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TESI_FILE INTERO - Università degli Studi di Ferrara

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RiassuntoUn nuovo approccio metodologico per l’indagine della mo<strong>di</strong>ficazione del riflesso <strong>di</strong>trasalimento (startle) nei primi mesi <strong>di</strong> vitaIl riflesso <strong>di</strong> trasalimento (startle) è una reazione innata <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>fensivo (Lang, 1995;Yeomans, Li, Scott, & Frankland, 2002), deputata all’imme<strong>di</strong>ata reazione dell’organismo inseguito ad uno stimolo improvviso e <strong>di</strong> forte intensità. Lo startle sod<strong>di</strong>sfa ampiamente irequisiti necessari per essere usato strumento d’indagine in quanto è mo<strong>di</strong>ficabiledall’esperienza, è facilmente ed universalmente elicitabile (Lan<strong>di</strong>s & Hunt, 1939) e le suecaratteristiche fisiche e temporali sono ben conosciute e controllabili (Costa & Ricci Bitti,1998; Davis, Hitchcock, & Rosen, 1987).Nonostante l’importanza dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questo riflesso in <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong> ricerca(dallo stu<strong>di</strong>o dei fenomeni motivazionali, emotivi, attentivi, all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> patologie acarico del sistema nervoso centrale; Balaban, 1996; Lang, 1995; Richards, 1998; Prechtl &Beintema, 1964), la mo<strong>di</strong>ficazione dello startle rimane un fenomeno ancora relativamenteinesplorato nella prima infanzia. Lo scarso utilizzo dello startle registrato sino ad ora nellaricerca psicologica dello sviluppo può essere imputato principalmente a due problematiche: la<strong>di</strong>fficoltà nell’in<strong>di</strong>viduare e sviluppare nuove metodologie adatte ad indagare lamo<strong>di</strong>ficazione dello startle nelle prime fasi dello sviluppo; l’intrusività ed l’invasività dellamisurazione che comunemente viene adottata nella rilevazione della risposta <strong>di</strong> startle, cioèl’elettromiografia del riflesso <strong>di</strong> ammiccamento palpebrale.Nel presente lavoro vengono proposti due stu<strong>di</strong> sperimentali che indagano lamo<strong>di</strong>ficazione dello startle attraverso una nuova metodologia misurativa <strong>di</strong> tipo non invasivo(AIMMSS) e un nuovo para<strong>di</strong>gma sperimentale basato sull’utilizzo <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>ci espressivofaccialiinfantili. In particolare, gli in<strong>di</strong>ci principali associati all’esibizione <strong>di</strong> espressionifacciali positive (sorriso) e negative (<strong>di</strong>stress) sono stati co<strong>di</strong>ficati me<strong>di</strong>ante l’utilizzo dei piùnoti sistemi <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica del comportamento facciale infantile (Baby FACS, Oster, in corso <strong>di</strong>stampa; AFFEX, Izard, Dougherty, & Hembree, 1983; MAX, Izard, 1979). Il primo stu<strong>di</strong>o (N= 12) propone un’indagine della modulazione affettiva della risposta <strong>di</strong> startle elicitata inconcomitanza dell’esibizione spontanea da parte <strong>di</strong> infanti <strong>di</strong> 5 mesi <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> espressionifacciali positive (sorriso) e <strong>di</strong> espressioni facciali negative (<strong>di</strong>stress). I risultati ottenutiinducono ad ipotizzare che le espressioni facciali agiscano come una sorta <strong>di</strong> primingmotivazionale in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificare, a seconda del loro carattere negativo (<strong>di</strong>stress) opositivo (sorriso), l’intensità della risposta <strong>di</strong> startle elicitata imme<strong>di</strong>atamente dopo la loro

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