Caso clinico Sostituzione valvolare aortica in due pazienti ...

Caso clinico Sostituzione valvolare aortica in due pazienti ... Caso clinico Sostituzione valvolare aortica in due pazienti ...

giornaledicardiologia.it
from giornaledicardiologia.it More from this publisher
13.07.2015 Views

S Casalino et al - Sostituzione valvolare in due pazienti sveglifilo coagulativo e non erano in terapia con antiaggregantipiastrinici come clopidogrel o ticlopidina.Un catetere epidurale 19G (Flex Tip Plus, Arrow International,Reading, PA, USA) è stato inserito a livellodello spazio intervertebrale tra T3-T4 e fatto avanzaredi 4 cm sino a raggiungere il corpo vertebrale di T1.Una dose test di 2 ml di lidocaina 2% è stata iniettataper escludere la dislocazione del catetere nello spaziosubaracnoideo. Attraverso il catetere epidurale sonostati iniettati 8 ml di bupivacaina 0.5% e fentanyl 50 gseguiti, attraverso una pompa siringa, da un’infusionecontinua di 0.25% di bupivacaina e fentanyl 4 g/ml,alla velocità di 4 ml/h.Durante la procedura chirurgica i pazienti eseguivanoordini semplici e parlavano per una completa valutazionedelle funzioni cognitive. L’efficacia dell’analgesianel periodo postoperatorio è stata valutata conuna scala analogica visuale (i valori sono compresi tra0 e 10, intendendo 0 l’assenza di dolore e 10 il massimodolore) e si è ottenuta un’efficace analgesica con unpunteggio alla scala analogica visuale tra 0 e 1.Caso 1La paziente di 88 anni, di 150 cm di altezza e 80 kg dipeso con un indice di massa corporea di 35.5 kg/m 2 , eraaffetta da stenosi valvolare aortica severa (area valvolareindicizzata di 0.46 cm 2 /m 2 ), scompenso cardiacocongestizio (classe funzionale NYHA III) con disfunzionediastolica del ventricolo sinistro. La paziente presentavainoltre una stenosi della carotide interna destradell’80% con placca fibrocalcifica, clinicamente asintomaticaper eventi neurologici. La funzione sistolicaventricolare sinistra era conservata. Il valore di Euro-SCORE lineare era di 9 e la mortalità predetta dall’EuroSCORElogistico era del 14.5%. La sostituzione valvolareè stata eseguita in CEC con un tempo di clampaggioaortico di 46 min e di CEC di 62 min. Non si sonoverificate complicanze intra- o postoperatorie. Lapaziente è stata trasferita dalla terapia intensiva in secondagiornata postoperatoria. È stata dimessa in ottavagiornata postoperatoria.Caso 2Il paziente di 81 anni, alto 175 cm e di 80 kg di peso, ricoveratoper scompenso cardiaco congestizio in classefunzionale NYHA III, stenosi aortica severa, insufficienzamitralica moderata, ipertensione polmonare severa,precedenti episodi di fibrillazione atriale, broncopneumopatiacronica ostruttiva con severa compromissionedella funzione polmonare, insufficienza renalecronica con clearence della creatinina di 25 ml/min,diabete non insulino-dipendente. Il valore di EuroSCORElineare era di 12 e la mortalità ricavata dall’Euro-SCORE logistico era del 28.5%. L’ecocardiogrammatranstoracico mostrava una valvola aortica severamentecalcifica con area valvolare di 0.42 cm 2 /m 2 . Il rigurgitomitralico era severo con 55 ml/s di volume rigurgitantecalcolato con la metodica “proximal isovelocity surfacearea”. La pressione in arteria polmonare calcolata all’ecocardiogrammaera di 75 mmHg. La funzione sistolicadel ventricolo sinistro era depressa (frazione dieiezione 35%). La radiografia del torace mostrava unimportante versamento pleurico bilaterale. Le prove difunzionalità respiratoria mostravano una netta riduzionedel volume espiratorio forzato (0.85 l, corrispondential 35% del valore predittivo). I valori di emogasanalisiperioperatori sono indicati nella Tabella 1.Il paziente è stato sottoposto ad intervento di sostituzionevalvolare aortica con impianto di una bioprotesidi 23 mm e di plastica riparativa mitralica utilizzandola tecnica “edge-to-edge” con accesso transaortico.La durata del clampaggio aortico è stata di 46 min e ladurata della CEC di 58 min. Al termine della procedurachirurgica sono stati evacuati 1500 ml di liquidopleurico a destra e 800 ml a sinistra. Negli spazi pleuricisono stati posizionati tubi di drenaggio e la pleura èstata riparata con una sutura di polipropilene. Il periodopostoperatorio non ha presentato problemi clinici eil paziente è stato trasferito in terapia subintensiva ilgiorno successivo all’intervento. È stato dimesso in decimagiornata postoperatoria.DiscussionePotenziali benefici della HTEA in chirurgia cardiacaincludono il precoce recupero della coscienza e dellarespirazione spontanea 8 , la stabilità emodinamica 2 ,analgesia migliore rispetto alle tecniche tradizionali 9 , lariduzione della richiesta di ossigeno 10 , un’ottimale ridistribuzionedel flusso coronarico 10 , la riduzione del rischiodi depressione e dello stress post-trauma 5 , il miglioramentodella funzione polmonare 4 e la precoceestubazione 5 .Dopo un intervento di cardiochirurgia con uso diCEC, l’insufficienza respiratoria è tra le maggiori causedi morbilità potenzialmente fatali 11,12 . La più frequentecausa di fallimento dell’estubazione è la depressionedel livello di coscienza 13 .È qui importante sottolineare che la CEC è un eventoche induce alterazioni della funzione polmonare attraversocomplessi e vari meccanismi patogenetici ed èquindi essa stessa causa di insufficienza respiratoria.La tecnica dell’anestesia peridurale senza intubazioneassomma ai vantaggiosi effetti sopra descritti laTabella 1. Emogasanalisi perioperatoria.Pre-intervento Pre-CEC In CEC Post-CECPaO 258 73 208 67PaCO 238.4 46.4 37.3 45.9pH 7.49 7.41 7.47 7.34CEC = circolazione extracorporea; PaCO 2= pressione di anidridecarbonica nel sangue arterioso; PaO 2= pressione di ossigenonel sangue arterioso.647

G Ital Cardiol Vol 7 Settembre 2006possibilità di non somministrare alcun anestetico generale,di non alterare la ventilazione polmonare, di valutarele funzioni cognitive. La HTEA senza intubazioneoffre il vantaggio di mantenere le fisiologiche pressioniintrapolmonari evitando la pressione positiva intermittentedeterminata dal ventilatore meccanico; inoltremantiene gli effetti positivi della circolazione polmonare.Benché l’anestesia generale sia utilizzata quotidianamentein un grandissimo numero di pazienti senza significativecomplicanze, le documentate risposte emodinamicheall’intubazione orotracheale, alle broncoaspirazionie all’estubazione, possono determinareischemia miocardica 14 . È stato dimostrato che l’intubazionetracheale può giocare un ruolo importante nel determinismodi un’infezione polmonare nei pazientiventilati meccanicamente 14,15 . L’intubazione trachealeè causa di sofferenza della mucosa tracheale, riduce lafunzione mucociliare, determina l’esclusione delle difesedelle vie aeree superiori e riduce la tosse efficace.Eliminare alcuni fattori che contribuiscono ad aumentarel’incidenza di infezioni polmonari nosocomiali,può rappresentare un beneficio, specialmente per i pazientiportatori di protesi valvolari cardiache.La possibilità nei pazienti svegli di valutare la funzionecerebrale durante circolazione extracorporea permetteall’anestesista e al perfusionista di modificare eadeguare la pressione arteriosa e il flusso ematico inCEC se il paziente manifesta un’alterazione della funzionecognitiva 6 .L’eventuale insorgenza di un ictus intraoperatoriopuò essere identificata immediatamente in questi pazienti,soprattutto in caso di stenosi carotidea. In questicasi, l’inizio del trattamento può essere immediato, conil mantenimento di un’euglicemia, una normale tensionedi ossigeno e una pressione di perfusione cerebraleadeguata e tale precocità nel trattamento può determinareun beneficio per il paziente 6 .Alcuni editoriali hanno indicato come estremamenteansiogena per il paziente la coscienza durante alcunimomenti della procedura chirurgica, ad esempio la sternotomia16 . Nei casi descritti, è stato somministrato unbolo di propofol prima di effettuare la sternotomia. L’ipnositransitoria permette al paziente di non apprezzarela manovra e determina inoltre un’apnea transitoria.Tale apnea permette di eseguire la sternotomia senzache vi sia movimento dei polmoni e quindi diminuisceil rischio di pneumotorace.Ad eccezione del bolo di propofol effettuato primadella sternotomia, non si è resa necessaria una sedazionedei 2 pazienti. Come già osservato da altri autori 6 , ipazienti rimangono calmi durante l’intervento; è probabileinfatti che il blocco del sistema nervoso a livellomidollare riduca l’attivazione del sistema reticolareascendente.L’anestesia peridurale non determina blocco motorioe il paziente potrebbe avere attività del diaframmadurante la CEC. Nei casi descritti, all’instaurarsi dellaCEC immediatamente i pazienti hanno presentato un’apneache è terminata solo quando si è riportata la tensionedi ossigeno e di anidride carbonica arteriosa a valorinormali, valori che sono stati deliberatamente tenutialterati (ipocapnia moderata e tensione di ossigenomaggiore della norma) durante la CEC.Il dosaggio di anestetico utilizzato durante la fasechirurgica ha determinato una analgesia completa e nonsi sono resi necessari boli aggiuntivi, né adeguamentidella velocità di infusione del farmaco.La HTEA può ridurre la disfunzione diastolica delventricolo sinistro prevenendo l’ischemia miocardica,in quanto essa inibisce la vasocostrizione coronarica indottadal sistema simpatico 10 ; inoltre, essa può migliorarela funzione sistolica del ventricolo sinistro riducendoneil postcarico ed aumentando il flusso coronarico10 . La HTEA può modulare l’ipossia su base cardiogenica,poiché riducendo il postcarico, riduce lapressione telediastolica ventricolare sinistra, la pressioneatriale sinistra e la congestione polmonare; inoltre,grazie alla riduzione delle resistenze vascolari sistemiche,non rende necessario l’utilizzo di vasodilatatoricome il nitroprussiato di sodio, spesso causa esso stessodi ipossia 12 . Un ulteriore vantaggio è rappresentatodalla riduzione dell’increzione degli ormoni dellostress 17 e quindi dal contenimento della conseguente rispostainfiammatoria sistemica.La depressione del livello di coscienza è la primacausa di fallita estubazione postoperatoria 12 e l’uso dioppiacei per il controllo del dolore può prolungare lasedazione e determinare depressione respiratoria 5 . LaHTEA elimina l’effetto di tali fattori: nei pazienti sveglinon viene alterato lo stato di coscienza, mentre nonè necessario l’utilizzo intraoperatorio di oppiacei.Sebbene analgesici maggiori di recente introduzionecon emivita ultrabreve possono non determinare fenomenidi accumulo nel postoperatorio, essi ripresentanoperò la necessità di un potente analgesico postoperatorioper ottenere un’adeguata copertura antalgica.La HTEA, garantendo una perfetta analgesia intraepostoperatoria senza effetti collaterali, può migliorarela funzione respiratoria permettendo al paziente dieffettuare una tosse efficace e adeguati cicli di fisioterapiarespiratoria.Sebbene nessuno dei singoli miglioramenti citati diper sé riesca a modificare significativamente il decorsopostoperatorio di un singolo paziente 18 , nei pazienticritici, nei quali sono esistenti disfunzioni di più organi,la HTEA può migliorare l’outcome postoperatorio.Ciò in quanto la HTEA garantisce un’efficace analgesiamantenendo l’integrità del livello di coscienza neldecorso postoperatorio. Essa ha così permesso di avviarei pazienti ad un precoce programma di fisiochinesiterapia.Questo aspetto rappresenta un vantaggiodella HTEA rispetto ai comuni protocolli di analgesiapostoperatoria (morfina e.v. e morfina e.v. + farmaciantinfiammatori non steroidei) gravati da maggiori effettisedativi.648

S Casal<strong>in</strong>o et al - <strong>Sostituzione</strong> <strong>valvolare</strong> <strong>in</strong> <strong>due</strong> <strong>pazienti</strong> sveglifilo coagulativo e non erano <strong>in</strong> terapia con antiaggregantipiastr<strong>in</strong>ici come clopidogrel o ticlopid<strong>in</strong>a.Un catetere epidurale 19G (Flex Tip Plus, Arrow International,Read<strong>in</strong>g, PA, USA) è stato <strong>in</strong>serito a livellodello spazio <strong>in</strong>tervertebrale tra T3-T4 e fatto avanzaredi 4 cm s<strong>in</strong>o a raggiungere il corpo vertebrale di T1.Una dose test di 2 ml di lidoca<strong>in</strong>a 2% è stata <strong>in</strong>iettataper escludere la dislocazione del catetere nello spaziosubaracnoideo. Attraverso il catetere epidurale sonostati <strong>in</strong>iettati 8 ml di bupivaca<strong>in</strong>a 0.5% e fentanyl 50 gseguiti, attraverso una pompa sir<strong>in</strong>ga, da un’<strong>in</strong>fusionecont<strong>in</strong>ua di 0.25% di bupivaca<strong>in</strong>a e fentanyl 4 g/ml,alla velocità di 4 ml/h.Durante la procedura chirurgica i <strong>pazienti</strong> eseguivanoord<strong>in</strong>i semplici e parlavano per una completa valutazionedelle funzioni cognitive. L’efficacia dell’analgesianel periodo postoperatorio è stata valutata conuna scala analogica visuale (i valori sono compresi tra0 e 10, <strong>in</strong>tendendo 0 l’assenza di dolore e 10 il massimodolore) e si è ottenuta un’efficace analgesica con unpunteggio alla scala analogica visuale tra 0 e 1.<strong>Caso</strong> 1La paziente di 88 anni, di 150 cm di altezza e 80 kg dipeso con un <strong>in</strong>dice di massa corporea di 35.5 kg/m 2 , eraaffetta da stenosi <strong>valvolare</strong> <strong>aortica</strong> severa (area <strong>valvolare</strong><strong>in</strong>dicizzata di 0.46 cm 2 /m 2 ), scompenso cardiacocongestizio (classe funzionale NYHA III) con disfunzionediastolica del ventricolo s<strong>in</strong>istro. La paziente presentava<strong>in</strong>oltre una stenosi della carotide <strong>in</strong>terna destradell’80% con placca fibrocalcifica, cl<strong>in</strong>icamente as<strong>in</strong>tomaticaper eventi neurologici. La funzione sistolicaventricolare s<strong>in</strong>istra era conservata. Il valore di Euro-SCORE l<strong>in</strong>eare era di 9 e la mortalità predetta dall’EuroSCORElogistico era del 14.5%. La sostituzione <strong>valvolare</strong>è stata eseguita <strong>in</strong> CEC con un tempo di clampaggioaortico di 46 m<strong>in</strong> e di CEC di 62 m<strong>in</strong>. Non si sonoverificate complicanze <strong>in</strong>tra- o postoperatorie. Lapaziente è stata trasferita dalla terapia <strong>in</strong>tensiva <strong>in</strong> secondagiornata postoperatoria. È stata dimessa <strong>in</strong> ottavagiornata postoperatoria.<strong>Caso</strong> 2Il paziente di 81 anni, alto 175 cm e di 80 kg di peso, ricoveratoper scompenso cardiaco congestizio <strong>in</strong> classefunzionale NYHA III, stenosi <strong>aortica</strong> severa, <strong>in</strong>sufficienzamitralica moderata, ipertensione polmonare severa,precedenti episodi di fibrillazione atriale, broncopneumopatiacronica ostruttiva con severa compromissionedella funzione polmonare, <strong>in</strong>sufficienza renalecronica con clearence della creat<strong>in</strong><strong>in</strong>a di 25 ml/m<strong>in</strong>,diabete non <strong>in</strong>sul<strong>in</strong>o-dipendente. Il valore di EuroSCOREl<strong>in</strong>eare era di 12 e la mortalità ricavata dall’Euro-SCORE logistico era del 28.5%. L’ecocardiogrammatranstoracico mostrava una valvola <strong>aortica</strong> severamentecalcifica con area <strong>valvolare</strong> di 0.42 cm 2 /m 2 . Il rigurgitomitralico era severo con 55 ml/s di volume rigurgitantecalcolato con la metodica “proximal isovelocity surfacearea”. La pressione <strong>in</strong> arteria polmonare calcolata all’ecocardiogrammaera di 75 mmHg. La funzione sistolicadel ventricolo s<strong>in</strong>istro era depressa (frazione dieiezione 35%). La radiografia del torace mostrava unimportante versamento pleurico bilaterale. Le prove difunzionalità respiratoria mostravano una netta riduzionedel volume espiratorio forzato (0.85 l, corrispondential 35% del valore predittivo). I valori di emogasanalisiperioperatori sono <strong>in</strong>dicati nella Tabella 1.Il paziente è stato sottoposto ad <strong>in</strong>tervento di sostituzione<strong>valvolare</strong> <strong>aortica</strong> con impianto di una bioprotesidi 23 mm e di plastica riparativa mitralica utilizzandola tecnica “edge-to-edge” con accesso transaortico.La durata del clampaggio aortico è stata di 46 m<strong>in</strong> e ladurata della CEC di 58 m<strong>in</strong>. Al term<strong>in</strong>e della procedurachirurgica sono stati evacuati 1500 ml di liquidopleurico a destra e 800 ml a s<strong>in</strong>istra. Negli spazi pleuricisono stati posizionati tubi di drenaggio e la pleura èstata riparata con una sutura di polipropilene. Il periodopostoperatorio non ha presentato problemi cl<strong>in</strong>ici eil paziente è stato trasferito <strong>in</strong> terapia sub<strong>in</strong>tensiva ilgiorno successivo all’<strong>in</strong>tervento. È stato dimesso <strong>in</strong> decimagiornata postoperatoria.DiscussionePotenziali benefici della HTEA <strong>in</strong> chirurgia cardiaca<strong>in</strong>cludono il precoce recupero della coscienza e dellarespirazione spontanea 8 , la stabilità emod<strong>in</strong>amica 2 ,analgesia migliore rispetto alle tecniche tradizionali 9 , lariduzione della richiesta di ossigeno 10 , un’ottimale ridistribuzionedel flusso coronarico 10 , la riduzione del rischiodi depressione e dello stress post-trauma 5 , il miglioramentodella funzione polmonare 4 e la precoceestubazione 5 .Dopo un <strong>in</strong>tervento di cardiochirurgia con uso diCEC, l’<strong>in</strong>sufficienza respiratoria è tra le maggiori causedi morbilità potenzialmente fatali 11,12 . La più frequentecausa di fallimento dell’estubazione è la depressionedel livello di coscienza 13 .È qui importante sottol<strong>in</strong>eare che la CEC è un eventoche <strong>in</strong>duce alterazioni della funzione polmonare attraversocomplessi e vari meccanismi patogenetici ed èqu<strong>in</strong>di essa stessa causa di <strong>in</strong>sufficienza respiratoria.La tecnica dell’anestesia peridurale senza <strong>in</strong>tubazioneassomma ai vantaggiosi effetti sopra descritti laTabella 1. Emogasanalisi perioperatoria.Pre-<strong>in</strong>tervento Pre-CEC In CEC Post-CECPaO 258 73 208 67PaCO 238.4 46.4 37.3 45.9pH 7.49 7.41 7.47 7.34CEC = circolazione extracorporea; PaCO 2= pressione di anidridecarbonica nel sangue arterioso; PaO 2= pressione di ossigenonel sangue arterioso.647

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!