13.07.2015 Views

aerre 2 - Comune di Arezzo

aerre 2 - Comune di Arezzo

aerre 2 - Comune di Arezzo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

IL MENSILE AL SERVIZIO DEI CITTADINI DIanno 2numero 02 / Febbraio 09REZZOEmiliano CecchiniUn fisico da innovazione


anno 2 numero 02 / febbraio 2009Direttore responsabileEnrico GoriCoor<strong>di</strong>namento E<strong>di</strong>torialeClau<strong>di</strong>o RepekRedazione:Cecilia Agostini / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>Pierluigi Amorini / Asl 8Antonella Bacciarelli / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>Marco Caneschi / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>Giacomo Cherici / Aisa spaAntonella Di Tommaso / Fraternita dei LaiciFrancesco Falsini / AtamElisabetta Giudrinetti / Fiera AntiquariaMarzia Sandroni / AfmMartina Nun<strong>di</strong>ni / BetaNicola Salemi / KoinèSOMMARIOPRIMO PIANOp. 4 Pendolari: “i treni? Costano <strong>di</strong> più, servono <strong>di</strong> meno"p. 6 Riccardo Conti su trasporto regionale e alta velocitàp. 8 Ferrovie dello Stato: ecco la valutazione dell’aziendap.10 Fanfani: “una nuova stazione”FRATERNITAp.12 Fraternita dei Laici a fianco dei bambini e dei giovanip.15 La “vetrina” della FraternitaAREZZOp.16 Per l’innovazione ci vuole il “fisico”: ecco CecchiniCOOPERAZIONE SOCIALEp.20 Koinè e la prima infanziap.21 Profilo dell'organizzazionep.24 Una cooperativa al servizio dei piccoli e delle famiglieAREZZOp.28 Un altro sabato: nuove idee per viverlo <strong>di</strong>versamenteSALUTEp.30 Paura, depressione e stress sono adesso mali curabilip.32 DSM: un gruppo <strong>di</strong> espertip.34 Dai Tetti Rossi ad oggiAREZZOp.36 Piazza Grande, continuano i lavori <strong>di</strong> riqualificazionep.38 Fortezza: le immagini e le idee dei progetti <strong>di</strong> restaurop.40 Sant’Agostino, la piazza si prepara a tornare bellap.44 Illuminazione migliore, costi ridotti, minor inquinamentoAISAp.46 Europa ci vuole “ricicloni”p.47 “Avanzi tutta” sul territorioEDITORIALEUno sguardo all’orologio e uno al tabellone luminoso. Eorecchie aperte verso l’altoparlante. La vita del pendolare èsegnata dall’ansia degli orari e dall’incubo dei ritar<strong>di</strong>. E quandoil treno sta per arrivare, ci sono le consuete domande. Ci saràposto? Il riscaldamento funzionerà? Ci saranno ulteriori ritar<strong>di</strong>sulla linea?Il pendolare lascia sui binari un pezzo importante della sua vita:ore al giorno. La qualità del servizio non sembra migliorare.Anzi. Tanto da indurre i pendolari aretini a costituirsi inComitato. Con molte ragioni, legate non solo alla loro vitama al futuro della città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. I problemi <strong>di</strong> collegamentoferroviario con Firenze e Roma sono in grado <strong>di</strong> rendere ancorapiù incerte le prospettive <strong>di</strong> sviluppo economico e culturale.La protesta dei pendolari si accompagna quin<strong>di</strong> all’azionedelle istituzioni locali. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> pensa sia allariqualificazione della stazione attuale che alla realizzazione <strong>di</strong>una nuova lungo la linea Direttissima.La <strong>di</strong>scussione è aperta. Aerre offre il suo piccolo contributoospitando le valutazioni e i commenti dei pendolari, delleFerrovie dello Stato, dell’assessore regionale Riccardo Conti edel Sindaco <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Giuseppe Fanfani.GraficaStu<strong>di</strong>o: Settore8.itStampaNuova Cesat coop / FirenzeUn ringraziamento particolare a Gino Perticaie al suo quoti<strong>di</strong>ano on linehttp://www.arezzonotizie.it/per le foto messe a <strong>di</strong>sposizione del <strong>Comune</strong><strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>E<strong>di</strong>tore:consorzio Isola che non c’èvia Arno, 1152100 <strong>Arezzo</strong>tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103ENERGIAACQUAAREZZOEDUCAZIONE ALLA SALUTEAREZZOp.50 Energicamente, i concorsip.52 Le scuole aretine scelgono adesso “acqua in brocca”p.55 Il carnevale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>p.56 Raffreddore, come farne a meno: istruzioni per l’usoATAMp.58 Parcheggi a pagamento: arrivano gli ausiliari Atamp.63 Carbonaia, spazio impresep.63 Energicamente KyotoRegistrazione TribunaleTribunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>N° 7/08 del 16/04/20082 3


PRIMO PIANORiccardo Conti su trasportoL’assessore regionale: “un confronto aperto con i pendolari per capire i loro <strong>di</strong>sagi”regionale e alta velocitàGli investimenti necessari per potenziare il trasporto ferroviario in Toscana«L'entrata in vigore del nuovo orario invernale dei treniha creato alcuni <strong>di</strong>sagi nel trasporto pendolari, soprattuttonell'area dell'aretino, nonostante il coinvolgimento <strong>di</strong> utentied istituzioni sia sempre stato al primo posto nell'azioneregionale. Sono più che consapevole <strong>di</strong> tutto questo e<strong>di</strong>sponibile ad un confronto sul tema sia sui me<strong>di</strong>a sia con ipendolari <strong>di</strong>rettamente colpiti dai <strong>di</strong>sagi.» Così si pronuncial'assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, RiccardoConti, sull'avvio dell'Alta velocità in territorio aretino.«Come annunciato pochi giorni fa tra i prossimi obiettividella Regione c'è proprio quello <strong>di</strong> organizzare townmeeting per <strong>di</strong>scutere ed informare con trasparenza tuttii citta<strong>di</strong>ni coinvolti sui contratti <strong>di</strong> servizio che Ferroviedello Stato propone alle regioni. I nostri dati <strong>di</strong> customersatisfaction, frutto <strong>di</strong> analisi effettuate autonomamente nelquadro delle tante azioni <strong>di</strong> "contatto" tra Regione e utenza,restituiscono una situazione a macchia <strong>di</strong> leopardo per trattee fasce orarie. In gran<strong>di</strong>ssima parte i problemi, che vengonoadesso evidenziati dai pendolari, sono legati al persistere <strong>di</strong>una quota rilevante (50%) <strong>di</strong> materiale circolante vecchioe maltenuto con conseguenti guasti e <strong>di</strong>sservizi oltre cheaffollamento (basterebbe avere tutti Vivalto ben tenuti epuliti e sarebbero risolti l'80% dei problemi, ma appuntoservirebbe un investimento <strong>di</strong> 600 milioni - altro che i 960stanziati dal governo e destinati per l'85% al sud). Questo- prosegue l'assessore Conti - non toglie nulla al fatto cheRegione (con 230 milioni all'anno) e citta<strong>di</strong>ni (con 112milioni all'anno) pagano un servizio a costi "europei" edhanno tutto il <strong>di</strong>ritto a pretendere livelli <strong>di</strong> qualità appunto"europei". Sicuramente la provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, che ha unnumero <strong>di</strong> passeggeri decisamente importante in Toscana, habisogno <strong>di</strong> sviluppare la sua centralità nel trasporto integratoferro-gomma per non trovarsi in una posizione marginalenella nostra regione. I <strong>di</strong>sagi ai pendolari nell'aretinoriguardano unicamente una quota relativamente modesta<strong>di</strong> utenti dei servizi nazionali <strong>di</strong> competenza dello Stato.È bene precisare che nessuna variazione è stata apportataai servizi regionali, se non migliorativa della <strong>di</strong>stribuzioneoraria, per cui da <strong>Arezzo</strong> e dal Valdarno rimangono tutti itreni che viaggiano sulla linea <strong>di</strong>rettissima e consentono <strong>di</strong>raggiungere il capoluogo con un treno l'ora in tempi moltopiù rapi<strong>di</strong> (45/55 minuti) che per qualsiasi altro capoluogo<strong>di</strong> provincia della Toscana.Chiaramente la richiesta dei residenti ad <strong>Arezzo</strong> <strong>di</strong> avere, conMemorario, più treni veloci <strong>Arezzo</strong>-Firenze senza fermatenel Valdarno, non era tra le ipotesi contemplate dai piani <strong>di</strong>sviluppo: il Valdarno ha un bacino <strong>di</strong> utenza passeggeri piùampio della città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ed è già un successo essere riuscitia mantenere sulla linea <strong>di</strong>rettissima gli attuali regionali.»Ma ve<strong>di</strong>amo nel dettaglio che cosa sta accadendo.Con il cambio orario i servizi <strong>di</strong> lunga percorrenza Eurostarvengono mo<strong>di</strong>ficati per l’apertura della tratta Alta VelocitàMilano – Bologna. Questo sui servizi regionali ha prodottospostamenti <strong>di</strong> orario <strong>di</strong> partenza ed arrivo per le lineeFirenze-Pontassieve-<strong>Arezzo</strong>-Chiusi e Firenze-Pontassieve-<strong>Arezzo</strong>, e sui servizi a lunga percorrenza garantisce <strong>di</strong> poterraggiungere Milano, da Firenze, in circa 2 ore con 45 minuti<strong>di</strong> risparmio, mantenendo invariati i collegamenti con Roma.Inoltre, parte degli Intercity transiteranno in linea lenta nellatratta <strong>Arezzo</strong>-Chiusi con un allungamento <strong>di</strong> 10/12 minuti.Gli effetti <strong>di</strong> questo spostamento chiaramente preoccupanoi pendolari che usano l’IC fra Firenze e Roma. In questatratta, infatti, non ci sono, come nel caso Milano-Bologna,due linee parallele con tempi <strong>di</strong> percorrenza analoghi. LaRegione sta lavorando per mantenere comunque sulla lineaAV/AC (anche per questo si chiama Alta Capacità oltreche Alta Velocità) anche uno spazio per il transito <strong>di</strong> treniregionali e IC in grado <strong>di</strong> garantire l’accessibilità in tempiragionevoli a bacini importanti come quelli che si riferisconoal Valdarno, <strong>Arezzo</strong> e Chiusi. «Ci troviamo <strong>di</strong> fronte ad unproblema <strong>di</strong> grave carenza <strong>di</strong> risorse – interviene <strong>di</strong> nuovol'assessore Conti – ma non inten<strong>di</strong>amo rinunciare ai progettiche abbiamo in campo. Il problema fondamentale, quin<strong>di</strong>,oggi, riguarda i treni <strong>di</strong> competenza dello Stato sul cuimantenimento in servizio (ovvero i sussi<strong>di</strong> necessari dato chei costi sono superiori ai ricavi da tariffa) decide il Governoe non la Regione che comunque mantiene l'impegno allamiglior integrazione con i servizi regionali e la <strong>di</strong>sponibilitàa supportare tariffe speciali come ha già fatto. Negli ultimianni la Regione Toscana ha finanziato l'accesso ad alcuniIC da e per <strong>Arezzo</strong> per gli abbonati regionali. Ora la CartaIC è stata soppressa da Trenitalia a fine <strong>di</strong>cembre in tuttaItalia ed anche la Toscana si trova costretta a ricontrattare sunuove basi questa possibilità. Dal 2002 ad oggi l'interventoregionale non è stato ininfluente tanto per gli interventiconcreti quanto per il rapporto con i citta<strong>di</strong>ni. Quale sarebbeoggi la situazione se non ci fosse Memorario su quasi tutti iservizi? Se la Regione non avesse aumentato del 20% l'offerta<strong>di</strong> servizio con sol<strong>di</strong> del bilancio regionale (nel 2009 sarannoalmeno 50 milioni all'anno)? Se non avesse spinto con65 milioni <strong>di</strong> euro un parziale ma comunque sostanziosorinnovo del materiale rotabile? L’adeguamento dei sussi<strong>di</strong>per i servizi regionali e per gli Intercity assicurati dal governoa Trenitalia, infatti è arrivato molto in ritardo e neppure inmisura adeguata. Le risorse previste nella finanziaria 2009ammontavano infatti a circa 1350 milioni, la stessa cifraprevista nel 1999, a fronte <strong>di</strong> una richiesta <strong>di</strong> Trenitalia peri servizi regionali e gli IC con sussi<strong>di</strong>o dello Stato <strong>di</strong> 2050milioni. Un <strong>di</strong>fferenziale enorme che ha portato Trenitaliaa minacciare tagli ai servizi e il blocco <strong>di</strong> ogni previsione <strong>di</strong>sviluppo in attesa <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> adeguamento.Ora il provve<strong>di</strong>mento è arrivato con il decreto “anticrisi” del28 novembre. La previsione <strong>di</strong> copertura è <strong>di</strong> 480 milioni,quin<strong>di</strong> lontana dai 700 milioni necessari. Sono previsti anche960 milioni per investimenti. Tra breve sarà chiaro quale siail grado <strong>di</strong> copertura del fabbisogno per i servizi trasferitidallo Stato alla Toscana e quale l’intervento per il rinnovodei treni. Il fabbisogno <strong>di</strong> nuovi convogli nella nostra regioneè tale da richiedere un intervento per oltre 600 milioni cuidovranno aggiungersi, una volta completato il sottoattraversamentoulteriori 200 milioni per acquistare altri 34 trenimetropolitani.» (Francesca Calonaci)6 7


PRIMO PIANOFerrovie dello Stato: eccoIl parere delle Ferrovie dello Stato sul trasporto in Toscana e, in modo particolare, suila valutazione dell’aziendaservizi offerti alla realtà aretina. Con il Memorario “i servizi sono rimasti invariati”Orologi partenze servizi regionali nodo <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>Con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale, avvenutalo scorso <strong>di</strong>cembre, tutti i servizi regionali del Memorariosono rimasti invariati. Stesso numero <strong>di</strong> treni. E stessi tempi<strong>di</strong> percorrenza.La complessità dell’infrastruttura ferroviaria presupponestabilità nel tempo dell’orario ferroviario, qualora nonintervengano mo<strong>di</strong>fiche infrastrutturali o <strong>di</strong> servizio. È questoil caso della <strong>di</strong>rettrice aretina che, ad un anno dall’attivazione<strong>di</strong> Memorario (<strong>di</strong>cembre 2007), ha subito, pur mantenendol’architettura originaria, dei minimi aggiustamenti d’orario aseguito dell’incremento <strong>di</strong> servizi nel nodo <strong>di</strong> Firenze.La sola variazione dei minuti <strong>di</strong> partenza delle <strong>di</strong>versemissioni dalle varie stazioni. In particolare da <strong>di</strong>cembre 2008le partenze da <strong>Arezzo</strong> assumono i seguenti cadenzamentiorari:Anche nel bacino aretino, come nelle altre linee ferroviariedove Memorario è stato attivato l’offerta è stata pianificataorganizzando i servizi secondo “missioni” (con gli stessi minutiper partenza/arrivo nelle stazioni <strong>di</strong> origine, destinazione enelle fermate interme<strong>di</strong>e) rispondenti alle <strong>di</strong>verse esigenze <strong>di</strong>mobilità.Nello specifico della struttura Memorario in terra aretinaprevede un collegamento regionale veloce, effettuato daitreni della missione rosa, tra Firenze e <strong>Arezzo</strong>, ma anche trail Valdarno e <strong>Arezzo</strong>, realtà caratterizzate da un grosso flusso<strong>di</strong> viaggiatori. Mentre la missione marrone rafforza l’offertanelle località <strong>di</strong> maggior afflusso come Pontassieve verso norde Castiglion Fiorentino verso sud. La capillarità sul territorioviene invece garantita da un collegamento metropolitanomissione viola che serve tutte le stazioni della linea Firenze/<strong>Arezzo</strong>.La Regione Toscana (programmatore del servizio regionale)è stata orientata nelle scelte <strong>di</strong> pianificazione dall’analisidei flussi da e per <strong>Arezzo</strong>. Degli oltre 4.000 viaggiatori cheogni giorno partono o arrivano dalla stazione <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> soloil 30% hanno come destinazione Firenze. Mentre gli altriviaggiatori usufruiscono <strong>di</strong> una mobilità locale circoscrittaal bacino.<strong>Arezzo</strong> <strong>di</strong>viene quin<strong>di</strong> nodo centrale per il territorio <strong>di</strong>competenza provinciale, essendo raggiungibile da sud condue e da nord con tre missioni orarie e dal <strong>di</strong>cembre 2007ha visto incrementare l’offerta ferroviaria regionale del 30%,passando da 78 a 103 treni al giorno.I primi risultati in termini <strong>di</strong> puntualità e frequentazionesembrano confermare la bontà <strong>di</strong> questa pianificazioneregionale. Portando un miglioramento del 2% sullapuntualità, nonostante l’incremento dell’offerta regionale ela presenza sulla linea del traffico a lunga percorrenza. Anchedall’analisi delle frequentazioni si registrano significativiincrementi nelle varie località della <strong>di</strong>rettrice a confermadella forte mobilità con un incremento me<strong>di</strong>o stimato tral’8 e il 10%.Pur avendo quali punti <strong>di</strong> forza l’incremento dell’offerta euna maggiore facilità <strong>di</strong> fruizione, Memorario determinacomunque una mo<strong>di</strong>fica alle abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> mobilità ormaiconsolidate della clientela sistematica e pertanto, in fase<strong>di</strong> progettazione, Regione e Trenitalia hanno con<strong>di</strong>viso loschema <strong>di</strong> servizi con gli enti territoriali interessati (Provincee Comuni), con gli influenzatori della mobilità (Scuole,Associazioni, Imprese) e le aziende <strong>di</strong> trasporto su gomma esu ferro per avviare fin da subito un processo <strong>di</strong> integrazionemodale.Oltre alla clientela pendolare, rendere <strong>Arezzo</strong> il centrogravitazionale dell’area provinciale ne accresce la potenzialitàquale meta turistica e culturale. Memorario potenzial’attrattività <strong>di</strong> un territorio, soprattutto per il turista stranieroche sceglie una residenzialità fuori dai gran<strong>di</strong> circuiti turisticiper poi muoversi con i mezzi pubblici.Anche in occasione <strong>di</strong> eventi e manifestazioni una sinergiatra Enti Locali, soggetti organizzatori e Trenitalia puòcontribuire ad aumentare l’appeal dell’evento stesso graziealla facilità e frequenza dei collegamenti Memorario. Lariuscita collaborazione tra Trenitalia e gli organizzatori dellamostra “Terre <strong>di</strong> Piero” lo scorso anno ha inaugurato unapartnership che sarà rinnovata in occasione della futura mostrasull’arte dei Della Robbia a conferma <strong>di</strong> come il trasportopubblico possa essere concepito anche come un volano perla promozione turistico/economica <strong>di</strong> un territorio.Memorario:le fasi <strong>di</strong> attivazione e lacon<strong>di</strong>visione col territorioMemorario nasce nel 2004 come progetto dellaRegione Toscana in collaborazione con Trenitaliaper offrire un servizio migliore alla clientela, con piùtreni, orari cadenzati facili da ricordare e maggiorcoor<strong>di</strong>namento con i vettori del trasporto pubblicosu gomma.Avviato nel 2004 sulla linea pisana e poi implementatosulla Firenze-Prato-Pistoia-Lucca-Viareggio/Pisa (2005)e sul bacino senese (2006), da <strong>di</strong>cembre 2007 Memorarioè attivo anche sulla linea Firenze-<strong>Arezzo</strong>-Chiusi e inVal<strong>di</strong>sieve e Faentina.Una tale riorganizzazione del servizio ferroviariorappresenta una scommessa <strong>di</strong> portata fortementeinnovativa per il sistema ferroviario nazionale epresuppone un alto investimento sociale da parte dellaRegione e rischio d’impresa per Trenitalia.8 9


PRIMO PIANOFanfani:“una nuova stazione”SETTORE PULIZIEIl Sindaco: “riqualificare l’attuale stazione e progettarne una nuova sulla Direttissima”Preoccupati i pendolari, preoccupato il Sindaco Fanfani. “Ilproblema dei collegamenti ferroviari non è esclusivamentedegli utenti <strong>di</strong> questo servizio. Il mancato o l’insufficiente'rapporto' <strong>di</strong> una città con il resto del Paese, interessa leistituzioni locali e l’intera comunità”. L’isolamento producedanni economici, sociali e culturali. Condanna un’area allamarginalità, la isola dalle opportunità <strong>di</strong> sviluppo.“Per questa ragione – afferma il Sindaco GiuseppeFanfani - è necessario che le istituzioni locali, leRegioni <strong>di</strong> Toscana ed Umbria, i parlamentari siattivino in modo più incisivo”.Secondo il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> non siamo <strong>di</strong>fronte alla soppressione <strong>di</strong> alcune fermate maalla compromissione <strong>di</strong> ogni servizio <strong>di</strong> trasportosu ferrovia che non sia l’alta velocità. Questocambierà la vita <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> pendolari ed anchel’organizzazione della mobilità nelle città e nellestrade, dando per scontato che i pendolari non potrannopermettersi il lusso <strong>di</strong> smettere <strong>di</strong> lavorare o <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are.“Dobbiamo fronteggiare l’emergenza perché i pendolarinon sono in grado <strong>di</strong> attendere anni ma dobbiamo pensareanche a soluzioni strategiche – afferma Fanfani. È quin<strong>di</strong>necessario riportare dalla linea lenta a quella Direttissimaalcuni intercity. E creare una fascia oraria riservata sullaDirettissima da utilizzare per IC e treni regionali non soloper dare risposte ai pendolari ma anche per mantenere uncollegamento rapido da <strong>Arezzo</strong> per Firenze e Roma”.Le altre richieste: mantenimento degli intercity sullaDirettissima Firenze – Roma fino a quando non saràcompletato il quadruplicamento della linea; mantenimentodelle attuali fermate degli Eurostar ad <strong>Arezzo</strong>, Chiusi edOrvieto; rior<strong>di</strong>no degli abbonamenti che consenta una<strong>di</strong>fferenziazione tra i regionali e gli intercity; nuovi orari chenon penalizzino i pendolari.Se queste possono essere le soluzioni <strong>di</strong> breve e me<strong>di</strong>operiodo, quella in grado <strong>di</strong> garantire un futuro più certoè rappresentata dalla nuova stazione sulla Direttissima. “Èun’ipotesi che interessa anche altre realtà come Chiusi edOrvieto. Ci sono varie ipotesi: da quella <strong>di</strong> una stazioneche possa essere all’intersezione <strong>di</strong> linea lenta e <strong>di</strong>rettissimaa quella <strong>di</strong> una struttura “leggera” da collocare lungo laDD. Ovviamente, e mi riferisco alle ipotesi formulate dallaProvincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, siamo <strong>di</strong>sponibili anche a <strong>di</strong>scutere ilruolo che nel contesto della riorganizzazione dei trasportiferroviari, potrà avere Lfi. In ogni caso voglio affrontare nelsuo complesso il problema della presenza del gruppo delleFerrovie dello Stato ad <strong>Arezzo</strong>: quin<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> trasporto efuturo dell’ex scalo merci”.Per <strong>Arezzo</strong> non una ma due stazioni: “quella attuale deveessere riqualificata, sia all’esterno e per questo stiamo già<strong>di</strong>scutendo e trattando con l’azienda. Sia all’interno dove iservizi minimi per i viaggiatori, a cominciare dallasala <strong>di</strong> attesa, devono essere garantiti. Ma il futuroè rappresentato anche da una nuova stazione sullaDirettissima”.Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> è intenzionato a rafforzareil legame istituzionale con i Comuni che hannostazioni lungo la linea ferroviaria cosiddetta“dorsale” ed in particolare Chiusi ed Orvietoe tra le Regioni Toscana ed Umbria. Nonchéquello con i comitati dei pendolari che si stannoconfermando portatori non <strong>di</strong> istanze particolari ma <strong>di</strong>bisogni che sono propri <strong>di</strong> tutta la comunità locale.Il settore PULIZIE <strong>di</strong> Beta ha maturato le propria esperienza in variambiti operativi, quali uffici, stabilimenti e strutture sanitarie.Viene effettuato un costante controllo del personale impiegato, oltreche l’utilizzo <strong>di</strong> moderne attrezzature. Un’elastica gestione deglioperatori permette a Beta <strong>di</strong> garantire anche interventi <strong>di</strong> emergenzamantenendo rapi<strong>di</strong>tà e ottimi risultati.Le pulizie e i trattamenti riguardano qualsiasi superficie; gli interventipossono essere effettuati anche con l’ausilio <strong>di</strong> macchine industriali.Offriamo ai nostri clienti interventi personalizzati in base alle effettivee peculiari esigenze che si presentano, una consulenza e assistenzacostante, piena <strong>di</strong>sponibilità a sod<strong>di</strong>sfare il cliente.contatti:Preventivi GRATUITIvia Arno, 11 - 52100 <strong>Arezzo</strong>Tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103beta@coopbeta.it - www.coopbeta.itBeta si occupa da anni <strong>di</strong> manutenzione <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong>, parchie giar<strong>di</strong>ni, per conto <strong>di</strong> Amministrazioni Pubbliche e privati intutto il territorio della provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.Beta provvede alla progettazione, realizzazione, cura emanutenzione <strong>di</strong> aree pubbliche e private, <strong>di</strong> piccole e gran<strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni, ponendo attenzione alle esigenze della clientela.I servizi che offriamo:- Progettazione e realizzazione <strong>di</strong> parchi e giar<strong>di</strong>ni- Piantagione <strong>di</strong> piante- Allestimenti <strong>di</strong> aiuole- Sfalcio e decespugliamento <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> e scarpate- Manutenzione sentieri montani- Potature siepi e Potature ad alto fusto con piattaforma aerea- Diserbo erbe infestantiSETTORE VERDE10 11


FRATERNITALa “vetrina” della FraternitaIn via Cesalpino si possono acquistare i prodotti delle aziende agricole dell’enteconsapevolezza che anche le residenze assistite che dovrebberorappresentare per la popolazione anziana bisognosa l’ultimaopportunità fornita, devono essere pensate e vissute comeluoghi in grado <strong>di</strong> offrire una qualità del vivere.La CasinaNel progetto presentato alla Fraternita dall’Ass. Il Casolinorecentemente si prevede il recupero dell’annesso del Casolinoper creare 2 appartamenti e cioè un alloggio destinatoa casa domotica (ambiente tutto automatizzato) ed unminiappartamento per <strong>di</strong>sabili autonomi.Il parere favorevole a questo progetto scaturisce oltre che dallaconsapevolezza che occorre valorizzare le residue potenzialitàper permettere ai <strong>di</strong>versamente abili <strong>di</strong> vivere con accresciutaautonomia la loro vita, anche dal fatto che le spese dellaristrutturazione non graverebbero (se non in minima parte)sulla Fraternita.Occorre, inoltre, usare più flessibilità nell’utilizzo dei miniappartamento, ad es. ospitare genitori bisognosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabiligià inseriti nella Casa <strong>di</strong> Elena, o genitori/e con figlio<strong>di</strong>sabile, etc. con il coinvolgimento pieno delle associazioni<strong>di</strong> volontariato, delle istituzioni e della Zona Socio-SanitariaAretina.Un esempio anche piccolo, che testimonia l’attenzione versola valorizzazione delle <strong>di</strong>verse abilità, è aver contribuitoa finanziare la seconda convention “La pratica sportivain una società inclusiva: desideri o <strong>di</strong>ritti?”organizzatadall’Associazione Special Olympics Italia – Team Toscanapresso l’Istituto Agazzi <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. La Fraternita dei Laici havolentieri contribuito alla realizzazione <strong>di</strong> questa iniziativacon<strong>di</strong>videndo due aspetti fondamentali:- non lasciare in<strong>di</strong>etro nessuno garantendo il <strong>di</strong>ritto allosport per tutti.- il bisogno <strong>di</strong> partecipazione, <strong>di</strong> inclusione, <strong>di</strong> integrazionesociale fornito dalla pratica sportiva.Situato in una delle vie <strong>di</strong> maggior transito turistico dellacittà, via Cesalpino, a due passi da piazza della Libertà sededel comune e della provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, il punto ven<strong>di</strong>ta dellaFraternita dei Laici è un fornito negozio nel quale è possibileacquistare <strong>di</strong>rettamente i prodotti delle due aziende agricole<strong>di</strong> Fraternita.Il negozio Tenute <strong>di</strong> Fraternita, è stato voluto da questoMagistrato, per proporre <strong>di</strong>rettamente e far conoscere lecoltivazioni <strong>di</strong> qualità che si effettuano nelle due aziendeagricole dell’Ente: Fattoria Ninci a Civitella della Chianae Occhini a Castiglion Fibocchi, recentemente sottopostead una intensa fase <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no, che ha interessato ilpotenziamento ed il rinnovo degli impianti <strong>di</strong> produzioneche si estendono su una vasta superficie.Tenute <strong>di</strong> Fraternita, dunque, offre l’occasione <strong>di</strong> acquistare<strong>di</strong>rettamente dal produttore, in questo caso Fraternita deiLaici, olio e vino, ma non solo, perché nel piccolo ma fornitopunto ven<strong>di</strong>ta si trovano anche prodotti gastronomici cheappartengono alla tra<strong>di</strong>zione locale e che hanno un fortelegame con il territorio; insomma, è una preziosa fonte <strong>di</strong>suggerimenti dove trovare prodotti naturali e <strong>di</strong> qualità, maanche una attenta “cartina del gusto” in grado <strong>di</strong> attrarrel’inten<strong>di</strong>tore più esigente <strong>di</strong>rettamente sulla porta dell’aziendaproduttrice.Ma Tenute <strong>di</strong> Fraternita, oltre ad essere una preziosa vetrinadove trovare e acquistare prelibatezze per il palato, offreanche cultura. In che senso? Semplicemente attraverso laven<strong>di</strong>ta delle ricercate pubblicazioni e<strong>di</strong>tate dalla Fraternitadei Laici, che affrontano attraverso il contributo scientifico<strong>di</strong> qualificati stu<strong>di</strong>osi vari aspetti della ricca storia e culturaaretina.Come ogni negozio che si rispetti, anche Tenute <strong>di</strong> Fraternita,accetta or<strong>di</strong>nazioni e, su richiesta, realizza confezionipersonalizzate.Il punto ven<strong>di</strong>ta Tenute <strong>di</strong> Fraternita si trova in Via Cesalpinoad <strong>Arezzo</strong>.Tel. 0575.1822944tenute@fraternitadeilaici.itinfo@fraternitadeilaici.it14 15


AREZZOPer l’innovazione ci vuoleIl nuovo assessore comunale all’innovazione. Nocentini costretto a tornare al suoil “fisico”: ecco Cecchinilavoro a Berlino. Al suo posto Emiliano Cecchini, fisico con esperienze internazionaliDa un ingegnere delle telecomunicazioni ad un fisico: il<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> continua a mantenere alto il profilodell’assessorato all’innovazione. Ilario Nocentini non ha avutoil rinnovo dell’aspettativa dall’Istituto europeo dei brevettia Berlino ed è quin<strong>di</strong> stato costretto a tornare al suo lavoroin Germania: “sono convinto che per fare politica in modosereno occorra avere un lavoro ed io non posso rinunciare almio. Sono fortemente <strong>di</strong>spiaciuto <strong>di</strong> dovere lasciare la GiuntaFanfani: sia per essere a metà del percorso sia per i rapportiche ho con le persone. Ringrazio il Sindaco, i colleghi assessorie tutti i <strong>di</strong>pendenti comunali per la bella esperienza che mihanno consentito <strong>di</strong> vivere”.Fortemente <strong>di</strong>spiaciuto il Sindaco Fanfani: “ho un forteaffetto personale verso Ilario. È una persona amabilissima e<strong>di</strong>n questi anni è stato un elemento <strong>di</strong> equilibrio nella Giunta.Mi <strong>di</strong>spiace veramente che debba concludere un’esperienzache era positiva per lui ma soprattutto per l’Amministrazionee la città”.Imme<strong>di</strong>ato il cambio. Identiche deleghe per EmilianoCecchini, un giovane fisico con importanti esperienze <strong>di</strong> ricercain Italia ed all’estero e con <strong>di</strong>mostrate capacità impren<strong>di</strong>torialinel settore delle energie rinnovabili.A lui il compito <strong>di</strong> tradurre in realtà il bisogno <strong>di</strong> innovazionedella realtà aretina.“Il primo impegno è per l’innovazione nel settore dell’energia.Penso non solo alle installazioni ma anche alle possibili nuoveapplicazioni ed alla formazione <strong>di</strong> maestranze. L’innovazionedeve essere in grado <strong>di</strong> risolvere problemi ambientali e <strong>di</strong>risparmio energetico ma può contribuire alla formazione <strong>di</strong>nuove professionalità e quin<strong>di</strong> a creare nuovi posti <strong>di</strong> lavoroper i giovani”.L’informatica è un secondo “fronte” per Cecchini: “Nocentiniaveva avviato numerose iniziative che inten<strong>di</strong>amo ovviamenteportare avanti in cooperazione. In questo ambito penso al polo<strong>di</strong>gitale ed alla <strong>di</strong>ffusione del wi fi”.Innovazione è anche ecologica ed ecco la rinnovata attenzionenei confronti dei parchi e delle aree ver<strong>di</strong>. “Qui parliamo<strong>di</strong> contenuti e <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> – afferma Cecchini. Nel parco <strong>di</strong>Lignano è stato avviato un processo <strong>di</strong> trasformazione chenon deve interrompersi. Tra le prossime iniziative potrebbeesservi la trasformazione <strong>di</strong> quella che è sostanzialmente una“grande vasca” d’acqua in un biolago. Quin<strong>di</strong> un’area inseritanel suo contesto, con camminamenti in legno e percorsi chepossano contribuire non solo alla qualificazione del Parco maanche a potenziare la sua capacità attrattiva. E quando parlo<strong>di</strong> meto<strong>di</strong> mi riferisco in particolare ai parchi citta<strong>di</strong>ni: pensoche il nostro lavoro non possa limitarsi alla recinzione ed allamanutenzione <strong>di</strong> panchine ed alberi. Dobbiamo puntare suuna progettazione partecipata affinché la gente <strong>di</strong> un quartieree <strong>di</strong> una zona più vasta senta il parco o il giar<strong>di</strong>no come cosasua. Quin<strong>di</strong> con elementi che ne migliorino la vivibilità, che neaccrescano l’interesse, che inducano i frequentatori a sentirlocome proprio e quin<strong>di</strong> a migliorare i livelli <strong>di</strong> attenzione emanutenzione”.La logica dell’assessore all’innovazione è quella dellacollaborazione e della concertazione. “A tutti i livelli – affermaCecchini. Intanto all’interno dell’Amministrazione dovel’obiettivo <strong>di</strong> dare risposte coor<strong>di</strong>nate ai citta<strong>di</strong>ni porta nonsolo alla necessaria ma anche all’inevitabile collaborazionetra assessorati ed uffici. Poi all’interno del sistema dei servizipubblici ai citta<strong>di</strong>ni: quin<strong>di</strong> collaborazione tra <strong>Comune</strong>ed aziende <strong>di</strong> igiene urbana, gestione del ciclo idrico,<strong>di</strong>stribuzione dell’energia, gestione delle aree <strong>di</strong> sosta. Stiamolavorando alla progettazione <strong>di</strong> un kit unico da <strong>di</strong>stribuireai citta<strong>di</strong>ni per incentivare il risparmio <strong>di</strong> acqua ed energia eper favorire l’uso dell’informatica nell’ottica <strong>di</strong> far risparmiaretempo al citta<strong>di</strong>no e carta alla comunità. E la collaborazione –conclude Cecchini – è ovviamente anche con gli altri soggettiistituzionali, a cominciare dall’Università con la quale andràverificata la possibilità <strong>di</strong> una sua presenza nel settore delleenergie rinnovabili”.16 17


1998 dopo la validazionedella esperienza laRegione Toscana promuovela <strong>di</strong>sseminazione delnuovo modelloil progetto “Isola che non c’è”vince il premio per l’innovazioneal Forum della PA1996 Koinè progetta e gestisceil primo asilo nido a orarioflessibile e larga copertura2000 nasce il modello“Isola che non c’è”3 educatori30 utenti80.000.000 lire ricavicollaborazionecon il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong>Terranuova B.ni2001 l’Unione Europeacita Koinè comeesempio <strong>di</strong> spiritoimpren<strong>di</strong>toriale8 91994 viene attivata la primasezione <strong>di</strong> asilo nido aTerranuova B.ni2004 viene avviata lamodellizzazione <strong>di</strong> ni<strong>di</strong>aziendali apertial territoriosi attiva il progetto “Molliche <strong>di</strong> Pollicino”per la sperimentazione e la validazionedei servizi educativi domiciliari.Vengono attivati 8 ni<strong>di</strong> domiciliari,elaborata una linea guida alla attivazione,uno specifico sistema qualità.2001: Certificazione SA 80002001: Citazione come best pratice nel PRO2002: Attivazione <strong>di</strong> 4 nuovi servizi2002: Certificazione Uni En Iso 9001:20002003: Avvio del progetto X-Job2005 il piano regionaleper la occupazionecita l’esperienza deiND come modello <strong>di</strong>sviluppo localenel progetto vengono attivati 9asili nido, elaborato un sistemaqualità, prodotto il progettoeducativo <strong>di</strong> riferimento,depositato un marchio europeoKoinè viene citata comeesempio <strong>di</strong> pratica <strong>di</strong> pariopportunità e vince il primopremio al concorso Aircesper il bilancio sociale2006 prende il via laprogettazionedel modello“Ni<strong>di</strong> nel Verde”2008 apre “Osteria delCurato” il primogrande asilo Nidoin project financingrealizzato nel<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Romaper il futuro, sempre attenzione allaqualità, all’equilibrio, alla coerenza,al rispetto dei <strong>di</strong>ritti delle persone137 operatori39 servizi737 utenti3,1 milioni <strong>di</strong> Euro ricavi2007 apre In<strong>di</strong>catore, iltrentesimo servizioprogettato e gestito daKoinèvengono attivatinuovi servizi anchein collaborazionecon organizzazioniimpren<strong>di</strong>toriali delterritorio; Koinè entrain PAN22 23


COOPERAZIONEUna cooperativa al serviziodei piccoli e delle famiglieQuantità e qualità dei servizi per la prima infanzia erogati da Koinè. Gestione <strong>di</strong>oltre 40 strutture: dai ni<strong>di</strong> ai centri educativi, dalle ludoteche ai centri vacanzeL’IMPEGNO DI KOINÈ NEL SETTOREDEI SERVIZI ALLA PRIMA INFANZIAÈ SIGNIFICATIVO E CONSTA DI 40 SERVIZIRIVOLTI A BAMBINI 0-3 ANNI DI CUI:21 ni<strong>di</strong> d’Infanzia1 centro gioco educativo2 centri dei bambini e dei genitori12 servizi educativi domiciliari1 sezione primavera2 ludoteche1 centrovacanzeCOMPLESSIVAMENTE LA COOPERATIVAHA IN CARICO LA GESTIONE DI:894 posti “nido” <strong>di</strong> cui:678 nido d’infanzia18 centro gioco30 centro dei bambini e genitori64 ni<strong>di</strong> domiciliari20 sezione primavera54 ludoteca30 ludoteca estivaIl contributo <strong>di</strong> Koinè in numerosi casi si è spinto moltooltre le semplici “gare d’appalto”: infatti solo 12 delle 40gestioni attive sono riferite a gare mentre 7 sono i ni<strong>di</strong> inconcessione, 11 sono i casi <strong>di</strong> coprogettazione, 5 i ni<strong>di</strong> privatiin accre<strong>di</strong>tamento, 1 grande centro polivalente <strong>di</strong> servizi (cheincorpora 1 asilo nido da 69 bambini, 1 centro gioco da 20bambini ed uno spazio vacanze per 30 minori) realizzato conil metodo della finanza <strong>di</strong> progetto e convenzionato con il<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Roma, già attivo dal settembre <strong>di</strong> questo anno.Un dato che vale annotare, essendo tutt’altro che neutro,è quello inerente gli ambiti locali <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento deiservizi progettati e gestiti da Koinè: 10 dei 17 Comuni concui abbiamo partnership in atto erano del tutto sprovvisti<strong>di</strong> attività socio educative per la prima infanzia. In questiambiti, agendo il principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà, la cooperativa hasupportato gli Enti Locali ponendo in campo competenze,know how, risorse progettuali, finanziarie ed economichemolto significative. Con il progetto Isola che non c’è,realizzato con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Terranuova Bracciolini e laRegione Toscana, grazie ad un importante finanziamentodella Unione Europea (POM Parco Progetti) abbiamosperimentato, validato e messo a punto un modello <strong>di</strong> nidocapace <strong>di</strong> coniugare una elevata qualità educativa con laflessibilità degli orari <strong>di</strong> apertura e, quin<strong>di</strong>, la qualità sociale.Isola che non c’è ha permesso <strong>di</strong> attivare 7 nuovi serviziflessibili nella nostra Regione, ha prodotto la implementazionee la messa a regime <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> valutazione della qualitàfondato sull’approccio multistakeholders, ha sperimentato eportato a regime formule <strong>di</strong> promozione della partecipazionedei genitori alla gestione dei servizi, ha creato un marchio<strong>di</strong>stintivo, ha creato 60 posti <strong>di</strong> lavoro stabili per educatricied assistenti.Per i risultati conseguiti il progetto è stato citato come bestpractice europea <strong>di</strong> spirito impren<strong>di</strong>toriale dalla DG impresadella UE (DG Info novembre 2001), come best pratice nellacreazione <strong>di</strong> lavoro dal Piano Regionale per la occupazione(anno 2000), come esempio <strong>di</strong> innovazione eccellente dalForum Nazionale della PA del 2000 e come modello <strong>di</strong>intervento nel primo lavoro <strong>di</strong> ricerca sui nuovi modelli <strong>di</strong>welfare mix in Italia. Anche per questi riconoscimenti, Isolache non c’è ha fatto “mainstreaming”, cioè ha prodottoimpatto sulla legislazione e le pratiche <strong>di</strong> settore, comeveniva esplicitato nella relazione <strong>di</strong> accompagnamento dellaLegge Regionale 22/1999 e soprattutto come attesta il fattoche, oggi, il modello <strong>di</strong> nido flessibile o fruibile a moduli<strong>di</strong>fferenziati per pacchetto è ormai il più <strong>di</strong>ffuso sia nel nostrocontesto regionale che nel paese.La cooperativa ha acquisito la Certificazione del rispetto deglistandard SA8000 nel 2001. La scelta <strong>di</strong> optare per SA8000origina da una precisa scelta politica operata dagli organisocietari: assumere il capitale umano come principale fattorecompetitivo della cooperativa. Assicurare i <strong>di</strong>ritti ai lavoratori evalorizzare le risorse umane e professionali interne sono infattiimportanti come leve per esercitare un’effettiva promozionedella qualità in tutti i nostri servizi. Nel 2002 è approdata adISO 9001 vision 2000, portando in certificazione le attività <strong>di</strong>progettazione, gestione e valutazione dei servizi assistenziali,sanitari ed educativi da essa prodotti. Gli standard ISO si sonorivelati particolarmente utili alla definizione <strong>di</strong> procedureinterne che hanno effettivamente migliorato l’organizzazionedel suo complesso e ne hanno favorito una <strong>di</strong>versa e migliorelettura dall’esterno. Anche in questo caso abbiamo rifiutatol’approccio “bollino blu”, ricercando – piuttosto – coerenzatra il conseguimento <strong>di</strong> obiettivi predefiniti e misurabili, lescelte <strong>di</strong> merito della cooperativa in materia <strong>di</strong> qualità deiservizi e <strong>di</strong> organizzazione interne ed i risultati effettivamenteconseguiti.24 25


COOPERAZIONE1.5. Utenzadei servizi a agestione Koinè863 utentime<strong>di</strong>giornalieriPratovecchio Pratovecchio 181818 18 Bibbiena Bibbiena 24 48 24 4819 1Castel S.Niccolò Castel S.Niccolò15 1512 15Castelfranco12 15CastelfrancoLoro C. 45Loro C. 45Figline V.no Figline V.no60 60Terranuova Terranuova B.ni B.niS.Giovanni S.Giovanni V.no V.no15 20 152420 24Cavriglia Cavriglia24 55 24 55<strong>Arezzo</strong><strong>Arezzo</strong>133133BucineBucine 28181828All’ottobre All’ottobre 2008, gli 2008, utenti gli dei utenti servizi dei a servizi gestione a gestione Koinè Koinèsommano sommano – come evidenzia – come evidenzia la figura la che figura segue che – ad segue oltre – ad oltre860 unità 860 <strong>di</strong> cui unità più <strong>di</strong> <strong>di</strong> cui 750 più inseriti <strong>di</strong> 750 in inseriti tipologie in tipologie normate normateovvero asili ovvero nido asili ( 637 nido ), centri ( 637 gioco ), centri educativi gioco educativi e centri e centrigenitori bambini genitori bambini ( 62 ), servizi ( 62 ), educativi servizi educativi domiciliari domiciliari ( 60 ). ( 60 ).L’utenza, L’utenza, peraltro, peraltro, è destinata è destinata ad aumentare ad aumentareconsiderevolmente considerevolmente a seguito a della seguito attivazione della attivazione dei servizi dei servizisu cui stiamo su cui lavorando: stiamo lavorando: l’asilo nido l’asilo <strong>di</strong> Castel nido <strong>di</strong> San Castel Niccolò San Niccolò( 24 ), le ( sezioni 24 ), le primavera sezioni primavera <strong>di</strong> Roma <strong>di</strong> e Loro Roma Ciuffenna e Loro Ciuffenna ( 30 ), ( 30 ),i servizi educativi i servizi educativi domiciliari domiciliari <strong>di</strong> Marciano <strong>di</strong> Marciano ( 12 ). ( 12 ).24CastiglionMonte S.SavinoCastiglion Fiorentino Fiorentino 3824 Monte S.SavinoMarciano Marciano Cortona Cortona 24 24Sinalunga Sinalunga 24Cortona Cortona12 24 1299Chianciano Chianciano 28 2838Roma69Roma69010101asili nido: 01 asili 637nido: 637centri genitori centri bambini: genitori 32 bambini: 32centri gioco 01centri educativi: gioco educativi: 30 30servizi educativi servizi domiciliari: educativi domiciliari: 60 60sezioni 01primavera: sezioni primavera: in attivazione in attivazioneludoteche: 242601 ludoteche: 24ludoteche01ludoteche estive e centri estive vacanza: e centri vacanza: 802780


AREZZOConfcommercio - 0575/350755info@confcommercio.ar.itConfartigianato - 0575/314229stefano.peruzzi@confartimprese-ar.itFax: 0575 1820047informagiovani@comune.arezzo.itwww.ig-ar.itDal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 19:30Il sabato fino alle 24,30Un altro sabato: nuove idee<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><strong>Arezzo</strong><strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>Proposte contro la noia: opportunità e sicurezza. Consigli per l’uso del sabato sera con“Pochi <strong>di</strong>scorsi e molte opportunità”. Questa la logica <strong>di</strong> “Unaltro sabato”, progetto messo a punto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>con gran parte dei soggetti che, con ruoli <strong>di</strong>versi, hanno a chefare con i giovani. A cominciare dalla consulta degli studenti.in collaborazione con:“Ci siamo messi insieme un po’ tutti per centrare questoobiettivo – ricordano Prefettura gli organizzatori. Dal <strong>Comune</strong> alla Asl,dalla scuola all’associazionismo, Autorità <strong>di</strong> Pubblica dalle categorie Sicurezza economiche agliorgani dello Stato Asl che 8 Dipartimento si occupano della Dipendenze sicurezza dei Sert citta<strong>di</strong>ni. <strong>Arezzo</strong>Abbiamo competenze Cna <strong>di</strong>verse ma un desiderio con<strong>di</strong>viso:garantire ai giovani Cooperativa della nostra Taxicittà concrete possibilità <strong>di</strong>vivere il proprio Provve<strong>di</strong>torato tempo in modo agli positivo” stu<strong>di</strong>Quin<strong>di</strong> informazioni Consulta e non provinciale “lezioni”. Molte studenti proposte e pochiConsulta provinciale genitori“consigli”. “Confi<strong>di</strong>amo sull’autonomia e sulla capacità deiQuartieri della Giostra del Saracinogiovani <strong>di</strong> fare le scelte migliori. Per se stessi e per la comunitàAssociazione Dognella quale vivono. Associazione Abbiamo I scelto Careun giorno, il sabato, cheviene <strong>di</strong> norma Coop de<strong>di</strong>cato Al Plurale<strong>di</strong>vertimento, per concentrarele proposte che Coop sono Il illustrate Contesto in un depliant ed in questonumero <strong>di</strong> Aerre”. Coop BetaI promotori <strong>di</strong> “Un altro sabato” sono ovviamente a <strong>di</strong>sposizioneper suggerimenti, critiche, proposte anche alternative. “Unprogetto ambizioso Con – la ha partecipazione commentato il Sindaco <strong>di</strong>: GiuseppeFanfani - che realizzeremo con il contributo <strong>di</strong> tutti, soprattuttoInformagiovani - n. verde 800 013156dei giovani”. Che hanno <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> apprezzare l’iniziativa.informagiovani@comune.arezzo.itEcco il commento <strong>di</strong> Alice Butti, Carolina e Giovanni Grassodella Consulta degli studenti: <strong>Arezzo</strong> “è un Factory progetto - 0575/908641 che avevamoinfo@arezzofactory.orgchiesto. Spesso non sappiamo cosa fare ed abbiamo bisogno <strong>di</strong>nuove iniziative e nuovi luoghi Confesercenti per stare insieme”. - 0575 984312“A questa domanda tentiamo s.micheli@confesercenti.ar.it<strong>di</strong> dare una risposta –ha commentato l’assessore Lucia De Robertis. Con ilConfcommercio - 0575/350755consolidamento <strong>di</strong> attività già info@confcommercio.ar.itin essere, con nuovi progettima, soprattutto, con il coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> più soggetti, siaConfartigianato - 0575/314229pubblici che privati”.stefano.peruzzi@confartimprese-ar.itUn progetto che si lega anche alla sicurezza, come hasottolineato il vice Sindaco Giuseppe Marconi: “anche Unaltro Sabato è un tassello della nostra strategia tesa a rendere<strong>Arezzo</strong> una città più sicura, anche attraverso mo<strong>di</strong> nuovi <strong>di</strong>stare insieme”.<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>Pochi <strong>di</strong>scorsi e molte opportunità:questo è ciò che tentiamo <strong>di</strong> offrirti.Ci siamo messi insieme un po’ tuttiper centrare questo obiettivo. Dal<strong>Comune</strong> alla Asl, dalla scuolaall’associazionismo, dalle categorieeconomiche agli organi dello Stato<strong>Arezzo</strong><strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>Pochi <strong>di</strong>scorsi e molte opportunità:questo è ciò che tentiamo <strong>di</strong> offrirti.Ci siamo messi insieme un po’ tuttiper centrare questo obiettivo. Dal<strong>Comune</strong> alla Asl, dalla scuolaall’associazionismo, dalle categorieeconomiche agli organi dello Statoche si occupano della sicurezza deicitta<strong>di</strong>ni.Abbiamo competenze <strong>di</strong>verse maun desiderio con<strong>di</strong>viso: garantire aigiovani della nostra città concretepossibilità <strong>di</strong> vivere il propriotempo in modo positivo.Quin<strong>di</strong> informazioni e non “lezioni”.Molte proposte e pochi “consigli”.Confi<strong>di</strong>amo sull’autonomia in collaborazione con: e sullacapacità dei giovaniPrefetturaINFORMAGIOVANI <strong>di</strong> AREZZO fare le scelteAutorità <strong>di</strong> Pubblica SicurezzaPiazza G. Monaco 2 - 52100 <strong>Arezzo</strong>migliori. PerTel:se0575stessi377868 Cnae per lan.verde 800/013156 Cooperativa Taxicomunità nella quale vivono.Fax: 0575 1820047Provve<strong>di</strong>torato agli stu<strong>di</strong>Consulta provinciale studentiinformagiovani@comune.arezzo.itAbbiamo scelto un giorno, il sabato,www.ig-ar.itConsulta provinciale genitoriQuartieri della Giostra del SaracinocheDalvienelunedì al<strong>di</strong>venerdìnormadalle ore Associazionede<strong>di</strong>cato10:00 alle Dog ore 19:30alIl sabato fino alle Associazione 24,30 I CareCoop Al Plurale<strong>di</strong>vertimento, per concentrare leCoop Il ContestoCoop Betaproposte che puoi vedere in questepagine. Che ti invitiamoCon la partecipazionea leggere<strong>di</strong>:anche per avere maggioriin collaborazione con:PrefetturaInformagiovani - n. verde 800 013156informagiovani@comune.arezzo.itAutorità <strong>di</strong> Pubblica SicurezzaAsl informazioni.8 Dipartimento Dipendenze Sert <strong>Arezzo</strong> <strong>Arezzo</strong> Factory - 0575/908641Cnainfo@arezzofactory.orgCooperativa Siamo Taxi a <strong>di</strong>sposizione perProvve<strong>di</strong>torato agli stu<strong>di</strong>Confesercenti - 0575 984312s.micheli@confesercenti.ar.itConsulta provinciale studentisuggerimenti, critiche, proposteConsulta provinciale genitoriConfcommercio - 0575/350755Quartieri Cena della Giostra senza del Saracino alcolinfo@confcommercio.ar.itAssociazione anche Dog alternative.Con Confcommercio e ConfesercentiAssociazione I CareConfartigianato - 0575/314229Coop BuonMenù a stefano.peruzzi@confartimprese-ar.itAl Plurale sabato,prezzo speciale:quin<strong>di</strong>.qualità senza alcolCoop Il Pizza, Contesto hot dog, pasti veloci con bibiteCoop Beta analcolicheCon la partecipazione <strong>di</strong>:Asl 8 Dipartimento Dipendenze Sert <strong>Arezzo</strong>per viverlo <strong>di</strong>versamentespazi e servizi messi a <strong>di</strong>sposizione dei giovani da <strong>Comune</strong>, scuola, Asl, associazioniCena senza alcolCon Confcommercio e ConfesercentiMenù a prezzo speciale: qualità senza alcolPizza, hot dog, pasti veloci con bibiteanalcolicheDiscotaxiTaxi per la <strong>di</strong>scoteca: sicuri per stradaIl sabato sera Andata e ritorno in taxiAcquisto braccialetto e biglietto <strong>di</strong> ingressoper la <strong>di</strong>scoteca presso InformagiovaniHappy StreetAnimazione con gli operatori <strong>di</strong> stradaStare insieme, fare domande e avere risposteStrade e piazze citta<strong>di</strong>neInformagiovaniIl luogo delle informazioniIl tuo sportello quoti<strong>di</strong>anoIl sabato fino alle 24,30Lan PartyCon ConfartigianatoIn rete… giochi, sfide, incontri, feste, tornei apremiINFORMAGIOVANI AREZZOPiazza G. Monaco 2 - 52100 <strong>Arezzo</strong>Tel: 0575 377868n.verde 800/013156Fax: 0575 1820047informagiovani@comune.arezzo.itwww.ig-ar.itDal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 19:30Il sabato fino alle 24,30LiberaMenteMusica, parole, incontri.LiberaMenteMusica, parole, incontri.Libera mente in un libero spazio ainformagiovani<strong>Arezzo</strong> FactoryIl centro giovani della cittàMusica, teatro, videogiochi e creativitàIl sabato fino alle 24,00 in via MasaccioFeste fuori casaFeste ed incontri nelle se<strong>di</strong> dei Quartieri delSaracino, nei centri <strong>di</strong> aggregazione sociale,in strutture pubbliche e privateIncontriamoci a …Bar, pub, pizzerie e ristoranti aperti allacreativitàPiccoli concerti, letture, cabaret …… Vado in scena ioIl Pietro Aretino <strong>di</strong> via Bicchieraia <strong>di</strong>venta iltuo spazio: musica e teatroDalla platea al palcoscenico28 29


SALUTEPaura, depressione e stressUn terzo degli adulti ha <strong>di</strong>sturbi mentali nel corso della sua vita. Il Dipartimento Asl <strong>di</strong>sono adesso mali curabiliSalute Mentale ha in cura 6.800 persone nella provincia e 2.300 nella sola area aretina“La salute mentale e il benessere mentale <strong>di</strong> una persona sonofondamentali per la qualità della sua vita. Incidono sullaproduttività degli in<strong>di</strong>vidui, delle famiglie, delle comunitàe delle nazioni. Rendono le persone capaci <strong>di</strong> sperimentareil vero significato della vita. Permettono loro <strong>di</strong> esprimere lapropria creatività e <strong>di</strong> essere dei citta<strong>di</strong>ni partecipi e attivi”.Questa è la <strong>di</strong>chiarazione sottoscritta da 52 paesi europeimembri dell'OMS nel gennaio 2005 ad Helsinki. Principiche chiariscono una volta per tutte le ragioni che induconoi paesi civili ad adoperarsi in ogni modo per garantire adogni citta<strong>di</strong>no quel benessere mentale fondamento per laqualità della vita. Ormai è certo che nella vita tra il 25 eil 40% degli in<strong>di</strong>vidui arriva un momento, più o menolungo, <strong>di</strong> sofferenza <strong>di</strong> natura psicologica. Una malattiadalle mille facce ma dalla quale oggi si può guarire o conla quale si può <strong>di</strong>gnitosamente convivere. Non più il maleoscuro che fino all'800 faceva pensare a soggetti colpiti daazioni demoniache o da fulminazioni <strong>di</strong> natura magica ostregonerie. Fino alla apertura dei cancelli dei manicomi(battaglia <strong>di</strong> civiltà e cultura nella quale <strong>Arezzo</strong> è stataprotagonista d’avanguar<strong>di</strong>a in mezzo a mille reticenze edostacoli), chi soffriva <strong>di</strong> qualunque <strong>di</strong>sturbo mentale o <strong>di</strong>natura psichica, rischiava <strong>di</strong> finire chiuso per tutta la vita inuna struttura psichiatrica.30 anni dopo quella esperienza unica e forse irripetibile,la conoscenza scientifica, ma anche la cultura nella società,hanno compiuto passi da gigante. Oggi sono circa 2.300 lepersone che nell’area aretina sono curate dal Dipartimentodella salute mentale (6.800 nell’intera provincia). Tuttepersone dai 18 anni in su (dei minori, questione delicatissimae complessa, parleremo in un prossimo numero <strong>di</strong> Aerre).Di questi quasi il 40% hanno frequenti accessi al servizio.Soggetti che con i farmaci e le tecniche psicologiche <strong>di</strong>oggi, hanno bisogno <strong>di</strong> mantenere un rapporto <strong>di</strong> cura pernon avere nuovi episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> crisi. Ma anche per loro c’è unagrande speranza <strong>di</strong> ulteriori progressi visti i passi da giganteche la scienza in questo settore ha operato e sta operando intutto il mondo. E la speranza <strong>di</strong> guarire è a volte anche laprima me<strong>di</strong>cina, il miglior aiuto che le persone, ma anche iloro familiari, devono ragionevolmente curare.Ma chi sono questo malati? Sono gli uomini e le donnedella porta accanto. Siamo noi. Perché non si tratta<strong>di</strong> malattie lontane, sconosciute e misteriose. Si va dai<strong>di</strong>sturbi del comportamento alimentare (<strong>di</strong> cui Aerre si ègià ampiamente occupato), alla depressione, dall’ansia, ai<strong>di</strong>sturbi della personalità, dalla schizofrenia alle fobie alpanico: tutte con un minimo comune denominatore, lostress.Stress determinato da molti fattori, che colpisce in modonon uguale anche le classi sociali, stress da cui si fannocurare più le donne rispetto agli uomini, meno inclini adammettere le proprie sofferenze, a volte con conseguenzeanche gravi per sé e per i propri familiari.Stress, panico e depressione interessano in primo luogole fasce più deboli della società. Chi vive in povertà, i<strong>di</strong>soccupati e i licenziati, i cassintegrati, chi subisce lutti gravi,chi si separa, chi ha un livello basso <strong>di</strong> scolarità e culturale,chi vive nelle periferie “brutte”, chi per lunghi perio<strong>di</strong> assiste<strong>di</strong>sabili e ammalati, chi è per qualsiasi ragione emarginatodalla società, chi ha improvvisi crolli del benessere. Ma anchechi ha una vita sregolata o <strong>di</strong>sturbata da fattori esterni, chidorme poco per scelta e chi dorme poco perchè <strong>di</strong>sturbatoda troppi rumori e luci. Chi fa uso <strong>di</strong> sostanze stupefacenti.Un elenco lunghissimo che potrebbe continuare per paginee pagine. E la prima cura resta la prevenzione. Me<strong>di</strong>ca,ma anche sociale. Nel caso del sonno si pensi solo a cosarappresenta il rumore provocato a chi non rispetta le regole(e forse qualcuno dovrebbe provvedere a far rispettare). Epoi la grande “famiglia” <strong>di</strong> chi è in <strong>di</strong>fficoltà economicheperché non ha lavoro o perché l’ha perso. Tra le persone piùesposte a soffrire <strong>di</strong> ansia e stress sono i cassaintegrati chenon “accettano” per la loro <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> ricevere un stipen<strong>di</strong>osenza lavorare: la depressione li colpisce con gran<strong>di</strong>ssimafacilità.Ovviamente non esiste una regola uguale per tutti. Ci sonocon<strong>di</strong>zioni soggettive che rendono ognuno <strong>di</strong>verso dall’altro<strong>di</strong> fronte alle <strong>di</strong>fficoltà della vita. Ma la certezza che unapersona ogni tre nella sua vita attraverserà momenti <strong>di</strong>fficili,fa comprendere quanto siano irrinunciabili adeguate eattente politiche <strong>di</strong> intervento. La “precocità” con cui vieneavviato un soggetto sofferente alla attenzione degli specialistiè fondamentale. In altri campi della me<strong>di</strong>cina questo èormai patrimonio comune: si pensi alla prevenzione congli screening nel campo dei tumori o ai vaccini <strong>di</strong> fronte aivirus influenzali. Il paragone può sembrare forte, ma unaattenzione forte ai problemi psicologici e alle alterazionidelle funzioni mentali è un compito al quale sono chiamatitutti gli operatori della sanità, ad iniziare dai me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>famiglia, con i quali il Dipartimento <strong>di</strong> salute mentale <strong>di</strong><strong>Arezzo</strong> ha avviato un percorso <strong>di</strong> grande qualità e <strong>di</strong> risultatitangibili. Se esclu<strong>di</strong>amo le situazioni <strong>di</strong> patologie acute,in cui l’intervento è spesso quello del 118 o della guar<strong>di</strong>ame<strong>di</strong>ca o del pronto soccorso (attacchi <strong>di</strong> panico, tentativi<strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o, atteggiamenti violenti), il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famigliaè colui che meglio <strong>di</strong> altri riesce a valutare, conoscendo ilquadro clinico del paziente. Sarà proprio lui, nel maggiornumero dei casi, ad inviare il paziente al DSM per la presain caso della persona che avrà una prima valutazione, unarisposta sulle forme <strong>di</strong> cura, l’adozione delle stesse e secondole scelte terapeutiche in<strong>di</strong>viduate, ogni forma <strong>di</strong> assistenzacontinua, breve o lunga che sia la cura stessa.30 31


SALUTEDSM: un gruppo <strong>di</strong> espertiI professionisti che ad <strong>Arezzo</strong> si occupano della salute mentale dei citta<strong>di</strong>niIl servizio per la Salute Mentale Adulti <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> fa partedel Dipartimento Aziendale della Salute Mentale, <strong>di</strong>retto daldr. Aldo D’Arco. Dieci me<strong>di</strong>ci, 40 infermieri specializzati,cinque educatori o terapisti, tre assistenti sociali e una serie<strong>di</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato: sono queste le “truppe”,coor<strong>di</strong>nate dal dr. Giampiero Cesari responsabile del servizio<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, che seguono le migliaia <strong>di</strong> aretini che accedono alservizio. Gli infermieri rappresentano il gruppo <strong>di</strong> operatorinumericamente più importante e che negli anni, grazieall’impegno del loro <strong>di</strong>rettore Mauro Faralli e del capo salaMarco Noveri, ha fatto registrare un’importante crescitaprofessionale. Tanto è che gli infermieri, così come gliassistenti sociali, i terapisti e gli educatori, pur lavorando inéquipe hanno una piena autonomia professionale che li portaad assumere quoti<strong>di</strong>anamente la responsabilità <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong>notevole valore tecnico professionale.Un’attività assicurata 24 ore su 24, con la sede principale inVia Guido Monaco n. 13, con me<strong>di</strong>ci e infermieri presentidalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 14 del sabato.Di notte e nei festivi sono sempre presenti gli infermieri,mentre il me<strong>di</strong>co garantisce la propria reperibilità telefonica(0575/255921, attivo 24 ore su 24).Il servizio per la Salute Mentale Adulti gestisce:il Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> Diagnosi e Cura (S.P.D.C.) per ilricovero ospedaliero <strong>di</strong> pazienti in fase acuta del <strong>di</strong>sturbo con 7posti letto <strong>di</strong> cui è responsabile il dr. Michele Travi coa<strong>di</strong>uvatodalla dr.ssa Annalisa Giannelli. Nel reparto ospedaliero èpossibile accedere a ricoveri in day-hospital;due residenze “case famiglia” per persone con grave <strong>di</strong>sabilitàpsichiatrica e assistenza continuativa nell’arco delle 24 ore inViale Citta<strong>di</strong>ni, 33/5 (0575/255848) e in Viale Citta<strong>di</strong>ni, 33/9(0575/255845) sotto la responsabilità della dr.ssa MarcellaProvenza;una residenza Comunitaria con quin<strong>di</strong>ci posti letto per giovanicon problemi <strong>di</strong> grave <strong>di</strong>sturbo psichico in Via Curtatone, 56(0575/255849 – 0575/254948) seguita dal dr. GiampieroCesari e sei appartamenti assistiti in <strong>di</strong>verse zone <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>;il Centro per il trattamento dei Disturbi del ComportamentoAlimentare <strong>di</strong> cui è responsabile la dr.ssa AlessandraPennacchioni, coa<strong>di</strong>uvata dalla dr.ssa Chiara Mela e dalla dr.ssaDaniela Garzi. Ambulatorio presso l’ospedale San Donato, 2°piano. Per prenotazioni: Accoglienza Salute Mentale Via G.Monaco n. 13, tel. 0575/255921;gli ambulatori per il trattamento dei Disturbi d’Ansia eDepressivi, <strong>di</strong> cui è responsabile la dr.ssa Donatella Mazzi,coa<strong>di</strong>uvata dalla dr.ssa Rossana Vitale e dal dr. Angelo Bianchi.Ambulatorio <strong>Arezzo</strong> presso l’ospedale San Donato, 2° piano,aperto lunedì e giovedì pomeriggio. Ci sono poi gli ambulatoria Monte San Savino, dr.ssa Lorenza Guidelli, e Subbiano,dr.ssa Chiara Mela, e la collaborazione con U.C.P. Civitellain cui viene svolto anche un trattamento <strong>di</strong> gruppo per l’ansiada parte dr. Paolo Martini, precedente Direttore del DSMcoa<strong>di</strong>uvato da infermiere specializzate in questo trattamento;una rete <strong>di</strong> Centri Diurni con <strong>di</strong>verse attività: cucito(0575/23520), ceramica e piccola falegnameria (0575/254944),giar<strong>di</strong>naggio, orticoltura e manutenzione verde (0575/255921)e riabilitazione interpersonale (0575/254944).Il “gruppo adulti” collabora infine in modo sistematici conil servizio per l’Infanzia e Adolescenza (con la partecipazionedella dr.ssa Alessandra Paionni e della dr.ssa Loredana Betti)per migliorare i passaggi dal servizio per infanzia e adolescenzaa quello per gli adulti e per cercare <strong>di</strong> fornire risposte piùadeguate alle problematiche dell’adolescenza.come siaccedealservizioTutti gli interessati possono rivolgersialla Accettazione del Dsm, senzapassare dal Cup: <strong>di</strong>rettamente o surichiesta motivata del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong>me<strong>di</strong>cina generale. In con<strong>di</strong>zionior<strong>di</strong>narie la prima visita viene svoltada uno psichiatra o da uno psicologoentro due settimane dalla richiesta.In con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> urgenza, la personache richiede l’intervento viene visitataimme<strong>di</strong>atamente dallo psichiatra inservizio <strong>di</strong> “pronta <strong>di</strong>sponibilità” nelleore <strong>di</strong>urne feriali o <strong>di</strong> “reperibilità” neigiorni festivi e nelle ore notturne Se siè <strong>di</strong> fronte ad un caso grave o in stato<strong>di</strong> patologia acuta, la richiesta arriveràdal me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, ma32 assai più spesso dal 118 o dal Pronto33Soccorso.


SALUTEDai Tetti Rossi ad oggiLa lunga storia della psichiatria aretina: dalla fine del manicomio ai servizi sul territorioSe la scienza me<strong>di</strong>ca ha compiuto e compie ogni giorno passida gigante nella cura delle malattie mentali, l’esperienza deiTetti Rossi, la stagione culturale che portò all’abbattimento deimanicomi partendo anche da <strong>Arezzo</strong>, ha lasciato una tracciaindelebile nel lavoro <strong>di</strong> oggi. Nell’affrontare i casi dei pazienti,ognuno con la sua storia clinica, ma spesso sociale per ilcontesto in cui si è manifestato il <strong>di</strong>sagio, me<strong>di</strong>ci, infermieri eloro collaboratori lavorano in equipe ed ogni giorno de<strong>di</strong>canoun’ora al lavoro in gruppo per una valutazione dei casi dellepersone prese in carico, una <strong>di</strong>scussione sulle cause dellamalattia sulla migliore terapia e sulle modalità <strong>di</strong> applicazionee attuazione. La terapia è farmacologica e psicologica, nonraramente accompagnata da una valutazione degli assistentisociali, dei terapisti ed educatori e degli psicologi.Forte il legame del Dsm con il Sert, avendo non raramentepazienti a “doppia <strong>di</strong>agnosi”, in cura in entrambi i<strong>di</strong>partimenti, o che al termine della “<strong>di</strong>sintossicazione” dasostanze necessitano <strong>di</strong> terapie anche lunghe nel tempo per iprovocati <strong>di</strong>sagi mentali. Le droghe, cocaina in testa, specie seassunte in giovane età, provocano danni enormi.Me<strong>di</strong>ci e infermieri intervengono frequentemente al ProntoSoccorso, in geriatria, in me<strong>di</strong>cina e negli altri reparti ospedalieri.Ma resta una attività “territoriale”, per la quale sono avviateinteressanti esperienze come quella <strong>di</strong> Civitella, fortementevoluta dal <strong>di</strong>rettore storico del servizio, il dr. Paolo Martini,dove l’ambulatorio e i gruppi sono seguiti in collaborazionenella struttura con i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia: una esperienza riuscitae adesso da attivare anche in altre località.Ciò che è previsto nel Pal e ciò che chiede il Dipartimento,è la <strong>di</strong>ffusione nel territorio della cultura della prevenzione edella in<strong>di</strong>viduazione precoce del <strong>di</strong>sturbo, evitando il fai date che spesso provoca danni maggiori dei benefici: assumerebenzo<strong>di</strong>azepine, cioè i comuni tranquillanti, per più <strong>di</strong> 20-25giorni provoca infatti <strong>di</strong>pendenza.La mappadel volontariatoIl volontariato anche in questo caso gioca un ruolo daprotagonista. Sono quattro le associazioni nate e sviluppatesiad <strong>Arezzo</strong> con attività <strong>di</strong>verse fra loro:Associazione Vivere Insieme Onlus, Via Campo deiMarte, 20 - 52100 <strong>Arezzo</strong> - Tel. 335 1474395 e 05751786314, www.vivereinsieme.net. È formata da personecon <strong>di</strong>sagio psichico, da familiari, da sostenitori esterni eda simpatizzanti. Cura iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione alproblema della salute mentale, partecipa a progetti perfavorire l’inserimento lavorativo delle persone con <strong>di</strong>sabilitàpsichica, gestisce un gruppo <strong>di</strong> auto-aiuto e un telefonoverde.Associazione L’Ancora, Via Cavour, 97 - 52100 <strong>Arezzo</strong> - Tel.0575 351.380 e 0575 299.687, www.associazionelancora.org. È costituita come gruppo <strong>di</strong> auto-aiuto in<strong>di</strong>pendenteper il sostegno a persone sofferenti <strong>di</strong> sindromi depressive;fare educazione sanitaria sulla depressione; favorirel’inserimento sociale e lavorativo degli associati e <strong>di</strong> ogniavente bisogno.Associazione L’Equilibrista, Via Campo <strong>di</strong> Marte, 20 -52100 <strong>Arezzo</strong> - Tel. 329 8933482, www.lequilibrista.it. Halo scopo <strong>di</strong> sensibilizzare i giovani, le famiglie e l’opinionepubblica in generale ai problemi legati ai Disturbi delComportamento Alimentare (D.C.A.).Associazione Dumbo D.A.P., c/o D.S.M., Via G. Monaco- 52100 <strong>Arezzo</strong> - Tel. 0575 255921, www.dumbodap.it. È un gruppo <strong>di</strong> auto-aiuto formato da persone checon<strong>di</strong>vidono i medesimi problemi <strong>di</strong> ansia e attacchi<strong>di</strong> panico per il superamento <strong>di</strong> alcune <strong>di</strong>fficoltà cheostacolano queste persone nella vita quoti<strong>di</strong>ana.34 35


AREZZOPiazza Grande, continuanoL’intesa tra <strong>Comune</strong> e Soprintendenza ai beni culturali ha consentito la ripresa deli lavori <strong>di</strong> riqualificazionecantiere per la pavimentazione. Il contributo della Fondazione Monte dei Paschi <strong>di</strong> SienaA metà gennaio sono ripresi i lavori in piazza Grande. Equesto grazie a un’intesa tra il <strong>Comune</strong> e la Soprintendenza<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Oltre la metà dei lavori sono già stati realizzatie, dopo il ritrovamento <strong>di</strong> una massicciata <strong>di</strong> pietrame ecotto <strong>di</strong> sottofondo che si è rivelata non corrispondentealla quota <strong>di</strong> calpestio antica, è adesso in fase <strong>di</strong> esecuzionela pavimentazione in laterizio a spina <strong>di</strong> pesce.“Ci stiamo muovendo con molta attenzione – ricordal’assessore Franco Dringoli – perché siamo consapevolidella delicatezza e dell’importanza <strong>di</strong> questo intervento edel suo carattere storico visto che l’ultima pavimentazione<strong>di</strong> piazza Grande, una della più belle piazze d’Italia, risale al1931. Siamo in continuo contatto con la Soprintendenzae puntiamo anche al massimo recupero dei lastrici e delmattonato esistenti. In<strong>di</strong>pendentemente dalle strumentalipolemiche che talvolta accompagnano interventi <strong>di</strong> questanatura, credo che tutta la città debba vivere positivamentequesto percorso <strong>di</strong> riqualificazione”.Le indagini chimico-fisiche, effettuate prelevandomateriali dei vari strati, sono state condotte dall’equipedel professor Corrado Gratziu, già or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Petrografiadell’Università <strong>di</strong> Pisa e confermano l’epoca <strong>di</strong> realizzazionedella sottostruttura in pietra, avvalorando quanto riportatonei documenti dell’Archivio Storico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><strong>Arezzo</strong> in relazione all’intervento <strong>di</strong> rifacimento dellapavimentazione <strong>di</strong> Piazza Grande nel 1931. Sulla base<strong>di</strong> queste indagini, l’Ufficio Lavori Pubblici del <strong>Comune</strong>ha avanzato una proposta operativa <strong>di</strong> intervento checonferma quanto già in<strong>di</strong>cato nel progetto esecutivo, cheè stato autorizzato dalla Soprintendenza.Durante gli incontri tra <strong>Comune</strong> e Soprintendenza è inoltrestata confermata la volontà <strong>di</strong> procedere alla redazionecon<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> un regolamento per le manifestazioni dasvolgersi nel centro storico, in<strong>di</strong>viduando le attività egli usi compatibili con il carattere culturale degli spazipubblici storici.Ricor<strong>di</strong>amo che su Piazza Grande l’amministrazionecomunale ha investito un milione e quattrocentoquarantamilaeuro: sono conclusi i lavori riguardanti lapavimentazione lapidea all’interno della piazza e <strong>di</strong> viaVasari. Per quanto riguarda i lastrici, resta solo da eseguireil tratto <strong>di</strong> via Seteria. Sono in corso <strong>di</strong> esecuzione gliinterventi <strong>di</strong> restauro e rifacimento della pavimentazionecentrale in laterizio. Agli interventi realizzati e a quelli infase <strong>di</strong> realizzazione ha contribuito la Fondazione Montedei Paschi con un investimento <strong>di</strong> 700 mila euro.Inoltre, dopo la realizzazione dell’illuminazione artisticomonumentale, la manutenzione delle Logge Vasari e ilavori attualmente in corso, a seguito del trasferimentodegli uffici giu<strong>di</strong>ziari, sono in fase <strong>di</strong> redazione i progettiper il restauro dei palazzi <strong>di</strong> Fraternita e delle Logge. (mc)I RESTAURIAlla fine del 1400 la pavimentazione era in laterizio a spina<strong>di</strong> pesca con “ricorsi” in pietra e nel XVIII secolo la piazzavenne completamente lastricata. Quella che oggi tutticonosciamo fu realizzata all’inizio degli anni Trenta delsecolo scorso, all’interno <strong>di</strong> un progetto più vasto <strong>di</strong> opereche restituì a molti e<strong>di</strong>fici della piazza l’aspetto me<strong>di</strong>evale.Da questa data è possibile riscontrare solo nel 1964 unintervento sistematico <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria consostituzione <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> pavimentazioni in laterizio conmattoni e liste in travertino. Lo stato dell’intera piazza,sottoposta ciclicamente a notevole usura, risultava esseremolto deteriorato. In particolare, le zone centrali, oltreall’aggressione del tempo, hanno subito le conseguenzedei movimenti <strong>di</strong> terra che due volte all’anno sononecessari per lo svolgimento della Giostra del Saracino.Il rinnovo della pavimentazione si connota, per spessori,<strong>di</strong>mensioni, colori, modalità <strong>di</strong> esecuzione e qualità deimateriali, come un restauro <strong>di</strong> quanto fatto nel 1931. Ilterzo lotto dei lavori consiste adesso nella pavimentazionein cotto <strong>di</strong> una superficie totale <strong>di</strong> circa 1805 metriquadrati corrispondente alla parte interna della piazza,dopo il totale smontaggio del mattonato esistente.La Fondazione Monte dei Paschi <strong>di</strong> Siena è un ente noprofit con piena capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto privato, che perseguefini <strong>di</strong> utilità sociale attraverso la gestione del propriopatrimonio, a tale scopo totalmente vincolato e derivante,in primo luogo, dall’originario conferimento dell’aziendabancaria. Obiettivo prioritario della sua attività è lo svilupposostenibile e solidale del territorio e della comunità senese, alfine <strong>di</strong> migliorarne la qualità della vita. A questo si affiancaun impegno costante per lo sviluppo del territorio toscanonel suo complesso, <strong>di</strong> quello italiano, accompagnato dallacrescente attenzione verso aree del mondo più deboli esvantaggiate. Per la realizzazione della sua missione ed ilraggiungimento dei propri obiettivi,la Fondazione opera sotto un dupliceprofilo: da una parte attuando esviluppando una progettualità propria(anche me<strong>di</strong>ante la creazione <strong>di</strong> impresestrumentali), dall’altra, sul modello dellegrantmaking foundation <strong>di</strong> stamponord-americano, erogando contributi afondo perduto per finanziare i progetti presentati da entipubblici o privati senza scopo <strong>di</strong> lucro, ritenuti meritevolidopo apposita selezione. Nel perseguimento della propriamissione sociale, la Fondazione ispira la propria attività aivalori della qualità, da perseguire sia nelle fasi <strong>di</strong> istruttoria,<strong>di</strong> valutazione, <strong>di</strong> comparazione e gestione dei progetti, siacome ricadute derivanti dalla loro attuazione, con particolareriferimento al miglioramento della qualità della vita e allacreazione <strong>di</strong> occupazione. Della sussi<strong>di</strong>arietà, intesa comeaffiancamento degli enti e non come sostituzione degli stessinello svolgimento delle loro funzioni, nella promozione erealizzazione dei progetti purché coerenti con gli scopi dellaFondazione. Della solidarietà, anche attraverso un’equare<strong>di</strong>stribuzione delle risorse generate nelle aree geografiche enelle comunità più svantaggiate. E infine della sostenibilità,per ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali in un’ottica<strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a degli interessi delle generazioni future. LaFondazione Monte dei Paschi <strong>di</strong> Siena destina ogni announa consistente parte delle risorse erogate al settore dell’artecon particolare attenzione al recupero, alla ristrutturazionee valorizzazione del patrimonio storico ed architettonico,favorendo e promuovendo inoltre l’organizzazione <strong>di</strong> mostreo il sostegno alle spese <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong>enti che operano in campo musealee artistico. Nel 2008, la Fondazioneha sostenuto ben 409 progetti <strong>di</strong> terzinel settore dei beni culturali, per unimpegno complessivo che supera i31,5 milioni <strong>di</strong> euro. L’impegno èconcentrato soprattutto negli interventi<strong>di</strong> restauro e manutenzione <strong>di</strong> beni <strong>di</strong> rilevante interessestorico e artistico, principalmente nel territorio senese enell’area toscana (Firenze, Grosseto, <strong>Arezzo</strong>). Importanti ilsostegno anche a progetti nel territorio nazionale. Nel corsodel 2008 è proseguito il recupero artistico e architettonicodelle chiese come elementi centrali nella storia e nellacultura del territorio. Grande attenzione è rivolta anche alleiniziative ed eventi culturali, come le mostre e i concerti, ifestival e all’implementazione delle attività dei musei.36 37


AREZZOFortezza: le immagini e leNon solo il recupero delle mura ma anche il rilancio dell’intera area con ristorante, bar,idee dei progetti <strong>di</strong> restauroluoghi per le esposizioni. Il lavoro del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e dell’Università <strong>di</strong> FirenzeLa Fortezza tornerà ad essere il cuore della città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.Dopo gli interventi <strong>di</strong> restauro del corridoio d’ingresso edegli ambienti collegati, inizieranno tra poco anche quelli <strong>di</strong>maggior rilievo finanziario e <strong>di</strong> maggiore complessità tecnicae cioè il restauro ed il consolidamento del paramento murario.Il costo <strong>di</strong> questo secondo intervento sarà <strong>di</strong> 2 milioni emezzo <strong>di</strong> euro ed il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un contribuito <strong>di</strong>1.700.000 della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Firenze.“Dopo molti anni – ha <strong>di</strong>chiarato l’assessore ai lavori pubbliciFranco Dringoli – prende corpo e forma un progettocomplessivo che si propone come obiettivo prioritario quello<strong>di</strong> ‘restituire’ la Fortezza all’intera città sottraendola allamarginalità in cui si trova attualmente. Per un programmacosì ambizioso, per il quale siamo in continuo contattoe confronto con la Soprintendenza <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, abbiamoscelto una collaborazione <strong>di</strong> assoluto rilievo che qualifica ilnostro intento: il Dipartimento <strong>di</strong> Restauro della Facoltà<strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong> Firenze, un soggetto che mette in campoattività <strong>di</strong>dattica, competenze professionali, tecnologie ecapacità <strong>di</strong> ricerca soprattutto per l’analisi delle pietre e deimateriali e per il consolidamento del paramento murariodella nostra Fortezza”.Ed ecco il metodo, i rilievi, le mappature, i grafici, i progettiper il restauro della Fortezza descritti dal Direttore dell’ufficiolavori pubblici del <strong>Comune</strong> Mauro Senesi: “il restaurodella cortina muraria della Fortezza <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> si ispira acriteri <strong>di</strong> conservazione e consolidamento finalizzati a daresoli<strong>di</strong>tà strutturale e superficiale agli elementi e alle partiche la costituiscono. L’intervento si riferisce ai casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssestopresenti in corrispondenza del Bastione del Belvedere e<strong>di</strong> quelli della Chiesa e del Ponte del Soccorso. L’intentoprimario dell’intervento è quello <strong>di</strong> cristallizzare la situazioneattuale, evitando fenomeni <strong>di</strong> ribaltamento ed ulteriori<strong>di</strong>slocamenti delle porzioni murarie”.Maggiori dettagli vengono in<strong>di</strong>cati da due docenti delDipartimento restauro e conservazione beni architettonicidell’Università <strong>di</strong> Firenze, Grazia Tucci e Maurizio De Vita.“Abbiamo utilizzato strumentazioni avanzate per ‘scansionare’la Fortezza ed è emerso che questa possente struttura nonpresenta lesioni gravi tranne per le parti fatte saltare dallemine delle truppe napoleoniche nel 1800 che vannoriconnesse tra loro. Abbiamo verificato le caratteristiche e<strong>di</strong>l degrado <strong>di</strong> tutte le parti che compongono i 10.000 metriquadrati <strong>di</strong> superficie dei paramenti murari della Fortezzacon l’obiettivo non <strong>di</strong> ricostruirla ma <strong>di</strong> mantenere i suoiaspetti originari perché la pietra non è semplice materia marappresenta un atlante, un libro che ci racconta la storia, inquesto caso della Fortezza”.Contemporaneamente ai lavori in corso, sono già state attivatele procedure per il recupero e la gestione dei vani interni,me<strong>di</strong>ante concessione a privati, della ex Casa del Giar<strong>di</strong>nieree della Casina Fossombroni. Sono ambienti che possonosvolgere un ruolo importante per l’accoglienza <strong>di</strong> visitatorima anche per la promozione delle eccellenze del territorio,dei prodotti tipici, della ristorazione <strong>di</strong> qualità. E nelle fasidel recupero e valorizzazione della Fortezza è previsto anche ilrior<strong>di</strong>no dei percorsi pedonali esterni che si ricollegheranno aquelli esistenti lungo le mura citta<strong>di</strong>ne, in particolare il trattotra Porta San Biagio e Porta Stufi, e l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree<strong>di</strong> sosta nell’ambito della sistemazione delle vie carrabili <strong>di</strong>accesso. Interventi essenziali per aumentare le possibilità <strong>di</strong>fruizione della Fortezza. Particolarmente importanti a questoscopo sono anche gli interventi per restaurare gli ambientiinterni ai Bastioni (troniere e polveriere) da destinare amuseo e spazi promozionali per la città collegati tra loro dalgrande spazio aperto posto al centro della Fortezza, destinatooltre che al passeggio, ad eventi e spettacoli <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni dotato <strong>di</strong> apposito palco con previsione <strong>di</strong>strutture tecnologiche a scomparsa. Per facilitare la fruizione<strong>di</strong> tutti gli spazi interni e per il superamento delle barrierearchitettoniche su tutti i livelli, è prevista la realizzazione <strong>di</strong>un ascensore all’ingresso principale utile al collegamento conla ex caserma già restaurata e con i camminamenti superiori.Inoltre verrà anche riaperta la Porta del Soccorso che saràdotata anch’essa <strong>di</strong> un ascensore e <strong>di</strong> scale in strutturametallica e vetro. (ab)38 39


AREZZOSant’Agostino, la piazza siIn fase conclusiva la progettazione interna, il <strong>Comune</strong> si prepara ad aprire il cantiereprepara a tornare bellaIl percorso partecipativo e la collaborazione <strong>di</strong> molti assessorati2009, l’anno <strong>di</strong> piazza Sant’Agostino. Progetto terminato elavori in vista.6.250 metri quadrati <strong>di</strong> superficie per un impegno <strong>di</strong> spesa<strong>di</strong> 2.800.000 euro: in questi dati c’è tutta l’importanzadell’intervento che sta per partire. L’area verrà interamentepavimentata con lastrico in pietra. Sant’Agostino è una dellepiazze più importanti del centro storico <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, inserita fragli obiettivi fondamentali dell’amministrazione comunale.L’intervento s’inserisce quin<strong>di</strong> in un programma complessivo<strong>di</strong> sistemazione e restauro delle piazze del centro storico,della Fortezza e <strong>di</strong> vari contenitori pubblici da destinare arinnovate funzioni culturali e sociali.Preliminarmente alla progettazione si sono tenuti incontricon i residenti e gli utenti della piazza, dai quali sonoscaturite idee e bisogni recepiti poi nel documentopreliminare alla progettazione contenente le linee guidaseguite per l’intervento. La piazza è stata quin<strong>di</strong> pensatacome area pedonalizzata a uso d’incontro e comunicazione<strong>di</strong>retta e personale. Luogo dove si può conversare, attendere,sostare, correre, riunirsi, passeggiare, giocare, fruibile datutti e <strong>di</strong>sponibile ad accogliere una pluralità <strong>di</strong> attività: lebancarelle del mercato, gli spettacoli all’aperto, i tavolini deicaffè e dei ristoranti.Se da una parte viene esaltata la versatilità del sito, dall’altral’intento dell’amministrazione è quello <strong>di</strong> rimettere “or<strong>di</strong>ne”in un ambito che attualmente si presenta <strong>di</strong>sarticolato,concependo questa opera <strong>di</strong> “abbellimento” non tantocome fine a se stessa ma in un’ottica <strong>di</strong> riequilibrio urbanocomplessivo. L’aggregazione degli elementi e la creazione<strong>di</strong> uno “spazio unico” vengono favoriti attraverso elementi<strong>di</strong> raccordo e apertura <strong>di</strong> spazi oggi in buona parte chiusida muretti e parapetti. Ecco allora il nuovo sagrato, chescaturisce dall’unione dell’area prospiciente la Chiesa con ilparterre, <strong>di</strong>gradare con un’ampia scalinata verso il sottostantecentro della piazza e rendere questa sopraelevata totalmenteattraversabile. Chi proviene da via della Minerva scopriràcosì il prospetto laterale degli ex lavatoi quale nuovo puntofocale. Anche l’area antistante i vecchi lavatoi, ridotta nelle<strong>di</strong>mensioni ma comunque rialzata, si apre e si congiunge<strong>di</strong>rettamente a questo nuovo assetto per finire, tramite gra<strong>di</strong>ni,verso il piano naturale della porzione più a valle. Anche ilterrazzo rialzato <strong>di</strong> fronte alle aperture da via de’ Mannini,scivola con una scalinata verso la zona centrale aprendo allapiazza le due gallerie e congiungendola con il centro storico.Parimenti, la parte bassa della piazza, riportata a un unicolivello e ampliata nelle <strong>di</strong>mensioni, grazie all’arretramentodel parterre <strong>di</strong> fronte al mercato del pesce, confluisce versoil centro.Fulcro “copernicano” dell’intero organismo così delineato,attorno al quale si <strong>di</strong>sporranno come “pianeti” le variezone della piazza, <strong>di</strong>venta la fontana costituita da unpie<strong>di</strong>stallo orizzontale su cui si porrà la vasca con richiamialle preesistenze storiche. Tutti gli elementi si adagianoe si adattano sopra una pavimentazione pensata comeelemento or<strong>di</strong>natore visto che a essa è riservato il compito<strong>di</strong> integrare gli spazi grazie all’omogeneità dei materiali chela compongono. La circolazione veicolare dovrà solo lambirePiazza Sant’Agostino a livello periferico nei due punti <strong>di</strong> viaMargaritone e <strong>di</strong> via della Minerva.Elemento non marginale dell’intervento è il recupero delvolume degli ex lavatoi <strong>di</strong> cui si prevede il restauro delleaperture murate, la ricostruzione interna del porticato conarcate a sesto acuto, la riproposizione del compluvio centralecon copertura vetrata. Gli a<strong>di</strong>acenti bagni pubblici verrannoricostruiti e sottoposti alla gestione e al controllo <strong>di</strong>rettodell’attività da porre in questi locali. La nuova strutturapolivalente, dove si pensa <strong>di</strong> trasferire anche Informagiovani,occuperà anche parte degli spazi degli ex bagni pubbliciopportunamente recuperati.Esterna alla piazza, ma non secondaria nell’economiadell’intervento, sarà la sistemazione <strong>di</strong> Piazzetta delle Paniere.Questa viene riproposta come in origine: separata e <strong>di</strong>stintadalla piazza e non degradante sulla strada ma sopraelevatae riportata in piano con un muro a retta in pietra. Il tratto<strong>di</strong> strada esistente in prosecuzione <strong>di</strong> via de’ Mannini verràlastricato.Trattandosi <strong>di</strong> aree sottoposte a tutela ambientale storicaartistica e archeologica, si è sviluppato un confronto con laSoprintendenza <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> che ha espresso parere favorevole alprogetto definitivo. Sono state anche tenute due conferenze<strong>di</strong> servizio con gli enti gestori delle reti per fare coinciderel’intervento sulla piazza con la sistemazione dei sottoservizi.Per quanto riguarda l’illuminazione, questa <strong>di</strong>sporràcentralmente <strong>di</strong> due linee <strong>di</strong> lampioni, che utilizzano conpiccole integrazioni quelli esistenti, e supportata da apparecchiilluminanti sottogronda, simili per tipologia ad altri giàinstallati in città e che comunque non dovranno alterare ilfascino notturno della piazza. Segnali luminosi a pavimentoe sui muri <strong>di</strong> sostegno delle terrazze sottolineeranno lescalinate <strong>di</strong> accesso ai vari livelli. Fari a terra illuminerannocon luce radente i poli più significativi: la Chiesa, la fontana,gli ex lavatoi. (mc)40 41


DALL’ESPERIENZA DI 16 COOPERATIVE DI TIPO BDELLA NOSTRA PROVINCIANASCE COOBCoob, un consorzio per il territorio/un consorzio per l’inclusione lavorativaACHILLE GRANDICastiglion Fibocchi (ar)IL GIRASOLESansepolcroELIOSMontevarchi (ar)2000 ONLUSCastelFocognano (ar)FUTURA<strong>Arezzo</strong>LA NUOVA IDEA<strong>Arezzo</strong>Settore8stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>progettazione graficamarketing e pubblicitàwww.settore8.itIL CENACOLO<strong>Arezzo</strong>IDEA 2000Pratovecchio (ar)SO.DI.SER<strong>Arezzo</strong>AL PLURALE<strong>Arezzo</strong>ALBATROS<strong>Arezzo</strong>BETA<strong>Arezzo</strong>PRIMAVERACapolona - Subbiano (ar)LA TAPPA<strong>Arezzo</strong>CASTIGLIONESECastiglion Fiorentino (ar)CO.LA.PMonte San Savino (ar)COOB- Consorzio Cooperative Sociali Aretine <strong>di</strong> tipo BPiazza Andromeda, 8 - 52100 <strong>Arezzo</strong> (AR) Tel 0575/370282 – Fax 0575/1824172 www.coob.it info@coob.it42 43


AREZZOIlluminazione migliore, costiGara per l’intero servizio. 15 milioni <strong>di</strong> euro, 10 anni. La gestione affidata alridotti, minor inquinamentoraggruppamento Enel Sole, Etruria Impianti e Consorzio ImpiantiIlluminazione pubblica: 687 impianti con 16.324 punti lucee 1.313 punti luce semaforici gestiti da 42 centraline.Obiettivi del <strong>Comune</strong>: contenere la spesa e migliorare ilservizio. Ed ecco la scelta <strong>di</strong> unificare in una gara unica,riservata a qualificate società del settore, le principalicomponenti del servizio, dalla fornitura <strong>di</strong> energia, agliinvestimenti, dalla manutenzione straor<strong>di</strong>naria a quellaor<strong>di</strong>naria. Una gara europea, nella forma dell’appalto misto,<strong>di</strong> durata decennale, del valore <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci milioni <strong>di</strong> euro,ovvero 1 milione e mezzo annui, trasferendo sostanzialmentenella gara l’importo iscritto a bilancio nel 2008 per l’interoservizio <strong>di</strong> illuminazione pubblica, senza aggravi dunque peril <strong>Comune</strong>. La gara, conclusa il 17 <strong>di</strong>cembre scorso, ha vistola partecipazione <strong>di</strong> un raggruppamento societario costituitoda Enel Sole, Etruria Impianti e Consorzio Arcobaleno.I vantaggi, in termini ambientali e <strong>di</strong> investimenti: la riduzionedei consumi energetici per circa un milione e settecentomilaKWh/annue. Così anche il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> darà il suosignificativo contributo alle richieste del protocollo <strong>di</strong> Kyotoe alle <strong>di</strong>rettive comunitarie. Di conseguenza si avrannominori emissioni <strong>di</strong> anidride carbonica nell’ambiente pari acirca 1.000 tonnellate annue.Gli investimenti che il raggruppamento societario dovràcompiere fin dal primo anno consisteranno nella sostituzionedelle lampade al mercurio a bassissima efficienza e altoconsumo con lampade al so<strong>di</strong>o e a quella delle armatureesistenti con altre rispettose delle normative; nell’inserimento<strong>di</strong> regolatori <strong>di</strong> flusso, <strong>di</strong>spositivi molto utili che consentono<strong>di</strong> abbassare la tensione <strong>di</strong> lavoro nelle ore notturne conconseguente, anche qui, riduzione dei consumi, allungamentodella vita me<strong>di</strong>a della lampade e abbattimento dei costi <strong>di</strong>manutenzione; nella sostituzione <strong>di</strong> 200 pali che presentanofenomeni <strong>di</strong> corrosione alla base, con rischi potenziali per lapubblica incolumità.Verranno poi censiti su supporto informatico e cartaceo gliimpianti e i 17.671 punti luce in modo da creare una bancadati agevole e facilmente consultabile e prenderà corpo unamanutenzione or<strong>di</strong>naria programmata e preventiva che nonsi limiti alla riparazione dei guasti ma a mantenere nel tempoun corretto e adeguato livello <strong>di</strong> funzionalità degli impianti.Infine sarà attivato il servizio <strong>di</strong> pronto intervento: entrodue ore per situazioni <strong>di</strong> pericolo e <strong>di</strong> 24 ore massimeper le riparazioni <strong>di</strong> guasti or<strong>di</strong>nari. A tal fine saranno<strong>di</strong>sponibili uno specifico numero telefonico, fax ed e-mail,opportunamente pubblicizzati al momento dell’inizio dellagestione. Al citta<strong>di</strong>no che usufruirà <strong>di</strong> tale servizio sarannorichieste le generalità per cercare <strong>di</strong> evitare fenomeni <strong>di</strong> falsesegnalazioni. Teniamo presente che si sopperirà così a unasituazione attuale che vede un tempo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 4-5 giorniprima <strong>di</strong> poter avere un intervento per i guasti non urgenti. Il<strong>Comune</strong> potrà così destinare i suoi 4 operai elettricisti, oggiaddetti a riparare i guasti, nella manutenzione impiantisticadegli stabili, delle scuole, degli impianti sportivi o nellarealizzazione <strong>di</strong> nuovi impianti, riducendo così il ricorsoagli appalti esterni. E nonostante la novità introdotta dallagara d’appalto e dal contratto con la società <strong>di</strong> gestione, il<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> continuerà a progettare in proprio larealizzazione <strong>di</strong> nuovi punti luce, oltre a svolgere le operazioni<strong>di</strong> programmazione <strong>di</strong> nuovi interventi, controllo, <strong>di</strong>rezionelavori, collau<strong>di</strong> rispetto all’illuminazione pubblica nelterritorio comunale. (mc)44 45


AISAEuropa ci vuole “ricicloni”AISA“Avanzi Tutta” sul territorioLa scelta <strong>di</strong> fondo dell’Unione Europea: recupero <strong>di</strong> materia ed energiaLe biopattumiere saranno in <strong>di</strong>stribuzione tra poco anche nelle periferie e nelle frazioniLa nuova Direttiva Europea sui rifiuti contiene moltenovità. Elemento rilevante è la necessità <strong>di</strong> non ricorrerealle <strong>di</strong>scariche se non in maniera residuale ma la Direttivapone l’accento su altri due obiettivi <strong>di</strong> non minoreimportanza: la “riduzione – prevenzione” dei rifiuti e il“riciclaggio” <strong>di</strong> materia.All’interno <strong>di</strong> questi obiettivi sono essenziali le “politiche<strong>di</strong> informazione al citta<strong>di</strong>no” e contestualmente le“modalità <strong>di</strong> raccolta e servizio” più adatte a quellospecifico contesto (dove possibile “porta a porta”,meccanizzata, mista).Oltre a ciò il “riciclaggio” <strong>di</strong> materia subor<strong>di</strong>na la“raccolta” <strong>di</strong>fferenziata: non più quin<strong>di</strong> delle percentualidel raccolto ma <strong>di</strong> quanto effettivamente riciclato(materialmente recuperato, riusato, reinserito nel cicloproduttivo). Anche questo fatto pone un accento sullemodalità con cui i citta<strong>di</strong>ni potranno conferire i propririfiuti perché sappiamo che la qualità dei materialiraccolti determina la ricuperabilità della materia <strong>di</strong> cuisono composti.Vedremo quin<strong>di</strong> cassonetti più piccoli? Bidoni stradalispecifici <strong>di</strong> colore <strong>di</strong>verso? Avremo più contenitoridomestici per recuperare la materia e giorni specifici perconferirla al servizio <strong>di</strong> raccolta? Questi sono gli elementiallo stu<strong>di</strong>o dei tecnici per ridurre la massa dei rifiuti,recuperare effettivamente materia, recuperare dove nonvi siano soluzioni <strong>di</strong>verse, energia e, infine, ricorrere ilminimo in<strong>di</strong>spensabile alla <strong>di</strong>scarica. Una cosa è certa:qualunque possano essere le migliori scelte tecniche eimpiantistiche non è possibile continuare a produrreoltre 600 kg pro capite in un anno <strong>di</strong> rifiuti urbani cuisi sommano quelli speciali che sono praticamente ilquadruplo.Per questo la prevenzione della produzione dei rifiutisubor<strong>di</strong>na tutto il resto, compreso il recupero energetico,che è una soluzione essenziale per evitare la <strong>di</strong>scarica.L’obiettivo degli stati membri è quello <strong>di</strong> essere ingrado <strong>di</strong> riciclare e preparare al riutilizzo i rifiuti:si in<strong>di</strong>vidua un fine (riciclaggio) e non un mezzo(le forme <strong>di</strong> raccolta). Le forme <strong>di</strong> raccolta sarannoessenziali per determinare la qualità del raccolto. Ilpunto centrale resta comunque la minimizzazione deirifiuti e del ricorso alla <strong>di</strong>scarica. I migliori sistemi <strong>di</strong>raccolta, l’adeguamento impiantistico, gli impianti <strong>di</strong>compostaggio e <strong>di</strong> stabilizzazione della frazione organicadei rifiuti in<strong>di</strong>fferenziati e la partecipazione consapevoledei citta<strong>di</strong>ni potranno consentire <strong>di</strong> limitare il pericolodella sovrapproduzione dei rifiuti e <strong>di</strong> una loro gestioneal <strong>di</strong> fuori dei controlli <strong>di</strong> legge che rappresenta il veropericolo. (gc)Avanzi Tutta rispetta il suo nome. Conclusa la<strong>di</strong>stribuzione in gran parte della città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, ilprogetto per la raccolta <strong>di</strong>fferenziata dell’organico, avanzaora sul territorio. Aisa ha provveduto finora a <strong>di</strong>stribuireoltre 21.000 biopattumiere. Tra poco sarà la volta delleperiferie e delle frazioni. In programma altre 18.000consegne. L’obiettivo è anche quello <strong>di</strong> coinvolgere gliorganismi <strong>di</strong> partecipazione sul territorio, a cominciaredalle circoscrizioni.Presso gli uffici <strong>di</strong> Aisa in via Trento e Trieste sonosempre <strong>di</strong>sponibili, gratuitamente, i sacchetti incosiddetto MaterB, cioè biodegradabili, da utilizzarenella biopattumiera. I sacchetti sono in ven<strong>di</strong>ta presso lanormale <strong>di</strong>stribuzione commerciale ma Aisa si è attivataper consentire una collaborazione con la grande e piccola<strong>di</strong>stribuzione che permetta <strong>di</strong> acquistare i sacchettiovunque e a prezzo molto contenuto.“Avanzi Tutta sta dando buoni risultati – commenta ilPresidente <strong>di</strong> Aisa, Walter Rossi. La percentuale <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata è aumentata <strong>di</strong> cinque punti in pochimesi e siamo ormai al 35%. Continuiamo a contaresulla fondamentale collaborazione dei citta<strong>di</strong>ni. Sia perquanto riguarda la <strong>di</strong>fferenziata, sia per un uso corretto<strong>di</strong> ogni tipo <strong>di</strong> contenitore. Abbiamo potenziato, tral’altro, anche il servizio per la raccolta degli ingombranti.La qualità della città è nella mani <strong>di</strong> tutti”.46 47


800 210390 <strong>Arezzo</strong>un <strong>Comune</strong> che fa la <strong>di</strong>fferenza! 48 49


ENERGIAEnergicamente, i concorsiProtagonista l’energia nelle <strong>di</strong>verse espressioni artistiche: sport, danza, musica …“Energicamente”, terza e<strong>di</strong>zione, si arricchisce <strong>di</strong>due concorsi. Promotori <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Estra,Coingas, Legambiente e Provincia: il soggetto è la festadell’energia ad <strong>Arezzo</strong>, protagonisti i ragazzi delle scuoleme<strong>di</strong>e e me<strong>di</strong>e superiori, la data <strong>di</strong> consegna lavori il19 aprile. Due i concorsi a partecipazione gratuita:quello cinematografico riservato ai ragazzi delle scuoleme<strong>di</strong>e inferiori <strong>di</strong> tutta la provincia e quello video perle superiori. Il tema: la rappresentazione dell’energianelle sue espressioni. I premi: personal computer, videoproiettore e macchina fotografica <strong>di</strong>gitale per il primo,bicicletta elettrica, videocamera e macchina fotografica<strong>di</strong>gitale per il secondo.Il concorso fotografico è aperto anche alle classi e scuoleche non hanno aderito al progetto Energicamente ed ipartecipanti possono inviare un numero massimo <strong>di</strong> 3foto mentre al concorso video possono partecipare sologli studenti delle scuole che hanno aderito al progettopresentando un video della durata massima <strong>di</strong> 120secon<strong>di</strong>. In entrambi i casi i lavori dovranno riportarenome e cognome dell’autore, titolo, scuola e classe <strong>di</strong>riferimento ed essere inviati a Legambiente, via Roma,18 <strong>Arezzo</strong> entro il 19 aprile. Una commissione <strong>di</strong> espertigiu<strong>di</strong>cherà le realizzazioni e premierà i primi tre vincitori<strong>di</strong> ogni concorso.50 51


ACQUALe scuole aretine scelgonoadesso “acqua in brocca”Il percorso <strong>di</strong>dattico per conoscere la qualità e la bontà della nostra acqua. Per impararea ridurre gli sprechi. Tre le scuole - pilota con “fontanella” e brocche invece <strong>di</strong> bottiglieCirca 900 bambini da 6 a 11 anni, tre scuole-pilota (SanteTani, Montebianco, Pio Borri), oltre 100 insegnanti, 900famiglie: sono i numeri della prima parte del progetto “Acquain brocca”, promosso da <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> con NuoveAcque e altri partner (Arpat, Asl 8, Aato 4, Soroptimist e leDirezioni <strong>di</strong>dattiche I, II, III) e avviato nell’ottobre 2008 conl’obiettivo <strong>di</strong> far conoscere la qualità dell’acqua <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Nelpercorso <strong>di</strong>dattico progettato dagli operatori del CEAA e <strong>di</strong>Legambiente il confronto fra le <strong>di</strong>verse etichette <strong>di</strong>venta ungioco molto istruttivo, non solo per i piccoli, che imparanocosì a leggere e capire il significato delle tabelle sulle bottigliefinora incomprensibili, ma anche per le loro famiglie. L’acqua<strong>di</strong> Montedoglio è buona <strong>di</strong> per sé ed il trattamento effettuatoda Nuove Acque nell’impianto <strong>di</strong> potabilizzazione <strong>di</strong> PoggioCuculo ne migliora ulteriormente la qualità e la sicurezza.Ma il progetto informativo non è solo questo. I bambini <strong>di</strong>14 classi-pilota e i loro insegnanti e <strong>di</strong>rigenti hanno rispostocon entusiasmo all’impegnativo percorso <strong>di</strong>dattico che è statoproposto. Interessante e <strong>di</strong>vertente, fatto <strong>di</strong> informazioni maanche <strong>di</strong> giochi, quiz e laboratori, che ha condotto per manoi bambini alla scoperta della risorsa più preziosa per la vitasulla terra, l’acqua. Per i bambini è stato curioso rendersiconto <strong>di</strong> come arriva l’acqua nelle nostre case, un bene che<strong>di</strong>amo per scontato ma che in realtà per molte culture èun privilegio raro. È stato <strong>di</strong>vertente pensare a tutti gli usiquoti<strong>di</strong>ani dell’acqua per <strong>di</strong>ssetarsi, lavarsi, cucinare, lavorare,tenere la casa pulita. È stato sconvolgente scoprire che solol’1% dell’acqua presente sul pianeta è acqua dolce.Da qui la riflessione sull’importanza <strong>di</strong> non sprecare lanostra acqua, <strong>di</strong> imparare e trasmettere in famiglia tantepiccole buone abitu<strong>di</strong>ni quoti<strong>di</strong>ane per risparmiare questobene prezioso e per trarne anche un beneficio in termini <strong>di</strong>risparmio economico.Per rafforzare il significato del risparmio idrico, anche inrapporto ad altre culture meno fortunate <strong>di</strong> noi, i bambinihanno fatto un bellissimo gioco interculturale progettato dalComitato mon<strong>di</strong>ale per la <strong>di</strong>fesa dell’acqua: tre villaggi, trepozzi da costruire, tante domande a cui rispondere.Ma l’acqua è anche e soprattutto la cosa migliore da bereper sod<strong>di</strong>sfare la sete, per rinfrescarsi e per nutrire il nostrocorpo con tante sostanze minerali preziose. Ed ecco leprove <strong>di</strong> degustazione, che hanno <strong>di</strong>vertito tanto bambinie insegnanti: una vera e propria analisi sensoriale che hapermesso <strong>di</strong> trattare l’acqua (del rubinetto e <strong>di</strong> due note<strong>di</strong>tte <strong>di</strong> acqua minerale) come una bevanda da degustare, un“vino DOC dei bambini” che ha rivelato tanti aspetti <strong>di</strong>versi,se appena ci si presta un po’ <strong>di</strong> attenzione. Il risultato delleprove <strong>di</strong> degustazione è stato che nella maggior parte deicasi i bambini hanno scelto come migliore al gusto proprioquella del rubinetto.Il percorso prosegue con una lezione/laboratorio con gliesperti <strong>di</strong> Nuove Acque in collaborazione con il progetto<strong>di</strong> AATO4 Accadueò: i piccoli si trasformeranno inchimici utilizzando vari kit per sperimentare i processi<strong>di</strong> potabilizzazione dell’acqua. Importante anche la visitaall’impianto <strong>di</strong> potabilizzazione <strong>di</strong> Poggio Cuculo, chepermette <strong>di</strong> conoscere <strong>di</strong>rettamente il percorso dell’acqua delTevere prima <strong>di</strong> arrivare fresca e ottima nelle nostre case.E per finire alcuni incontri preparatori alla Festa dell’acqua,che si terrà a fine anno scolastico all’interno della festa finale<strong>di</strong> Accadueò e che vedrà i bambini, ormai “esperti” proporreiniziative informative, giochi sull’acqua e spettacoli ad altrescolaresche e agli ospiti adulti. Fra le varie idee emerse: scenettee cartelloni pubblicitari ideati dai bambini sul risparmioidrico, prove <strong>di</strong> degustazione e lettura delle etichette, gioco aquiz per i gran<strong>di</strong> sull’acqua, uno spettacolo su musica e acquae persino ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> brocche in terracotta realizzate dai piccoliin un corso <strong>di</strong> ceramica. Ogni classe avrà la sua peculiarietàma per tutti una base comune importante: la consapevolezzache la nostra acqua è buona e va salvaguardata e risparmiatapartendo proprio dalla vita quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> tutti noi.Attivazione, infine, nelle tre scuole-pilota <strong>di</strong> coloratissimefontanelle che possono approvvigionare <strong>di</strong> acqua le borracce<strong>di</strong> “Acqua in brocca” <strong>di</strong>stribuite a tutti i bambini , soprattutto,viene sostituita definitivamente nelle mense la bottiglia <strong>di</strong>acqua minerale con la brocca <strong>di</strong> vetro riempita <strong>di</strong> acqua delrubinetto. Un benvenuto alla brocca sulle tavole, allora, chesignifica anche una sensibile riduzione nella produzione <strong>di</strong>rifiuti da imballaggio (soltanto nelle tre scuole <strong>di</strong> quest’anno20.880 bottiglie in meno).52 53


AREZZOMeno Il carnevale Quin<strong>di</strong>ci: <strong>Arezzo</strong> si risparmiaL’e<strong>di</strong>zione Non solo metano 2009 lascia ma anche la tra<strong>di</strong>zionale elettricità. La sede nuova e si azienda trasferisce offre servizi in via a Montefalco misura delIl fascino è sempre lo stesso, l’allegria contagiosa per bambinie genitori è immutata. Cambia solo la sede dell’e<strong>di</strong>zione 2009del carnevale aretino dell’Orciolaia.Sarà via Montefalco, per tre domeniche consecutive a partiredall’8 febbraio, il palcoscenico della festa che vedrà come attorigli aretini.Alle ore 15 <strong>di</strong> domenica 8, 15 e 22 febbraio i coriandoliinizieranno a coprire le strade citta<strong>di</strong>ne e il suono delle bandemusicali si unirà ai colori delle maschere e dei carri rendendolo spettacolo entusiasmante.Pluto, si affaccerà tra le pareti dei palazzi assieme ai pagliaccie a tanti altri personaggi cari alle bambine e ai bambini; lanovità <strong>di</strong> questa e<strong>di</strong>zione sarà il carro allegorico “Stufati daiComitati”, una pungente satira politica che prende a bersagliogli amministratori citta<strong>di</strong>ni.Ci saranno anche i tra<strong>di</strong>zionali trenini carichi <strong>di</strong> bambine ebambini con i loro genitori al seguito investiti dai coriandoli.Un carnevale caratterizzato dall’allegria e dalle sfilate organizzateda decenni scrupolosamente dai membri del Comitato aretinodell’Orciolaia.Dal 1967 il carnevale dei ragazzi dell’Orciolaia è cresciutograzie agli organizzatori che hanno trasformato la festaparrocchiale in una manifestazione apprezzata anche fuori deiconfini citta<strong>di</strong>ni. Un appuntamento anche per molti turistiche vengono ad <strong>Arezzo</strong> per assistere alle sfilate convinti che “ilcarnevale non si vede ma si fa”. Ed è proprio questo lo spiritoe la forza <strong>di</strong> una grande festa popolare attesa dalle famiglie chetra coriandoli, stelle filanti, suoni, musiche e colori, trascorronomomenti spensierati e in<strong>di</strong>menticabili.Ed è questa la sod<strong>di</strong>sfazione e la gratificazione per i volontariche ogni anno lavorano per rendere possibile il carnevale <strong>di</strong><strong>Arezzo</strong>; uomini e donne laboriosi che con le mani plasmanola cartapesta realizzando carri allegorici <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni eche, con il loro lavoro, permettono la realizzazione delle sfilatecarnevalesche. Persone spinte esclusivamente dalla passione edalla volontà <strong>di</strong> tramandare una tra<strong>di</strong>zione antica, tenuta invita da aretini amanti della propria città e della sua cultura <strong>di</strong>cui il carnevale è una bellissima e calorosa espressione. (al.b)54 55


EDUCAZIONE ALLA SALUTERaffreddore, come farne ameno: istruzioni per l’usoI consigli <strong>di</strong> Afm per prevenire il raffreddore. E se proprio ci si ammala, ecco alcune regoleper curarsi e limitare i “danni”. I bambini hanno me<strong>di</strong>amente da 6 a 10 episo<strong>di</strong> all’annoStarnuti, naso che cola muco, chiuso e <strong>di</strong>fficoltà a respirare…ci siamo beccati un bel raffreddore.Ognuno <strong>di</strong> noi conosce bene i primi segni <strong>di</strong> questa che è unadelle più comuni patologie <strong>di</strong>ffusa specialmente nei bambini,non a caso chiamati anche “mocciosi” per la presenza ricorrente<strong>di</strong> muco nel naso.Si calcola infatti che i bambini abbiano i me<strong>di</strong>a dai sei ai <strong>di</strong>eciraffreddori in un anno.Che cosa è il raffreddore?Il raffreddore è una malattia provocata da virus <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi tipi,se ne conoscono più <strong>di</strong> 200 ed è per questo che ancora ogginon si sono potute mettere a punto cure veramente efficaci.I virus si trasmettono attraverso le goccioline <strong>di</strong> saliva e mucoemessi con gli starnuti e anche con contatto <strong>di</strong>retto; è unamalattia molto contagiosa, basta un semplice starnuto perinfettare chi ci sta vicino.Sebbene la maggior parte delle persone si becchi un belraffreddore in autunno o in inverno, l’esposizione alletemperature fredde sembra non avere relazione con l’istaurarsidella malattia e nemmeno il fatto <strong>di</strong> non essere sufficientementevestiti sembra avere un influenza sul contagio.In autunno ed in inverno stiamo più a lungo in luoghi chiusi edaffollati e i ragazzi tornano a scuola dove si possono contagiarecon estrema facilità.Lo stress, essere fisicamente debilitati, il ciclo mestruale,possono favorire l’insorgere del raffreddore.Come si manifestaVi è un periodo <strong>di</strong> incubazione <strong>di</strong> 2-4 giorni nei quali sipossono avere dei brivi<strong>di</strong>, ecco perché si associa il raffreddoread una esposizione a temperature fredde.I virus vengono a contatto con la mucosa nasale e ne provocanouna irritazione (starnuti) con conseguente <strong>di</strong>latazione deivasi sanguigni che la irrorano (sensazione <strong>di</strong> naso chiuso) eproduzione abbondante <strong>di</strong> muco.La malattia ha in genere un decorso benigno che si risolve in7- 10 giorni.Si possono associare anche la tosse e la sensazione <strong>di</strong> golairritata. Raramente si ha un rialzo febbrile che è sempre <strong>di</strong>lieve entità.Le complicazioni possono coinvolgere trachea, orecchioe bronchi e sono date principalmente da sovrainfezionibatteriche.Se il <strong>di</strong>sturbo persiste per più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci giorni ed è accompagnatoda febbre e da altri sintomi è bene rivolgersi al me<strong>di</strong>co.Come curarsiRicor<strong>di</strong>amoci sempre che i raffreddore è causato da virus enon da batteri quin<strong>di</strong> non serve prendere gli antibiotici.Tutti i farmaci usati agiscono sui sintomi che ci danno piùfasti<strong>di</strong>o; ci liberano il naso e ci fanno respirare meglio.Sono:ANTISTAMINICI: sono farmaci che bloccano la liberazione<strong>di</strong> istamina, uno dei principali me<strong>di</strong>atori <strong>di</strong> tutte le reazioniinfiammatorie e allergiche. L’effetto <strong>di</strong> queste sostanze è moltoefficace nei raffreddori <strong>di</strong> origine allergica ma funzionanoanche nei raffreddori comuni, riducono la produzione <strong>di</strong>muco, starnuti, occhi che lacrimano e calmano lo stimolodella tosse. Gli antistaminici più spesso usati sono: clemastina,desclorfeniramina, feniramina.Controin<strong>di</strong>cazioni: provocano sonnolenza, pertanto se nesconsiglia l’uso in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> lieve entità e per chi deveguidare o svolgere lavori che richiedono l’uso <strong>di</strong> macchinari.Il loro uso è sconsigliato nelle donne in gravidanza, per chisoffre <strong>di</strong> insufficienza epatica e <strong>di</strong> una malattia degli occhichiamata glaucoma.DECONGESTIONANTI o VASOCOSTRITTORI:agiscono provocando la contrazione dei capillari che portanoil sangue alla mucosa nasale. In questo modo si blocca laproduzione del muco, la mucosa si sgonfia e respiriamomeglio.Le preparazioni più usate sono spray, gocce e nebulizzatoria base <strong>di</strong> efedrina, fenilefrina, nafazolina e xilometazolina.Esistono anche sotto forma <strong>di</strong> capsule o compresse, spessoassociate con un antifebbrile (es. paracetamolo).Controin<strong>di</strong>cazioni: l’impiego deve essere limitato nel tempo(3-4 giorni) e per non più <strong>di</strong> 2-3 volte al giorno, questo perevitare che si verifichino effetti sgra<strong>di</strong>ti.Infatti, un uso eccessivo o se deglutiti ( può capitare facilmente)provocano un rialzo della pressione pertanto vanno usati concautela negli ipertesi, nei car<strong>di</strong>opatici e nei <strong>di</strong>abetici.BUONE NORMECome abbiamo detto non esistono delle cure per ilraffreddore ed in genere questo passa da solo nel giro <strong>di</strong> unasettimana.Comunque per attenuare i sintomi e ridurre i fasti<strong>di</strong> sipossono seguire delle semplici regole.Bere molto: acqua, tè, succhi <strong>di</strong> frutta, spremute, perripristinare i liqui<strong>di</strong> persi con la produzione del muco.Controversa l’azione preventiva della Vitamina C: lasua utilità nelle malattie da raffreddamento non è infatti<strong>di</strong>mostrata.Riposare il più possibile.Soffiarsi il naso con molta cautela per evitare per<strong>di</strong>te <strong>di</strong>sangue. Usare fazzoletti <strong>di</strong> carta “usa e getta” per evitare <strong>di</strong><strong>di</strong>ffondere il virus e non scambiarsi spray o stick nasali.Umi<strong>di</strong>ficare bene l’ambiente per rendere più facile larespirazione e lavarsi spesso le mani.Fare fumenti, cioè respirare vapori umi<strong>di</strong>. Il vapore portaimme<strong>di</strong>ato sollievo. All’acqua calda si possono mescolare olibalsamici o anche del bicarbonato.In caso <strong>di</strong> raffreddore nei bambini piccoli che non si sannosoffiare il naso usare la soluzione fisiologica per la puliziadel naso.Si tratta <strong>di</strong> un prodotto la cui composizione è identica allelacrime che è in<strong>di</strong>cato proprio per il “lavaggio” della mucosanasale, non ne causa <strong>di</strong>sidratazione, né rigonfiamento eirritazione.Con il lavaggio si evita che il muco ristagni nel nasino e vipossano sopravvenire infezioni batteriche.Se possibile evitare l’uso delle pompette aspiranti chepotrebbero provocare dolori all’orecchio e lesioni sullemucose nasali.Per far respirare meglio i bambini, specialmente nelleore notturne, può essere utile mettere un cuscino sottoil materasso, dalla parte della testa. Questo piccoloaccorgimento può servire per tenere il nasino più libero.Evitare l’uso, specialmente nei bambini sotto i tre anni, dellepomate balsamiche contenenti la canfora. Questa sostanzainfatti, in alcuni casi, può dar luogo ad effetti spiacevolianche gravi. (gf)56 57


ATAMParcheggi a pagamento:arrivano gli ausiliari AtamControllano le aree gestite dall’Atam. Sono pubblici ufficiali che si occupano non solo delcontrollo del pagamento del parcheggio ma anche dell’assistenza agli automobilistiQualcuno, forse, li avrà già visti controllare le aree <strong>di</strong> sostagestite da Atam parcheggi. Si tratta degli ausiliari del trafficoche prestano il loro servizio dalle 8 della mattina alle 8 <strong>di</strong>sera. Fino ad ora non vestivano alcuna <strong>di</strong>visa, ma si potevano<strong>di</strong>stinguere per un tesserino <strong>di</strong> riconoscimento che ne in<strong>di</strong>ca lemansioni. Tra pochi giorni, invece, anche gli ausiliari del trafficodell’Atam avranno la loro <strong>di</strong>visa in modo da essere facilmentericonoscibili dagli automobilisti, ma non solo. Ed è bene chenessuno faccia confusione. Non si tratta <strong>di</strong> parcheggiatori, ma<strong>di</strong> pubblici ufficiali che svolgono una doppia funzione attornoalle aree <strong>di</strong> sosta. Da una parte controllano la regolarità dellasosta stessa (durata, regolarità del ticket ecc…) e dall’altrasvolgono una importantissima funzione <strong>di</strong> assistenza agliautomobilisti. Basta pensare a quale valore ha la presenza <strong>di</strong> unpubblico ufficiale per scoraggiare i malviventi dall’effettuarefurti all’interno delle auto in sosta o danneggiamenti <strong>di</strong> varianatura. Quante volte ci siamo lamentati <strong>di</strong> aver lasciatol’auto in un parcheggio e <strong>di</strong> averla trovata danneggiata da unaltro automobilista che poi si è allontanato senza lasciare leproprie generalità, costringendoci a pagare il danno procuratosenza poter ricorrere all’assicurazione. Con la presenza degliausiliari del traffico anche questo <strong>di</strong>venterà più <strong>di</strong>fficile. Gliausiliari stanno svolgendo anche un importante servizio <strong>di</strong>informazione sulle tariffe, le fasce orarie della sosta a pagamento,le possibili forme <strong>di</strong> abbonamento. Ma questi sono soltantoalcuni esempi, e forse i più banali, per <strong>di</strong>mostrare l’utilità degliausiliari del traffico che non devono assolutamente essereconsiderati come dei “cecchini” che non aspettano altro chela sosta sia scaduta da un minuto per colpire con il “fogliettorosa”. Saranno loro ad aiutare gli automobilisti a risolverequalunque tipo <strong>di</strong> problema si presenti con il parcheggio. Inuovi assunti dall’Atam parcheggi costituiscono un ulteriore,prezioso presi<strong>di</strong>o del territorio, <strong>di</strong>ventando l’occhio non solo<strong>di</strong> Atam, ma della stessa Polizia Municipale, con la qualehanno uno stretto rapporto, e dell’amministrazione comunalein senso più ampio. Quante volte ci siamo tutti lamentati che,per cattiva informazione, nessuno si cura <strong>di</strong> sostituire unalampa<strong>di</strong>na bruciata dell’illuminazione pubblica, <strong>di</strong> rimuovereun segnale stradale non più valido, <strong>di</strong> riparare una buca che siè aperta sul manto stradale, <strong>di</strong> far rimuovere un’auto che sostada settimane nello stesso posto senza padrone e con gli esempipotremmo andare avanti all’infinito. Con l’entrata in serviziodei 6 ausiliari del traffico (4 uomini e 2 donne) aumentanogli “occhi” dell’amministrazione e, <strong>di</strong> conseguenza, possonomigliorare i servizi che devono essere prestati ai citta<strong>di</strong>ni, sianoessi automobilisti o semplici fruitori della strada. Ecco quin<strong>di</strong>la necessità <strong>di</strong> considerare gli ausiliari del traffico un aiuto enon un “problema” ulteriore.PARCHEGGIO EDENParcheggio Eden: alcuni automobilisti hanno fatto notare che labarriera <strong>di</strong> ingresso rimane chiusa ed il cartello luminoso in<strong>di</strong>caparcheggio completo, anche se ci sono stalli sosta ancora <strong>di</strong>sponibiliall’interno del piazzale. Questa non deve sembrare una stranezzaperché in realtà la colpa non è del computer che gestisce l’ingresso, madegli automobilisti che lasciano le auto fuori dagli spazi regolamentari.Il computer, infatti è impostato per gestire l’ingresso massimo <strong>di</strong>214 auto (pari alla capienza massima dell’impianto). Raggiunto talenumero la barriera <strong>di</strong> accesso si blocca e sul <strong>di</strong>splay esterno appare lascritta: completo. Se qualcuno, invece, è entrato all’interno dell’Edenlasciando la vettura fuori degli spazi regolamentari, il computer laconteggia ugualmente come se avesse posteggiato in maniera regolaree, arrivato a 230 auto all’interno, impe<strong>di</strong>sce nuovi accessi. Quin<strong>di</strong>,nessuna anomalia, ma solo un cattivo utilizzo della sosta da parte<strong>di</strong> alcuni automobilisti. Nel caso in cui un automobilista si trovassein <strong>di</strong>fficoltà nel gestire la sosta, nell’entrare o nell’uscire, basterà cheprema il pulsante della chiamata <strong>di</strong> soccorso ed in brevissimo tempoarriverà uno degli ausiliari a risolvergli qualsiasi tipo <strong>di</strong> problema.58 59


la fabbrica <strong>di</strong>BetaSei un ARTISTA?Un giovane POETA?Uno SCRITTORE?Un CREATIVO?LA VIOLENZACentro Antiviolenza“PRONTO DONNA”Associazione contro la violenza e il maltrattamentosulle donneSULLE DONNENONRIGUARDASOLOChi siamoSiamo un’Associazione <strong>di</strong> volontariato, donne <strong>di</strong>sposte adaiutare altre donne, contro ogni forma <strong>di</strong> violenza. Ci siamopreparate seguendo dei corsi specifici, ed operiamo sulterritorio aretino dal 1989. I nostri servizi <strong>di</strong> accoglienza econsulenza sono completamente gratuiti. Vi si accedetramite appuntamento.Cosa possiamo fare per teAscoltarti.Aiutarti a superare le <strong>di</strong>fficoltà, le problematiche <strong>di</strong> caratterelegale, psicologico e sociale con il supporto <strong>di</strong> professionisteed esperte.Sostenerti nella tua ricerca <strong>di</strong> forza, in<strong>di</strong>pendenza e autonomia.Darti un rifugio temporaneo.settore8.itRichie<strong>di</strong> la nostra collaborazione perrealizzare le tue opere!scrivi a:redazione@efabbrica.itLE DONNE!Ti sarà garantito l’anonimato, non saraigiu<strong>di</strong>cata, non sarai più sola!Per contattarci scriverci o venirci <strong>di</strong>rettamente:Il nostro servizio è aperto:Lunedì dalle 16.00 alle 19.00Martedì dalle 9.00 alle 12.00Giovedì dalle 16.00 alle 19.00La sede è in Piazza Santa Maria in Gra<strong>di</strong>, 4 ad <strong>Arezzo</strong>.Telefono 0575/ 355053prontodonna@intefree.itAssociazione contro la violenza e il maltrattamento sulle Donne Piazza Santa Maria in Gra<strong>di</strong> 4 52100 <strong>Arezzo</strong>Tel. 0575355053 e-mail prontodonna@interfree.it60 Co<strong>di</strong>ce fiscale 9200600051461


AREZZOCarbonaia, spazio impresaLa nuova zona industriale alle porte della città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>AERRE è un mensile al servizio dei citta<strong>di</strong>niche viene <strong>di</strong>stribuito gratuitamente allefamiglie del comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>Per acquistare spazipromozionali su AERREpotete contattare lanostra redazione“Un’area <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssima qualità sia per le sue caratteristicheche per l’accessibilità e la vicinanza all’autostrada. Una grandeopportunità per tutte le imprese che hanno bisogno <strong>di</strong> unasede importante”. Questa la valutazione del Sindaco GiuseppeFanfani sulla nuova zona della Carbonaia. “Un interventoda 23 milioni <strong>di</strong> euro – precisa Attilio Lebole, Presidente delconsorzio La Carbonaia. La prima fase sarà <strong>di</strong> 18 milioni deiquali abbiamo realizzato lavori per 15. Do<strong>di</strong>ci gran<strong>di</strong> lotti suun’area <strong>di</strong> 50 ettari”.“Una zona – come ha ricordato l’assessore Franco Dringoli –che <strong>di</strong>spone già <strong>di</strong> un parcheggio da 170 posti e <strong>di</strong> altri 130posti <strong>di</strong>stribuiti nell’area. È stata realizzata la nuova viabilità <strong>di</strong>accesso ed è in programma anche quella <strong>di</strong> reimmissione nelraccordo”.La nuova viabilità collega il raccordo autostradale <strong>Arezzo</strong> -Battifolle, all’altezza del Km. 2,800, con la nuova rampa <strong>di</strong>uscita per Ponte a Chiani. La lunghezza complessiva del trattoè <strong>di</strong> un chilometro e mezzo circa e comprende anche duerotatorie: una a ridosso del ponte sulla Chiana, già in uso daalcuni mesi, e una più interna destinata a regolare il trafficonella nuova area produttiva in corso <strong>di</strong> completamentodenominata “La Carbonaia”.Un parcheggio <strong>di</strong> circa 8.000 metri quadrati e le sistemazionia verde completano il quadro <strong>di</strong> questa opera.Via Arno 1152100 <strong>Arezzo</strong>Tel. 0575.900309Fax. 0575.911103lele@reteisola.it“Energicamente Kyoto”Due giorni per cambiare il clima - 16/17 febbraio 2009 Piazza S. Iacopo dalle 9 alle 19In occasione dell'anniversario della ratifica del protocollo<strong>di</strong> Kyoto (16 febbraio) Legambiente Circolo "L. Conti",<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Coingas-Estra con il patrocinio dellaProvincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, stanno collaborando alla realizzazione <strong>di</strong>due giornate <strong>di</strong> eventi, <strong>di</strong>battiti, punti informativi sui temi deicambiamenti climatici, emissioni CO2, risparmio energetico,energie rinnovabili.62 63


Aut. PTL/OMF/PMP/737/08In Repubblica Dominicana molti bambinivivono inABBIAMO FATTOcon<strong>di</strong>zioniMOLTO...<strong>di</strong> povertà eemarginazione in cui mancano cibo,acqua potabile, istruzione <strong>di</strong> base eassistenza sanitaria.L’adozione a <strong>di</strong>stanza è la soluzionepiù efficace per cambiare il loro futuro.Con 0,66 centesimi al giorno sostieniINSIEME un bambino e la sua comu-MAnità POSSIAMO partecipando alla FARE realizzazione ANCORA <strong>di</strong> DI PIÙprogetti specifici per il miglioramentodella sua vita, della sua famiglia e dellagrazie sua comunità. al tuo aiutopotremo Il tuo contributo garantire è fondamentale pera garantire un bambino un impegno e a tutta a la lungo sua scuola: termine.Combattere la povertà attraversol’adozione a <strong>di</strong>stanza permette <strong>di</strong>raggiungere risultati concreti.IL VALORE DELL’ ADOZIONE A DISTANZADA GRANDEVOGLIO ANDAREA SCUOLA,MI ACCOMPAGNITU?ADOZIONE A DISTANZAMODULO DI RICHIESTA INFORMAZIONIPer avere maggiori informazioni sull’adozione a <strong>di</strong>stanza, compilaquesto modulo e spe<strong>di</strong>scilo in busta chiusa a Comitato Aretinoper la Cooperazione Decentrata con la Repubblica Dominicanac/o Via C. Concini, 19 - 52100 <strong>Arezzo</strong> (AR), oppure invialo via faxal numero 0575 1824872.Nome ......................Cognome ........................Via/Piazza/Vicolo/Strada............................. n°......... Cap ........... <strong>Comune</strong> .................... Provincia......... Telefono .....................Cellulare ........................ In<strong>di</strong>rizzo e-mail ............................................... Data e luogo ....................Firma ........................Il sottoscritto <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> prestare il proprio consenso al trattamento dei dati personali, aisensi dell’art 13 del decreto legislativo 196/2003, ai fini dell’invio <strong>di</strong> materiale informativosui progetti e le attività del COMITATO ARETINO PER LA COOPERAZIONE DECENTRATACON LA REPUBBLICA DOMINICANA.PER INFORMAZIONItel. 0575 333363 - mail: adozioni@arezzosolidale.ithttp://www.arezzosolidale.itCONTI CORRENTI POSTALI - Ricevuta <strong>di</strong> Versamento - Banco Posta CONTI CORRENTI POSTALI - Ricevuta <strong>di</strong> Accre<strong>di</strong>to -Il Comitato Aretino per la Repubblica Dominicana promuove iniziative <strong>di</strong> scambio, sviluppo e cooperazione tra <strong>Arezzo</strong> e il territoriodominicano. È composto da: <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Ausl 8, Agesci, Baobab - Arci Ragazzi, Associazione Sichemcrocevia dei popoli - Caritas, Caffè River SpA, Centro <strong>di</strong> Documentazione Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Centro Unesco, Comunità Montana delCasentino, Cooperativa Wipala, Emmaus, Legambiente - Circolo Laura Conti, Me<strong>di</strong>ci per l’ambiente, Ucodep, Università degliStu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Siena - Dipartimento <strong>di</strong> Letture Moderne e Scienze dei linguaggi - Master Le Rotte del gusto, Vestri cioccolato Srl.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!