Regolamento edilizio vigente. - Comune di Ferrara
Regolamento edilizio vigente. - Comune di Ferrara Regolamento edilizio vigente. - Comune di Ferrara
1. Per voltura del permesso si intende il trasferimento del titolo già rilasciato, dalsoggetto intestatario originario ai successivi aventi causa.2. La richiesta di voltura non impedisce l’inizio o la prosecuzione dei lavori qualoranon vi sia un contrasto normativo tra il nuovo titolare e il titolo edilizio stesso.3. Richieste di cambiamento di intestatario presentate in corso di istruttoria di unadomanda, prima del rilascio del Permesso, non si configurano come volture, macome nuova domanda di permesso.Art. 34 - Pubblicità dei titoli abilitativi e richiesta di riesame 11. La visione dei Permessi di costruire rilasciati o delle Denunce di Inizio attivitàinsieme ai relativi elaborati progettuali e convenzioni, è disciplinata dalle specifichenorme sull’accesso.2. E’ possibile chiedere al Sindaco, entro dodici mesi dal rilascio del Permesso ovverodall’efficacia della DIA, il riesame per contrasto con le disposizioni di legge o con glistrumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, ai fini dell'annullamento o dellamodifica del permesso stesso. Le richieste devono essere circostanziate. Nonsaranno prese in considerazione richieste generiche o anonime.3. Oltre i termini suddetti l’Amministrazione non disporrà nessun riesame se non inpresenza di una perizia tecnica giurata che individui gli elementi di contrastoedilizio-urbanistico;Art. 35 - Interventi soggetti a denuncia di inizio attività(Articolo abrogato) 2Art. 36 – Modalità(Articolo abrogato) 3123Nuovo testo introdotto con delibera Consiglio Comunale P.G. n. 32/32062/09 del 20/04/2009Articolo abrogato con delibera Consiglio Comunale P.G. n. 32/32062/09 del 20/04/2009Articolo abrogato con delibera Consiglio Comunale P.G. n. 32/32062/09 del 20/04/200960
Titolo IIIPiani attuativiArt. 37 - Definizioni1. I Piani Attuativi sono quegli strumenti che, in accordo con le previsioni del P.R.G. edelle relative norme di attuazione, precisano gli interventi sul territorio e neorganizzano e regolamentano l’attuazione.Rientrano tra questi:- I Piani Particolareggiati di Iniziativa Pubblica o Privata;- I Piani di Zona (P.E.E.P.);- I Piani per gli Insediamenti Produttivi (P.I.P.);- Piani di Recupero Pubblici e Privati (P.d.R.);Art. 38 - Piani particolareggiati di iniziativa privataA ) AUTORIZZAZIONE A PRESENTARE IL PIANO PARTICOLAREGGIATO1. I proprietari compresi negli ambiti di P.R.G. soggetti ad attuazione mediantepiano particolareggiato di iniziativa privata, ove non invitati dal Comune,richiedono preventivamente al Comune medesimo l’autorizzazione a presentareil piano particolareggiato.2. La domanda di autorizzazione a presentare il piano particolareggiato dovràessere accompagnata dai seguenti allegati:- planimetria catastale, in duplice copia, con evidenziata l’area di intervento- planimetria di P.R.G., in duplice copia, con evidenziata l’area di intervento- planimetria schematica, in duplice copia, con indicazione:o degli allacciamenti di progetto alle reti viabili e infrastrutturalio della superficie territoriale in mqo della volumetria massima edificabile in mc, suddivisa per destinazionid’uso- certificazione attestante la proprietà- copia delle richieste di parere preventivo all’AGEA e all’ACOSEA e alcompetente Consorzio di Bonifica, con i rispettivi timbri di ricevuta.3. Il responsabile del procedimento verifica la conformità della domanda aglistrumenti urbanistici vigenti e adottati, l’eventuale esistenza di problemiconnessi al contesto insediativo, nonché la sussistenza dell’effettiva possibilitàtecnica di urbanizzare le aree interessate, in particolare per quanto attieneall’esistenza di idonee reti infrastrutturali.4. A tal fine, il responsabile del procedimento indice una apposita Conferenza diServizi con AGEA, ACOSEA e Servizio Viabilità e Traffico, da tenersi entro 30giorni dalla presentazione dell’istanza, nel caso in cui entro tale termine nonsiano pervenuti i relativi pareri in relazione all’esistenza o meno di particolariproblematiche relative alle reti infrastrutturali di specifica competenza, inconnessione all’urbanizzazione dell’area.5. Il rilascio dell’autorizzazione viene effettuato dalla Giunta Comunale.61
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Titolo IIIPiani attuativiArt. 37 - Definizioni1. I Piani Attuativi sono quegli strumenti che, in accordo con le previsioni del P.R.G. edelle relative norme <strong>di</strong> attuazione, precisano gli interventi sul territorio e neorganizzano e regolamentano l’attuazione.Rientrano tra questi:- I Piani Particolareggiati <strong>di</strong> Iniziativa Pubblica o Privata;- I Piani <strong>di</strong> Zona (P.E.E.P.);- I Piani per gli Inse<strong>di</strong>amenti Produttivi (P.I.P.);- Piani <strong>di</strong> Recupero Pubblici e Privati (P.d.R.);Art. 38 - Piani particolareggiati <strong>di</strong> iniziativa privataA ) AUTORIZZAZIONE A PRESENTARE IL PIANO PARTICOLAREGGIATO1. I proprietari compresi negli ambiti <strong>di</strong> P.R.G. soggetti ad attuazione me<strong>di</strong>antepiano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa privata, ove non invitati dal <strong>Comune</strong>,richiedono preventivamente al <strong>Comune</strong> medesimo l’autorizzazione a presentareil piano particolareggiato.2. La domanda <strong>di</strong> autorizzazione a presentare il piano particolareggiato dovràessere accompagnata dai seguenti allegati:- planimetria catastale, in duplice copia, con evidenziata l’area <strong>di</strong> intervento- planimetria <strong>di</strong> P.R.G., in duplice copia, con evidenziata l’area <strong>di</strong> intervento- planimetria schematica, in duplice copia, con in<strong>di</strong>cazione:o degli allacciamenti <strong>di</strong> progetto alle reti viabili e infrastrutturalio della superficie territoriale in mqo della volumetria massima e<strong>di</strong>ficabile in mc, sud<strong>di</strong>visa per destinazionid’uso- certificazione attestante la proprietà- copia delle richieste <strong>di</strong> parere preventivo all’AGEA e all’ACOSEA e alcompetente Consorzio <strong>di</strong> Bonifica, con i rispettivi timbri <strong>di</strong> ricevuta.3. Il responsabile del proce<strong>di</strong>mento verifica la conformità della domanda aglistrumenti urbanistici vigenti e adottati, l’eventuale esistenza <strong>di</strong> problemiconnessi al contesto inse<strong>di</strong>ativo, nonché la sussistenza dell’effettiva possibilitàtecnica <strong>di</strong> urbanizzare le aree interessate, in particolare per quanto attieneall’esistenza <strong>di</strong> idonee reti infrastrutturali.4. A tal fine, il responsabile del proce<strong>di</strong>mento in<strong>di</strong>ce una apposita Conferenza <strong>di</strong>Servizi con AGEA, ACOSEA e Servizio Viabilità e Traffico, da tenersi entro 30giorni dalla presentazione dell’istanza, nel caso in cui entro tale termine nonsiano pervenuti i relativi pareri in relazione all’esistenza o meno <strong>di</strong> particolariproblematiche relative alle reti infrastrutturali <strong>di</strong> specifica competenza, inconnessione all’urbanizzazione dell’area.5. Il rilascio dell’autorizzazione viene effettuato dalla Giunta Comunale.61