13.07.2015 Views

Psicologia delle organizzazioni Psicologia delle organizzazioni

Psicologia delle organizzazioni Psicologia delle organizzazioni

Psicologia delle organizzazioni Psicologia delle organizzazioni

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Università degli Studi di TorinoFacoltà di Scienze PoliticheSede di Biella<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong><strong>organizzazioni</strong>FORMAZIONE E APPRENDIMENTONELLE ORGANIZZAZIONI<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra1


INTRODUZIONE AL TEMAEDEFINIZIONI<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra2


L’era della conoscenza …La formazione è entrata prepotentemente nelle<strong>organizzazioni</strong> diventando uno strumento asupporto del processo di rapido cambiamento inatto:• cambiano le competenze istituzionali•cambia la gestione <strong>delle</strong> risorse economiche•cambiano le tecnologie a disposizione•cambiano i contratti di lavoro•cambiano le esigenze dei dipendenti•cambiano le aspettative degli utenti.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra3


☺La formazione non è lasoluzione a tutte ledisfunzioni, le sfide,i conflitti, le inefficienze diun’organizzazione!!!<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra4


SEX CASES IN GENERAL‣Comes down to he said, she said (no witnesses)‣Lack of physical / biological evidence‣What exactly is consent‣Problematic victimsDeveloped by the NIC/WCL Projectunder NIC Cooperative Agreement#06S20GJJ1Developed by D. Bermanunder NIC CA 07S24GJQ1


La formazione professionaleUna proposta di definizioneLa formazione professionale ha l’obiettivo di incrementarele competenze (conoscenze e capacità) dei “fruitori”, affinchèquesti siano in grado di risolvere – prevenire un problema.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra6


COS’E’ LAFORMAZIONE ?E’ un intervento organico sulla competenzaglobale messa in gioco nei sistemi (singolioperatori e Servizi) chiamati ad affrontarecompiti e a perseguire obiettiviE’ un aggiornamento tecnico/scientificoLa gestione della formazione in un’organizzazionefinalitàStrutturare contesti di apprendimento


COMPLESSITA’ DEL CONCETTO FORMAZIONEIl mondo della formazione inteso come insieme di idee e di praticheè uno dei grandi temi della ricerca epistemologicaI mondi della “produzione della formazione” sono tutti mondirelazionali , mondi di sistemi viventi, educativi e organizzativiConcetto complesso (accettare frammentarietà eapprossimazioni di più punti di vista: pedagogico,psicologico, sociologico, ecc.)<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra9


La formazione al lavoro o formazione professionaleLa storia del lavoro umano, <strong>delle</strong> formeorganizzative attraverso le quali siesplica, della cultura che locontraddistingue, dei modi e dei luoghiche hanno contraddistinto ecaratterizzano il processo formativo allavoro, ecc. , segna la storia dell’umanità<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra12


Evoluzione del concetto diformazione e complessità dellavalutazione1. Formazione originariamente addestramento (oracompetenze)2. Formazione come prodotto ( ’70 ) : poco chiaro l’output ldelprocesso formativo3. Formazione come processo ( ’80 ) : un insieme di fasi4. Formazione come sistema integrato (con strategie generali)di gestione e sviluppo RU ( ’90 ): nuovo paradigma: da spesaaccessoria a investimento permanente<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra13


La formazione al lavoro o formazione professionaleSocietàTipol. Formaz.oggetto apprend.Luoghi – contestiformativiConnotazioniculturaliTradiz. a baseeconomica agric.e artigianaleAddestramento(destrezzamanuale)Famiglia,bottega artig. nelvillaggioForm. colmativa( abilità) Trasmis. valoriculturali dominantiAlboririvoluzioneindustriale= FabbricaNuove modalitàlavorative e relazionaliIndustrialematura – Altameccaniciz.Conoscenze ecapacità dicomprensioneScuole prof.liaz.li (addestr.)ester. (insegn.)Separaz. contesti lavoro/formaz.(subordinazione)Post - IndustrialeCambiamentocontinuoMetacompetenzeCapacità dicambiareapprendere“Più luoghicontestimodalità”.Sistema Format.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. AlastraMobilità Posizionilavorative Complesse.Valorizzazione RU elearning organization14


LE FASI DEL PROCESSOFORMATIVO<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra15


FASI DEL PROCESSO DIFORMAZIONEOgni processo di formazione si articolain quattro fasi principaliognuna <strong>delle</strong> quali va sottoposta amonitoraggio e verifica<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra16


LA FORMAZIONE COMEPROCESSO CIRCOLARELE FASI DEL CICLO DELLAFORMAZIONEANALISI DEIBISOGNIPROGETTAZIONEVERIFICAVALUTAZIONERISULTATIEROGAZIONEATTUAZIONE<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra17


LA FORMAZIONE COMEprocesso e sottoprocessi circolariIpotesiDefinizioneIpotesiDefinizioneANALISI DEIBISOGNIPROGETTAZIONEVerificaVerificaIpotesiAttuazioneIpotesiAttuazioneVALUTAZIONEVERIFICAATTUAZIONEVerificaVerifica<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra18


METODOLOIADIDATTICO-FORMATIVA<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra19


Focus sull’apprendimento organizzativoOggi l’apprendimento avviene non solo nel contestoprotetto e separato dell’aula, ma sempre piùdeterminante è il ruolo della formazione sul campo edella formazione innovativa:Metodologieformazionesul campoformazioneinnovativa<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra20


FORMAZIONEON THE JOBSi rende sempre più necessario potenziare, valorizzare e promuoverele occasioni di formazione on the job, cioè di percorsi formativicontestuali all’attività lavorativa.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra21


TIPOLOGIE DI ATTIVITA’ FORMATIVEFREQUENTEMENTE IN USO<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra22


RIUNIONI DI LAVOROIncontri fra colleghi per confrontarsi suun particolare tema, progettare e/oprogrammare, verificare e scambiareinformazioni.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra23


STUDIO DI CASIPartendo dall'analisi in piccolo gruppo disingoli eventi, avvenuti realmente in uncontesto di lavoro o descritti inletteratura, si traggono spunti diriflessione e di discussione per meglioorientare il proprio agire professionale, alivello individuale e collettivo.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra24


GRUPPI DI DISCUSSIONEConfronto su interrogativi stimolati dapubblicazioni, articoli, questioni aperteed approfondite dal formatore, ecc., incui il singolo condivide il proprio pensieronel gruppo creato per l’occasione e/o losottopone al parere dell’esperto.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra25


CONSULENZA AL RUOLOAttività intermedia tra l’apprendimentoindividualizzato e la supervisione (attoeducativo profondo), offerta da unesperto in un determinato ambitoprofessionale, attraverso la consulenza osuggerimenti operativi su tematichescelte.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra26


GRUPPI DI LAVORO“LABORATORI”Si configurano come gruppi d'interesse edapprendimento, possibilmente costituiti da unnumero ridotto di partecipanti (10-15), disponibilia: confrontare e scambiare informazioni; discuterecasi critici; sperimentare sul campo le strategiepreliminarmente individuate e condivise nel gruppo.Può coinvolgere sia gruppi omogenei (perprofessione, ruolo, ambito operativo, ecc.), siagruppi eterogenei.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra27


TUTORAGGIOAttività finalizzata alla formazione globale delsoggetto, che permette l'integrazione delladimensione individuale, organizzativa e socialedella persona in formazione. L'azione tutorialeviene svolta soprattutto nelle fasi critiche delpercorso formativo e dell’inserimentolavorativo: l'accoglienza, l'iter didattico, lasocializzazione e la formazioneprofessionalizzante.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra28


AFFIANCAMENTOAttività finalizzata a facilitarel'acquisizione di un sapere tecnico/praticoin uno specifico professionale, mediante losvolgimento di mansioni diversificate e dicomplessità crescente.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra29


FOCUS GROUPGruppi di discussione, composti da 4-12persone, la cui attenzione è focalizzata su unargomento specifico che viene analizzato inprofondità. Un intervistatore esperto,chiamato moderatore, orienta e guida ladiscussione tra i partecipanti, facilitando lacomunicazione in modo che sia coinvolgente efaccia emergere liberamente i reali punti divista, giudizi, percezioni ed aspettative delgruppo.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra30


RICERCHE DI VARIOTIPOMetodo di apprendimento individuale o diéquipe, che consente di acquisire informazionisu situazioni e problematiche incontratenell’ambito lavorativo, in alcuni casi anchemediante la consultazione di banche datidisponibili in rete (Internet, intranet, ecc.).L'uso del P.C. può, inoltre, facilitare la stesurae la presentazione di progetti, programmazioni,valutazioni, relazioni, materiale didattico, ecc.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra31


RICERCHE-INTERVENTOModello di ricerca che non solo consente diacquisire informazioni su situazioni eproblematiche incontrate nell’ambito lavorativo,ma anche di intervenire concretamente sullemedesime.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra32


SIMULAZIONI eROLE PLAYINGDrammatizzazione e messa in scena disituazioni che possono verificarsi in undeterminato contesto lavorativo. Ciò consentedi far emergere le competenze e i vissutirelazionali, psicologici, professionali deipartecipanti, permettendo la riflessione el’apprendimento dall’esperienza.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra33


Focus sull’apprendimento organizzativoOggi l’apprendimento avviene non solo nel contestoprotetto e separato dell’aula, ma sempre piùdeterminante è il ruolo della formazione sul campo edella formazione innovativa:Metodologieformazione sulcampoAffiancamento/TutoringStudio di casiGruppi di lavoroRiunioniConsulenza al ruoloStageFocus groupRole playingMobilità su ruoli diversi …formazioneinnovativaFormazione a distanzaFormazione out-doorTeatro d’impresa…<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra34


LA FORMAZIONEPSICOSOCIALE<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra35


La formazione psicosocialeF.Avallone - La formazione psicosociale (1989) - parla diformazione psicosociale o intervento psicosociale comeprospettiva , modo alternativo di intendere la formazione el’intervento nelle <strong>organizzazioni</strong>.Da colmativa di lacune (conoscenze e capacità) a trasformativo incrementaleDa finalizzato all’integrazione dell’individuo nell’organizzazione a finalizzatoai reciproci cambiamenti degli individui, dei gruppi e <strong>delle</strong> <strong>organizzazioni</strong>Da passivizzante nei confronti del formando e del singolo operatore aempoweringDa estraneo-distante dalla soggettività, dall’affettività e dai mondi deisignificati degli attori a strettamente integrato e connesso a tutto ciò<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra36


Prospettiva psicosociale e formazione: ridefinizioniriguardanti processi formativi organizzativi•I ruoli implicati nella diverse fasi del processo formativoorganizzativo:ciò che li caratterizza e il rapporto fra loro;•Il gruppo in formazione: le sue caratteristiche, il processocompositivo e il valore-significato della dimensione gruppale;•Il compito del formatore, le competenze necessarie;•Il setting della formazione: i suoi elementi costitutivi, lecaratteristiche e le metaregole;•Le fasi del processo formativo (analisi della domanda,progettazione, realizzazione e verifica): il loro significato, la cocostruzionee l’ottica partecipativa che li accompagna e larelazione logico-concettuale e operativa in cui stanno fra loro;<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra37


COMPARAZIONE APPROCCI ALLA FORMAZIONETradizionale-meccanicistico• Formazione disoggetti/organizzazione (Fruitori“oggetti passivi”)Psicosociale-autopoietico• Formazione con/per soggetti/organizzazione (Fruitori “soggettiattivi”)• Trasmissione di contenuti emodelli teorico - operativipredefiniti. Contenuti specifici.• Confronto e creazione di / sucontenuti modelli teorico -operativi.• Orientata alle lacune• Orientata alle / dalle risorse• Capacità di utilizzare i modelli, icontenuti, ecc.• Capacità di costruire / utilizzaremodelli, ecc.<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra38


COMPARAZIONE APPROCCI ALLA FORMAZIONETradizionale-meccanicisticoPsicosociale-autopoietico• Scarsa attenzione al mondo deisignificati a come i soggetti dannosenso al contesto formativo e aicontenuti.• Massima attenzione al mondo deisignificati (appartenenza, valori,etc.) nei confronti di tutti icomponenti dell’Organizzazione• separazione individui -organizzazione• Integrare gli individui in untessuto organizzativo dato, più omeno complesso e più o menostatico (complesso nel senso di“oggettivamente” complicato,complessità come proprietà delsistema osservato).• l’organizzazione = sistemi umani• Coinvolgere soggetti nellacostruzione di un tessutoorganizzativo più o meno cangiantein un’ottica di complessità(approccio alla realtà, modalità perconoscere, metodo dellacomplessità).<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra39


COMPARAZIONE APPROCCI ALLA FORMAZIONETradizionale-meccanicisticoPsicosociale-autopoietico• Cambiamento di conoscenze ecapacità razionali (saper fare esapere, apprendimento razionale)• Cambiamento del sistema cognitivoin toto (sia apprendimentorazionale che esperienze emotive esentimenti)• Visione gerarco-lineare allievo -docente• Separazione dei ruoli, rigidità<strong>delle</strong> funzioniCommittente = decisoreFormatore = detentore di competenzeUtente - allievo = portatore di carenza• Visione circolare allievo - docente omeglio allievo - formatore• Tutte e tre le componentipartecipano - negoziano (su trelivelli decisionali): sono portatori dicompetenze, necessità e risorse<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra40


COMPARAZIONE APPROCCI ALLA FORMAZIONETradizionale-meccanicisticoPsicosociale-autopoietico• Obiettivi calati “dall’alto”• Obiettivi costruiti dai diversi attoriin relazione fra loro (condivisi)• Approccio sommatorio al “sapere”(fare, pensare, essere come ambitidi competenze indipendenti)• Approccio olistico al “sapere”(fare, pensare ed essere inconnessione tra loro)• Gruppo dei formandi comecontesto (economico) dell’azioneformativa separato dal momentoformativo individuale• Gruppo come contesto e strumentofondamentale e coerente con ilmomento individuale (necessariacomplementarietà)<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra41


COMPARAZIONE APPROCCI ALLA FORMAZIONETradizionale-meccanicisticoPsicosociale-autopoietico• Evoluzioni di soggetti, gruppi,<strong>organizzazioni</strong> perseguiteseparatamente e secondo unordine lineare• Scarsa attenzione alla culturaorganizzativa (al massimo comesomma – differenza <strong>delle</strong> trecomponenti)• Evoluzioni di soggetti, gruppi,<strong>organizzazioni</strong> perseguite come untutto• Massima attenzione alla culturaorganizzativa ai vari livellidell’organizzazione (insieme divalori, credenze, modelli dicomportamento, norme, etc.),• La cultura organizzativa delcommittente viene considerata “lacultura organizzativa• Attenzione al fatto che la culturaorganizzativa del committente nonsempre rappresenta e non coincidecon la cultura dell’organizzazione<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra42


COMPARAZIONE APPROCCI ALLA FORMAZIONETradizionale-meccanicisticoPsicosociale-autopoietico• Relazioni tra i diversi attori e nellediverse fasi del processo sono ditipo istruttivo (a partire dallarelazione formatore –committente)• Il contatto formatore - committenteè un momento (il primo) di unprocesso trasformativo e creativo• Il processo formativo in fasidistinte e consequenziali (analisidei bisogni - domanda,progettazione intervento,attuazione, verifica)• Non fasi così distinte econsequenziali. Ogni fase ha in sé,comprende le altre. Metafore:ovoboro - frattale. ologramma<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra43


COMPARAZIONE APPROCCI ALLA FORMAZIONETradizionale-meccanicisticoPsicosociale-autopoietico• Logica di un prodotto (corso,seminario, etc,) e processo diproduzione, parcellizzazione <strong>delle</strong>competenze del formatore• Storia di una relazione• Metodologie didattichetradizionali (conferenza, lezione,etc,) in aula• Metodologie “attive” (lavori digruppo, metodo dei casi: studiocasi, “autocasi”, business games,role - playing, giochi analogici,giochi in tema di dinamica digruppo, ecc.)<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra44


COMPARAZIONE APPROCCI ALLA FORMAZIONE(Il Setting nei due approcci)Tradizionale-meccanicisticoPsicosociale-autopoietico• L’attenzione è posta sugli aspettiorganizzativi e procedurali,ambiente fisico e sulle regole“oggettive”• L’attenzione è posta sul significatoe sulla condivisione di significato ditali marche di contesto. Glielementi del setting comeparadigmi di senso• Cambiamenti di setting derivanoda aspetti logistico - funzionali• Cambiamenti di setting sono legati- connessi con la strategiaformativa, le modalità direalizzazione del processoformativo<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra45


COMPARAZIONE APPROCCI ALLA FORMAZIONE(Il Setting nei due approcci)Tradizionale-meccanicisticoPsicosociale-autopoietico• Le condizioni “materiali” (spaziofisico) e temporali, le regoleimplicite ed esplicite sono date inrapporto agli scopi - obiettiviformativi• Ha un significato per il formatore edeve avere un determinatosignificato per l’allievo (scarsa -nulla attenzione al confronto;indagine - verifica sul significato)• I cambiamenti di setting sonoconcessi oppure no• Condizioni materiali e temporali eregole sono negoziate e negoziabili invirtù e in relazione alla negoziazionecostruzionedegli obiettivi e losviluppo dl processo formativo• Ha significato per il formatore, vienedato significato dall’allievo e vaverificata la condivisione fraformatore e allievo• Ilsetting evolve in relazione alprocesso formativo. Non solo si-no maci si interroga sulle esigenze dicambiamento di setting (occasione perrinegoziare rapporti, obiettivi,metodologia, etc.)<strong>Psicologia</strong> <strong>delle</strong> OrganizzazioniProf. V. Alastra46

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!