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TESI_FILE INTERO - Università degli Studi di Ferrara

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<strong>Stu<strong>di</strong></strong>o 1Esibizione spontanea <strong>di</strong> espressioni facciali <strong>di</strong> emozione e mo<strong>di</strong>ficazionedella risposta <strong>di</strong> startle in lattanti <strong>di</strong> 5 mesi <strong>di</strong> vitaIntroduzioneL’approccio <strong>di</strong>mensionale costituisce il contesto teorico maggiormente <strong>di</strong>ffuso nellaricerca fisiologica e neurofisiologica sulle emozioni (Borod, 1992, 1993; Burgdoff &Panksepp, 2006; Davidson, 1992, 1993; Heponiemi, Ravaja, Elovainio, Naatanen, &Keltikangas-Jarvinen, 2006; Lang, 1995; Watson et al., 1999; Witvliet & Vrana, 1995).Secondo tale approccio il comportamento affettivo sarebbe strutturato conformemente adalcune <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> base, in grado <strong>di</strong> influenzare la <strong>di</strong>rezione e l’intensità <strong>di</strong> qualsiasicomportamento emozionale (Witvliet & Vrana, 1995). La sud<strong>di</strong>visione del comportamentoaffettivo, sulla base della valenza affettiva, in affettività positiva (positive affect) ed affettivitànegativa (negative affect), in particolare, sembra costituire il modello <strong>di</strong>mensionale piùampiamente con<strong>di</strong>viso nella ricerca neuroscientifica (Burgdof & Panksepp, 2006; Davidson,1992, 1993). La positività e la negatività del comportamento affettivo costituirebbero lecomponenti soggettive dell’attività <strong>di</strong> sistemi biocomportamentali <strong>di</strong> base (Watson et al.,1999). In particolare la fluttuazione in queste <strong>di</strong>mensioni rifletterebbe l’opera <strong>di</strong> due sistemimotivazionali che, attraverso una lunga evoluzione, me<strong>di</strong>erebbero l’uno comportamenti <strong>di</strong>rettiall’approccio e l’altro comportamenti <strong>di</strong>retti all’evitamento (Schneirla, 1959; Watson et al.,1999).La bipolarità quale <strong>di</strong>mensione base del comportamento affettivo è sostenuta danumerose evidenze neuroscientifiche. Davidson (1992, 1993), ad esempio, ha proposto unmodello che associa i meccanismi filogeneticamente determinati dell’approccio edell’evitamento alla valenza affettiva positiva e negativa, specificando precise localizzazionicerebrali per queste funzioni. L’utilizzo <strong>di</strong> varie tecniche <strong>di</strong> neuroimmagine ha infatti<strong>di</strong>mostrato l’attivazione <strong>di</strong> specifiche strutture neurali per le emozioni a tono edonico positivoe per le emozioni a tono edonico negativo, sia a livello corticale (Hoshi & Chen, 2002; Lane,Reiman, Bradley, Lang, Ahern, Davidson et al., 1997; Sanchez-Navarro, Martinez-Selva, &Roman, 2005), sia a livello sottocorticale (Le Doux, 1998; Lane et al., 1997; Lang et al.,2000). Allo stesso modo, anche Frijda (1986) considera la struttura bipolare positivo-negativoo piacere-dolore come un meccanismo biologico fondamentale, intrinseco all’organismo, ingrado <strong>di</strong> conferire uno specifico carattere all’esperienza emozionale probabilmente sin dalleprime fasi dello sviluppo (Don<strong>di</strong>, 1993). E’ possibile riscontrare tale struttura anche nella51

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