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TESI_FILE INTERO - Università degli Studi di Ferrara

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Stimoli acusticiPer elicitare la risposta <strong>di</strong> startle sono stati utilizzati dei brevi (50 ms) picchi (burst) <strong>di</strong>rumore bianco presentati ad un’intensità <strong>di</strong> 95 dB con un tempo <strong>di</strong> ascesa e <strong>di</strong>scesa imme<strong>di</strong>ati(Balaban, 1995; Berg & Balaban, 1999). Questi venivano prodotti da un generatore <strong>di</strong> rumorebianco customizzato ed erano presentati attraverso due casse acustiche poste ciascuna a circamezzo metro dal bambino.ProceduraGli infanti venivano sistemati sul seggiolino (AIMMSS) al cui fianco era seduto ungenitore. Lo sperimentatore incoraggiava il genitore ad interagire liberamente con il bambino.All’interno del laboratorio veniva creato un ambiente privo <strong>di</strong> <strong>di</strong>strattori, grazie ad alcunetende che isolavano madre e bambino dallo spazio circostante.All’inizio della sessione, lo sperimentatore offriva al bambino ed al genitore alcunigiochi che avevano la funzione <strong>di</strong> attrarre l’attenzione del bambino e <strong>di</strong> consentire allosperimentatore <strong>di</strong> presentare lo stimolo acustico al momento opportuno. L’esperimentoprevedeva la presentazione <strong>di</strong> 12 stimoli acustici. Le stimolazioni venivano presentate senzaalcun preavviso da parte dello sperimentatore. In particolare, gli stimoli erano somministratidallo sperimentatore nel momento in cui gli occhi del bambino fissavano un giocattolo(attenzione ancorata, A), e nei perio<strong>di</strong> in cui gli occhi del bambino mostravano una serie <strong>di</strong>sacca<strong>di</strong> ampie e frequenti in <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rezioni spaziali (destra/sinistra; alto/basso) rispetto algiocattolo proposto (con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> controllo, NA). Inoltre, allo scopo <strong>di</strong> limitare la presenza<strong>di</strong> artefatti dovuti all’attività motoria spontanea dei bambini, le stimolazioni venivanosomministrate approfittando soprattutto dei momenti in cui il bambino non manifestavaun’intensa attività motoria. L’esperimento aveva una durata <strong>di</strong> circa 10 minuti.Co<strong>di</strong>fica dell’attenzioneNel corso dell’esperimento il volto del bambino veniva videoripreso con unatelecamera <strong>di</strong>gitale posta su un treppiede. L’altezza del treppiede e l’angolo <strong>di</strong> ripresa dellavideocamera venivano costantemente monitorati al fine <strong>di</strong> ottenere una corretta visuale (primopiano) del volto e <strong>degli</strong> occhi del bambino. La presentazione <strong>degli</strong> stimoli acustici venivamarcata me<strong>di</strong>ante un led rosso al fine <strong>di</strong> consentire un’identificazione più semplice <strong>degli</strong>stimoli in fase <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica. Le co<strong>di</strong>fiche del comportamento facciale dei soggetti sono stateeffettuate offline me<strong>di</strong>ante il software Adobe Premiere Pro.75

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