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Rapporto finale linea credito Pmi - Cooperazione Italiana allo Sviluppo

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Le fonti indirette sono state le seguenti.Fonti documentarie: rapporti di altre iniziative di cooperazione tra Italia e i paesi coinvolti; documentiriguardanti le PMI nella regione; altri documenti di soggetti locali e di soggetti internazionali; statistichemacro-economiche sui principali indicatori relativi alle PMI e all’interscambio dell’Italia con i tre paesicoinvolti.Fonti vive: rappresentanti delle organizzazioni internazionali e delle imprese presenti nelle aree considerate;altri informatori qualificati.2.7. Le difficoltà metodologiche incontrateDal punto di vista metodologico, la missione di valutazione si è dovuta confrontare con una serie di difficoltà chehanno comportato un adattamento di quanto originariamente previsto.La prima difficoltà è consistita nei numerosi cambiamenti del programma delle visite sul campo, dovuti aproblemi riguardanti il nuovo scenario politico determinatosi in Egitto e soprattutto in Tunisia, nonchéall’aumento delle limitazioni di movimento nei Territori Palestinesi, soprattutto per ciò che riguarda la Striscia diGaza. In effetti l’équipe centrale aveva in un primo momento previsto l’avvio delle attività di campo con laTunisia, anche <strong>allo</strong> scopo di effettuarvi il pretesting degli strumenti tecnici su un campione ristretto di imprese.In seguito alle agitazioni e ai tumulti che hanno scosso il paese dopo l’uccisione, il 6 febbraio 2013, di ChokriBelaid, leader del Partito unificato democratico nazionalista, il maggior partito di opposizione, e che hannoprovocato una grave crisi istituzionale in seguito alle dimissioni del capo del governo contro il parere del propriopartito di appartenenza, l’équipe è stata quindi obbligata a rinviare di un mese la missione in Tunisia.Per quanto riguarda l’Egitto, candidato in un primo momento ad ospitare l’avvio della fase di campo dopo ilrinvio della missione in Tunisia, il mese di marzo ha coinciso con una fase di tumulti popolari, che hanno vistoopposte le due fazioni rispettivamente a favore del presidente Morsi e all’opposizione, scoppiati in seguitoall’assunzione, da parte del presidente della repubblica egiziana, di ampi poteri nel campo giudiziario, in mododa rendere non impugnabili i suoi decreti presidenziali, per mettere al riparo da ogni intoppo il lavorodell’Assemblea Costituente incaricata di stendere la nuova Costituzione. Anche in questo caso l’équipe centraleè stata costretta a riformulare le fasi di campo e a orientarsi su un’anticipazione della missione nei TerritoriPalestinesi dove alla fine si è potuto svolgere anche il pretesting degli strumenti tecnici.La seconda difficoltà è consistita nell’apparente contraddizione tra l’esigenza di disporre di una metodologia e diun approccio alla valutazione comuni, anche al fine di poter effettuare una comparazione funzionale a unariflessione sui programmi di <strong>credito</strong> nei confronti delle piccole e medie imprese come strumento dicooperazione, e le profonde differenze tra i tre contesti dei paesi interessati. Tali differenze, tra l’altro,riguardavano anche lo stesso impianto dei progetti che, in effetti, hanno avuto target, esiti e sistemi diimplementazione molto diversi tra loro.Per ovviare a tali difficoltà l’équipe ha operato la scelta di uniformare alcuni aspetti metodologici, come l’analisiqualitativa comune a tutti e tre i progetti, mentre per alcuni aspetti dell’analisi quantitativa, come quelli legatialle interviste in profondità alle imprese beneficiarie, pur utilizzando lo stesso strumento tecnico (unquestionario strutturato eterosomministrato) di fatto i risultati di tale analisi hanno una valenza indicativa.Infatti, mentre per la Tunisia il campione di imprese intervistate (15 imprese sulle 62 beneficiarie, ovvero il24,2%) è altamente significativo per l’insieme dei beneficiari proprio perché è stata possibile una stratificazioneche ha tenuto conto di tutti i vari criteri (tipologia di intervento, zona geografica e settore di attività), per l’Egittoe i Territori Palestinesi i risultati di tale analisi non possono avere una valenza generale, dal momento che ilnumero delle imprese coinvolte in questi due paesi, pur essendo in termini generali superiore alla Tunisia (perl’Egitto si tratta di 5 imprese su 12 e nei Territori Palestinesi si tratta della totalità delle 3 imprese che hannobeneficiato del <strong>credito</strong>) non fornisce sufficienti garanzie dal punto di vista metodologico ai fini di eventualigeneralizzazioni.Tale differenza nel trattamento dei dati di tipo quantitativo ha comportato l’adozione di argomentazionivalutative e stili di redazione specifici per i tre paesi, anche se sono state salvaguardate le possibilità dicomparazione tra i tre contesti indipendentemente dal numero di aziende coinvolte nei rispettivi progetti.26

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