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13.07.2015 Views

sorriso, di un’espressione di distress o di una condizione di rilassamento muscolare del voltoal momento della stimolazione sonora.Per identificare il sorriso era necessaria la rilevazione dell’attività del muscolozigomatico maggiore (zygomaticus major) (AU12, Lip corner puller), che sollevaobliquamente verso l’alto gli angoli della bocca, e la pelle in prossimità della porzionemediana inferiore della linea nasolabiale, approfondisce la linea nasolabiale facendoladiventare più evidente e solleva il triangolo infraorbitale (porzione di guancia delimitata dallalinea infraorbitale e dalla piega nasolabiale), rendendo le guance più prominenti (Dondi et al.,2008). Questa azione si poteva presentare sul volto del bambino isolatamente o incombinazione con l’attività del muscolo orbicolare dell’occhio (orbicularis oculi) (AU6,Cheek raiser) (vedi Figura 3.2).Figura 3.2. Esempio di espressione di sorriso. In questaimmagine è evidente la contrazione dei muscolizygomaticus major (AU12) e orbicularis oculi (AU6).Per codificare l’espressione di distress era necessaria la presenza dell’Action Unit 4(AU4), che identifica, nel sistema di codifica Baby FACS, la contrazione del muscoloprocerus. Questa azione si poteva presentare isolatamente o in combinazione con AU3, l’AU1o l’AU2 (v. Figura 3.3). L’AU 4 è l’azione facciale che, secondo Oster (2005), identifica piùchiaramente sul volto del bambino una condizione emozionale a tono edonico negativo. NelFACS (Ekman & Friesen, 2002) l’AU4 designa l’azione che unisce tre distinti muscoli: ildepressor supercilii, che abbassa la porzione mediana esterna delle sopracciglia; il corrugatorsupercilii, che tira la parte interna delle sopracciglia verso il basso (knitting) e il procerus(depressor glabellae), che abbassa gli angoli interni delle sopracciglia e aggrotta la pelle dellaglabella (knotting). Il depressor supercilii e il procerus (depressor glabellae) produconoazioni, negli infanti, simili a quelle prodotte negli adulti. Nel Baby FACS (Oster, in corso distampa) si ha, tuttavia, una netta distinzione tra knitting (AU3) e knotting (AU4) dovuta al58

fatto che, secondo Oster, sul volto del bambino l’azione del knitting è legata alla contrazionedel muscolo corrugator, mentre l’azione del knotting è legata alla contrazione del muscoloprocerus. Secondo il Baby FACS (Oster, in corso di stampa) la combinazione AU3+AU4 èperciò dovuta all’azione congiunta del knitting e del knotting, con diversi gradi diabbassamento delle sopracciglia mediane e laterali.Figura 3.3. Esempio di espressione di distress. Sonoevidenti sulla fronte del bambino l’azione del muscoloprocerus (AU4) che produce l’abbassamento degli angoliinterni delle sopracciglia e il corrugamento della glabella(knotting), e l’azione del muscolo corrugator (AU3), chedetermina l’abbassamento delle sopracciglia verso ilbasso (knitting).Il grado di accordo tra codificatori è stato calcolato sul 25% del campione totale sullabase dell’identificazione delle AUs al momento della stimolazione acustica. L’affidabilità tracodificatori (k di Cohen) è risultata essere alta (k = .95).ProceduraGli infanti venivano sistemati sul seggiolino (AIMMSS) al cui fianco era seduto ungenitore, il quale poteva interagire liberamente con il bambino. All’interno del laboratorioveniva creato un ambiente privo di distrattori, grazie ad alcune tende che isolavano madre ebambino dallo spazio circostante.L’esperimento prevedeva la presentazione di 36 stimoli acustici. Per l’elicitazione delriflesso venivano utilizzati brevi (50 ms) picchi (burst) di rumore bianco ad un’intensitàmedio-alta (95 dB) (Balaban, 1995; Berg & Balaban, 1999). Le stimolazioni venivanopresentate senza alcun preavviso da parte dello sperimentatore. Inoltre, allo scopo di limitarela presenza di artefatti dovuti all’attività motoria spontanea dei bambini, le stimolazioni59

fatto che, secondo Oster, sul volto del bambino l’azione del knitting è legata alla contrazionedel muscolo corrugator, mentre l’azione del knotting è legata alla contrazione del muscoloprocerus. Secondo il Baby FACS (Oster, in corso <strong>di</strong> stampa) la combinazione AU3+AU4 èperciò dovuta all’azione congiunta del knitting e del knotting, con <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong>abbassamento delle sopracciglia me<strong>di</strong>ane e laterali.Figura 3.3. Esempio <strong>di</strong> espressione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stress. Sonoevidenti sulla fronte del bambino l’azione del muscoloprocerus (AU4) che produce l’abbassamento <strong>degli</strong> angoliinterni delle sopracciglia e il corrugamento della glabella(knotting), e l’azione del muscolo corrugator (AU3), chedetermina l’abbassamento delle sopracciglia verso ilbasso (knitting).Il grado <strong>di</strong> accordo tra co<strong>di</strong>ficatori è stato calcolato sul 25% del campione totale sullabase dell’identificazione delle AUs al momento della stimolazione acustica. L’affidabilità traco<strong>di</strong>ficatori (k <strong>di</strong> Cohen) è risultata essere alta (k = .95).ProceduraGli infanti venivano sistemati sul seggiolino (AIMMSS) al cui fianco era seduto ungenitore, il quale poteva interagire liberamente con il bambino. All’interno del laboratorioveniva creato un ambiente privo <strong>di</strong> <strong>di</strong>strattori, grazie ad alcune tende che isolavano madre ebambino dallo spazio circostante.L’esperimento prevedeva la presentazione <strong>di</strong> 36 stimoli acustici. Per l’elicitazione delriflesso venivano utilizzati brevi (50 ms) picchi (burst) <strong>di</strong> rumore bianco ad un’intensitàme<strong>di</strong>o-alta (95 dB) (Balaban, 1995; Berg & Balaban, 1999). Le stimolazioni venivanopresentate senza alcun preavviso da parte dello sperimentatore. Inoltre, allo scopo <strong>di</strong> limitarela presenza <strong>di</strong> artefatti dovuti all’attività motoria spontanea dei bambini, le stimolazioni59

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