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Rapporto finale linea credito Pmi - Cooperazione Italiana allo Sviluppo

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isultati concreti effettivamente conseguiti o a quelle relative alle intenzioni degli attori, o ancora a quellerelative alle strategie adottate, ecc.). In particolare, nel corso della valutazione si è fatto riferimento tanto ainformazioni su dati concreti, eventi, fatti, ecc., quanto a opinioni e informazioni su elementi di caratterecognitivo (rappresentazioni, strategie, orientamenti e aspettative, ecc.). Di fatto, il processo di creazione e disviluppo delle imprese – che è al centro delle tre iniziative di cooperazione analizzate – comporta un insiemedi dinamiche legate alle aspettative e alle strategie degli attori coinvolti, nonché alle loro azioni e aglielementi operazionali del contesto in cui operano.c) L’integrazione tra qualità e quantità. Nel corso della valutazione si è fatto ricorso sia a informazioni estrumenti metodologici di carattere qualitativo (come la realizzazione di interviste a “informatori chiave”),sia a informazioni e strumenti metodologici di carattere quantitativo (come l’analisi dei dati statistici e lagenerazione di dati di primo grado attraverso la somministrazione di questionari strutturati a gruppi diimprese).d) Integrazione di fonti diverse. L’accuratezza dell’analisi e la sua validità sono state garantite anche attraversoil ricorso a fonti di diverso genere e all’introduzione di strumenti metodologici funzionali alla verifica delleinformazioni e al controllo e confronto tra le varie fonti. In particolare si è fatto riferimento a tre insiemi difonti: fonti vive (comprendenti gli informatori), fonti documentarie (vale a dire documenti e rapporti) eosservazione diretta (attraverso la realizzazione di visite sul campo).e) Un approccio differenziato. Le tre iniziative di sviluppo considerate sono caratterizzate da profondedifferenze, riguardanti i paesi in cui si svolgono, le dimensioni finanziarie, le modalità proposte per sostenerele PMI, le modalità adottate per favorire l’accesso al <strong>credito</strong>, i soggetti coinvolti direttamente eindirettamente, il quadro giuridico e di sviluppo locale esistente, le relazioni con l’Italia e la partecipazionealle dinamiche economiche e politiche di carattere regionale, ecc.. Nel corso della valutazione è statodunque necessario tener conto di queste differenze, adottando strumenti metodologici e strumentiinterpretativi in grado di renderne conto, ma che consentissero – <strong>allo</strong> stesso tempo – di arrivareall’individuazione dei tratti comuni alle iniziative di sviluppo analizzate, in funzione tanto della formulazionedi giudizi caratterizzati da un alto livello di validità, quanto della determinazione dei fattori di ostacolo e difacilitazione che hanno influito sull’implementazione, al fine della identificazione di buone pratiche e delladefinizioni di raccomandazioni che possano essere utili alla individuazione e alla formulazione di nuoveiniziative di sviluppo, o al miglioramento della loro gestione. Di fatto l’esigenza di rendere conto delledifferenze tra i contesti considerati – e di valorizzarle – è una delle motivazioni per un forte coinvolgimentodi esperti nazionali nell’esercizio valutativo.f) Comparazione. La comparazione tra le diverse esperienze realizzate nel contesto di ognuna delle treiniziative di sviluppo analizzate e la comparazione tra le tre iniziative di sviluppo hanno rappresentato unaulteriore base per la valutazione. E’ stato possibile, infatti, non soltanto verificare in termini assoluti larilevanza, l’efficacia, l’efficienza, la sostenibilità e l’impatto di ognuno degli interventi, nonché la validitàdella loro progettazione, ma anche effettuare una valutazione comparativa, utile a identificare, tra glielementi che hanno contribuito alla formulazione e all’implementazione delle iniziative, quelli che hannoavuto una maggiore rilevanza (positiva o negativa) e quelli che potrebbero diventare oggetto di replica emoltiplicazione (buone pratiche). Al fine di facilitare la comparazione, si sono utilizzati, nell’analisi deidocumenti, strumenti in grado di “standardizzare” informazioni prodotte a partire da procedimenti diversi e,nella consultazione delle fonti vive e nella realizzazione delle attività di osservazione diretta, strumentifunzionali alla raccolta di informazioni comparabili (es. guide per l’intervista, questionari, guide perl’osservazione).2.4.2. Gli attori coinvoltiNel processo di valutazione sono stati coinvolti diversi attori che hanno preso parte (o beneficiato in variomodo) alle iniziative di sviluppo prese in esame. Tali attori sono anche stati coinvolti nell’attività di diffusione deirisultati della valutazione e nell’attività di follow-up. Essi comprendono:la DGCS del MAE, in particolare l’ufficio valutazione, l’Unità Tecnica Centrale, i desk territoriali, i desktematici e settoriali (compresa la Direzione generale affari economici);le rappresentanze diplomatiche italiane nei paesi interessati (Egitto, Tunisia, Territori palestinesi);24

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