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StMor 42/2 La cultura - Studia Moralia

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LA CULTURA PIENO SVILUPPO DELL’UMANO 459re limitata alla sfera della pura interiorità, ma piuttosto che vaestesa alla <strong>cultura</strong> familiare, giuridica e sociale in genere. Anzi,sulla scia di J. Messner e Ch. Dawson, Häring definisce la <strong>cultura</strong>come “forma della società” 19 , stemperando in questo modo leaccentuazioni spiritualistiche ancora in voga nell’ambiente tedesco.3.1.3) Il concetto di <strong>cultura</strong> di GSL’ulteriore arricchimento del concetto häringhiano di <strong>cultura</strong>si deve in gran parte alla recezione del dettato della GS. Senzaintrodurre elementi di rottura con le acquisizioni maturatefino a quel tempo 20 , Häring ricorre costantemente alla descrizionedi <strong>cultura</strong> offerta dall’autorevole documento conciliare 21(che egli definisce come una “buona descrizione” 22 ), riproponendolain tutti gli scritti del dopo Concilio fino a Liberi e fedeliin Cristo compreso. Da essa il teologo redentorista media queitratti che, interpretati alla luce delle istanze specificamente cristianedella propria teologia morale, gli consentono di approfondirei seguenti percorsi di ricerca: a) la sottolineatura delsenso di autonomia e di responsabilità che caratterizza l’uma-persegue come obiettivo la cura di tutti i valori umani (cf. HÄRING, Potenza eimpotenza, 266-267).19“<strong>La</strong> <strong>cultura</strong> è la forma della società. Una società senza <strong>cultura</strong> è unasocietà informe, un ammasso, un agglomerato di individui” (Ivi, 266).20Considerando che nel testo di GS convivono diverse accezioni deltermine <strong>cultura</strong> (descrittiva e prescrittiva, socio-etnologica e spirituale),possiamo ribadire una volta di più la sostanziale continuità del pensierohäringhiano. Significativo, al riguardo, è che la definizione messnerianadella <strong>cultura</strong> come “pieno sviluppo dell’umano” è proposta in termini moltosimili da GS 53: EV 1/1492, là dove si afferma che “è proprio della personaumana il non poter raggiungere un livello di vita veramente e pienamenteumano se non mediante la <strong>cultura</strong>”. Per uno sguardo panoramico sul contributodi GS alla definizione del concetto di <strong>cultura</strong>, vedi: F. BOLGIANI,“Alcune osservazioni sul concetto di «<strong>cultura</strong>» nei documenti del VaticanoII”, in AA.Vv., Chiesa per il mondo, II. Fede e prassi, Dehoniane, Bologna1974, 441-481.21GS 53: EV 1/1493-1494.22B. HÄRING, Liberi e fedeli in Cristo. Teologia morale per preti e laici, III.Voi siete la luce del mondo (Mt 5,14), Paoline, Roma 1981, 265 [orig. ingl.:1981].

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