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Relazione tecnico illustrativa - La Venaria Reale

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<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoIndice1 INTRODUZIONE ............................................................................................................................ 21.1 Premessa e motivazioni del progetto ................................................................................. 21.2 <strong>La</strong> situazione attuale ............................................................................................................. 31.3 Compatibilità urbanistica e pianificatoria ......................................................................... 41.4 Vincoli ...................................................................................................................................... 61.5 Aspetti Geologici e geotecnici ........................................................................................... 61.6 Aspetti idrogeologici ed idraulici......................................................................................... 71.6.1 Complessi idrogeologici ............................................................................................................................. 71.6.2 Isopieze della falda ................................................................................................................................... 101.6.3 Soggiacenza della falda .......................................................................................................................... 121.6.4 Reti di drenaggio superficiali ................................................................................................................... 141.6.4.1 Inquadramento territoriale....................................................................................................................... 141.6.4.2 Criticità idrauliche ..................................................................................................................................... 141.7 Verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui alla Deliberazione dellaGiunta Comunale n. 205 del 22/09/2011 ......................................................................... 151.7.1 Verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui al punto 1 della Deliberazione dellaGiunta Comunale n. 205 del 22/09/2011 .............................................................................................. 171.8 Aspetti Ambientali ............................................................................................................... 311.8.1 Misure di mitigazione in fase di cantiere ............................................................................................... 311.8.2 Terre e rocce da scavo ............................................................................................................................ 332 DESCRIZIONE DEL PROGETTO ...................................................................................................... 372.1 Linee guida progettuali per l’integrazione delle opere nel complesso della<strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> e disponibilità delle aree .......................................................................... 372.2 Le caratteristiche funzionali e compositive .................................................................... 382.3 Descrizione dell’opera ........................................................................................................ 402.3.1 Pacchetti di pavimentazione .................................................................................................................. 462.4 Disegno architettonico- formale del parcheggio, scelta di materiali ......................... 472.5 Utilizzo della vegetazione ................................................................................................... 512.5.1 Interventi di inserimento a verde del Parcheggio A ........................................................................... 522.5.2 Interventi di inserimento a verde del Parcheggio B ............................................................................ 532.5.3 Transitabilità e passaggi fauna dei parcheggi .................................................................................... 532.5.4 Ricostituzione del corridoio ecologico del Torrente Ceronda .......................................................... 542.6 Le reti tecnologiche e gli impianti per il funzionamento................................................ 552.6.1 Le reti idriche .............................................................................................................................................. 552.6.2 Le reti tecnologiche .................................................................................................................................. 573 OPERE DI PROGETTO PER LA SICUREZZA IDRAULICA DEL PARCHEGGIO ........................................... 603.1 Misure di salvaguardia per gli utenti ................................................................................. 614 IMPORTO DEI LAVORI ................................................................................................................. 625 INCIDENZA PERCENTUALE DELLA MANODOPERA ........................................................................... 62Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 1


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo1 INTRODUZIONE1.1 Premessa e motivazioni del progettoLe opere in progetto fanno parte dell’elenco degli interventi ammissibili alfinanziamento POR FESR – Asse III – Attività III.1.1. “Tutela dei beni ambientali eculturali”, secondo la deliberazione della Giunta regionale n. 100-10542 del29/12/2008 integrata da DGR n. 36-11187 del 6 aprile 2009.In particolare il progetto in esame è inserito all’interno del Sistema integratodelle residenze sabaude e dei castelli con la seguente dicitura: Consorzio “<strong>La</strong><strong>Venaria</strong> reale” - Parcheggi e Viabilità a servizio del complesso in Comune di<strong>Venaria</strong>.Il progetto prevede la realizzazione di due aree a parcheggio e di una viabilitàdi distribuzione e servizio nei pressi della Reggia della <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>, all’internodel Parco della Mandria.<strong>La</strong> realizzazione dei nuovi parcheggi a servizio della Reggia della <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>si inquadra all’interno del percorso già tracciato dall’Accordo di ProgrammaQuadro siglato nel settembre del 1999 tra il Ministero dei Beni e delle AttivitàCulturali, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, ilComune di <strong>Venaria</strong> ed il Comune di Druento. Tale accordo ha come obbiettivoquello di creare intorno al complesso della Reggia e del Parco della Mandria,facenti parte di un più ampio itinerario costituito dal circuito delle “ResidenzeSabaude”, un “Grande Centro di Cultura Europea” e di interesse internazionaleincentrato sul valore storico, architettonico, culturale ed ambientale delcomplesso stesso.Tale percorso ha già portato al restauro ed alla valorizzazione della Reggia edel Borgo Castello della Mandria, con un conseguente ed immediatorafforzamento dell’attrattiva turistica in particolare per la Reggia che, utilizzataper l’organizzazione di importanti eventi, è diventata uno dei maggiori centri diriferimento turistico - culturale a livello nazionale.<strong>La</strong> realizzazione di due nuove aree adibite a parcheggio e la relativa viabilitàd’accesso, è un intervento caldeggiato e previsto sia dall’Ente Parco dellaMandria (nella sua II Variante al Piano d’Area), sia dallo stesso Comune di<strong>Venaria</strong>, in quanto tali aree consentiranno una razionalizzazione della funzioneparcheggio dei flussi di visitatori del complesso monumentale, in previsione dinuovi e sempre più numerosi eventi artistico – culturali.Tali flussi dovranno trovare, poco lontano dai punti di interesse, aree adibite allasosta adeguate sia dal punto di vista funzionale cha dal punto di vistapaesaggistico, al fine di inserirsi al meglio all’interno del complesso storicoculturale del quale sono a servizio.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 2


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoInoltre la realizzazione della viabilità a servizio delle due nuove aree adibite aparcheggio consente di liberare e decongestionare la via Carlo Emanuele IIche, ad oggi, è interessata da traffico di tipo industriale (a causa della vicinaMagneti Marelli), da quello dei visitatori del Parco, della Reggia e dei Giardini edal trasporto pubblico. Grazie a questo intervento si potrebbe prevederne infuturo la completa pedonalizzazione, nella parte confinante con la Reggia.1.2 <strong>La</strong> situazione attualeAllo stato attuale la Reggia della <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> risulta servita da due aree disosta costituite dal nuovo parcheggio Juvarra (a sud della Reggia edaccessibile da Via Don Sapino), avente capacità pari a circa 800 stalli e, sul latonord, dal viale Carlo Emanuele II che serve contemporaneamente la Reggia, iGiardini e l’ingresso al Parco della Mandria.E’ da sottolineare come attualmente il principale acceso alla Reggia da partedei flussi turistici avvenga sia dall’uscita della tangenziale di Savonera, e quindiattraverso l’abitato di Savonera e Via Don Sapino (con immediato accesso alparcheggio Juvarra), sia dall’uscita di <strong>Venaria</strong>/Druento, con attraversamentodell’abitato di <strong>Venaria</strong> per accedere al parcheggio Juvarra o al viale CarloEmanuele II.Inoltre a febbraio 2011 è stata realizzato ed aperto al traffico, da parte dellaProvincia di Torino, il completamento della tangenziale di Borgaro e <strong>Venaria</strong>che consente un più agevole collegamento tra la tangenziale stessa e laReggia sul lato nord, costituendo la principale via d’accesso dei flussi turistici alcomplesso monumentale.Tale viabilità rientra nel percorso delineato dall’Accordo di Programma Quadroper il “recupero e la valorizzazione della Reggia di <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> e del BorgoCastello”, sottoscritto nel 1999 tra gli Enti coinvolti (Ministero per i beni e leattività culturali, Regione, Provincia, Comuni), e nel quadro programmatico deisuccessivi accordi attuativi o conseguenti.Nello stesso, oltre a definire la viabilità di accesso al Complesso, vienespecificata la necessità di realizzare all’interno del Comune di <strong>Venaria</strong> dellearee di parcheggio a sud (parcheggio Juvarra) ed a nord della Reggia,distinguendo per quest’ultimo un intervento su un’area più prossima all’ingressodella Reggia ed uno lungo Viale Carlo Emanuele II, per una capienzacomplessiva indicativa di circa 2300 posti auto.Unitamente a tali interventi la Provincia di Torino ha individuato la necessità diprocedere alla sistemazione idraulica d’alveo e spondale del Torrente Cerondanel tratto compreso tra il Comune di Druento ed il Comune di <strong>Venaria</strong>, concontestuale risoluzione della modesta portata in termini di smaltimento ditraffico veicolare dei due ponti presenti nel tratto in questione: il Ponte Verde,che consente l’accesso al Parco della Mandria da viale Carlo Emanuele II ed ilponte Amedeo di Castellamonte che consente l’accesso al Parco, alla Reggiaed al centro storico di <strong>Venaria</strong> dalla SP1. Al tal fine sarà prevista in futuro laRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 3


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivorealizzazione di una nuova viabilità e di un nuovo ponte che consentirà ilcollegamento tra la SP1 e Viale Carlo Emanuele II a monte dell’attuale PonteAmedeo di Castellamonte.Nel complesso gli interventi oggetto del presente Progetto Esecutivo sisuddividono in tre parti d’opera rappresentate da: un’area adibita a parcheggio prossima alla Reggia e compresa tra VialeCastellamonte, il Torrente Ceronda ed il centro storico del Comune di<strong>Venaria</strong>. Tale area, denominata Parcheggio A, ha una capacitàcomplessiva di circa 272 posti auto di cui 6 da destinarsi ai disabili e 24 alleautorità. Annessa a tale area verrà realizzata una viabilità di accesso alparcheggio stesso ed un prolungamento di un percorso naturalisticoesistente. una nuova viabilità tra il ponte Amedeo di Castellamonte ed il Viale CarloEmanuele II, atta a decongestionare il Viale dal traffico attuale e necessariaal collegamento con il parcheggio adiacente in progetto. Tale area,denominata Parcheggio B, è compresa tra il Viale stesso ed il TorrenteCeronda ed ha una capacità di circa 764 posti auto, di cui 66 destinati aibus, 19 ai disabili, 17 alle moto e 9 ai residenti. opere di difesa arginale, realizzate in sponda destra del torrente Ceronda alfine di poter mettere in adeguato grado di sicurezza i parcheggi ed aventiquote comparabili con quelle della sponda sinistra del torrente Ceronda enon aggravanti le condizioni di rischio delle zone circostanti.1.3 Compatibilità urbanistica e pianificatoriaAl fine di valutare la compatibilità urbanistica e pianificatoria, sono statianalizzati il Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di <strong>Venaria</strong> ed ilPiano d’Area del Parco della Mandria.Dal punto di vista urbanistico il Comune di <strong>Venaria</strong> è dotato di un PRGpreliminare adottato nel 2000 ed un PRG definitivo adottato nel 2002 conApprovazione definitiva della Regione D.C.R. n. 32-14962 del 7.3.2005.Per quanto riguarda il PRG l’area interessata dal progetto del parcheggio A edel parcheggio B è zonizzata come segue:Ambito 19 - L’area è definita di rilevante interesse paesaggistico, inserita in zonaA dal PFF ove sono consentiti verde pubblico e parcheggi, un percorso ciclopedonaleed un percorso veicolare di accesso al mulino. Tale realizzazione èsoggetta a Piano Tecnico Esecutivo (ex art. 47 della LR 56\77). <strong>La</strong> norma diattuazione specifica nel dettaglio le caratteristiche che dovranno avere taliopere, comprese le specie vegetali da utilizzarsi. Inoltre è prevista larealizzazione di piccoli volumi non superiori ai 30 m 3 .Per quanto riguarda il PRG l’area interessata dal solo progetto del parcheggio Be della relativa viabilità di contorno è zonizzata come segue:Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 4


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoDistretto Urbanistico DAA , area normativa Br1 - Nella Scheda di PRG relativaall’area vengono descritte le caratteristiche fisiche ed ambientali esistenti:“Area Normativa sita tra il Viale Carlo Emanuele II e il corso del torrenteCeronda, occupata da edifici a destinazione residenziale, inserita all’internodell’Area Attrezzata del Parco della Mandria, facente parte di una più ampiaarea individuata con la lettera T nell’Allegato Cartografico 3V2 del Pianod’Area. Area Normativa appartenete alla classe III B b: pericolosità geologicaelevata.”Vengono anche descritti nella stessa scheda gli obiettivi degli interventiammessi: “In conformità a quanto disposto dall’art.6, comma 2 sub e) delleN.T.A. del Piano d’area del Parco, l’Area è soggetta a riqualificazioneambientale, paesaggistica ed architettonica”.Quindi su tale area la disciplina urbanistica vigente è quella derivante dal pianod’area del Parco, per il quale è prevista una destinazione a parcheggio aservizio del Parco stesso e della Reggia della <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>.Infatti viene sottolineato che: “L’intervento di ristrutturazione urbanistica (e)relativo all’Area deve essere inserito in uno strumento urbanistico o Accordo diProgramma, relativo all’area individuata come T, nell’Allegato Cartografico 3V2del piano d’Area, da formare in conformità a quanto disposto dall’art. 6 sub 2e) delle NTA del Piano d’Area”.Quindi per quanto riguarda il PRG è verificata la compatibilità urbanistica.Il Parco Regionale della Mandria è stato istituito con L. R. n. 54 del 21 agosto1978. Nello stesso periodo è stato redatto il Piano d’Area il quale è statosuccessivamente revisionato nell’anno 2000, con la Variante II approvata conDGR 620-3606 del 28 febbraio 2000.Come noto, il Piano d’Area di un’area protetta sostituisce (ai sensi della L. R. n.12 del 22 marzo 1990) la strumentazione urbanistica e territoriale di qualunquelivello sul territorio compreso nei suoi confini.Le Norme Tecniche di Attuazione del Piano d’Area prevedono al Capo II”Disciplina Specifica per l’Area attrezzata”, art. 7) “Accessi all’Area di proprietàregionale e Parcheggi “la realizzazione dei parcheggi (tra i quali il parcheggiodenominato B) individuati nella cartografia specifica e, per quanto riguarda ilComune di <strong>Venaria</strong>, quelli menzionati nell’Accordo di Programma 64\99. Inoltreall’art. 8) viene fatta specifica menzione del nuovo ponte sul Ceronda perconsentire l’accesso al Parco Basso.Al Capo III “Normativa della zona di pre Parco”, art. 14 “Viabilità e accessiall’area attrezzata” si sottolinea la possibilità di realizzare, nell’area di pre Parco,dei parcheggi (tra i quali il parcheggio denominato A) e dei servizi (nel Comunedi <strong>Venaria</strong> quelli definiti nell’ambito del già citato Accordo di Programma64\99).Inoltre in entrambi i casi le norme fanno riferimento alla necessità di sottoporretali progetti alla Commissione ex art. 91 bis della L. R. 56\77 e s.m.i.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 5


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoIn realtà, con l’evoluzione normativa intervenuta, si è fatto riferimento allaredazione di una <strong>Relazione</strong> di Compatibilità Paesaggistica ai sensi del D. Lgs.42\2004 e s.m.i. e del D.P.C. del 12\12\2005 da sottoporre alla CommissioneComunale per il Paesaggio (nel caso del Comune di <strong>Venaria</strong> in corso diIstituzione).1.4 VincoliSulle aree interessate dagli interventi gravano alcuni vincoli di tipo naturalistico,paesaggistico ed idraulico.In particolare: le aree sono tutte localizzate all’interno del Parco Naturale Regionale dellaMandria (L.R. 54\1978, L.R. 20\1989 e L.R. 12\1990) e sono quindi soggette aVincolo Naturalistico e Paesaggistico. Inoltre si trovano (solo l’area delparcheggio B e della nuova viabilità annessa) all’interno di un Sito diInteresse Comunitario (SIC), individuato ai sensi delle direttive 92/43/CEE e79/409/CEE (Allegato B del D.M. n. 65 del 3 aprile 2000); le aree sono tutelate paesaggisticamente poiché comprese nella fasciafluviale del Torrente Ceronda (vincolo paesaggistico ai sensi dell’ art. 142lettera c del D. Lgs. 42\2004 e s.m.i.); le aree sono soggette a rischio idraulico in quanto inserite nelle fasceesondabili del torrente Ceronda (Deliberazione n.6\2007 dell’Autorità dibacino di adozione del “Progetto di integrazione al Piano stralcio perl’Assetto Idrogeologico (PAI) - Rete idrografica minore naturale di pianura”).In particolare l’area del parcheggio A è interna alla fascia di esondazione ditipo A, mentre l’area del parcheggio B e la nuova viabilità si trovano infascia B.I vincoli storico-artistico-architettonici relativi al complesso della Reggia non siestendono a queste aree, da sempre considerate marginali.In ogni caso tali vincoli sono stati presi in considerazione durante la redazionedel Progetto Definitivo attuando un progetto idoneo e rispettoso degli stessi,correlato dallo Studio di Impatto Ambientale, della <strong>Relazione</strong> di Compatibilitàpaesaggistica e della verifica di Incidenza Ecologica.1.5 Aspetti Geologici e geotecniciL’ambito territoriale del Comune di <strong>Venaria</strong> risulta caratterizzato da depositigenerati dalla dinamica fluviale relativa ai corsi della Dora Riparia ed al torrenteStura di <strong>La</strong>nzo.In particolare l’abitato di <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> si trova sulle propaggini della conoidedella Dora Riparia, caratterizzata da depositi fluvioglaciali e fluviali pleistocenicitroncati, nell’area oggetto degli interventi, da più recenti azioni erosive e dideposito (olocenico) relative al torrente Ceronda ed al torrente Stura, conRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 6


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivoevidenza nel netto orlo di terrazzo presente in sponda destra dello stessotorrente Ceronda (limite giardini alti e centro storico) posto ad una quota di10m superiore all’attuale linea di sponda del torrente Ceronda.L’area oggetto degli interventi in progetto risulta compresa nella pianaalluvionale, tra il citato terrazzo ed il torrente Ceronda e risulta caratterizzatadalla presenza di depositi alluvionali recenti costituiti da una successione diciotoli e ghiaie in matrice sabbiosa, localmente alternati a livelli con maggiorecomponente limosa di potenza decametrica (indicativamente 20m)sovrapposta ad una potente successione di argille e marne, con rari orizzontisabbiosi, attribuibile ai depositi pliocenici in facies Villafranchiana.I depositi alluvionali risultano ricoperti superficialmente da una coltre di terrenovegetale e di termini a granulometria fine (limi e limi argillosi), di potenzavariabile tra 1 e 1,7m, connessi all’attività agricola ed alla antica destinazione aparco.Dal punto di vista geo<strong>tecnico</strong> i depositi alluvionali caratterizzati da ghiaie esabbie, talora in matrice fine, con evidente stratificazione, garantisconocaratteristiche meccaniche più che adeguate alla realizzazione degli interventiprevisti, costituiti in prevalenza da aree adibite a parcheggio, rilevati stradali epiccoli edifici.Dal punto di vista idrogeologico, i depositi più superficiali risultano caratterizzatida una buona permeabilità primaria e sono in grado di ospitare una falda ditipo libero in continuità idrodinamica con i corsi d’acqua naturali. Nella zona diintervento la falda è individuabile ad una profondità compresa tra 3,5m e 4mnell’area a lato di Viale Carlo Emanuele II e, data la depressione presente,indicativamente ad una profondità di circa 2 m da piano campagna per l’areaal di sotto di via Castellamonte.1.6 Aspetti idrogeologici ed idraulici1.6.1 Complessi idrogeologiciIn base alle caratteristiche geoidrologiche, le varie litologie affioranti nellaProvincia di Torino sono state raggruppate in unità idrogeologiche dallo studio“Idrogeologia della pianura piemontese” della Regione Piemonte (2004).L’unità di rango superiore è rappresentata dalla Serie Idrogeologica, la quale ècomposta da uno o più Complessi Idrogeologici (cfr. Figura 1). L’assettoidrogeologico provinciale è stato quindi ricostruito individuando sei SerieIdrogeologiche, differenziate per genesi e per età. Serie dei Depositi Continentali (Olocene – Pleistocene inf.); Serie dei Depositi di Transizione (Pleistocene inf. – Pliocene medio); Serie dei Depositi Marini Pliocenici (Pliocene); Serie dei Depositi prePliocenici del Bacino Terziario Piemontese (Pliocene inf.– Oligocene);Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 7


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo Serie dei Complessi Sedimentari dei Rilievi Alpino e Appenninico(preMiocene); Serie dei Complessi Cristallini del Rilievo Alpino.Nell’area di progetto dei parcheggi di <strong>Venaria</strong>, i complessi idrogeologicipresenti sono :1) Il Complesso dei Depositi Alluvionali Olocenici che affiora lungo le fascealluvionali del F. Po e di tutti i suoi affluenti (il Torrente Chisola, il TorrenteSangone, il Fiume Dora Riparia, il Fiume Stura di <strong>La</strong>nzo, il Torrente Malone, ilTorrente Orco e il Fiume Dora Baltea, oltre al Torrente Banna nell’Altopiano diPoirino), poste a quote inferiori rispetto ai terrazzi rissiani; le aree in cui assumeuno sviluppo preponderante sono allo sbocco dei Torrenti Chisone e Pellice, tra iComuni di Pinerolo, Cavour e Villafranca Piemonte e nel settore internoall’Anfiteatro Morenico d’Ivrea.2) Il Complesso dei Depositi Fluviali - Fluvioglaciali del Riss, la cui superficierappresenta il livello fondamentale della pianura stessa; tale complesso occupaquasi interamente il tratto di pianura tra il Torrente Sangone a nord e il TorrenteLemina a sud; tra questo e il F. Po si incunea a formare terrazzi non continui tra iComuni di Vigone, Carignano e <strong>La</strong> Loggia. Tra gli abitati di Carmagnola eSantena costituisce il ripiano di raccordo con l’Altopiano di Poirino. Più a nordforma poi veri e propri conoidi: quello fluvioglaciale del F. Dora Riparia (su cuisorge Torino), il settore assiale del conoide fluviale del T. Stura di <strong>La</strong>nzo e ilsettore destro del conoide sviluppatosi a partire dall’Anfiteatro di Ivrea (che siestende tra i Comuni di Agliè a nord e Chivasso - Verolengo a sud); tra gli ultimidue si interpone il terrazzo di Valperga - Rivarolo - San Benigno.3) Il Complesso dei Depositi Fluviali - Fluvioglaciali del Mindel che affiora inposizione più interna, verso il bordo alpino: tra i Comuni di Pinerolo, Cumiana ePiossasco a sud, all’esterno dell’Anfiteatro Morenico di Rivoli - Avigliana, neisettori laterali del conoide del F. Stura di <strong>La</strong>nzo formando l’Altopiano dellaMandria più ad ovest (Cafasse - Druento - <strong>Venaria</strong>) e l’Altopiano delle Vaudead est (Corio - Grosso - Volpiano).Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 8


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoFigura 1 - Carta dei complessi idrogeologici dello studio della Regione Piemonte“Idrogeologia della pianura piemontese” (2004).Per quanto riguarda la permeabilità dei suoli, l’intero bacino del fiume Cerondaè considerato poco permeabile, per la spessa coltre di limo e argilla (che coprele unità fluviali antiche e fluvioglaciali) e dell’alterazione della componenteghiaiosa. Tale classe è valida soprattutto per la coltre ghiaiosa della Mandria,mentre perde di significato per le piane alluvionali recenti che fiancheggiano ilcorso d’acqua, in cui i depositi ghiaioso-ciottolosi prevalgono su quelli limosoargillosi.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 9


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoUna accurata indagine geologica mirata alla zona in cui verranno realizzati iparcheggi verrà effettuata in sede di progetto definitivo, per ben definire lelinee di filtrazione arginale in progetto e la possibile risalita della falda.1.6.2 Isopieze della faldaNella Provincia di Torino il livello di base della falda superficiale è rappresentatoovunque dal Fiume Po. Fa eccezione l’area interna dell’Anfiteatro Morenico diIvrea, in cui la falda è drenata dal Fiume Dora Baltea.Figura 2 - Carta delle isopieze della falda idrica a superficie idrica dello studio dellaRegione Piemonte “Idrogeologia della pianura piemontese” (misure dell’estate 2002).Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 10


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoFigura 3 - Andamento piezometrico estratto dal Piano Regolatore della Città di<strong>Venaria</strong> (estratto da “Le acque sotterranee della provincia di Torino” (1990).Il territorio provinciale è stato suddiviso dallo studio redatto dalla RegionePiemonte nel 2004 “Idrogeologia della pianura piemontese” in sottoaree subase geografica, geologica ed in relazione alla diversa morfologia della falda. Ilprogetto in esame ricade nella zona della pianura Torinese, che si estende tra ilTorrente Sangone e il Fiume Stura di <strong>La</strong>nzo.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 11


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoIn questo settore le linee di flusso sono dirette essenzialmente verso sud est, cioèverso il corso del F. Po che, anche qui, rappresenta il livello di base generaledella falda superficiale.Un elemento che risulta evidente dall’analisi della morfologia piezometrica èl’asse drenante avente direzione ovest - est che si individua nel settore tra il F.Dora Riparia e il Torrente Sangone, tra Rivalta, Orbassano e Grugliasco.Il flusso idrico sotterraneo, a nord della Dora Riparia, è in genere orientato versoest sud est, andando ad alimentare il sistema Po - Stura di <strong>La</strong>nzo.Nel settore più a monte è presente uno spartiacque sotterraneo con direzioneovest - est e andamento parallelo ai corsi d’acqua del Casternone e dellaCeronda, che separa il flusso alimentante il sistema Casternone - Ceronda anord, dal flusso che, dirigendosi verso est, va ad alimentare la Stura di <strong>La</strong>nzo.<strong>La</strong> Stura di <strong>La</strong>nzo, tra Borgaro, <strong>Venaria</strong> e Torino, svolge costantemente una forteazione drenante nei confronti della falda superficiale. In particolare i flussi idriciprovenienti da sud potrebbero in parte essere collegati anche all’alimentazioneda parte della Dora Riparia.In generale si nota una diminuzione del gradiente idraulico spostandosidall’apice del conoide del F. Dora Riparia verso la porzione distale del F. Po. Ivalori del gradiente idraulico sono massimi nel settore immediatamente esternoalle morene, dove raggiungono 1,1% a nord della Dora, e 0,6% nella zona diRivoli; in prossimità del F. Po il gradiente idraulico si attesta su valori intorno a 0,4- 0,5%.1.6.3 Soggiacenza della faldaIn gran parte del territorio di pianura della Provincia di Torino si possonoosservare valori di soggiacenza inferiori a 5 metri.Nel settore di pianura Torinese meridionale i valori di soggiacenza oscillano tra 0e 5 metri in un’ampia area estesa in senso nord - sud, dal Comune di Nichelinofino al Comune di Villafranca Piemonte, e tra i Comuni di Cumiana, Frossasco ePiossasco; nelle fasce alluvionali la falda si attesta sempre su valori inferiori a 5metri.Valori compresi tra 5 e 10 metri si incontrano in due fasce con orientazione nordsud nella parte orientale e nel settore a ovest del corso del Fiume Po, incorrispondenza dei terrazzi rissiani.Nel settore del Canavese la falda si trova a profondità inferiori a 10 metri neidepositi alluvionali e nei terrazzi rissiani.In corrispondenza dei terrazzi mindeliani della Mandria e delle Vaude i valorisono sempre superiori ai 10 metri, con massimi intorno ai 35 metri nel primo, esuperiori ai 50 metri nel secondo.Le seguenti figure mostrano che la soggiacenza della falda nell’area diprogetto è inferiore ai 5 metri. Si riporta sia lo stralcio della corata della RegioneRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 12


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoPiemonte che quella dello Studio redatto dalla Provincia di Torino. <strong>La</strong> primacartografia segna una soggiacenza inferiore a 5 m. Un analogo valore èriportata anche dallo studio redatto dalla provincia di Torino “Piano provincialedelle attività estrattive”nel 2006 che riporta che la falda nella zona di <strong>Venaria</strong>assume valori tra i 0 e i 3 metri.Figura 4 - Stralcio della carta della soggiacenza della falda dello studio dellaRegione Piemonte “Idrogeologia della pianura piemontese” (scala 1:100.000) del 2004.Figura 5 - Stralcio della carta della soggiacenza della falda dello studio dellaProvincia di Torino, “Piano provinciale delle attività estrattive” (scala 1:100.000) del 2006.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 13


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo1.6.4 Reti di drenaggio superficiali1.6.4.1 Inquadramento territorialeIl Torrente Ceronda scorre tra la Val Susa e la Valle di <strong>La</strong>nzo. Trae origine dallaconfluenza di alcuni impluvi alimentati da diverse sorgenti allineate ad unaquota altimetrica di circa 1200 m e poste lungo le pendici del Monte Druina,Monte Colombano e Monte lera, le cui linee di cresta delimitano il sottobacinodel Torrente.Nella zona di testata l’andamento del corso d’acqua è drenato all’incirca SW-NW, per poi compiere una brusca variazione in prossimità del Fiano e disporsisecondo una direttrice Nord Sud. Infine, dopo aver ricevuto le acque deltorrente Casternone, prosegue nella direzione all’incirca W-NW – E-SE sino allaconfluenza con lo Stura di <strong>La</strong>nzo immediatamente a valle dell’abitato di<strong>Venaria</strong>, alla quota di 241,14 metri.<strong>La</strong> quota media del sottobacino del Torrente Ceronda è pari a 625 m s.l.m.mentre quella mediana risulta di 475 m s.l.m. <strong>La</strong> superficie totale del bacino è181 kmq di cui circa 38 kmq in zona montana con forte pendenza, mentre larestante in pianura con pendenze sempre inferiori all’1%.Il torrente Ceronda è caratterizzato da un alveo con morfologia unicursuale, incui tratti rettilinei si alternano ad altri sinuosi-irregolari. A valle di Fiano, lanotevole quantità di deposito alluvionale in alveo determina la localeformazione di barre, con creazione di rami multipli effimeri la cui attivazione èunicamente legata ad occasionali aumenti di portata.Ordinariamente il deflusso è concentrato in un unico canale che a luoghi tendead approfondirsi per fenomeni di erosione. Durante le piene più significative siverifica con facilità l’asportazione delle barre pre-esistenti, con formazione dinuove strutture di deposito che modificano il locale aspetto dell’alveo ma nonne variano le caratteristiche complessive. In particolare, nella zona oggetto delnostro intervento, l’alveo è compreso tra sponde ovunque ben definite la cuialtezza non è mediamente superiore ai 2,5 m.I materiali alluvionali in alveo sono prevalentemente costituiti da depositighiaioso-ciottolosi.1.6.4.2 Criticità idraulicheDal punto di vista idraulico, il territorio appare vulnerabile nei pressi dei centriabitati di <strong>Venaria</strong> e Druento. Tali criticità si sono mostrate evidenti durante leultime alluvioni verificatesi durante il 1994 e il 2000. Le esondazioni si sonoverificate su aree estese e sono dovute al rigurgito dell’onda di piena delCeronda in concomitanza con i numerosi tributari minori che provocanoinondazioni e fenomeni di dissesto nei punti di immissione.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 14


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoDurante l’alluvione del 1994, il tratto di alveo compreso tra il Ponte Verde e ilPonte Castellamonte è stato fortemente interessato da esondazioni. In spondadestra sono stati interessati gli insediamenti produttivi e gli edifici residenzialirealizzati nelle ree del Ceronda, delimitate dal terrazzo natale su cui sorge lareggia. In sponda sinistra sono stati coinvolti i fabbricati e l’area industriale incorrispondenza di Via Stefanat e Borgata Tarucco.Il ponte Verde e il ponte Castellamonte sono interferenze particolarmentecritiche in questo tratto. Questi ponti inducono un forte restringimento dellacorrente a causa delle spalle del ponte ravvicinate, due pile in alveo e dellastruttura ad archi ribassati che provoca forti rigurgiti a monte. Il Ponte Verdeviene aggirato sia in sinistra che in destra e il deflusso entra significativamentenell’area dei giardini della Reggia. Anche per il ponte Castellamonte si verificauno scenario simile e le aree allagate interessano estese zone urbane deComune di <strong>Venaria</strong>.1.7 Verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui allaDeliberazione della Giunta Comunale n. 205 del 22/09/2011Trattandosi del progetto di un’area a parcheggio che ospita complessivamentepiù di 250 posti auto, inserita all’interno del Parco regionale della Mandria,l’intervento in esame rientra tra i progetti di opere inseriti nell’Allegato B3 dellaLegge Regionale del 14 dicembre 1998, n. 40 – “Disposizioni concernenti lacompatibilità ambientale e le procedure di valutazione”. Pertanto il progetto èstato sottoposto, nella precedente fase di Progetto Definitivo, a Procedura diVIA, a livello comunale.Tale procedura si è conclusa con la Deliberazione della Giunta Comunale n.205 del 22/09/2011, in cui la Giunta Comunale ha espresso parere positivo diCompatibilità Ambientale, con le seguenti prescrizioni:Tabella 1: Sintesi dell’ottemperanza alle prescrizioni di cui alla DGC n. 205 del 22/09/2011:Rif. N.prescrizioneSintesi di valutazioneRispostaRiferimentielaborati1In fase di progettazione Esecutiva ilProponente dovrà recepire tutte leindicazioni contenute nelleosservazioni espresse dai diversiSoggetti, anche ai fini della verificae validazione dei progetti, ai sensidegli artt. 44 e segg. del D.P.R. 207del 2010;Premesso che nell’ambito delProgetto Definitivo sono giàstate recepite tutte lemodifiche progettuali e leintegrazioni di analisi richiestenell’ambito della proceduradi VIA, e che il presenteProgetto Esecutivo recepiscetali modifiche, nel successivoparagrafo 1.7.1 si riportaCfr. par.1.7.1Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 15


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo23456Il Proponente si impegna ad avviarein tempi brevi l'iter procedimentalefinalizzato all'attuazione deicontenuti del Protocollo d'Intesasottoscritto con la Provincia di Torinoed il Comune di <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>, indata 14 luglio 2010, in conformità aicontenuti dell'art. 4 e Tabella I – fase2 del su indicato Protocollo;Il Proponente si impegna ad attuaretutte le prescrizioni in materia diProtezione Civile, anche nella fasetransitoria;Le opere in progetto costituisconouna prima fase di intervento;Il parere è condizionato alcompletamento degli interventi diadeguamento o realizzazione ex –novo del Ponte Castellamonte, inconformità a quanto esposto allalettera G) della D.G.C. n. 201 del15/09/2011, richiamata nellepremesse alla presentedeliberazione;I lavori di adeguamento del PonteCastellamonte devono rispettare levigenti Direttive PAI dell'Autorità diinvece la sintesi delleottemperanze relative alleosservazioni espresse daidiversi Soggetti nell’ambitodella conferenza dei Serviziconclusiva della proceduradi VIA e allegate allaDetermina n. 650 del del 20settembre 2011.Il Consorzio “<strong>La</strong> <strong>Venaria</strong><strong>Reale</strong>” si attiverà in tal senso.Il proponente accetta sind’ora di attuare le misure cheil Piano di Protezione CivileComunale riterrà di suacompetenza sia in fasetransitoria che definitiva.Le opere in progettocostituiscono una prima fasedi intervento in quantofacenti parte di unaprogettazione complessivacomprendente altresì larealizzazione del nuovo Pontesul Torrente Ceronda e lasistemazione della viabilità insponda sinistra (oggetto diseparato appalto).Gli interventi diadeguamento erealizzazione del nuovoponte Castellamonte sultorrente Ceronda sonooggetto di separato appaltoe verranno realizzatisuccessivamente alle operein progetto nel seguenteappalto.I lavori di adeguamento delponte Castellamonte, nonoggetto del presenteRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 16


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoBacino del fiume Po;Dovranno essere attuate tutte lerichieste del Comune in materia diProtezione Civile;Dovrà essere realizzata la pistaciclabile lungo il perimetro dei 2parcheggi;Dovranno essere realizzate le operefinalizzate alla realizzazione deipercorsi di collegamento al CentroStorico, esclusi gli espropri ed irapporti con i cittadini proprietari.appalto, rispettano le vigentiDirettive PAI dell'Autorità diBacino del fiume Po.Il proponente accetta sind’ora di attuare le misure cheil Piano di Protezione CivileComunale riterrà di suacompetenza sia in fasetransitoria che definitiva.Come già richiestonell’ambito della Conferenzadei Servizi del ProgettoDefinitivo, e già ottemperatonell’ambito delle Integrazionipresentate, lungo il torrenteCeronda, a lato dellaviabilità di accesso alParcheggio B ed a nord delParcheggio A, nell’ambitodella nuova sistemazionearginale, è prevista larealizzazione di una pistaciclabile.Sono stati individuati deipercorsi pedonali esistenti (suaree di terzi, esclusidall’appalto), concordaticon l’Ufficio Tecnico delComune di <strong>Venaria</strong> per ilcollegamento tra il centrostorico ed il Parcheggio A.SDE.1 –Planimetriadi progetto1.7.1 Verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui al punto 1 dellaDeliberazione della Giunta Comunale n. 205 del 22/09/2011Al punto 1 della Deliberazione della Giunta Comunale n. 205 del 22/09/2011 siprescrive che “In fase di progettazione Esecutiva il Proponente dovrà recepiretutte le indicazioni contenute nelle osservazioni espresse dai diversi Soggetti,anche ai fini della verifica e validazione dei progetti, ai sensi degli artt. 44 esegg. del D.P.R. 207 del 2010.Nel presente paragrafo si risponde pertanto alla prescrizione riportando unasintesi di come si è ottemperato a tutte le richieste contenute nei pareri deisoggetti interessati (allegati alla determina n. 650 del 20 settembre 2011).Tabella 2: Sintesi dell’ottemperanza alle prescrizioni di cui ai singoli pareri dei soggetti interessati(Allegati alla Determina n. 650 del 20 settembre 2011).Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 17


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoRif. N.prescrizioneSintesi di valutazioneRispostaRiferimentielaboratiASL TO3 -Prot. Gen.21/09/2011n. 0027587Min. Beni eAttivitàCulturali –Dir. Reg.Beniarcheologici – Prot.14845 del18/05/2011Agenziainterregionale per ilFiume Po –Prot. Gen.0020670 del06/07/2011Parere favorevole - -Parere favorevole allarealizzazione degli scotichi edei movimenti terra previsti,alla condizione che tutte leopere di scavo sianoeffettuate con l'assistenza diarcheologi di provataesperienza, sotto ladirezione scientifica dellaSoprintendenzaArcheologica.Parere favorevole, con leseguenti prescrizioni:Richiesta di adeguamentoe ripristino della sezionenaturale di deflusso, incorrispondenza delparcheggio "B" fino al nuovoattraversamento stradale,ad un livello di rischio pari aquello del Parcheggio "A"(TR = 100 anni);Richiesta di raccordo dellesezioni con maggioregradualità e continuità allasezione del nuovo Ponte, alfine di impedire l'erosioneregressiva della zona postafra l'alveo e la golenadestra;Nell’ambito del Piano diMonitoraggioAmbientale è previstaper la fase di cantiere,con particolareriferimento alle fasi discotico e movimentoterra, stimate in circa 90giorni, l’assistenza daparte di archeologi diprovata esperienza.<strong>La</strong> sezione di deflusso èstata adeguata al finedi garantire un livello dirischio residuo pari aTR≈100 anni come per ilparcheggio A.Le sezioni sono stateraccordate congradualità come visibiledalla planimetria diprogetto.GEN.15 -Piano diMonitoraggioSDE.1 –Planimetria diprogettoRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 18


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoRichiesta di salvaguardiadel corridoio ecologico ingolena destra con opere diarginali minori profilate inmodo da non danneggiarela vegetazione messa adimora;Richiesta di fascia di rispettodei nuovi rilevati arginali,priva di opere evegetazione arborea, taleda consentire in futurol'eventuale adeguamentoalla piena di riferimento(TR = 200 anni);Richiesta di coerenza fraindicazioni progettualicontenute negli elaboratidescrittivi e grafici;Il progetto ha previsto disalvaguardare ovunquepossibile la vegetazionenaturaliforme presentee le alberature presenti.<strong>La</strong>ddove questo non èrisultato tecnicamentefattibile è comunqueprevisto il ripristino el’integrazione dellavegetazionepreesistente nell’ambitodel progetto diricostituzione corridoioecologico.Tale progetto prevedepiantumazioni anchenelle aree attualmentea prato e permetterà unmiglioramentoqualitativo dellavegetazione presentegrazie all’inserimento diuna ricca varietà dispecie autoctone, insostituzione delleformazioni a dominanzadi robinia attualmentepresenti.E’ mantenuta unafascia di rispetto deinuovi rilevati arginalipriva di vegetazionearborea, pari adalmeno 4 m.Inoltre le opere inprogetto consentirannol’adeguamentoarginale alla piena conTR =200 anni.Gli elaborati grafici edescrittivi sono stati resicoerenti.AMB.2 -Planimetria dellepiantumazioniAMB.4 - Sezionie sestid'impiantoAMB.2 -Planimetria dellepiantumazioniRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 19


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoRichiesta dichiarazione di"non altrimentilocalizzabilità" delle opere,da certificare nei modiprescritti, anche attraversola pianificazione urbanisticastessa.E’ stata prodotta taledichiarazione.RegionePiemonte –Dir. Operepubbliche,Difesa delSuolo – Prot.Gen.0021794 del15/07/2011ARPAPiemonte -Prot. n.68812/SS06.02 del13/07/2011Richiesta di integrazionedegli elaborati con unestratto della mappacatastale con indicazionedelle aree interferite;Richiesta di osservanza, perquanto attiene alle fasce dirispetto del Canale della<strong>Venaria</strong> anche dellealberature e delle recinzioni,dell'art. 133 del R.D.368/1904 e dell'art. 29 dellaL. R. 56/77 s.m. ed i..Al fine di documentare ilrispetto di quanto sopra, ilprogetto dovrà essereaggiornato da specificielaborati graficiSi ritiene necessario che ilprogetto venga affinatonelle successive fasiprogettuali con unaprogettazione integrata diricostruzione mantenimentodel corridoio ecologico chetenga conto anche deiprogetti di sistemazioneidraulica del torrenteCeronda e della nuovaviabilità, compresi i nuoviponti; gli affinamentiprogettuali potrebberoconsiderare una ulteriorecontrazione delparcamento totale delparcheggio "B";Al progetto sono statiallegati la planimetria subase catastale e larelazione giustificativadelle indennità diacquisizione.Le alberature prossimeall’opera sono statedistanziate al fine dirispettare il RD 369/1904.Il progetto è statocompletato con lesezioni richieste.Il progetto diricostituzione delcorridoio ecologico èstato affinato, tenendoconto dellasistemazione idraulicadel torrente Ceronda,della nuova viabilità edella futura demolizionee ricostruzione del PonteCastellamonte.GEN.13 -Planimetria subase catastaleGEN.14 -<strong>Relazione</strong>giustificativadelle indennità.SDE.1 –Planimetria inprogettoCER.6 - Sezionitipologiche eparticolaricostruttiviAMB.1 -<strong>Relazione</strong><strong>tecnico</strong>agronomicaAMB.2 -Planimetria dellepiantumazioniAMB.4 - Sezionie sestid'impiantoRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 20


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Si rileva l'importanza dellasistemazione finale dellearee a parcheggio inquanto rappresentano unodegli obiettivi principali disostenibilità del progettoche deve avereripercussioni positive, ancheai fini di un bilancio divalutazione di impatto sullecomponenti ambientaliflora, fauna, ecosistemi eloro funzionalità.Per la prevenzionedell'inquinamentoambientale l'impresa saràtenuta a valutarepreventivamente la miglioredislocazione del cantiere(ubicazione,dimensionamento emodalità di gestione), degliimpianti fissi e di tutti i sisteminecessari per lo smaltimentocontrollato degli inquinantiprovenienti dalle lavorazionipreviste garantendone, neltempo, la verifica dellacapacità e dell'efficacia;L'impresa dovrà otteneretutte le autorizzazioni incampo ambientalederivanti da leggi eregolamenti (es.autorizzazione allo scarico diacque reflue civili e/oindustriali);Il progetto dellasistemazione finale dellearee a parcheggio èstato ulteriormenteaffinato, partendo daipresupposti dellasistemazione giàapprovata in sede diprocedura di VIA. Essautilizza esclusivamentespecie autoctone,come auspicabile, datol’inserimento dell’areaall’interno del Parco, edin coerenza con lesistemazioni a verdecircostanti.Tali prescrizioni sonostate recepite dalpresente ProgettoEsecutivo e sintetizzatenel successivoparagrafo 1.8.Tutte le autorizzazionirelative allo scaricodelle acque reflue sonostate richieste all’internodel Piano di Sicurezza eCoordinamento.Progetto EsecutivoAMB.1 -<strong>Relazione</strong><strong>tecnico</strong>agronomicaAMB.2 -Planimetria dellepiantumazioniAMB.4 - Sezionie sestid'impiantoRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 21


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Le prescrizioni e mitigazionidevono essere applicatecon gradualità differenziatesulla base di criteri divalutazione degli impatti(severità, durata,reversibilità) considerando idiversi livelli dicoinvolgimento territorialeed in particolare gli obiettividi tutela delle aree S.I.C.<strong>La</strong> predisposizione della fasecantiere dovrà essereeffettuata con un'accuratarevisione di tutte le areepreviste dal progetto,cercando di ottimizzare glispazi disponibili e leoccupazioni permanentisulla base di reali esigenzelavorative, gestionali e disicurezza, valutando, perquanto possibile, lesensibilità ambientali uncontorno significativo adesse;per ogni area di cantieredovrà essere indicata incartografia l'ubicazione el'estensione precisa dellastessa e dovrà essereredatto uno specifico studiosul recupero successivo ditutte le aree interessatedall'intervento;Le mitigazioni sarannoapplicate conmaggiore intensità nellearee più sensibili per laspecifica componentesulla quale si intendeintervenire.<strong>La</strong> fase di cantiere terràin conto l’ottimizzazionedegli spazi disponibili el’ubicazione di una solaarea da adibirsi acantiere fisso edubicata secondoquanto indicato nelPiano di Sicurezza eCoordinamentoallegato al progetto. Lelavorazioni previsteterranno in contro tuttele misure di prevenzionee protezione al fine diridurre al minimo i rischirelativi alla componenteambientale in essere.All’interno del Piano diSicurezza eCoordinamento è stataindicata l’ubicazionedel cantiere fisso.Progetto EsecutivoGEN.9 - Piano disicurezza ecoordinamentoGEN.9 - Piano disicurezza ecoordinamentocfr. Par. 1.8 -Mitigazioniambientali perla fase dicantiereRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 22


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>nella predisposizione deicapitolati d'appaltooccorre prevedere idoneearee di depositotemporaneo e di cantiere;particolare cura deveessere rivolta nellapreparazione delle superficidei piazzali di stoccaggio, inmodo da evitare che, conla movimentazione deimateriali con automezzi, sidetermini il trasferimento diterra e fango lungo ilpercorso viario alle aree diutilizzo, creando oincrementando la possibilitàdi rilascio di polveritrascinate dal flussoveicolare e disperse inatmosfera;Occorre limitare al minimoindispensabile l'utilizzo difonti di energia elettricaautoprodotta con gruppielettrogeni al fine di ridurrele sorgenti di rumore e lefonti di inquinanti aereodispersi presenti nelle areedi cantiere. Il funzionamentodi impianti fissi e/o mobiliall'interno delle aree dicantiere deve avveniretramite alimentazione direte.Dovranno trovare pienaattuazione tutte le forme diminimizzazione degli impattigià individuate dalproponente nello studio diimpatto ambientale;Le aree di depositosono state indicateall’interno del Piano diSicurezza eCoordinamento. Lemisure di prevenzione eprotezione relative allamovimentazione deimateriali all’internodell’area di cantieresono riportate neldocumento stesso.Ulteriori informazionisono reperibili all’internodelle specifichetecniche.L’alimentazione delcantiere avverràtenendo inconsiderazionel’allacciamento allarete esistente e, solo inparticolari fasi,mediante l’utilizzo digruppi elettrogeni. Lemisure di prevenzione edi protezione di taliimpianti fissi e/o mobilisono state prese inconsiderazioneall’interno del del Pianodi Sicurezza eCoordinamento.Nell’ambito delpresente ProgettoEsecutivo sono stateriprese tutte lemitigazioni previste edapprovate nell’ambitodel SIA. Esse dovrannoessere attuate in fase direalizzazione degliinterventi.Progetto EsecutivoGEN.5 -SpecifichetecnicheGEN.9 - Piano disicurezza ecoordinamentocfr. Par. 1.8 -Mitigazioniambientali perla fase dicantiere.GEN.9 - Piano disicurezza ecoordinamentocfr. Par. 1.8 –Mitigazioniambientali perla fase dicantierecfr. Par. 1.8 -Mitigazioniambientali perla fase dicantiereRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 23


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoDurante lo svolgimentodelle attività di cantieredovrà essere eseguita unaserie di monitoraggi acusticicon modalitàpreventivamenteconcordate con ARPA;Durante lo svolgimentodelle attività di cantieredovrà essere individuato unTecnico competente inacustica ai sensi dellaLegge 447/95;Durante lo svolgimentodelle attività di cantieredovrà essere elaborato unPiano di monitoraggio dellecomponenti ambientali;Durante lo svolgimentodelle attività di cantieredovrà essere comunicato alDipartimento ARPAterritorialmente competentel'inizio e la fine dei lavori,nonché concordatemodalità e tempistichedelle attività dimonitoraggio;Il Piano di Monitoraggioprevede la realizzazionedi rilievi fonometricipresso i ricettoriindividuati come critici,nella fase ante, in corsoe post operam.Preliminarmenteall’avvio delle attività dimonitoraggio siprovvederà ad affinarele modalità diesecuzione dei rilievicon l’ARPAcompetente.Il Piano di Monitoraggioprevede che durante losvolgimento delleattività di cantiere siaindividuato un Tecnicocompetente in acusticaai sensi della Legge447/95.Il Piano di Monitoraggioprevede il monitoraggiodelle componenti che ilSIA aveva individuatocome critiche, ovverorumore ed atmosfera,per le fasi ante, in corsoe post-operam.È inoltre prevista per lacomponentearcheologia, l’assistenzaagli scavi nella fase incorso d’opera.Preliminarmente all’iniziodelle attività per larealizzazione degliinterventi si provvederàa comunicare alDipartimento ARPAterritorialmentecompetente l'inizio deilavori, previa verifica dimodalità e tempistichedelle attività dimonitoraggio previstedal PMA.GEN.15 -Piano diMonitoraggioGEN.15 -Piano diMonitoraggioGEN.15 -Piano diMonitoraggioGEN.15 -Piano diMonitoraggioRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 24


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoParcoRegionale<strong>La</strong> Mandria– Det. Dir.259/258Rdel31/08/2011RegionePiemonte –Gestione evalorizzazione delpaesaggio- Prot. 25695del6/09/2011Durante lo svolgimentodelle attività di cantieredovrà essere trasmessa all'ARPA Piemonte,Dipartimento di Torino, daparte del Direttore dei<strong>La</strong>vori una dichiarazione,accompagnata da unarelazione esplicativa,relativamente all'attuazionedi tutte le misure prescritte,compensative, dimitigazione e dimonitoraggio, incluse nelladocumentazionepresentata, integrate daquelle contenute nelladetermina conclusiva delprocedimentoamministrativo.Approvazione dell’istruttoriatecnica di valutazione diIncidenza, vincolata allarealizzazione della propostadi mitigazione presso ilParcheggio “Tre cancelli”con l’esecuzione degliinterventi già progettatidall’Ente Parco, quantificatiin complessivi € 50.000, 00Le alberature previsteall'interno dei parcheggisiano preferibilmenterealizzate con soggettiarborei della stessa specie,evitando la formazione difilari di specie diverse;Al termine della fase dicantiere il Direttore dei<strong>La</strong>vori trasmetterà all'ARPA Piemonte,Dipartimento di Torino,una dichiarazione,accompagnata da unarelazione esplicativa,relativamenteall'attuazione di tutte lemisure prescritte,compensative, dimitigazione e dimonitoraggio, previstenel SIA e integrate daquelle contenute nelladetermina conclusivadel procedimentoamministrativo.L’intervento direalizzazione delparcheggio dei “Trecancelli” è stato inseritoall’interno del quadro dispesa dell’opera.Le alberature previsteall’interno deiparcheggi sono tuttemonospecifiche, maper migliorare l’effettoestetico complessivo enelle diverse stagioni, siè scelto di utilizzarediverse specie, daalternare nelle diversearee.Si tratta comunquesempre di specieautoctone, tipiche dellavegetazione potenzialedell’area e coerenti conil paesaggio locale.cfr. Par. 1.8 -Mitigazioniambientali perla fase dicantiereAMB.1 -<strong>Relazione</strong><strong>tecnico</strong>agronomicaRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 25


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoI pali per l'illuminazione dacollocarsi lungo la nuovaviabilità siano realizzati conelementi che abbiano unaqualità formale analogaagli illuminatori, in acciaiocorten, previsti perl'illuminazione delle aree aparcheggio;L’illuminazione dellaviabilità “pubblica”rispetta le specifichetecniche delle viabilitàcircostanti esistenti egestite dal Comune di<strong>Venaria</strong> (Enel) inrelazione agli standardspecifici qualitativi emanutentivi del palo edell’apparecchioilluminante.AIPOProt n°31270/2011Gli interventi di mitigazioneprospettati siano eseguititramite la messa a dimora disoggetti arborei a giàdiscreto accrescimento, inmodo tale da assicurare, findal loro impianto, unsoddisfacente grado dimascheramento;In riferimento alla spondadel Torrente Ceronda ènecessario:• aumentare la lunghezzadel rivestimentospondale;• diminuire, se possibile, ilnumero delle immissionee i continui spostamentidelle stesse;• valutare lo spostamentodei pozzetti di ispezione edi manovra delleparatoie;• valutare la possibilità dispostamento del tratto dicollettore di raccoltaacque dal piedearginale a campagna;evitare gli attraversamentiarginali.Tutti i soggetti arboreied arbustivi di previstapiantumazione, sarannoa pronto effetto, concirconferenza del fustoa 1,30 m pari a 20-25cm. Si rimanda allarelazione <strong>tecnico</strong>agronomicae allespecifiche tecniche peril dettaglio sullecaratteristiche di ognisingola specie prevista.<strong>La</strong> sponda del TorrenteCeronda verràadeguatamentesistemata e protettacome indicato neglielaborati progettuali. Ilnumero di immissioni,pozzetti eattraversamenti arginalisono stati minimizzatitenendo in conto lanecessità dievacuazione delleacque meteoriche e dipiena in modoadeguato.AMB.1 -<strong>Relazione</strong><strong>tecnico</strong>agronomicaIDR.4 -Parcheggio A:Planimetria retiidriche inprogettoIDR.5 -Parcheggio B:Planimetria retiidriche inprogettoIDR.6 -Parcheggio A:Particolaricostruttivi retiidriche tav. 1di2Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 26


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoOgni tubazione cheattraversa il corpoarginale è stata protettada tubi camicia inmodo da evitareperdite che possanointaccare la stabilità delcorpo arginale.IDR.7 -Parcheggio A:Particolaricostruttivi retiidriche tav. 2di2IDR.8 -Parcheggio B:Particolaricostruttivi retiidriche tav. 1di3IDR.9 -Parcheggio B:Particolaricostruttivi retiidriche tav. 2di3AIPOProt n°31270/2011<strong>La</strong> piantumazione conpiante d’alto fusto nondovrà essere effettuata sulleopere idrauliche e a unadistanza minima di 4 mdall’unghia delle arginature.Per quanto riguarda il“parcheggio B” ènecessario realizzare unargine fusibile’<strong>La</strong> piantumazione conpiante d’alto fusto èstata esclusa da unafascia di rispetto di 4 mdall’unghia dellearginature.All’interno di tale fasciadi rispetto sono previstiesclusivamentel’inerbimento e lapiantumazione dispecie arbustive ederbacee (elofite) oltreche l’infissione di taleedi Salix.Per il parcheggio B èstato realizzato un “preargine”di tipo fusibilealla quota della pienacon tempi di ritorno paria 5 anni comeconcordato con leAutorità competenti.IDR.10 -Parcheggio B:Particolaricostruttivi retiidriche tav. 3di3AMB.2 -Planimetria dellepiantumazioniAMB.4 - Sezionie sestid'impiantoSDE.1 -Planimetria inprogettoCER.7 -Parcheggio A:Sezioniidrauliche diprogettoRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 27


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoInterruzione dell’arginello(non minore di 30m) neltratto di valle, in prossimitàdel previsto nuovoattraversamento stradaleIl Comune di <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>deve adeguare il Piano diProtezione Civile alle nuovedestinazioni di utilizzo dellearee oggetto di interventomitigando ulteriormente ilRischio Idraulico residuomediante azioni da recepirsie integrarsi nel Piano diProtezione Civile ComunaleNessuna opera potrà essererealizzata a una distanzainferiore di 10,00m dal cigliosuperiore della sponda deltorrente Ceronda.Eventuali cumuli di materialidi risulta derivanti dallelavorazioni dovranno essereposizionati il più lontanopossibile dalla sponda delCeronda, comunque oltre10,00m dallo stesso.L’arginello è statointerrotto per un tratto dicirca 30 m nel tratto divalle in corrispondenzadell’attraversamentostradale.Nella progettazioneesecutiva è statoredatto documento“Piano di gestionedell’emergenza”, sintesidei colloqui intercorsicon ARPA e ProtezioneCivile Comunale, cheintende fornire agli Enticompetenti (ProtezioneCivile Comunale,Regionale ed ARPAPiemonte) gli elementibase per la gestione del“rischio residuo”dell’area in progetto.Esso è sviluppato inconformità alle lineeguida della RegionePiemonte per agevolareil futuro lavoro di stesurafinale del piano diemergenza.Le opere edili sono staterealizzate ad unadistanza maggiore di 10m dal ciglio superioredella nuova arginaturadel torrente Ceronda.I cumuli di materiali dirisulta derivanti dallelavorazioni sarannoposizionati il più lontanopossibile dalla spondadel Ceronda.SDE.1 -Planimetria inprogettoCER.2 - Piano digestionedell’emergenzaSDE.1 -Planimetria inprogettoRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 28


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoL’inizio dei lavori dovràavvenire dopo averottenuto tutte leAutorizzazioni necessariedagli organi preposti, edovrà essere comunicatoall’AIPO e al CorpoForestale il nominativo delDirettore dei <strong>La</strong>vori che altermine dovrà certificareche “ i lavori sono statieseguiti in conformità delprogetto autorizzato ed inottemperanza a quantostabilito”.Le opere provvisionali nonpreviste dalle presenteautorizzazione (piste, guadie/o rampe di accessoall’alveo) dovranno essereoggetto di appositaautorizzazione idraulica darilasciarsi dall’AIPO dietropresentazione di domandacorredata di appositielaborati grafici.Eventuali varianti all’attualeconfigurazione dovrà essereulteriormente approvatadall’AIPO con appositoatto.Il Richiedente dovràinformare l’AIPO della datadi inizio e della loroultimazione che dovràavvenire antro 2 anni dalladata presente.Al verificarsi di pioggeparticolarmente persistenti,durante il periodo direalizzazione, il richiedentedovrà accertarsi delcorretto deflusso dellacorrente e svolgereun’attività di vigilanza econtrollo, a suo carico, ecoordinarsi con l’eventualePiano di Protezione Civilelocale.L’inizio dei lavori avverràdopo aver ottenutotutte le Autorizzazioninecessarie e verràpredisposta idoneadocumentazione altermine di essi.Le opere provvisionalisaranno oggetto diapposti autorizzazioneidraulica.Eventuali variantiall’attualeconfigurazione sarannocomunicate al fine diriceve l’approvazioneda parte dell’AIPO.AIPO verrà informatodella data di inizio e diultimazione dei lavori.Durante la realizzazionedei lavori verràaccertato il correttodeflusso della correntee si svolgerà un,attivitàdi vigilanza e controllo.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 29


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoLe opere da realizzarsi inarea golenale dovrannoessere realizzate in periododi magra del corso d’acquae il cantiere dovrà esserepresidiato.Le opere provvisionali nondovranno sbarrare il corsod’acquae realizzate con materialeincoerente di piccolapezzatura facilmenteasportabile dalla morbidadel corso d’acqua.Al termine dei lavori dovràesser prodotto un rilievodettagliato che riporti learee di tombamento el’intera opera finita. Il rilievodovrà far riferimento a trecapisaldi inamovibili emonografati.Divieto di:• formazione di accessipermanenti all’alveo;• depositi permanenti inalveo o in prossimitàdello stesso di materiali dirisulta con modificadell’altimetria dei luoghie delle quote dellesponde;• l’asportazione dimateriale litoide fuorialveo senza il preventivoperfezionamento delleprocedure di versamentodei canoni demanialiObbligo a lavori ultimati diripristinare le pertinenzedemaniali interessate dailavori non direttamente conla pista di connessione e losmantellamento della stessaal termine dellaconcessione ed il ripristinodei luoghi.Le opere verrannorealizzate durante ilperiodo di magra ed ilcantiere sarà presidiato.Le opere provvisionalinon sbarreranno il corsod’acqua e verrannorealizzate con materialeincoerente di piccolapezzatura.Al termine dei lavoriverrà realizzato un rilievodettagliato che riporti learee di tombamento el’intera opera finita.I divieti verrannorispettati.A lavori ultimati lepertinenze demanialiverrannoopportunamenteripristinate.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 30


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo1.8 Aspetti AmbientaliLe analisi ambientali effettuate nell’ambito del SIA hanno evidenziato lapossibilità che la realizzazione e l’esercizio dell’opera portino ad un’alterazionedello “status” socio-ambientale dell’area stessa, con il potenziale sviluppo diimpatti su alcune componenti ambientali, in particolare atmosfera e rumore.Per tali componenti nel presente Progetto Esecutivo è stato pertanto sviluppatoun Piano di Monitoraggio Ambientale (cfr. elaborato GEN.15) per la fase anteoperam,in corso d’opera e post-operam.Inoltre, al fine di ridurre i potenziali impatti, come prescritto nel parere <strong>tecnico</strong>dell’ARPA Piemonte - Prot. n. 68812/SS06.02 del 13/07/2011, durante la faseesecutiva dovranno trovare piena attuazione tutte le forme di minimizzazionedegli impatti già individuate nello Studio di Impatto Ambientale, che sisintetizzano nel seguito.1.8.1 Misure di mitigazione in fase di cantiere• Sarà necessario stabilire con attenzione un programma lavori che detti deiparticolari orari o specifiche eventuali interruzioni delle attività inconcomitanza di specifici eventi nella limitrofa Reggia di <strong>Venaria</strong>.• Poiché le aree di cantiere saranno localizzate all’interno o presso le stessearee di parcheggio si renderà necessaria la posa in opera di recinzionievocative della sistemazione futura delle aree, recinzioni che quindicoprono e mascherano l’area di lavorazione anche con immagini dellafutura situazione indotta dal progetto.• Per la riduzione delle emissioni acustiche si prevedono le seguenti misure:Scelta delle macchine, delle attrezzature e miglioramenti prestazioni:- selezione di macchine ed attrezzature omologate in conformità alledirettive della Comunità Europea e ai successivi recepimenti nazionali;- impiego di macchine movimento terra ed operatrici privilegiando lagommatura piuttosto che la cingolatura;- installazione, se già non previsti, di silenziatori sugli scarichi;- utilizzo di gruppi elettrogeni e compressori insonorizzati.Modalità operazionali e predisposizione del cantiere:- Orientamento degli impianti che hanno una emissione direzionale inposizione di minima interferenza;- Localizzazione degli impianti fissi più rumorosi alla massima distanza dairicettori critici o dalle aree più densamente abitate;- Sfruttamento del potenziale schermante delle strutture fisse di cantierecon attenta progettazione del lay out di cantiere;Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 31


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo- Programmazione delle lavorazioni nel periodo della giornata tollerabileper la popolazione;- Imposizione di direttive agli operatori tali da evitare comportamentiinutilmente rumorosi (evitare di far cadere da altezze eccessive imateriali o di trascinarli quando possono essere sollevati...);- Divieto di uso scorretto degli avvisatori acustici, sostituendoli quandopossibile con avvisatori luminosi.- Per i ricettori più impattati come da calcolo previsionale sarannoutilizzate barriere acustiche mobili da posizionare di volta in volta inprossimità delle lavorazioni più rumorose.• Il cantiere sarà inoltre caratterizzato dalle seguenti disposizioni:- Sarà prevista la raccolta differenziata di rifiuti nell’area dedicata alcantiere;- Saranno adottate le indicazioni per la minimizzazione degli impatti inatmosfera, a causa del sollevamento polveri e utilizzo di mezzi d’opera )con l’utilizzo di eventuali barriere mobili di contenimento verso gli edificiresidenziali e delle altre attenzione gestionali ( innaffiamento cumulimateriali, trasporto con camion dai cassoni coperti, lavaggio della viabilitàcircostante, utilizzo automezzi omologati CE, loro costantemanutenzione,ecc)- Saranno fatte sedimentare le acque del cantiere prima della lororestituzione al Ceronda, inoltre in caso di utilizzo di fluidi inquinanti essiverranno stoccati in una zona appositamente impermeabilizzata- Saranno adottate tutte le misure di sicurezza previste dal D. Lgs. 81/2008,come descritto nel documento “Prime indicazioni per la stesura del pianodi sicurezza e coordinamento”, già allegato al progetto preliminare;- Si provvederà all’allontanamento del materiale di risulta, e delle macerie inmodo frequente e prima che lo stesso costituisca un elemento di disturboper il cantiere e per la popolazione.- Verrà riutilizzato per le opere di rinverdimento e piantumazioni parte delmateriale di scotico accantonato nella prima fase dei lavori, diminuendocosì il numero dei veicoli pesanti dedicati a tale attività.Ulteriori interventi di mitigazione ed accorgimenti da adottare in fase di cantierederivano dai pareri e dalle osservazioni degli Enti coinvolti nella Conferenza deiServizi, già citati, che vengono nel seguito sintetizzati:• Tutte le opere di scavo saranno effettuate con l'assistenza di archeologi diprovata esperienza, sotto la direzione scientifica della SoprintendenzaArcheologica.• Per la prevenzione dell'inquinamento ambientale l'impresa sarà tenuta avalutare preventivamente la migliore dislocazione del cantiere (ubicazione,Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 32


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivodimensionamento e modalità di gestione), degli impianti fissi e di tutti isistemi necessari per lo smaltimento controllato degli inquinanti provenientidalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica dellacapacità e dell'efficacia;• L’impresa dovrà ottenere tutte le autorizzazioni in campo ambientalederivanti da leggi e regolamenti (es. autorizzazione allo scarico di acquereflue civili e/o industriali);• <strong>La</strong> predisposizione della fase cantiere dovrà essere effettuata conun'accurata revisione di tutte le aree previste dal progetto, cercando diottimizzare gli spazi disponibili e le occupazioni permanenti sulla base di realiesigenze lavorative, gestionali e di sicurezza, valutando, per quantopossibile, le sensibilità ambientali un contorno significativo ad esse;• Per quanto riguarda le aree di deposito temporaneo e di cantiere,particolare cura deve essere rivolta nella preparazione delle superfici deipiazzali di stoccaggio, in modo da evitare che, con la movimentazione deimateriali con automezzi, si determini il trasferimento di terra e fango lungo ilpercorso viario alle aree di utilizzo, creando o incrementando la possibilità dirilascio di polveri trascinate dal flusso veicolare e disperse in atmosfera;• Occorre limitare al minimo indispensabile l'utilizzo di fonti di energia elettricaautoprodotta con gruppi elettrogeni al fine di ridurre le sorgenti di rumore ele fonti di inquinanti aereo dispersi presenti nelle aree di cantiere. Ilfunzionamento di impianti fissi e/o mobili all'interno delle aree di cantieredeve avvenire tramite alimentazione di rete.• Le prescrizioni e mitigazioni sopra richiamate saranno applicate congradualità differenziate sulla base di criteri di valutazione degli impatti(severità, durata, reversibilità) considerando i diversi livelli di coinvolgimentoterritoriale ed in particolare gli obiettivi di tutela del SIC.• Durante lo svolgimento delle attività di cantiere dovrà essere individuato unTecnico competente in acustica ai sensi della Legge 447/95.• Dovrà inoltre essere comunicato al Dipartimento ARPA territorialmentecompetente l'inizio e la fine dei lavori, nonché concordate modalità etempistiche delle attività di monitoraggio.• Durante lo svolgimento delle attività di cantiere dovrà essere trasmessa all'ARPA Piemonte, Dipartimento di Torino, da parte del Direttore dei <strong>La</strong>vori unadichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamenteall'attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e dimonitoraggio sopra descritte.1.8.2 Terre e rocce da scavoIl presente paragrafo è finalizzato alla descrizione delle modalità operative daadottare per la gestione degli inerti in esubero derivanti dalle attività di scavo,Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 33


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivoscarifica e demolizione risultanti dalle attività previste per la realizzazione deiparcheggi e delle viabilità in progetto.Nella tabella che segue è riportata la sintesi dei bilanci di inerti derivanti dallarealizzazione delle opere in progetto, che comporta complessivamente unvolume di materiale di risulta stimabile in 24.636 m 3 .PARCHEGGIO ATIPOLOGIAMateriale per rilevato stradaleGhiaia per sottofondi marciapiedi, Esedra escale di servizioSabbia per rinfianco tubazioni smaltimentoacque reflue e meteoricheTOTALE DA CAVAPARCHEGGIO Bm 3 TIPOLOGIAm 313'531 Materiale per rilevato stradale45'54882 Ghiaia per sottofondi marciapiedi514Sabbia per rinfianco tubazioni smaltimento86 105acque reflue e meteoriche13'699 TOTALE DA CAVA46'166TOTALE59'865TIPOLOGIASbancamento per parcheggi, viabilità esistemazioni fluvialiScavo per basamenti localiprefabbricati parcheggiScavo per scalinata centrale parcheggioScavo per realizzazione EsedraDemolizione muretto a lato di viaCastellamonteScavi impiantisticiScavi idrauliciScarifica pavimentazione incrocio viaCastellamonteTOTALE SCAVIm 3 TIPOLOGIAm 3Sbancamento per parcheggi, viabilità e10'881sistemazioni fluviali48'792Scavo per basamenti locali80 prefabbricati parcheggi2503212 072 02'322 Scavi impiantistici2'032920 Scavi idraulici2'056Scarifica pavimentazione incrocio viale Carlo64Emanuele II9814'554 TOTALE SCAVI 53'003 67'557TIPOLOGIAm 3 TIPOLOGIAm 3Reinterri impiantistici1'906 Reinterri impiantistici1'671Spandimenti per aree verdi parcheggio,Spandimenti per aree verdi parcheggio,riempimento autobloccanti inerbiti, nuovo 10'340 riempimento autobloccanti inerbiti, pre24'004argine e arginello Canale <strong>Venaria</strong>argine e rotatoriaMateriale per Reggia5'000TOTALE REIMPIEGHI 12'246 TOTALE REIMPIEGHI 30'675 42'921TOTALE A DISCARICA2'308 TOTALE A DISCARICA22'328 24'636Il bilancio scavi/riporti genera un parziale riutilizzo del materiale scavato con ilseguente risultato: circa 43.000 m 3 del primo strato di materiale fertile del terrenovegetale (scotico) saranno riutilizzati:• per i reinterri impiantistici;• per il rinverdimento delle scarpate e delle aree verdi;• per il riempimento degli autobloccanti inerbiti nelle aree destinate allasosta dei veicoli;• per la realizzazione di parte delle opere arginali in progetto;• per il conferimento alla Reggia al fine di realizzare opere a verdeall’interno dell’area dei Giardini (circa 5.000 m 3 ).<strong>La</strong> restante parte dovrà essere smaltita.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 34


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoPer lo smaltimento di tale materiale in esubero, si prospettano tre soluzioni:• deposito in apposita discarica di inerti;• conferimento ad impianti di trattamento di inerti o siti per il depositopreliminare di rifiuti (ex stoccaggi);• riutilizzo degli inerti nell’ambito di altri progetti o per interventi di bonifica orecupero di cave.Si riporta una planimetria con l’ubicazione di tutte le discariche, gli impianti ditrattamento ed i siti di stoccaggio limitrofi all’area in esame, con l’indicazionedei codici CER accettati.Nell’ottica di valorizzare il materiale inerte derivante dall’esecuzione delprogetto e non riutilizzabile in sito, l’opzione migliore, sia da un punto di vistaambientale che da quello socio-economico, sarebbe quella di ipotizzarne ilriutilizzo nell’ambito di altri progetti o per interventi di bonifica o recupero dicave.Spetterà all’Impresa Aggiudicataria dell’appalto produrre un Piano di Gestionedelle Terre e Rocce da scavo esecutivo ai sensi del Testo Unico Ambientale -D.Lgs.152/2006 e s.m.i – parte Quarta – Artt. 183, 185, 186, finalizzato al completoriutilizzo dei materiali, dettagliando le quantità e le modalità di riutilizzonell’ambito del cantiere della quantità in esubero.L’Impresa Esecutrice avrà inoltre la facoltà di predisporre un progetto digestione degli inerti secondo le sue eventuali necessità, potendo disporre delmateriale in esubero per destinarlo all’utilizzo in altri cantieri o conferendolopresso siti in cui sia previsto un recupero dal punto di vista naturalistico o perattività di bonifica, eventualmente su indicazioni del servizio Attività Estrattivedella Provincia di Torino.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 35


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoPer il reperimento dei circa 60.000 m 3 di inerti necessari per la realizzazione deirilevati, che non sarà possibile reperire come riutilizzo del materiale di scavo, èstata portata avanti una ricerca delle cave di inerti localizzate ad una distanzamassima di circa 15 km di percorso dalle aree di lavorazione in progetto. Ilcriterio principale di scelta dei siti di reperimento di materiali è infatti legato alladistanza dall’area di intervento dal momento che il trasporto dei materiali lungola viabilità ordinaria comporta, oltre ad un aumento dei costi, anche inincremento dell’inquinamento acustico, atmosferico ed un’interferenza con iltraffico ordinario.Si è pertanto operata una scelta orientata verso i siti autorizzati e più viciniall’area di intervento. <strong>La</strong> localizzazione di tali aree, individuate come utilizzabiliin modo più vantaggioso, e l’ipotesi di un loro collegamento stradale con ilcantiere in progetto, è stata ottenuta ipotizzando di interessare il meno possibilela viabilità (specialmente urbana), ma privilegiando percorsi extraurbani.Le indagini presso il Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattive dellaRegione Piemonte hanno portato ad individuare alcuni siti potenziali per ilreperimento dei materiali: tali siti vengono riportati nella tabella seguente condati aggiornati al gennaio 2010.SITI DI CAVA PER LA FONITURA DEGLI INERTICOMUNELOCALITA’RAGIONESOCIALEUSOPRIMARIOUSOSECONDARIOSCADENZAPROD.2006 (m 3 )PROD.2008 (m 3 )CODICECollegnoCascinaProvvidenzaBERETTA & C.SRLperaggregati dacls e daconglomeratibituminosiperriempimentoe rilevati22/04/2014 M-1814-TCollegnoCiabot GayCAVEVINASSA S.R.L.peraggregati dacls e daconglomeratibituminosiperriempimentoe rilevati23/04/2012 M-1816-TDruentoCASCINACOMMENDACHIATELLINOMAGGIORINOE FIGLIO S.R.L.30/11/2010 92000 M-1351-TPianezzaCASSAGNAFASSINOGIOVANNIS.A.S. DIFASSINOGIOVANNI EC.peraggregati dacls e daconglomeratibituminosi01/05/2011 32000 14500 M-0265-TI quattro siti di cava elencati sono ragionevolmente vicini alle aree di progetto epotranno essere utilizzati per la fornitura degli inerti.Per quanto riguarda i siti di discarica ai quali conferire i materiali in esubero si èfatto riferimento alla Banca Dati della Provincia di Torino, relativa alle discaricheautorizzate in territorio provinciale per rifiuti inerti speciali, non pericolosi epericolosi.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 36


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoSITI DI DISCARICA PER IL CONFERIMENTO DI MATERIALE IN ESUBEROCOMUNELOCALITA'RAGIONESOCIALEScadenzaautorizzazioneCategoria aisensi del D.Lgs.gennaio 2003n.36:AUTORIZZAZIONEVolumetriaautorizzata[m 3 ]CODICECOLLEGNO VIA BRASILE 1 BARRICALLA SPA 09/07/2015 Pericolosi 155-771316/2007 602997 001760GRUGLIASCOSTRADA DELLAPRONDACOMUNE DIGRUGLIASCOALT30/06/2016 Inerti 163-216342/2006 66500 004690COLLEGNOVIA VENARIA -CASCINAMARGARIAREI - RECUPERIECOLOGICIINDUSTRIALI SRL03/10/2013 Non pericolosi 231-50405/2008 595000 015011PIANEZZAVIACASSAGNA 28CIDIU SPA 19/03/2013 Non pericolosi 60-22761/2008 1482584 004122Secondo tale banca dati nei territori di Pianezza e Collegno sono attive alcunediscariche per il conferimento di materiali speciali non pericolosi, mentre nelComune di Grugliasco è attiva una discarica per materiali inerti.In caso di residui pericolosi, essi andrebbero invece conferiti in comune diCollegno, presso la discarica di Barricalla.<strong>La</strong> scelta di circoscrivere l’ambito di indagine per il sito che potrà accogliere iresidui delle lavorazioni a circa 20 km di distanza dall’area di intervento, nascedall’esigenza di limitare al massimo le distanze che i camion dovrannopercorrere per la messa a discarica degli stessi.2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO2.1 Linee guida progettuali per l’integrazione delle opere nelcomplesso della <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> e disponibilità delle areeLe aree destinate a parcheggio risultano comprese tra il torrente Ceronda el’allineamento compositivo ed architettonico che lungo Via Mensa conducealla Reggia e da questa ai Giardini ed ancora al Parco della Mandria. Si trattaquindi di inserire le infrastrutture in un delicato contesto caratterizzato daelementi di grande pregio architettonico e naturalistico – paesaggistico.Si deve inoltre tenere conto di come le aree in questione costituiscano ungrande valore ed una importante occasione di valorizzazione per la comunitàresidente, poiché da un lato risultano avulse dal tessuto urbano e produttivo,mentre dall’altro lato risultano costituire il naturale collegamento tra il centrourbano, il torrente Ceronda ed il Parco della Mandria.Si è quindi scelto di tendere a scelte realizzative, architettoniche, compositive edei materiali che non riducano le aree destinate a parcheggio e la viabilità diaccesso quali semplici opere infrastrutturali di servizio ma, nel pieno rispettodelle esigenze funzionali, si armonizzino con le preesistenze. Inoltre si ritieneRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 37


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivoimportante basare le scelte progettuali ed in particolare le fasi di realizzazionedelle opere, anche su quello che è l’attuale stato di fatto e la futuraprogrammazione delle attività che coinvolgono il complesso della Reggia.Vi è quindi l’esigenza di realizzare aree a parcheggio contraddistinte da unariconoscibilità immediata come elementi appartenenti al sistema Reggia-Giardini. Le aree ora marginali diventeranno l’ultimo tassello del disegno che haplasmato il territorio circostante la Reggia con le geometrie dei suoi “quadrati”,con la vicina e soprastante Peschiera, dei quali si provvederà a riprenderegeometrie, allineamenti e rapporti dimensionali.Il rinvenimento di planimetrie storiche presso l’Archivio di Stato, rappresentantianche un’idea di sistemazione dell’ansa del Ceronda con “Allee di Olmi”consente di stabilire la correttezza della ripresa di tali allineamenti e geometrie.Una ripresa particolare delle preesistenze riguarda le Esedre che sicompleteranno (ad esempio quella di Viale Carlo Emanuele II) e gli inviti aiponti che si potranno inserire ex novo (come quello in corso di progettazione daparte della Provincia di Torino e che risulta allineato con viale Castellamonte) incorrispondenza della rotatoria in progetto.Elemento ulteriormente qualificante è la presenza di vegetazione (partecipeanch’essa delle geometrie) la cui funzione è duplice: quella di diventare unoschermo visuale sia per dividere formalmente tra loro aree funzionalmentedifferenti, sia per schermare dalle visuali possibili dalla Reggia l’ampiezza deipiazzali e la presenza di auto, moto e pullman.L’essere in area di Parco Naturale Regionale e, peraltro, compreso tra i Siti diInteresse Comunitario, facente quindi parte della rete Natura 2000 obbligainoltre ad un utilizzo della vegetazione con finalità di permanenza naturalistica,in stretta connessione anche con il vicino corridoio fluviale.È quindi strettamente previsto l’utilizzo di specie autoctone sia per le speciearboree sia per quelle arbustive utilizzate nell’ambito del progetto. Altro scopodella vegetazione sarà la produzione di zone d’ombra essenziali nei parcheggi.L’utilizzo della vegetazione si richiama come specie e loro abbinamenti aglischemi dei giardini e punta, anche per rispettare le richieste del PRG di <strong>Venaria</strong>,su specie autoctone di facile attecchimento e manutenzione, ma presenti dasempre nel contesto e nei vicini boschi.L’area di intervento è individuabile in un triangolo posto sul lato nord-est di viaAmedeo di Castellamonte, nel tratto compreso tra il ponte omonimo e laReggia e lungo la sponda destra del torrente Ceronda, a lato del vialeesistente.2.2 Le caratteristiche funzionali e compositivePARCHEGGIO “A”Per la realizzazione del parcheggio “A” e della viabilità al contorno si è tenutoconto delle seguenti criticità.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 38


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo allo stato attuale la Reggia e l’ingresso del Parco della Mandria dal “PonteVerde” risultano raggiungibili da nord dal solo Ponte Castellamonte: unponte in muratura a tre campate e larghezza pari a circa 5 metri. Dal ponte,lungo via Amedeo di Castellamonte, si accede direttamente alla zona diingresso della Reggia ed al centro storico di <strong>Venaria</strong> ed, attraverso VialeCarlo Emanuele II parallelo ai Giardini, si accede agli stessi ed al Parco dellaMandria. Attraverso il Ponte Castellamonte ed il Viale Carlo Emanuele IItransitano, come unico accesso, i mezzi privati e pesanti destinati all’areaCromodora, ubicata tra il Viale stesso ed il torrente Ceronda e caratterizzatadalla presenza di attività industriali (Magneti Marelli S.p.A.). Inoltre il pontesmaltisce il traffico diretto verso il centro storico (mulino, albergo-ristorante) elungo Viale Carlo Emanuele II; la necessità di realizzare gli interventi sulla viabilità esistente mantenendo lastessa in esercizio, in quanto, come detto, risulta l’unico accesso carrabileall’area in oggetto; dal punto di vista idraulico, la dinamica attuale e la quota delle arginatureesistenti, comportano un rischio di allagamento dell’area destinata aparcheggio con tempo di ritorno indicativo pari a 2 anni e comunque conportate del torrente Ceronda dell’ordine di 250 m 3 /s, che corrispondono adeventi di piena facilmente registrabili; tenuto conto della tipologia di interventi che si vanno a realizzare si è postaparticolare attenzione ai dettagli quali le opere a verde, atte ad inserire ilparcheggio in modo consono alla peculiarità storico-paesaggistica delluogo, e le opere ad indirizzo architettonico, da allineare con lacomposizione storico – artistica – culturale della Reggia stessa.PARCHEGGIO “B”Il progetto prevede la realizzazione di area da adibirsi a parcheggio,denominata “B”, e della viabilità annessa.Come descritto in precedenza sul Viale Carlo Emanuele II attualmente insistetutto il traffico proveniente dal ponte Castellamonte, unico accesso da nordalla Reggia della <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>. In Viale è inoltre utilizzato quale area di sosta (apagamento il sabato e nei giorni festivi) sia per le auto che per i bus turistici.Questa doppia valenza del Viale Carlo Emanuele II porta ad una forteinterferenza, soprattutto nei giorni feriali, tra il traffico pesante, legato all’areaproduttiva, ed i pullman turistici (maggiorati nel periodo estivo da un crescenteafflusso al Parco della Mandria) e, nei giorni festivi, tra il traffico privato inpercorrenza o in sosta e gli autobus turistici. Inoltre si sommano le difficoltàlegate al trasporto pubblico che, per fornire il servizio di navetta tra la città diTorino e la Reggia ed il Parco, transitano sul Ponte Castellamonte e lungo il VialeCarlo Emanuele II.A fronte di quanto appena esposto, il complesso degli interventi previsti acontorno della realizzazione di adeguate aree di parcheggio, è volto adoperare una riorganizzazione della viabilità locale al fine sia di privilegiare laRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 39


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivopedonalizzazione dell’area di accesso alla Reggia ed ai Giardini, sia di risolverela conflittualità tra accesso turistico ed attività produttive presenti.Unitamente a tali obiettivi, è stata considerata la necessità di predisporre l’areaa futuri sviluppi delle modalità di collegamento, quale la realizzazione del nuovoponte previsto dalla Provincia di Torino.Riassumendo gli obbiettivi della soluzione progettuale, in termini di funzionalitàviaria, sono i seguenti: l’eliminazione del traffico pesante e della possibilità di sosta in Via Amedeodi Castellamonte ed almeno nel primo tratto di Viale Carlo Emanuele II; l’individuazione di soluzioni alternative che garantiscano l’accesso alleproprietà private presenti senza gravare sul primo tratto di Viale CarloEmanuele II; l’individuazione di un percorso di accesso ai parcheggi dei visitatori diReggia, Giardini e Parco tale da non percorrere via Amedeo diCastellamonte e Viale Carlo Emanuele II; garantire un agevole percorso dei mezzi pubblici, mantenendo fermatecomode all’accesso alla Reggia ed ai Giardini ; consentire il carico e lo scarico dei passeggeri da parte dei bus turistici invicinanza di Reggia e Giardini evitando lo stazionamento dei mezzi e quindiindividuando un opportuno percorso di accesso e di collegamento conl’area parcheggio; predisporre il progetto ai futuri possibili nuovi collegamenti viari.2.3 Descrizione dell’operaPARCHEGGIO “A”L’area di intervento si estende su circa 23.000 metri quadri, comprensivi anchedella viabilità di accesso, mentre il parcheggio si sviluppa su un’areacomplessiva di circa 10.000 metri quadri, al fine di lasciare i restanti 13.000 metriquadri in parte da adibirsi ad area verde ed in parte da destinarsi allarealizzazione delle future sistemazioni d’alveo e spondali previste lungo iltorrente Ceronda.<strong>La</strong> viabilità di accesso prevede la realizzazione di un asse stradale a doppiosenso di marcia, in affiancamento al torrente Ceronda, largocomplessivamente 7.00m (corsie da 3m e banchina da 0,5m), delimitato concordolo lato Ceronda e marciapiede rialzato in malta bituminosa di larghezza1,5m lato parcheggio e rifinito in conglomerato bituminoso.Tale asse parte dall’incrocio con Via Castellamonte, gestito mediante larealizzazione di una rotatoria attestata alle quote del terreno esistente. In futuroil progetto della Provincia di Torino prevederà la realizzazione di una rotatoriaavente geometria del tutto uguale a quella inserita nel presente progetto, maRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 40


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivoposta ad una quota più alta rispetto al piano di campagna attuale al fine diconsentire il collegamento con il futuro nuovo ponte da realizzarsi sul torrenteCeronda.<strong>La</strong> rotatoria Castellamonte presenta un diametro di 33m, una corona giratoriada 9m (8.00m di corsia e banchine da 0.50m) ed un futuro anello sormontabileda 1m. (nella presente fase progettuale zebrato ed alla stessa quota dellacorona giratoria). I bracci di ingresso e di uscita presentano larghezza di corsiapari a 3.50m in ingresso e 4.50m in uscita ai sensi del DM del 19 aprile 2006“Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”.<strong>La</strong> viabilità di acceso al parcheggio si sviluppa per una lunghezza totale pari acirca 135m ed ha sviluppo planimetrico costituito da:• Rettifilo L1=14.64m;• Curva R1=25.00m;• Rettifilo L2=78.07m;• Curva R2=20.00m;• Rettifilo L3=9.43m;Altimetricamente il profilo stradale parte da una quota del piano campagnaattuale pari a 253.33m con una livelletta di pendenza pari allo 0.00%, per poidiscendere con una prima pendenza pari al 4.50% ed una seconda pari all’83%raccordandosi con la quota di imposta del parcheggio in progetto pari a250.90m.L’asse viabile, superato l’accesso all’area di sosta, si trasforma in un percorsonaturalistico di larghezza pari a 3.50m rifinito in terra battuta, di sviluppo pari acirca 200m. e collegato ad un sentiero esistente. Tale percorso naturalisticopresenta per buona parte una quota altimetrica pari a 252.80m al fine digarantire condizioni di salvaguardia e sicurezza in caso di evento alluvionale.L’attestamento a tale quota intercetta un tratto del Canale <strong>Venaria</strong> ed imponela realizzazione di uno scatolare per un tratto di circa 60m. Tale scatolare,realizzato su un corso d’acqua già intubato nell’abitato di <strong>Venaria</strong>, rappresentaa tutti gli effetti non un nuovo intubamento, ma una copertura dello stesso, taleda lasciare un franco tra livello idrico proprio del canale e copertura comunqueindicativamente superiore a 1.5m e quindi atto a garantire la possibilità diesecuzione di interventi manutentivi.Al fine di evitare l’effetto di rigurgito generato dal Canale <strong>Venaria</strong> in caso dipiena del torrente Ceronda, verrà realizzata una protezione lungo la spondasinistra del canale a difesa del parcheggio lungo il margine di adiacenza delledue opere.Nelle sistemazioni viarie si prevede inoltre la sistemazione dell’attuale Esedrapresente all’incrocio tra la via Castellamonte ed il Viale Carlo Emanuele II, senzamodificare l’intersezione dal punto di vista viario ma intervenendo sullegeometrie e sulla composizione architettonica dello stesso.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 41


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoL’area di parcheggio A occupa una superficie di circa 10.000 metri quadri epresenta una capacità di parcamento pari a 272 posti auto di cui 6 riservati aidisabili e 24 alle Autorità.Al fine di soddisfare le esigenze funzionali ed architettonico/compositive, siprevede una distribuzione delle aree di parcamento su file parallele con stalli a90°. Sono previsti 266 stalli di dimensione 2,5x5m (di cui 24 per le Autorità) e 6stalli di dimensione minima 3,2x5m per disabili (rapporto 1:50) e corselli dilarghezza pari a 6m. Tale larghezza, oltre a consentire la manovra dei mezzi,consente di adottare il doppio senso di marcia in tutti i corselli.Le geometrie adottate consentono la realizzazione di aree a verde intercalantile file di stalli aventi una larghezza di circa 1.5m, atte alla piantumazione perl’ombreggiamento del parcheggio ed il suo mascheramento visivo. Per larealizzazione del parcheggio si prevede la pavimentazione dei corselli conpacchetto bituminoso, al fine di garantirne la durabilità, con finitura inconglomerato bituminoso trattato (effetto “strada bianca”) per rispettare uncorretto inserimento ambientale.Le aree di stallo, corrispondenti a circa 1260m², verranno realizzate conautobloccanti in cls forati ed inerbiti, al fine di garantire la stabilità meccanicadel parcamento e nel contempo consentire la permeabilità del terreno che,unitamente alle aree verdi, forniscono una superficie permeabile pari a circa5.000 m².L’uscita e l’accesso pedonale al parcheggio avviene lungo via Castellamonteattraverso un scalinata ed una rampa disabili, in corrispondenza dell’incrociocon viale Carlo Emanuele II, ed una seconda scalinata ubicata nel punto delparcheggio più prossimo alla Reggia. All’interno del parcheggio è previsto unviale centrale in cubetti di porfido allineato all’uscita su Viale Carlo Emanuele II.Per il parcheggio pubblico è prevista la sosta a pagamento con barriera. Èquindi prevista una adeguata segnalazione visiva di disponibilità di posti. Ilparcheggio è inoltre dotato di servizi igienici e di strutture di servizio (guardiolaall’accesso, biglietterie automatiche ecc.).Unitamente all’area di parcheggio, al fine di garantire una parziale protezionedella stessa dal punto di vista idraulico, è prevista la realizzazione di un rilevatoin terra adiacente alla viabilità di accesso allo stesso. Lo stesso risulta arretratorispetto al viale esistente e con posizione e quota coerente con le futuresistemazioni fluviali già previste e meglio dettagliate nella parte descrittiva deglistudi idraulici.Da sottolineare che tale rilevato non rappresenta comunque il nuovomanufatto d’argine, ma risulterà, in fase di sistemazione finale, la parteretrostante ad esso, destinata ad un futuro viale alberato ad uso ciclopedonale.PARCHEGGIO “B”Il progetto prevede, a partire dalla rotatoria Castellamonte provvisoria (dadefinirsi in fase di realizzazione del nuovo ponte sul torrente Ceronda dellaRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 42


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoProvincia di Torino), la realizzazione di una nuova viabilità che, lungo la spondadestra del Ceronda ed in direzione ovest, conduce ad una rotatoria chefornisce l’accesso al futuro Parcheggio B ed all’area industriale Magneti Marellie da questa prosegue in direzione sud fino a raccordarsi, medianteun’intersezione canalizzata, con il Viale Carlo Emanuele II oltre l’ingressovisitatori ai Giardini.<strong>La</strong> nuova viabilità ha uno sviluppo complessivo pari a circa 610m dei quali 420lungo il Ceronda ed una superficie di circa 7850mq.Planimetricamente presenta:• Rettifilo L1=42.75m;• Curva R1=150.00m;• Curva R2=100.00m;• Rettifilo L2=110.66m;• Curva R3=500.00m;• Rettifilo L3=18.18m;• Curva R4=200.00m;• Rettifilo L4=92.14m;• Curva R5=20.00m;• Rettifilo L5=156.56m.L’andamento altimetrico parte da una quota del piano di campagna esistentepari a di 253.33m nei pressi dell’incrocio con Via Castellamonte con unalivelletta pari allo 0%. Successivamente scende al 3.50% ed allo 0.12% inaffiancamento al torrente Ceronda. Successivamente la viabilità raggiunge laquota di 254.00m nei pressi della curva, alla sezione 48 del profilo stradale inprogetto. Tale scelta progettuale è stata dettata dalla necessità di permettere ilfuturo collegamento con un ponte provvisorio (tipo Bailey) che verrà installatoed utilizzato per garantire la continuità di traffico durante la costruzione delnuovo ponte Castellamonte e la conseguente demolizione del ponte esistente.Nella parte finale il tracciato raggiunge nuovamente le quote di progetto delparcheggio adiacente, per poi raccordarsi alle quote esistenti pari a 252m delViale Carlo Emanuele II.Si prevede una larghezza di carreggiata pari a 9.50m (3.50m corsia, 1.25mbanchina – categoria C2) ed una pavimentazione in conglomerato bituminoso.<strong>La</strong> viabilità è affiancata, dal lato del parcheggio B, da un marciapiede rialzatodi larghezza 1.50m con finitura in malta bituminosa.A circa 75 metri dell’innesto della nuova viabilità con la rotatoria di sbarco delPonte Castellamonte è presente una corsia specializzata per la svolta versol’area residenziale ed al circolo tennistico presente a ridosso delle due palazzineresidenziali di viale Carlo Emanuele II.Come introdotto precedentemente, in prossimità dell’ingresso dell’areaindustriale Magneti Marelli si prevede la realizzazione di una rotatoria al fine dipermettere l’accesso alla zona industriale stessa ed al parcheggio B.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 43


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo<strong>La</strong> rotatoria ha un diametro esterno di 33,5m con anello giratorio bitumato da9.25m (1.25m di banchina esterna, 7.50m di corsia e 0.50m di banchina interna)e fascia sormontabile interna di 1,5m.Le corsie di entrata ed uscita dalla rotatoria rispettano le prescrizioni dellatabella 9 del D.M. del 19 aprile 2006 “Norme funzionali e geometriche per lacostruzione delle intersezioni stradali”: bracci di ingresso da 3.50m e di uscita da4.50m.<strong>La</strong> risoluzione della confluenza della nuova viabilità con il Viale Carlo EmanueleII è definita con una intersezione a raso canalizzata di smaltire i flussi di traffico intutte le direzioni di marcia.Dal punto di vista organizzativo della viabilità, le nuove opere consentono: il by-pass del tratto terminale di Viale Carlo Emanuele II da parte dei mezzipesanti e dal traffico diretto e proveniente dal Parco: i mezzi potrannopercorrere Viale Carlo Emanuele II solo nel tratto compreso tra il PonteVerde e la nuova viabilità e, attraverso quest’ultima, proseguire verso ilponte Castellamonte; l’accesso alle aree adibite a parcheggio; l’accesso alla zona industriale della Magneti Marelli: tale ingresso, mediantela nuova rotatoria in progetto, eliminerà da Viale Carlo Emanuele II i mezzileggeri e pesanti in entrata ed uscita dall’unità produttiva; la realizzazione di nuovi accessi alle aree residenziali ed al circolo tennisticonon più gravanti su Viale Carlo Emanuele II; la realizzazione di un percorso circolare per i bus turistici che consenta aglistessi, imboccata la nuova viabilità dopo il ponte Castellamonte, discendere lungo Viale Carlo Emanuele II fino ad una banchina attrezzata sullato Reggia, di far scendere i passeggeri e quindi di tornare lungo ViaCastellamonte all’incrocio presso il ponte e quindi accedere nuovamente alparcheggio dedicato. Per far salire i passeggeri i bus turistici, usciti dalparcheggio, seguiranno lo stesso percorso lungo Viale Carlo Emanuele II, siaccosteranno sempre alla precedente banchina ed eseguito il carico siallontaneranno attraversando il Ponte Castellamonte; i mezzi di trasportopubblico potranno invece continuare a percorrere a doppio senso VialeCarlo Emanuele, mantenendo invariato il percorso per e dal Parco dellaMandria, operando il trasbordo dei passeggeri su apposite banchineattrezzate ai due lati del viale; l’eliminazione dell’accesso di mezzi privati lungo via Castellamonte ed ilViale Carlo Emanuele II, fatta eccezione per i veicoli autorizzati chedebbano accedere alle attività commerciali esistenti.Gli interventi in progetto prevedono inoltre la realizzazione di un’area dadestinarsi alla sosta a pagamento, con controllo degli accessi, ubicata nell’areacompresa tra viale Carlo Emanuele II ed il torrente Ceronda, per un’area totaledi intervento di circa 45.000 m².Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 44


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoIl parcheggio è servito da un unico accesso fornito dalla rotatoria nei pressidella Magneti Marelli.L’ingresso prevede una viabilità centrale di larghezza pari a 7.00m che,parallela a viale Carlo Emanuele II, percorre l’intero parcheggio e sulla quale siaffacciano i diversi settori in cui esso è suddiviso. Tali settori oltre a suddividere lefunzioni (auto, bus, moto) creano il motivo compositivo e gli allineamentiindividuati per l’inserimento del progetto nel territorio.<strong>La</strong> capacità totale di parcamento è così suddivisa: Parcheggio B1 – 66 stalli bus Gran Turismo; Parcheggio B2 – 219 stalli auto e 9 stalli disabili; Parcheggio B3 – 17 stalli moto; Parcheggio B4 – 224 stalli auto e 5 stalli disabili; Parcheggio B5 – 110 stalli auto e 2 stalli disabili; Parcheggio B6 – 9 stalli auto residenti; Parcheggio B7 – 100 stalli auto e 3 stalli disabili;In totale 653 stalli auto, 9 stalli per residenti, 19 per disabili, 17 stalli moto e 66 perbus Gran Turismo.Ortogonalmente alla viabilità centrale, a formare allineamenti alberati cheinterrompono la continuità delle aree di sosta, sono previsti marciapiedi rialzatidi 4m di larghezza, pavimentati in cubetti di porfido.Per le zone destinate a sosta auto, si prevede una distribuzione delle aree diparcamento su file parallele con stalli a 90° di dimensione ordinaria 2,5x5m e didimensione minima 3,2x5m per sosta disabili (rapporto 1:50). Tutti i corsellipresentano una larghezza di 6m che, oltre consentire la manovra dei mezzi,permette di adottare, in fase di organizzazione dei percorsi, il doppio senso dimarcia.Le geometrie adottate consentono la realizzazione di aree a verde, intercalantile file di stalli, aventi una larghezza di circa 1,50m, atte alla piantumazione perl’ombreggiamento del parcheggio ed il suo mascheramento visivo.Per il transito pedonale nelle singole aree di parcheggio sono previsti varchi checonducono ai viali principali. Da questi il visitatore è condotto su Viale CarloEmanuele II e da qui guidato ai giardini ed alla Reggia. Le aree di sosta buspresentano diverso allineamento degli stalli (inclinati a 30°) al fine di potermaggiormente sfruttare la superficie disponibile.Per la realizzazione del parcheggio si prevede la pavimentazione dei corsellicon pacchetto bituminoso, atto a garantirne la durabilità, con finitura inconglomerato bituminoso trattato (effetto “strada bianca”) al fine di rispettareun corretto inserimento ambientale.Le aree di stallo, complessivamente corrispondenti a circa 13.000m², verrannorealizzate con autobloccanti in calcestruzzo forato ed inerbito, al fine digarantire la stabilità meccanica del parcamento e nel contempo consentire laRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 45


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivopermeabilità del terreno che, unitamente alle aree verdi, forniscono un’elevatasuperficie permeabile pari a circa 39.000m².Diversa pavimentazione, in conglomerato bituminoso trattato (effetto “stradabianca”), è stata prevista nel parcheggio motocicli al fine di meglio garantire lastabilità dei mezzi in sosta.Essendo l’accesso al parcheggio regolato da barriere, sarà previstaun’adeguata segnalazione visiva di disponibilità di posti.Il parcheggio è inoltre dotato di servizi igienici e di strutture di servizio (guardiolaall’accesso, biglietterie automatiche ecc.).Infine è prevista la risistemazione arginale del torrente Ceronda nel tratto inaffiancamento alla viabilità in progetto: tali sistemazioni prevedonol’eliminazione dell’argine esistente e la conseguente realizzazione di un arginelloche verrà sormontato con TR ≥ 5 anni collocato a circa 15 m dal livello medio dideflusso del Ceronda. Inoltre verrà realizzato un argine di protezione diaffiancamento al parcheggio progettato secondo un tempo di ritorno pari a100 anni. Il deflusso delle acque nella golenale verso l’alveo attivo verràagevolato da una interruzione dell’arginello di circa 30 m nella zona prossima alponte. Tale abbassamento verrà protetto adeguatamente con una scogliera dimassi e piantumazioni.2.3.1 Pacchetti di pavimentazioneIl pacchetto di pavimentazione della viabilità di accesso ai parcheggio ha laseguente stratigrafia: fondazione in misto granulare anidro dello spessore 25cm; misto granulare stabilizzato a cemento dello spessore di 15cm; misto granulare bitumato (tout-venant) per strato di base da 12cm; tappeto di conglomerato bituminoso per strato di usura da 3cm.Il pacchetto di pavimentazione dei corselli di manovra interni ai parcheggi ha laseguente stratigrafia: fondazione in misto granulare anidro dello spessore 25cm; misto granulare stabilizzato a cemento dello spessore di 15cm; misto granulare bitumato (tout-venant) per strato di base da 12cm; tappeto di conglomerato bituminoso per strato di usura trattato (effetto“strada bianca”) da 3cm.I marciapiedi esterni alle aree adibite alla sosta hanno la seguente stratigrafia: fondazione in misto granulare anidro dello spessore 25cm; misto granulare stabilizzato a cemento dello spessore di 15cm; ghiaia vagliata per uno spessore di 17cm; massetto in calcestruzzo dello spessore di 10cm;Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 46


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo finitura in malta bituminosa da 3cm.I marciapiedi interni alle aree adibite alla sosta hanno la seguente stratigrafia: fondazione in misto granulare anidro dello spessore 25cm; misto granulare stabilizzato a cemento dello spessore di 15cm; massetto in calcestruzzo dello spessore di 16cm; letto di posa in sabbia per uno spessore di 8cm; cubetti di porfido ricostruito da 6cm.Gli stalli adibiti ad area di sosta hanno la seguente stratigrafia: fondazione in misto granulare anidro dello spessore 25cm; misto granulare stabilizzato a cemento dello spessore di 15cm; letto di posa in sabbia per uno spessore di 7cm; autobloccanti forati ed inerbiti da 8cm.Il percorsi naturalistici/piste ciclabili hanno la seguente stratigrafia: fondazione in misto granulare anidro dello spessore 25cm.Su tutta l’area di progetto, ad accezione delle aree da adibirsi a verde, èprevista la fornitura e posa di geotessile non tessuto in polipropilene di massaaerica pari a 300g/m 2 .2.4 Disegno architettonico- formale del parcheggio, scelta dimaterialiI nuovi parcheggi e la viabilità annessa, oggetto del progetto definitivo, sono unelemento indispensabile per poter fare vivere la Reggia di <strong>Venaria</strong> e migliorarnel’accessibilità dall’intera città. L’ampia dimensione dei parcheggi e lalocalizzazione inserita in un contesto storico così delicato, necessitano di unattento studio preventivo e di un analisi dei linguaggi architettonici/compositiviimpiegati sia nel complesso originario, sia negli interventi più recenti.<strong>La</strong> base fondamentale per la progettazione del parcheggio è stata lo studiodella documentazione storica, delle cronache, dei disegni, la ricerca storicadell’impianto di <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>, soprattutto focalizzato sulle aree oggetto diintervento. Dalla documentazione ritrovata è emerso che le aree hanno sempreavuto un carattere prevalentemente agricolo e, considerata la vicinanza con iltorrente Ceronda e l’esondabilità delle aree, non sono mai state compreseall’interno del perimetro dei giardini, ma sono sempre state considerate la loronaturale espansione, una zona di transizione tra la geometria dei Giardini e iltorrente Ceronda.Tra i documenti analizzati, vi sono alcune carte segrete di Casa <strong>Reale</strong> Savoiache mostrano l’ampliamento dei giardini, anche nelle aree esterne alle mura(aree oggetto del presente progetto): in queste carte, infatti, si possonoindividuare i disegni di doppi filari di olmi lungo le direttrici orizzontale delRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 47


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivogiardino e la divisione dell’area in diversi settori, ognuno con una suacaratterizzazione peculiare.L’analisi storica dei luoghi è stata la base da qui partire per la progettazionedell’impianto generale dei parcheggi e soprattutto per le seguenti scelte: la riproposizione del prolungamento dei filari lungo le direttrici orizzontali delgiardino, come da progetto settecentesco; divisione dell’area del parcheggio a settori rettangolari di dimensione elocalizzazione simile a quella dei giardini; completamento dell’esedra già esistente in corrispondenza dell’incrocio traVia Castellamonte e Viale Carlo Emanuele II; previsione di una viabilità di bordo lungo il fiume Ceronda con l’obiettivo di:• rinsaldare il legame tra i giardini e le aree lungo il fiume, sededell’attuale progetto del parcheggio;• eliminare il traffico veicolare lungo la direttrice che porta al parco dellaMandria per renderla ciclopedonale;• dotare gli impianti industriali esistenti di un nuovo accesso veicolarededicato.Il contesto nel quale si inserisce il progetto è molto particolare e delicato sia dalpunto di vista architettonico, storico e paesaggistico, che dal punto di vistaambientale e idrogeologico.Per tale ragione nel progetto sono stati privilegiati: materiali e soluzioni architettoniche già presenti all’interno del complessodella Reggia; materiali con un alto livello di durabilità e costi di manutenzione contenuti; materiali con un minore impatto ambientale e che non alterinoeccessivamente la permeabilità dei suoli.Di seguito si riportano le particolari scelte effettuate, divise per comodità incategorie.1. Tipologie aiuoleLe aiuole sono un elemento ricorrente nel parcheggio, soprattutto comedivisori tra gli stalli e come elemento di bordo.Le tipologie impiegate sono principalmente di due tipi: bassa, delimitata da cordoli in calcestruzzo, quando la topografia e lasistemazione del terreno lo consentano; rialzata, compresa tra un muretto o la viabilità in progetto e la scarpataverde. L’impiego di aiuole di questo tipo è quasi sempre dovuto a dislivelli diterreno lungo il perimetro delle aree a parcheggio.2. Recinzioni e murettiTra gli elementi che ricorrono particolarmente nel complesso di <strong>Venaria</strong>, visono i muretti in laterizio di altezza variabile, presenti sia all’interno deiRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 48


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoGiardini che all’esterno, come delimitazione di aiuole e come parapetto dirampe pedonali. Questo elemento architettonico ricorre nel progetto con lafunzione di: delimitare le aree a parcheggio in alcuni punti aventi dislivello elevato fradue fronti progettuali (esclusivamente nel parcheggio “A”); parapetto di scale e rampe.<strong>La</strong> tipologia impiegata è principalmente costituita da una struttura in c.a.gettata in opera, rivestita in laterizio faccia a vista, possibilmentereimpiegando elementi di recupero della Reggia. Particolare attenzione èstata posta nell’impermeabilizzazione e drenaggio dei muretti per evitarefenomeni di efflorescenza.3. PavimentazioniSono differenziate a seconda che riguardino: Stalli dei parcheggi auto: gli stalli del parcheggio sono realizzati inautobloccanti in calcestruzzo inerbito. Tale materiale assicura un buoninserimento ambientale, la permeabilità della pavimentazione, un’elevatadurabilità ed uno scarso livello di manutenzione nel tempo. Viabilità interna: per ottenere un gradevole inserimento nel contesto dellaReggia, pur mantenendo le specifiche prestazionali e la durabilità deipercorsi carrabili, è stato impiegato conglomerato bituminoso trattatoeffetto “strada bianca”; Viabilità esterna e asse interno parcheggio B: in analogia alle sistemazionisuperficiali esistenti, si è ritenuto opportuno che la viabilità di bordo siarealizzata con conglomerato bituminoso tradizionale; Percorsi pedonali interni: in analogia ai materiali impiegati attualmente inVia Castellamonte ed in Viale Carlo Emanuele II, i principali percorsipedonali sono realizzati in cubetti di porfido ricostruito. Il materiale sceltooltre ad essere naturale e coerente con il contesto, assicura un’altadurabilità e una scarsa manutenzione. Percorsi pedonali esterni: al fine di garantire durabilità nel tempo e ridottamanutenzione si è previsto di pavimentare i marciapiedi esterni alle aree diparcheggio ed adiacenti ai nuovi assi viari, in malta bituminosa. Questipercorsi pedonali sono ubicati in posizione defilata rispetto alla restanteparte del progetto.4. IlluminazioneIl sistema proposto principalmente si divide in due tipologie: Illuminazione viabilità: i pali stradali usati per la viabilità di bordo sono simili aquelli già impiegati lungo il viale Carlo Emanuele II, cioè di tipologia classicaad arco. Illuminazione parcheggio A: si è riproposto il sistema di illuminazione studiatoe impiegato per la realizzazione del parcheggio della Reggia denominato“Juvarra”. Questa tipologia è realizzata con pali cilindrici in Cor-Ten con uncorpo illuminante fisso posto all’estremità e la possibile aggiunta di unaRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 49


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivocoppia di proiettori agganciati. <strong>La</strong> posa di questi pali sarà ad inclinazione“casuale”. Illuminazione parcheggio B: si è impiegato all’interno del parcheggio latipologia di pali già presenti all’interno dei giardini realizzati con un palocilindrico metallico al quale sono agganciati sulla sommità dei proiettori adinclinazione variabile. Pali bassi viali pedonali parcheggio B: per i viali pedonali di distribuzioneall’interno del parcheggio B sono stati installati corpi metallici alti 1.00m perlimitare l’impatto luminoso e segnalare il passaggio.5. Tipologie fabbricati di servizioLe strutture di servizio esistenti all’interno del complesso della Reggia e deiparcheggi sono prefabbricati in legno di forma ottagonale. Si è ritenutoopportuno non riproporre questa tipologia all’interno del parcheggio, mastudiare un altro “sistema versatile” sia per forma che per funzioni, che possaessere riproposto anche per futuri interventi all’interno del complesso o per lasostituzione degli elementi esistenti.<strong>La</strong> tipologia proposta è così composta da: sottofondo in terra; geotessile non tessuto in PP; basamento in c.a. gettato in opera ed armato; monoblocco prefabbricato di dimensioni standard (serramenti interni/esterniinclusi); struttura verticale e orizzontale di rivestimento realizzata in piccoli profilatimetallici; rivestimento in lamiera di Cor-Ten posato con dogatura orizzontale; copertura realizzata in lamiera di Cor-Ten (ove prevista).<strong>La</strong> particolare tipologia proposta, essendo stata concepita ad hoc, presentail vantaggio di essere più flessibile rispetto alle differenti funzioni delparcheggio: bagni uomini/donne; bagni disabili; locali tecnici; locale guardiania ed informazioni; locale casse pagamento parcheggio.Il sistema proposto si adatta a queste funzioni ed alle loro diversecombinazioni: i moduli prefabbricati sono di diversa tipologia a secondadella funzione richiesta e possono essere poi combinati e assemblati sulposto.6. Scale e rampe pedonali ed Esedra Le scale presenti all’interno dei Giardini e delle aree limitrofe sono realizzatecon l’impiego di pietra di Luserna per il rivestimento delle pedate e dilaterizio, spesso di recupero, per le alzate (scale su via Castellamonte eristorante Cascina di Corte). E’ stato ritenuto opportuno riproporre laRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 50


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivomedesima soluzione per la scala prospiciente all’Esedra e le scala di servizio.I parapetti delle scale sono costituiti da muretti in laterizio. <strong>La</strong> pavimentazione delle rampe disabili è realizzata in lastre di pietra diLuserna, mentre i parapetti sono realizzati in laterizio, possibilmente conelementi di recupero. <strong>La</strong> tipologia è simile a quella attualmente presenteall’interno dei Giardini. I parapetti delle rampe sono costituiti da muretti inlaterizio. I parapetti delle scale e delle rampe sono dotati di mancorrenti realizzati daun tubolare metallico agganciato al muretto tramite piastre metalliche. Tra gli elementi caratterizzanti l’area di progetto vi è l’Esedra semi circolareall’incrocio tra Via Castellamonte e Viale Carlo Emanuele II. Il progettoprevede il completamento dell’Esedra anche dal lato opposto, cioè larealizzazione di altri due pilastri, simili a quelli esistenti, e la costruzione dimuretti di recinzione intonacati. <strong>La</strong> pavimentazione dell’Esedra aiuterà amigliorare l’identificazione del nodo: lungo il perimetro dell’Esedra, infatti, èprevista una fascia in pietra di Luserna, mentre l’interno sarà pavimentato incubetti di pietra di Luserna posati su letto di sabbia e cemento (uguali allapavimentazione esistente in Via Castellamonte) con un disegno dellostemma di <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>. Per valorizzare maggiormente questo particolarepunto è prevista inoltre l’istallazione di una fontana al centro della scala,realizzata in pietra di Luserna.2.5 Utilizzo della vegetazioneGli interventi a verde previsti nell’ambito del presente progetto esecutivo sidistinguono in tre ambiti differenti: interventi di inserimento a verde del Parcheggio A; interventi di inserimento a verde del Parcheggio B; ricostruzione del Corridoio ecologico del torrente Ceronda.L’area di intervento si configura come area a parcheggio a servizio dellaReggia di <strong>Venaria</strong>. Le aree verdi comprese nel perimetro dell’intervento sonoquindi state strutturate di conseguenza, secondo criteri di fruibilità diretta edindiretta e criteri estetico - paesaggistici adeguati alla destinazione delle aree,ma anche considerando il fatto che si è all’interno del perimetro del ParcoRegionale della Mandria e nelle immediate vicinanze della Reggia di <strong>Venaria</strong>.In particolare quindi si è tenuto conto del verde ornamentale ed attrezzato giàpresente, ed in progetto, nelle aree circostanti.Tutte le scelte progettuali delle opere a verde mirano, oltre che a garantire unafruizione diretta degli elementi vegetazionali, a garantirne una fruizione indirettain termini paesaggistici ed estetico-percettivi, a complemento degli elementiarchitettonici e strutturali che costituiscono il progetto delle viabilità e deiparcheggi.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 51


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoPer il progetto di ricostituzione del corridoio ecologico si è invece fattoriferimento alla vegetazione potenziale dell’area, con particolare attenzionealla scelta di specie che contribuissero alla creazione di un habitat di rifugio edalimentazione per la fauna locale.Per quanto riguarda le sistemazioni a verde delle aree intercluse nei parcheggie nella nuova viabilità, le scelte progettuali di partenza sono state effettuatecercando di conciliare le esigenze pedo-climatiche delle specie scelte con lecaratteristiche microclimatiche dell’area, con particolare attenzione anche alrisultato paesaggistico ed estetico-percettivo, dato il particolare contestopaesaggistico in cui si inserisce l’intervento.Il progetto prevede in pratica di abbinare alla gradevole percezione esteticaed alla funzionalità d’utilizzo delle aree verdi, l’adozione di solidi criteri tecnici,quali: la ricerca di soluzioni coerenti ed idonee al tipo di fruizione prevalente; la scelta di specie adatte alla stazione per le caratteristichemicroclimatiche, in modo da ridurre al minimo le manutenzioni e lasostituzione delle fallanze; la caratterizzazione delle singole aree ed degli elementi strutturali, attraversol’impiego di essenze differenti con caratteri paesaggistici peculiari; la ricerca di effetti estetici grazie alla diversificazione stagionale del quadropercettivo e paesaggistico delle singole aree attraverso l’alternanza divolumi e di effetti cromatici grazie all’utilizzo di specie differenziate nellaforma, nelle dimensioni, nell’epoca e nelle varietà di colore delle fioriture edel fogliame.Le esigenze derivanti dalla localizzazione territoriale all’interno o comunque aimargini del Parco Regionale della Mandria hanno fatto preferire specie arboreeed arbustive autoctone.2.5.1 Interventi di inserimento a verde del Parcheggio AAll’interno del parcheggio A è previsto un viale centrale in cubetti di pietra diLuserna allineato all’uscita su Viale Carlo Emanuele II, caratterizzato da undoppio filare di farnia (Quercus robur), alla base del quale è creata una siepebassa di biancospino (Crataegus monogyna).L’acero campestre (Acer campestre) viene allocato nel parcheggio A comeelemento di testata della serie di stalli.Come separazione tra le file di stalli sono stati utilizzati invece, in modo alternato,il frassino comune (Fraxinus excelsior) con sottostante siepe di corniolo (Cornusmas) o fusaggine (Euonymus europaeus) e il ciliegio comune (Prunus avium)con sottostante siepe di biancospino (Crataegus monogyna) o pallon dimaggio (Viburnum opulus).Lungo il perimetro sud, est e nord del parcheggio A e sul rilevato in terraadiacente alla viabilità di accesso allo stesso sono infine posizionati filari di tiglioRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 52


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo(Tilia cordata) che permettono di mascherare in parte il retro degli edifici dimargine del Borgo storico di <strong>Venaria</strong>.2.5.2 Interventi di inserimento a verde del Parcheggio BNel parcheggio B l’acero, il frassino, il ciliegio, sono utilizzati in modo alternato, infilari monospecifici, fra le varie serie di stalli.Alla base di tali filari è stata creata una siepe bassa monospecifica dibiancospino (Crataegus monogyna), corniolo (Cornus mas), fusaggine(Euonymus europaeus) o pallon di maggio (Viburnum opulus).L’acero campestre (Acer campestre) ed il ciliegio comune (Prunus avium)vengono allocati come elementi di testata della serie di stalli.Si sono poi create delle piccole aree con macchie arboree naturaliformi (zoneB1, B7, B6), con pioppo bianco (Populus alba) e ciliegio comune (Prunus avium).Lungo la viabilità di accesso al parcheggio, sul perimetro ovest e nord delparcheggio B sono infine posizionati filari di tiglio (Tilia cordata).Nel parcheggio B sono realizzati due vialetti pedonali principali in direzione sudnordcontornati dal doppio filare di farnia (Quercus robur) alla cui base è statocreata una siepe caratterizzata da due file parallele distanziate fra loro di circa60cm per favorire un corridoio protetto per l’eventuale passaggio dellamicrofauna terrestre.A completamento delle opere Parcheggio B è prevista la sistemazione arginaledel torrente Ceronda in affiancamento alla viabilità di accesso al parcheggio.Tale sistemazione presenta larghezza pari a 5.50 m suddivisa in 2 m di vialealberato di tigli (Tilia cordata), 2.50 m di percorso naturalistico e 1 m di arginellodi sicurezza e rimane adiacente alla viabilità di accesso al parcheggio sino allimite intervento posto su Viale Carlo Emanuele II.Il filare di tigli prosegue anche sul lato dell’industria Magneti Marelli per poicollegarsi al viale Carlo Emanuele II.2.5.3 Transitabilità e passaggi fauna dei parcheggiUno degli aspetti connessi alla realizzazione dei parcheggi in oggetto, è relativoalla possibile interferenza che questi creano alla fauna terrestre presente nellearee di prevista occupazione.Si evidenzia come l’area, attualmente caratterizzata da prati incolti ed in partecoltivati, risulta essere prossima ad elementi di pressione antropica che limitanola presenza di fauna. Ulteriore fattore limitante è la presenza di strutture checostituiscono ostacolo alla distribuzione della fauna terrestre, quali il Viale CarloEmanuele II, gli stabilimenti della Magneti Marelli, il torrente Ceronda e gli edificiprospicienti le nuove aree.Le popolazioni faunistiche che popolano l’area sono pertanto riconducibili aquelle tipiche delle aree agrarie degli ambienti periurbani, identificabili conRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 53


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivol’unità faunistico territoriale delle aree agricole ed aree urbanizzate. Si trattapertanto di animali di piccola taglia quali il topo selvatico delle case, laminilepre, il coniglio selvatico, la lepre.In funzione della possibile presenza di tali specie di fauna, la realizzazione deiparcheggi comporta la sottrazione di habitat per tali specie. Inoltre la strutturadei parcheggi potrebbe costituire, in rari casi, un possibile ostacolo allamicrofauna terrestre che vi entra.<strong>La</strong> presenza della struttura del parcheggio con stalli e aiuole può costituire uncriticità per il transito della microfauna, in particolare in direzione trasversale aiparcheggi, dal torrente Ceronda verso l’abitato (parcheggio A) e verso VialeCarlo Emanuele II (Parcheggio B), e viceversa.L’ingresso accidentale di specie faunistiche all’interno del parcheggiopotrebbe costituire una sorta di “gabbia” con l’impossibilità delle stesse di usciredal parcheggio.Pertanto al fine di facilitare la transitabilità trasversale da parte della microfaunasono stati progettati nel parcheggio B, corridoi di transito, in corrispondenzadelle interruzioni delle serie di stalli.Tali corridoi vengono realizzati in prossimità dei viali pedonali all’interno delparcheggio tramite la piantumazione di due filari di siepe paralleli e distanziatidi 60 cm circa.<strong>La</strong> realizzazione di tale corridoio potrà costituire riparo per la microfaunaterrestre che occasionalmente entrerà all’interno del parcheggio: tale area,racchiusa tre le due siepi di altezza a maturità superiore al metro, potrà esserecostituire luogo di attrazione della fauna e, in funzione della sua direzionalità,convoglierà la fauna verso le aree perimetrali del parcheggio stesso,facilitandone l’uscita.2.5.4 Ricostituzione del corridoio ecologico del Torrente CerondaIl progetto di ricostituzione del corridoio ecologico del Torrente Ceronda hal’obiettivo di compensare l’impatto del progetto relativo alla riduzione deglispazi aperti lungo il torrente Ceronda e consiste nel potenziamento delle fascevegetate naturali e seminaturali attualmente presenti sulle rive del torrente,garantendo così un elevato grado di naturalità e di permeabilità ecologica.Gli obiettivi del progetto sono i seguenti:- favorire la massima diversità specifica possibile, sia in senso longitudinaleche trasversale;- mantenere la più elevata possibile la diversificazione strutturale (età,dimensioni, ecc.);- favorire lo sviluppo di specie erbacee, arbustive ed arboree autoctone.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 54


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoPunto di partenza del progetto di ricostituzione è il mantenimento dellavegetazione esistente nelle aree non interessate direttamente dallarealizzazione delle opere.Per ciò che concerne la composizione specifica si sono utilizzate le speciecaratteristiche del bosco climatico di pianura: il querco-carpineto.In particolare le macchie arbustive sono formate da: frangola (Alnus frangula),sanguinello (Cornus sanguinea), nocciolo (Corylus avellana), biancospino(Crataegus monogyna), berretta del prete (Euonymus europaeus), sambuco(Sambucus nigra), pallon di maggio (Viburnum opulus).Lungo le fasce più prossime al torrente è previsto l’impianto di salici arbustivi:Salix eleagnos, salix purpurea, Salix viminalis.Nelle aree retrostanti sono individuate fasce meso-igrofile con pioppi (Populusnigra, P. alba) e salice bianco (Salix alba), olmo campestre (Ulmus minor),ontano nero (Alnus glutinosa).Dove la superficie a disposizione lo ha permesso si sono create delle macchiearboree o arboreo arbustive con farnia (Quercus robur), frassino comune(Fraxinus excelsior), acero campestre (Acer campestre), ciliegio (Prunus avium),carpino bianco (Carpinus betulus).Si è posta particolare attenzione anche alla struttura verticale degli impianti.Nelle aree più prossime al torrente, dove è presente una superficie poco rialzatarispetto al flusso della corrente, sono previste aree umide ad elofite (cannucciadi palude, Phragmites australis) e tifa a foglie larghe (Typha latifolia).2.6 Le reti tecnologiche e gli impianti per il funzionamento2.6.1 Le reti idricheComprendono:<strong>La</strong> Rete di smaltimento delle acque meteoriche<strong>La</strong> rete di smaltimento delle acque meteoriche è stata progettata conl’obiettivo di avere una rete funzionale e di semplice manutenzione in aree chehanno la possibilità di essere inondate prima del completamento dei lavori dimessa in sicurezza del Ceronda.Al fine quindi di soddisfare questi requisiti, si è optato per una soluzione cheprevedesse l’installazione di griglie di accolta delle acque meteoriche sia nellezone dei parcheggi che in quelle stradali. Il sistema è stato inoltre progettato inmodo che la rete sia mantenuta più superficiale possibile, al fine di poterscaricare più facilmente a gravità le acque meteoriche all’interno del TorrenteCeronda.Le pendenze dei parcheggi e le sistemazioni superficiali sono progettate inmodo da convogliare le acque verso le griglie di raccolta. Tali pendenza sonoRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 55


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivostate quelle massime ottenibili considerando i vincoli da una parte della viabilitàesistente, dall’altra del torrente Ceronda, sempre tenendo presente che lequote del finito non andassero a modificare l’assetto generale delle quote deipiani attuali dei campi.Gi interventi che si prevede di realizzare sono: smaltimento acque meteoriche dei parcheggi che avverrà con scarichi convalvola a clapet finale e con una paratoia di sicurezza a monte collocatasul rilevato arginale in modo da poter intervenire ed evitare il rigurgito delCeronda nel caso in cui la valvola a clapet sia bloccata (1 scarico per ilparcheggio A e 2 per il parcheggio B); smaltimento delle acque meteoriche nel caso in cui i livelli in Ceronda sianoelevati e delle acque di inondazione mediante impianti ad idrovore. Questiimpianti di pompaggio potranno inoltre essere utilizzati per smaltire le acquedal parcheggio allagato per inondazione; scatolare delle dimensioni 1m x 1,5 m dotato di paratoia per lo smaltimentodelle acque in caso di inondazione del parcheggio; protezione della sponda dove vengono scaricate le acque mediantematerasso Reno e gabbioni al fine di evitare il dilavamento superficiale.Si osservi che a causa della quota di realizzazione dei parcheggi e del fondodell’alveo del Ceronda, l’impianto di funzionamento ad idrovore potrà entrarein funzione per portate con tempi di ritorno inferiori ad 1 anno (inferiori a 100m 3 /s).Si osservi inoltre che complessivamente le portate scaricate in Ceronda sarannolo 0.1% sulla portata di picco duecentennale del torrente (740 m 3 /s, fonte: PAI).<strong>La</strong> Rete di smaltimento delle acque reflueE’ stata prevista la realizzazione di rami di rete di smaltimento delle acque reflueprovenienti dai servizi igienici dei parcheggi. Questi vengono allacciati alla retedell’Ente gestore SMAT che percorre Viale Carlo Emanuele II. Le informazionireperite in questa fase sono relative alla condotta che risulta essere in c.a. 500mm. In seguito a sopralluogo e colloqui con tecnici SMAT si è convenuto che ipozzetti esistenti della rete nera che attraversa il parcheggio A verrannopreservati in modo da garantire l’ispezionabilità una volta costruito ilparcheggio.E’ stata inoltre rilevata la presenza di un sifone a doppia canna diattraversamento del Ceronda in zona parcheggi residenti del parcheggio A.Anche in questo caso si dovrà preservare la sua accessibilità anche a progettoultimato.<strong>La</strong> rete idrica di smaltimento acque reflue verrà realizzata con chiusini a tenutaa causa della realizzazione in zona esondabile.<strong>La</strong> Rete acquedottisticaRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 56


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoSi prevede di realizzare anche la connessione alla rete di approvvigionamentoidrico della SMAT che scorre lungo Viale Carlo Emanuele II al fine di fornireacqua potabile ai servizi igienici e per l’irrigazione in progetto.I chiusini saranno a tenuta poiché il progetto è realizzato in zona esondabile.2.6.2 Le reti tecnologicheSono da realizzarsi gli impianti di illuminazione e di distribuzione correnti forti ecorrenti deboli, completi in ogni loro parte, necessari per l’intervento.L’area di intervento sarà dotata di una rete di illuminazione, di una rete didistribuzione della forza motrice e della trasmissione dati, considerando ai finiprogettuali le seguenti soluzioni tecniche: Impianto di Illuminazione parcheggio A Impianto di Illuminazione parcheggio B Impianto di Illuminazione pubblica assi viabili Impianto di illuminazione percorsi pedonali e piste ciclabili Rete distribuzione Correnti Forti (FM) Rete distribuzione Correnti Deboli (CD) Impianto controllo accessi (GATE) Predisposizione per impianti videocontrollo (TVCC)Impianto di Illuminazione parcheggio ASarà realizzato un impianto di illuminazione relativa al parcheggio A costituitoda corpi illuminanti in grado di soddisfare il miglior impatto estetico efunzionale.<strong>La</strong> soluzione progettuale prevede un sistema di corpi illuminanti alternati tra palicilindrici in acciaio Cor-Ten singoli e pali equipaggiati di 2 proiettori installati aduna altezza di 4m aventi lampade in kit alogenuri asimmetrici da 70W. Sistemadi distribuzione ed alimentazione in classe I. Si tratta dello stesso tipo diilluminazione esistente nel parcheggio Juvarra, che conferma l’appartenenzadel parcheggio stesso al sistema Reggia.Impianto di Illuminazione parcheggio BSarà realizzato un impianto di illuminazione relativa al parcheggio B costituito dacorpi illuminanti in grado di soddisfare il miglior impatto estetico e funzionale.<strong>La</strong> soluzione progettuale prevede un sistema di corpi illuminanti alternati tra palicilindrici in acciaio verniciato equipaggiati di 1 o 2 proiettori installati ad unaaltezza di 7,5m aventi lampade ai vapori di alogenuri da 159W. Sistema didistribuzione ed alimentazione in classe II.Impianto di Illuminazione pubblica assi viabiliRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 57


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoSarà realizzato un impianto di illuminazione su strada pubblica costituito dacorpi illuminanti equipaggiati di lampada al sodio alta pressione da 250Winstallati alla testa di pali curvi con sbraccio pari a 2,5m ed hft=9m.Per l’illuminazione della viabilità i quadri elettrici-regolatori del flusso chealimentano le linee di illuminazione pubblica saranno installati all’interno dilocali dedicati di nuova realizzazione.Impianto di illuminazione percorsi pedonali parcheggio B<strong>La</strong> soluzione progettuale prevede un sistema di corpi illuminanti composti dadiffusori tipo Colum in alluminio estruso e di sezione cilindrica e di altezza pari a1,1m equipaggiati da lampade ai vapori di mercurio da 80W. Sistema didistribuzione ed alimentazione in classe IIRete distribuzione Correnti Forti (FM)Si realizzeranno dei cavidotti interrati, in corrispondenza delle nuove viabilità,per la distribuzione delle linee BT, al fine di garantire la fornitura prevista per lenuove utenze. In particolare sono previste forniture in Bassa Tensione (BT) per leutenze relative all’alimentazione dei servizi igienici, della guardiania e perl’alimentazione dei Gate di accesso.I cavidotti interrati, di nuova posa, saranno realizzati sulla nuova viabilità eposati sul tronco principale mediante una tubazione in PVC pesante RAR 302D=160mm con bauletto in cemento e filo pilota. Nell’area oggetto di interventosono presenti due locali tecnici per l’alloggiamento dei quadri elettrici.All’interno dei locali verranno installati i quadri elettrici a serviziodell’illuminazione pubblica dell’area ed i quadri elettrici per alimentazione usispecifici.Rete distribuzione Correnti Deboli (Dati)L’area sarà dotata di una rete di cavidotti necessari per i collegamenti di tuttele utenze e costituita da cavi in rame ed in fibra ottica al fine di garantire ilfunzionamento del sistema di controllo accessi (Gate) seguendo i percorsi deicavidotti delle linee elettriche BT.Saranno posati, per ognuno dei due tronchi principali, una tubazione in PVCpesante RAR 302 D=125mm ad una profondità di 0.9m dal piano stradale,ricoperti di apposito nastro di colore giallo indicante la presenza di cavi. Duetubazioni saranno dedicate alle reti in rame e alle reti in fibra ottica.Impianti controllo accessi parcheggiSarà prevista l’installazione di un sistema di casse automatiche per ilparcheggio, composto essenzialmente dei seguenti dispostivi: a)Server disistema; b) Cassa automatica per il pagamento dei Ticket; c) Gate di ingresso;d) Gate di uscita; e) Sbarra controllo accessi ingresso; f) Sbarra controllo accessiuscita; g) Pannello Luminoso Esterno Parcheggio (libero/completo).Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 58


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoDal Gate di ingresso l’utente riceverà una tessera magnetica riportante la datae l’ora di ingresso ai locali, automaticamente le stesse informazioni verrannocomunicate al server di sistema.Per effettuare l’uscita l’utente inserirà la tessera ricevuta nella cassa automaticae verserà il corrispettivo importo; all’utente verrà restituita la tessera vidimata perl’uscita.Il sistema sarà interfacciato tramite rete ethernet, ad una postazione disupervisione, dalla quale sarà possibile visionare svariate informazioni, daeventuali allarmi, al numero di autoveicoli presenti, fino ai dati relativi allacontabilità stessa della cassa.Impianti videocontrollo diffusione sonora e TVCCSarà realizzata una rete di cavidotti per la predisposizione ad un sistema divideocontrollo di accesso ai parcheggi. <strong>La</strong> predisposizione sarà costituita datubazioni in PVC pesante RAR 302 D=125mm ad una profondità di 0.9m dalpiano stradale, ricoperti di apposito nastro di colore giallo indicante la presenzadi cavi.Diffusione sonoraSarà installato entro il fabbricato un impianto di diffusione di emergenza,comandato da un Armadio Rack. L’impianto sarà collegato all’Armadio Rackdi diffusione sonora di emergenza tramite cavo resistente all’incendioFTG10(O)M1 – 3G2,5mmq.Saranno installati i diffusori a tromba modello "PHOEBUS", Tipo "TOA SC-610 M" osimilare.TVCCInternamente al locale Tecnico sarà installato l’Armadio Rack di controllo dell’impianto. Entro questo armadio sarà installato un DVR SERIE SYSTEM-SN con USBed interfaccia RJ45 10/100 Mbps. Ingressi video: 16, ingressi audio: 16, uscitevideo: 16 Loopthrough, 1 MAIN, 1 SPOT, 1 VGA, 1 audio. Risoluzioneregistrazione: 4CIF (704x576) / DCIF (528x384) / 2CIF (704x288) / CIF (352x288) /QCIF (176x144). Registrazione: 400fps totali 4CIF/DCIF/2CIF/CIF/QCIF.Compressione video: H.264. Modalità di registrazione: manuale, continua,motion detector, programmata o allarmata. Ingressi/uscite allarme: 16/4.Compatibile con Easy Dome II-III e Thera. Gestione da tastiera di sistema Sch.1092/692. Software NVM PLUS incluso.All’ esterno dei parcheggi saranno installati telecamere DAY & NIGHT, sensoreCCD 1/3'', risoluzione alta : 230Vca. Autoiris: DC-DRIVER, controllo shutter: 1/50 -1/100000 sec. (AUTO), controllo del guadagno/digital slow shutter/DNR:regolabili, IR cut filter: AUTO (modalità Day & Night) - FISSO (modalità Day),sensibilità: 0.5Lux (colore) - 0.01Lux / 0.005Lux (BW / DSS). Tipo: URMET o similare. Iltutto completo di custodia per esterno con staffa e riscaldatore per telecamerecon obiettivi a focale fissa o variabile o con zoom. Grado di protezione: IP66.GESTIONE ALLARMIRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 59


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoInternamente ai locale Guardiola saranno installati un Personal computer diprimaria marca completo di monitor LCD da 17", tastiera, mouse, sistemaoperativo Microsoft® Windows, software G.I.S.T. preinstallato connessoall'impianto per la supervisione del sistema, scheda Ethernet per collegamentoLAN ai PC Clients. Il software presenta un’interfaccia semplice ed intuitiva,l’abilitazione alle funzioni sono protette mediante password a più livelli.Consente la visualizzazione e la programmazione dei sottosistemi integrati:TVCC, controllo accessi ecc. mediante le licenze software aggiuntive. Consenteinoltre la gestione di una o più postazioni supplementari di tipo client full.Comprensivo di licenza software modulo tecnologico, licenza software moduloteleassistenza, configurazione di ogni punto di I/O su mappe fornite dal cliente,licenza software modulo antincendio e licenza software modulo TVCC.3 OPERE DI PROGETTO PER LA SICUREZZA IDRAULICA DEL PARCHEGGIOAffinché i parcheggi in progetto possano soddisfare i requisiti di adeguatasicurezza idraulica, sono state individuate e verificate la tipologia e la geometriadelle opere di difesa spondale da realizzarsi, tenendo in conto dei vincolinormativi esistenti. Sono state seguite in particolare le indicazioni fornite dallenorme di attuazione del PAI (direttive n. 4, riguardante i criteri di compatibilitàdelle infrastrutture all’interno delle fasce A e B) e le prescrizioni dell’AgenziaInterregionale del fiume Po in quanto la zona in progetto risulta infatti essere disua competenza.Tali opere comprendono la risagomatura dell’alveo e la realizzazione di nuovirilevati arginali sia a livello del parcheggio A che del parcheggio B.In particolare, al fine di ottemperare a quanto richiesto da AIPO nel parere del05 luglio 2011, prot n 24488/2011, è stata prevista a risagomatura del TorrenteCeronda con tempi di ritorno pari a circa 100 anni.Si osservi che il parcheggio B sarà protetto con tempo di ritorno pari a 100 anniuna volta che verrà realizzato il nuovo ponte Castellamonte (non facente partedel presente progetto esecutivo).Gli interventi che verranno realizzati saranno quindi il nuovo argine a valle delponte Castellamonte che fiancheggia il parcheggio A ed il nuovo argine chefiancheggia il parcheggio B, in accordo con quanto stabilito dalle operepreviste dal PAI e come concordato con AIPO e Regione Piemonte, SettoreDifesa del Suolo e Idrogeologico.Questa protezione sarà pari ai livelli idrici raggiunti per tempi di ritorno pari a 100anni senza franco e, comunque, sarà sempre inferiore alla quota dell’argineesistente in sponda sinistra al fine di agevolare in ogni caso l’esondazione indestra, mantenendo quindi le condizioni attuali di rischio.Verrà inoltre mantenuto l’attuale viale ciclo pedonale con alberature nellazona di alveo golenale antistante il parcheggio A.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 60


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto EsecutivoRiassumendo, gli interventi che si prevede di realizzare sono: arginatura a valle del ponte Castellamonte a difesa del parcheggio Arealizzata alla quota per la messa in sicurezza fino alle piene con tempo diritorno 100 anni; protezione lungo la sponda sinistra del canale <strong>Venaria</strong>, a difesa delparcheggio A a causa del rigurgito di piena del Ceronda; la risagomatura della sezione di deflusso a fianco del parcheggio B,allargandola di circa 15m a partire dalla porzione di alveo che vieneattualmente occupata dal deflusso medio della corrente; la realizzazione di un pre-argine (di tipo “fusibile”) che verrà sormontato perportate con T ≥ 5 anni. Tale pre-argine sostituirà di fatto l’argine naturaleesistente. Con questa sistemazione si diminuirà la frequenza delleesondazioni nell’area golenale rispetto alla condizione attuale. l’interruzione del pre-argine per una lunghezza di circa 30 m in prossimità delponte Castellamonte per agevolare il deflusso della corrente.Al fine di consentire la futura ricalibratura dell’alveo nell’area prospiciente aiparcheggi e l’eventuale innalzamento degli argini per TR=200 anni, i parcheggisono stati collocati ad una distanza tale da poter consentire la costruzione dellearginature definitive di protezione dalla piena duecentennale ai sensi del RD1904 n. 523.3.1 Misure di salvaguardia per gli utentiLe aree in progetto risulteranno in una fase transitoria, ossia primadell’ultimazione dei lavori previsti dal PAI di sistemazione dell’asta del Ceronda,vulnerabili per allagamento. Ai fini di garantire l’incolumità di coloro cheusufruiscono della strada e dei parcheggi, è stato redatto un piano atto agestire l’ emergenza.Questo piano di emergenza sarà coordinato con il piano di protezione Civilecomunale e collegamento con il sistema di allerta della protezione civileregionale tramite la comunicazione dei bollettini Arpa al gestore dei parcheggi.L’apertura dei parcheggi avverrà soltanto nel caso in cui il bollettino di allertapreveda codici di rischio inferiori a 2 . Inoltre, nel caso in cui l’avviso di criticitàmoderata avvenga a parcheggi e viabilità aperta, questi verrannoimmediatamente chiusi e gli utenti immediatamente fatti evacuare verso ilpunto di raccolta sicuro collocato in Piazza della Repubblica<strong>La</strong> gestione dell’emergenza avverrà mediante un apposito “Comitato per laGestione dell’Emergenza” e operatori addetti e reperibili all’interno dellaReggia, oltre al guardiano dei parcheggi.L’elaborato “CER.2 - Piano di gestione dell’emergenza” contiene informazionipiù dettagliate circa la gestione dei casi di criticità.Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 61


<strong>Relazione</strong> <strong>tecnico</strong> <strong>illustrativa</strong>Progetto Esecutivo4 IMPORTO DEI LAVORIRealizzazione parcheggi e viabilità nel complesso della <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong>A) SOMME A BASE APPALTOA1) LAVORIOG3 opere stradali (prevalente)2'861'688.21OG1 opere edili 344'718.35OG6 opere idrauliche 714'279.52OG8 opere di difesa fluviale 582'773.21OG11 impianti elettrotecnici813'108.08OG13 opere a verde305'254.87IMPORTO LAVORI tot. A1) 5'621'822.24A2) ONERI DI SICUREZZAoneri diretti di sicurezza compresi in tot. A1)112'436.44oneri specifici per la sicurezza aggiuntivi rispetto a tot. A1) tot. A2) 166'737.00IMPORTO ONERI DI SICUREZZA (ai sensi del D.Lgs.81/08 non soggetti a ribasso d'asta)279'173.44IMPORTO A BASE APPALTO tot. A1) + tot. A2) = tot. A) 5'788'559.245 INCIDENZA PERCENTUALE DELLA MANODOPERAL’incidenza percentuale della manodopera per le diverse categorie di lavorocontemplate nel presente appalto, il cui calcolo è prescritto dall’art. 33 comma1 lettera f) del D.P.R. n° 207/2010 (Regolamento di esecuzione ed attuazione delD.Lgs. 12/04/2006 n° 163 recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,servizi e forniture), tenuto conto della Determinazione n° 37/2000 del 26/07/2000– “Schema metodologico per determinare il quadro dell’incidenzapercentuale” dell’Autorità di Vigilanza sui <strong>La</strong>vori Pubblici, risulta:incidenza importo opere al netto degli importiCategorie di lavoro manodopera oneri per sicurezza manodoperaopere stradali ....................................... 18% .................................... 2.861.688,21 .......................... 515.103,88opere edili ............................................. 30% ....................................... 344.718,35 .......................... 103.415,50opere idrauliche .................................. 38% ....................................... 714.279,52 .......................... 271.426,22opere di difesa fluviale ....................... 20% ....................................... 582.773,21 .......................... 116.554,64impianti elettrotecnici ......................... 30% ....................................... 813.108,08 .......................... 243.932,42opere a verde ..................................... 18% ....................................... 305.254,87 ............................ 54.945,88totali ............................................................... .................................... 5.621.822,24 ...................... 1.305.378,54Incidenza percentuale media della manodopera= (importi manodopera/importo opere al netto oneri di sicurezza = (1.305.378,54/5.621.822,24) =23,22%Realizzazione parcheggi e viabilità nel complesso delle <strong>Venaria</strong> <strong>Reale</strong> 62

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