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Caso clinico Sostituzione valvolare aortica in due pazienti ...

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S Casal<strong>in</strong>o et al - <strong>Sostituzione</strong> <strong>valvolare</strong> <strong>in</strong> <strong>due</strong> <strong>pazienti</strong> svegliLa tecnica dell’anestesia peridurale espone il pazienteal potenziale rischio di un ematoma peridurale.Questa complicanza è stata valutata da ampi studi chehanno reclutato un numero elevatissimo di <strong>pazienti</strong>(200 000) e <strong>in</strong> questo campione non si è verificato alcunematoma 19 . Altri lavori riportano una <strong>in</strong>cidenza diematoma di 1 caso ogni 150 000 peridurali eseguite, eun ulteriore studio su oltre 850 000 peridurali evidenziasolo 3 casi di ematoma sp<strong>in</strong>ale 9 . In base ai dati pubblicati,uno studio relativamente recente stima un rischiom<strong>in</strong>imo e un rischio massimo di ematoma sp<strong>in</strong>ale <strong>in</strong>cardiochirurgia. Il rischio di tale evento è compreso tra1/1500 e 1/150 000 procedure 20 .Nell’esperienza del nostro centro su oltre 500 cas<strong>in</strong>on si sono verificate complicanze neurologiche. Pertutti i <strong>pazienti</strong> abbiamo eseguito la procedura attenendocia tutti i criteri di esclusione dettati dalla letteraturae abbiamo eseguito le procedure almeno 2 h prima dellasomm<strong>in</strong>istrazione di epar<strong>in</strong>a necessaria per la CEC.In conclusione, i <strong>pazienti</strong> descritti rappresentano situazionicl<strong>in</strong>iche che sempre più frequentemente giungonoall’osservazione e alle quali è necessario fornireuna risposta terapeutica che riduca i rischi perioperatoriche le comorbilità aumentano <strong>in</strong> misura ragguardevole.Se l’approccio chirurgico m<strong>in</strong>i-<strong>in</strong>vasivo è una dellerisposte a queste nuove frontiere della chirurgia, l’approccioanestesiologico con metodiche locoregionalipuò essere un’altrettanto efficace metodica <strong>in</strong> <strong>pazienti</strong>più anziani e maggiormente compromessi. Le procedurecardiochirurgiche che richiedono CEC possono essereeseguite <strong>in</strong> sicurezza <strong>in</strong> anestesia generale senza <strong>in</strong>tubazionetracheale. Il paziente sveglio e cosciente perioperatoriamentepermette la valutazione della condizioneneurologica.I 2 <strong>pazienti</strong> descritti presentavano un’<strong>in</strong>dicazionechirurgica assoluta e condizioni preoperatorie moltocritiche; i vantaggi di questa tecnica anestesiologicaquali la stabilità emod<strong>in</strong>amica, il non richiedere un’<strong>in</strong>tubazionetracheale, garantire una perfetta analgesiapostoperatoria consentendo di effettuare una valida fisioc<strong>in</strong>esiterapia,riteniamo abbiano ridotto l’elevato rischiochirurgico. Pertanto la nostra esperienza, confortatada alcuni dati della letteratura, ci ha <strong>in</strong>dotto a considerarequesta tecnica anestesiologica come uno deipossibili approcci verso quei <strong>pazienti</strong> nei quali le condizionipreoperatorie fanno ritenere l’<strong>in</strong>tervento chirurgicoad elevato rischio di morbilità postoperatoria.RiassuntoL’età avanzata <strong>in</strong> <strong>pazienti</strong> con patologie associate alla malattiacardiaca determ<strong>in</strong>a un <strong>in</strong>cremento di complicanze e di mortalitàperioperatoria <strong>in</strong> cardiochirurgia. Pertanto si ricercano tecnichechirurgiche e anestesiologiche che limit<strong>in</strong>o la compromissionedella fisiologia del paziente. L’anestesia peridurale toracica alta(HTEA) può essere una delle risposte anestesiologiche a questaesigenza. In cardiochirurgia i potenziali benefici della HTEA <strong>in</strong>cludonoil precoce recupero della coscienza e della respirazionespontanea, la stabilità emod<strong>in</strong>amica, una migliore analgesia, unmiglioramento della funzione polmonare. Tale tecnica permette<strong>in</strong>oltre di poter effettuare l’<strong>in</strong>tervento cardiochirurgico con il pazientesveglio e cosciente. Abbiamo utilizzato la HTEA <strong>in</strong> 2 <strong>pazienti</strong>ultraottantenni sottoposti a sostituzione <strong>valvolare</strong> <strong>aortica</strong>.I 2 <strong>pazienti</strong> presentavano un’<strong>in</strong>dicazione chirurgica assoluta econdizioni preoperatorie estremamente critiche. La tecnica dell’anestesiaperidurale senza <strong>in</strong>tubazione ha permesso di nonsomm<strong>in</strong>istrare alcun anestetico generale, di valutare le funzionicognitive, di non alterare la ventilazione polmonare, di mantenerele fisiologiche pressioni <strong>in</strong>trapolmonari evitando la pressionepositiva del ventilatore meccanico; <strong>in</strong>oltre ha consentito di manteneregli effetti positivi della circolazione polmonare. Riteniamoche la possibilità di non <strong>in</strong>terferire con una <strong>in</strong>tubazione trachealee di monitorare la funzione cerebrale abbia ridotto l’elevatorischio chirurgico.Parole chiave: Anestesia peridurale; Cardiochirurgia.Bibliografia1. Roques F, Nashef SA, Michel P, et al. Risk factors and outcome<strong>in</strong> European cardiac surgery: analysis of the EuroSCOREmult<strong>in</strong>ational database of 19 030 patients. Eur JCardiothorac Surg 1999; 15: 816-23.2. Kirno K, Friberg P, Grzegorczyk A, et al. 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