. Nonci sono preclusioni di sorta: direcente, siamo intervenuti perun analogo provvedimento anchea favore dei malati di celiachìa”.

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