TESI_FILE INTERO - Università degli Studi di Ferrara
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modulatori esercitati sulla risposta da uno stato emozionale negativo in infanti <strong>di</strong> 3 mesi <strong>di</strong>vita fossero esattamente opposti rispetto a quelli <strong>di</strong>mostrati dalla letteratura in infanti <strong>di</strong> 5mesi <strong>di</strong> vita e nell’adulto. I risultati ottenuti in tale indagine (Don<strong>di</strong>, 2008; Franchin, 2006) enel presente esperimento, suggeriscono che il tipico effetto modulatorio (potenziamento)esercitato sulla risposta <strong>di</strong> startle da uno stato affettivo negativo maturi tra i 3 ed i 5 mesi <strong>di</strong>vita. Si potrebbe infatti ipotizzare che le strutture cerebrali coinvolte nel circuito neuraleresponsabile della modulazione affettiva della risposta <strong>di</strong> startle non abbia ancora raggiuntouna maturazione completa a 3 mesi <strong>di</strong> vita.L’ipotesi relativa ad una maturazione neurale potrebbe essere sostenuta anche dai datirelativi ad una <strong>di</strong>fferente velocità <strong>di</strong> elicitazione della risposta a 3 e 5 mesi <strong>di</strong> vita. Un risultatoemerso nei parametri relativi alla velocità della risposta (latenza all’onset e latenza al picco),ha infatti mostrato che gli infanti <strong>di</strong> 3 mesi <strong>di</strong> vita erano caratterizzati da una risposta piùveloce rispetto agli infanti <strong>di</strong> 5 mesi <strong>di</strong> vita. La risposta <strong>di</strong> startle è determinata da una vianeurale estremamente semplice, le cui strutture sono già relativamente mature alla nascita.Tale risultato potrebbe tuttavia essere determinato dal rapido sviluppo neurologico e dalla<strong>di</strong>ffusa riorganizzazione neurale che caratterizza i primi mesi <strong>di</strong> vita. In particolare il periodotra i 3 ed i 5 mesi <strong>di</strong> vita, come è stato evidenziato anche dai dati relativi alla mo<strong>di</strong>ficazioneaffettiva della risposta, potrebbe essere un periodo estremamente sensibile per lariorganizzazione neurale delle sinapsi che fanno riferimento alla via neurale primariaresponsabile dello startle.Nonostante i <strong>di</strong>fferenti pattern modulatori che caratterizzano le due età indagate, irisultati hanno <strong>di</strong>mostrato che solamente l’affettività negativa era in grado <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficarelatenza e ampiezza dello startle. Tali dati avvalorano l’ipotesi sostenuta da Witvliet e Vrana(1995), relativamente al fatto che la risposta <strong>di</strong> startle sia modulata principalmente dalla<strong>di</strong>mensione affettiva della negatività. Le analisi effettuate sulla <strong>di</strong>mensione dell’affettivitàpositiva non hanno infatti rilevato, né a 3 né a 5 mesi <strong>di</strong> vita, alcun effetto della positivitàsulla risposta <strong>di</strong> startle. Solamente i <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> affettività negativa esibiti alle due etàindagate, riuscivano a modulare <strong>di</strong>fferentemente i parametri della risposta <strong>di</strong> startle. Sebbene,infatti, siano stati riscontrati <strong>degli</strong> andamenti modulatori <strong>di</strong>fferenti alle due età, la facilitazionee l’inibizione della risposta <strong>di</strong> startle erano comunque determinati, sia a 3 sia a 5 mesi, dalgrado <strong>di</strong> affettività negativa esibito dall’infante nel corso della sessione sperimentale.Sulla base <strong>di</strong> questi risultati si potrebbe ipotizzare che le strutture neurali in grado <strong>di</strong>mo<strong>di</strong>ficare ampiezza e latenza della risposta siano principalmente quelle connesseall’affettività negativa. Tale ipotesi sembrerebbe trovare conferma nelle esigue conoscenze84