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Land and Natural Resources Learning Initiative forEastern and Southern Africa (TSLI-ESA)Case Study Report: Strengthening women’s access to land inEthiopiaMarch 2013Chiara RomanoGender and targeting consultant


Tale incremento è dovuto soprattutto ad un maggioreutilizzo del contratto a tempo determinato (che anno suanno, passa dal 38% al 41%) e del lavoro insomministrazione 3 , più utilizzato nel compartoindustriale, che dal 12% del I trimestre 2010, sale al 14%del I trimestre 2011. Rimane invece sostanzialmentestabile l’incidenza delle collaborazioni a progetto (15%circa) (Figura 9).Figura 10 – Quote di avviati per classe di età – I trimestre 2011– Regione <strong>Lombardia</strong>70000600005000040000Figura 9 – Quote di avviamenti per tipologia contrattuale –confronto 2010-2011 (I trimestre) – Regione <strong>Lombardia</strong>I trim 2010 I trim 2011300002000045403530253841302510000015‐1920‐2425‐2930‐3435‐3940‐4445‐4950‐5555‐5960‐64 65 eoltre20151514 1412Fonte: ARIFL– Regione <strong>Lombardia</strong>1053 3 2 2Stabili i saldi occupazionali nel II trimestre 2011nell’industria e nell’artigianato0Nel II trimestre 2011, l’Indagine condotta da Regione<strong>Lombardia</strong>, <strong>Unioncamere</strong> <strong>Lombardia</strong> e Confindustriapresso un campione di imprese dell’industria e dei serviziconferma lo stallo dei livelli occupazionali.Fonte: ARIFL– Regione <strong>Lombardia</strong>Infine, osservando la distribuzione dei soggetti avviati perclasse di età 4 , emerge come il 51,6% sia compreso nellaclasse di età 20-34 anni a dimostrazione della maggioreflessibilità contrattuale dei giovani (considerando anche icosiddetti “giovani adulti”) rispetto agli adulti nel mercatodel lavoro (Figura 10).Nell’industria (Figura 11), il saldo occupazionale mostrauna contenuta variazione positiva (+0,2%), pari a quellaregistrata nel I trimestre 2011, con il datodestagionalizzato che evidenzia però una nuova lieveflessione.Anche nell’artigianato (Figura 12) il saldo occupazionale èin linea con quello del trimestre precedente, mostrandouna contenuta variazione negativa (-0,1%) che confermauna attenuazione degli effetti negativi della crisi in questocomparto in atto già da fine 2009.3 L’aumento del ricorso al lavoro di somministrazione, con particolareriferimento al comparto industriale, è confermato anche dagli ultimidati pubblicati da Ebitemp sul lavoro interinale in <strong>Lombardia</strong> riferiti al Itrimestre 2011: gli occupati interinali equivalenti a tempo pieno sonopari a 54.043, il 24,7% più rispetto al I trimestre 2010. Il compartoindustriale rappresenta quasi il 52% dei lavoratori interinali equivalentia tempo pieno, con un aumento del 49% su base annua.4 Questi dati si riferiscono agli avviamenti definiti secondo lo StandardMultiregionale. Si veda la Nota Metodologica.Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 7


Figura 15 - Indagine trimestrale - Variazione % addetti neltrimestre e medie mobili – Saldo tra ingressi e uscitenell’occupazione – Servizi21,510,50‐0,5‐1‐1,5‐2‐2,5variazionemedia mobile di 4 terminiI dati relativi al II trimestre 2011, mostrano un ulteriorecalo delle ore di cassa integrazione autorizzate edeffettivamente utilizzate. Si conferma il minor ricorso aiprovvedimenti di Cassa Integrazione Ordinaria, incostante diminuzione da fine 2009, e della CIGS inderoga. Tuttavia, aumenta il ricorso ai provvedimentistraordinari, per i quali è minore la probabilità di rientro(Figura 17).Figura 17– Cassa Integrazione Guadagni – Ore Autorizzate –Regione <strong>Lombardia</strong>gen‐07apr‐07lug‐07ott‐07gen‐08apr‐08lug‐08ott‐08gen‐09apr‐09lug‐09ott‐09gen‐10apr‐10lug‐10ott‐10gen‐11apr‐11Fonte: Indagine trimestrale, Regione <strong>Lombardia</strong>, <strong>Unioncamere</strong><strong>Lombardia</strong> e Confindustria <strong>Lombardia</strong>Figura 16 - Indagine trimestrale - Variazione % addetti neltrimestre e medie mobili – Saldo tra ingressi e uscitenell’occupazione – Commercio25.000.00020.000.00015.000.000Ordinaria Straordinaria DerogaMedia mobile centrata di 3 terminivariazionemedia mobile di 4 termini1,510.000.00010,55.000.0000‐0,502 3456789101112123456789101112123456789101112123456789101112123456789101112123456789101112123456‐1‐1,5gen‐07apr‐07lug‐07ott‐07gen‐08apr‐08lug‐08ott‐08gen‐09apr‐09lug‐09ott‐09gen‐10apr‐10lug‐10ott‐10gen‐11apr‐11Fonte: Indagine trimestrale, Regione <strong>Lombardia</strong>, <strong>Unioncamere</strong><strong>Lombardia</strong> e Confindustria <strong>Lombardia</strong>Continua a crescere la Cassa Integrazione Straordinaria…La Cassa Integrazione ha giocato un ruolo crucialedall’inizio della crisi ad oggi ed il reintegro dei lavoratoriin CIG rappresenta uno degli aspetti da tenere sottocontrollo nell’analizzare il mercato del lavoro.Durante la recessione, il ricorso alla CIG è risultatoparticolarmente elevato, anche rispetto alle precedentirecessioni, ed ha consentito il mantenimento dei livellioccupazionali ritardando i licenziamenti. Oggi, il reintegrodei Cassa Integrati rappresenta l’incognita principale delmercato del lavoro nei prossimi mesi. Infatti, se da un latoil rientro dei lavoratori in CIG ritarderà la creazione dinuova occupazione, un eventuale mancato reintegro avràinvece effetti immediati, traducendosi direttamente indisoccupazione.2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011Fonte: elaborazioni IRS su dati INPSDal confronto con il II trimestre dell’anno precedente,emerge in maniera chiara il forte ridimensionamentodell’intervento integrativo ordinario a fronte di unacrescita del peso della cassa straordinaria e in deroga, chearrivano a rappresentare il 72% del totale deiprovvedimenti approvati (vs il 65% del II trimestre 2010)(Figura 18).In complesso, nel II trimestre 2011 in <strong>Lombardia</strong> le ore dicassa integrazione autorizzate ammontano a circa 60milioni, in calo del 27,5% rispetto al II trimestre 2010,quando si contavano oltre 82 milioni di ore autorizzate.Nel confronto col II trimestre 2010, ad essere diminuitesono soprattutto le ore di CIGD (-49%) e quelle di CIGO (-42%), mentre le ore di CIGS aumentano (+6%) 5 .5 I dati relativi agli esami congiunti della CIGS per il periodo Gennaio-Giugno 2011 mostrano una riduzione delle imprese che ne fannorichiesta sebbene aumenti la quota di lavoratori coinvolti in procedureche comportano la chiusura dell’attività produttiva, quota che sale al26,9% a fronte dell’11% dello stesso periodo del 2010.Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 9


Figura 18 - Cassa Integrazione Guadagni – Composizionepercentuale - Ore autorizzate –2008-2011Figura 19 - Variazioni congiunturali (CIGO e CIGS+CIGD) –Confronto rispetto alle mediaOrdinaria Straordinaria Deroga100%90%13,0 mil.80%70%60%30,0 mil50%40%30%20%16,5 mil.10%0%I II III IV I II III IV I II III IV I II2008 2009 2010 2011Fonte: elaborazioni IRS su dati INPSLa Figura 19 pone a confronto le variazioni congiunturalidelle ore autorizzate di CIGO e CIGS+CIGD per settorerapportandole alla variazione media registrata dall’interocomparto industriale. In alcuni settori, quali quellodell’industria e dell’artigianato edile, dell’abbigliamento edella lavorazione di minerali, si registrano contrazioni nelricorso sia ai provvedimenti ordinari che straordinari e inderoga (quadrante in basso a sinistra). Sono ancora moltii comparti in cui le richieste di CIGS e CIGD sonoaumentate, in particolare: trasporti, industria lapidei,chimica e tessile. Meccanica e metallurgia, tra i settori chericorrono maggiormente alla CIG, i dati mostranovariazioni della CIGO allineate a quelle medie mentresono inferiori per la CIGS.Un segnale positivo è dato dalla percentuale di effettivoutilizzo dei provvedimenti autorizzati che si riduceulteriormente: i dati a livello nazionale sul tiraggio (oreutilizzate su ore autorizzate) evidenziano come, nelperiodo gennaio-aprile 2011, sia stato effettivamenteutilizzato solo il 46,55% degli interventi ordinari e il38,16% dei provvedimenti straordinari e in deroga,percentuali leggermente inferiori rispetto a quelle rilevatenello stesso periodo dell’anno precedente in cui l’utilizzoera stato rispettivamente del 47,47% e del 42,07% 6 .6 Dati provvisori definiti sulla base dei dati dell’Archivio Inps – FocusGiugno 2011.Variazione congiunturale CIGS comprensiva della CIGD (5,9%)120100806040200‐20‐40‐60‐80‐100Lav mineraliArtigianatoLapideiInst ImpiantiInd EdileTrasportiMeccanicheAbbigliamentoArtigianato EdileChimicaPelli CuoioCalzatureTessiliCarta, StampaAtt. AgricolturaLegnoMetallurgicheIndustria LapideiEstrazionemineraliAlimentari‐60 ‐40 ‐20 0 20 40 60 80 100Variazione congiunturale CIGO (‐0,1%)Fonte: elaborazioni IRS su dati INPSAnche l’Indagine <strong>Unioncamere</strong> <strong>Lombardia</strong> evidenzia unrallentamento dell’utilizzo della cassa integrazioneguadagni in <strong>Lombardia</strong>, sia in termini di ore che diimprese che vi ricorrono. Nel II trimestre 2011,diminuisce infatti la quota di imprese intervistate chedichiarano di avere effettivamente utilizzato ore CIG(18,8% rispetto al 27,8% del II trimestre 2010 e al 19,3%del I trimestre 2011), pari ad una quota sul monte oretrimestrale del 2,4%, stabile nel confronto con il trimestreprecedente. Più preoccupante la situazionenell’artigianato dove invece il numero delle impreseinteressate che ricorre alle CIG sale al 10% rispettoall’8,7% del precedente trimestre e la quota sul monte orecomplessivo aumenta dall’1% del I trimestre 2011 all’1,3%del II trimestre 2011.… ancora elevata la mobilità, sebbene in lieve diminuzioneNel I semestre 2011 si riduce il ricorso alla mobilità: ilavoratori approvati nelle liste sono 29.815, in calo del2,4% rispetto al dato molto elevato del I semestre 2010(Figura 20).Le iscrizioni in mobilità a seguito di licenziamenticollettivi attivati da imprese di più grandi dimensioni (exl.223/91) registrano la maggiore riduzione (-4,4%)rispetto al I semestre 2010, mentre i licenziamentiSezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 10


individuali effettuati da imprese di più piccole dimensioniregistrano una flessione su base annua pari all’1,2%,sebbene nel secondo trimestre tornino a crescere .Le iscrizioni per tipologia di lista continuano adevidenziare un ricorso prevalente alla mobilità nelleimprese di piccole dimensioni: il 63% dei lavoratoricoinvolti proviene infatti da imprese con un organicoinferiore ai 15 dipendenti e risulta pertanto approvatonelle liste ex l.236/93, che non prevede l’accesso allamobilità indennizzata (Figura 21).Figura 20 – I lavoratori approvati nelle liste di mobilità –Regione <strong>Lombardia</strong> (tassi di variazione)160,0140,0120,0100,080,060,040,020,00,0‐20,02009/2008 2010/2009 2011/2010223/91 236/93 TotaleTra questi, i lavoratori in CIG equivalenti a zero ore 7rappresentano l’1,7% dell’occupazione dipendente per untotale di 55.603 lavoratori.Rispetto ai mesi passati, l’incidenza dei lavoratori in crisisi riduce per tutte le tipologie considerate maparticolarmente marcata è la contrazione dei lavoratori inCIGO. L’incidenza dei lavoratori in CIGS risulta in calorispetto al picco del 2010, ma è comunque ancorasuperiore ai livelli del 2009.Figura 22 – I lavoratori coinvolti in situazioni di crisi –Incidenza sull’occupazione dipendente - Regione <strong>Lombardia</strong>4,03,53,02,52,01,51,00,5‐0,80,9 0,9I semestre 2009 I semestre2010 I semestre 20111,3 1,20,50,41,00,80,70,40,1Mobilità CIGO CIGS CIGD TotaleFonte: elaborazioni IRS su dati ARIFL– Regione <strong>Lombardia</strong> (Mobilità),INPS (CIG) e Istat (n. occupati).2,63,82,6Fonte: Fonte: ARIFL– Regione <strong>Lombardia</strong>Figura 21– Composizione dei lavoratori approvati in lista dimobilità per mese – anni 2009, 2010, 2011- Regione<strong>Lombardia</strong>8000223/91 236/93Si conferma il maggior coinvolgimento in situazioni dicrisi dei lavoratori nelle provincie più industrializzate:Brescia, Lecco, Varese e Como sono le province dove glieffetti della crisi sul lavoro dipendente sonoparticolarmente rilevanti (Figura 23b).700060005000400030002000Figura 23 - Lavoratori coinvolti in situazioni di crisi -Incidenza sull’occupazione dipendente – (Gennaio-Giugno2011)a) Stima lavoratori1000MobilitàCIG0GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioSettembreOttobreNovembreDicembreGennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioSettembreOttobreNovembreDicembreGennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugno2009 2010 2011Fonte: Fonte: ARIFL– Regione <strong>Lombardia</strong>Nel complesso i lavoratori coinvolti in situazioni di crisi in<strong>Lombardia</strong> (stimati considerando i lavoratori in CIGO,CIGS, CIGD e mobilità), nel I semestre 2011 sono oltre85mila, pari al 2,6% dell’occupazione dipendente inregione (Figura 22), in calo rispetto alla situazioneregistrata nel I semestre 2010 (3,8%), ma sostanzialmentein linea con quella del I semestre 2009.MilanoBresciaVareseBergamoComoLeccoPaviaMantovaCremonaLodiSondrio‐ 5.000 10.000 15.000 20.000 25.0007 La stima dei lavoratori in CIG equivalenti a 0 ore tiene contodell’effettivo tiraggio delle ore di cassa integrazione. Si veda NotametodologicaSezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 11


Bresciab) Incidenza % su occupazione provinciale4,0Figura 24 - Indagine trimestrale <strong>Unioncamere</strong> <strong>Lombardia</strong> -Prospettive dell’occupazione per il trimestre successivo –Saldo tra aumento e diminuzione e medie mobili – IndustriaLeccoVarese3,83,9saldomedia mobileComo3,4Bergamo2,5Mantova2,3Pavia2,1Lodi2,1Cremona2,0Milano1,9Sondrio1,50,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5<strong>Lombardia</strong> 2,6%1050‐5‐10‐15‐20gen‐02apr‐02lug‐02ott‐02gen‐03apr‐03lug‐03ott‐03gen‐04apr‐04lug‐04ott‐04gen‐05apr‐05lug‐05ott‐05gen‐06apr‐06lug‐06ott‐06gen‐07apr‐07lug‐07ott‐07gen‐08apr‐08lug‐08ott‐08gen‐09apr‐09lug‐09ott‐09gen‐10apr‐10lug‐10ott‐10gen‐11apr‐11Fonte: elaborazioni IRS su dati ARIFL– Regione <strong>Lombardia</strong> (Mobilità),INPS (CIG) e Istat (n. occupati).1.3 Le prospettive: cala la fiducia delleimprese manifatturiereDopo il rimbalzo ciclico della prima parte dello scorsoanno, da fine 2010 l’economia italiana cresce a ritmisempre più lenti. Mentre il rallentamento di fine 2010 eraallineato a quello degli altri Paesi, la recente dinamicadell’economia è debole per l’Italia, ma in forte recuperonei principali Paesi Europei. Il Fondo MonetarioInternazionale ha infatti recentemente rivisto al ribasso leprevisioni di crescita per l’Italia che si attestano all’1% vsil 3,2% della Germania e il complessivo 2% dell’Area Euro.In <strong>Lombardia</strong> si assiste ad un rallentamento dellaproduzione e degli ordini esteri e ad un ulteriorepeggioramento degli ordini interni. Cala quindi la fiduciadelle imprese che si trovano a fronteggiare elevati livelli diincertezza sul fronte della domanda. In questo quadro leaspettative occupazionali delle imprese industrialitornano a fare segnare il segno meno nel saldo fraprospettive di aumento e diminuzione dell’occupazioneper il prossimo trimestre (Figura 24). In peggioramento leprospettive occupazionali anche per l’artigianato (Figura25).Si confermano invece positive e in linea con i trimestriprecedenti le prospettive nel commercio e, dopo ilpeggioramento nel I trimestre 2011, migliorano anchequelle nel settore dei servizi (Figure 26 - 27).Fonte: Indagine trimestrale, Regione <strong>Lombardia</strong>, <strong>Unioncamere</strong><strong>Lombardia</strong> e Confindustria <strong>Lombardia</strong>Figura 25 - Indagine trimestrale <strong>Unioncamere</strong> <strong>Lombardia</strong> -Prospettive dell’occupazione per il trimestre successivo –Saldo tra aumento e diminuzione – Artigianato1050‐5‐10‐15‐20saldomedia mobile 4 terminigen‐02apr‐02lug‐02ott‐02gen‐03apr‐03lug‐03ott‐03gen‐04apr‐04lug‐04ott‐04gen‐05apr‐05lug‐05ott‐05gen‐06apr‐06lug‐06ott‐06gen‐07apr‐07lug‐07ott‐07gen‐08apr‐08lug‐08ott‐08gen‐09apr‐09lug‐09ott‐09gen‐10apr‐10lug‐10ott‐10gen‐11apr‐11Fonte: Indagine trimestrale, Regione <strong>Lombardia</strong>, <strong>Unioncamere</strong><strong>Lombardia</strong> e Confindustria <strong>Lombardia</strong>Figura 26 - Indagine trimestrale <strong>Unioncamere</strong> <strong>Lombardia</strong> -Prospettive dell’occupazione per il trimestre successivo –Saldo tra aumento e diminuzione e medie mobili –Commercio876543210‐1‐2saldomedia mobile 4 terminigen‐07apr‐07lug‐07ott‐07gen‐08apr‐08lug‐08ott‐08gen‐09apr‐09lug‐09ott‐09gen‐10apr‐10lug‐10ott‐10gen‐11apr‐11Fonte: Indagine trimestrale, Regione <strong>Lombardia</strong>, <strong>Unioncamere</strong><strong>Lombardia</strong> e Confindustria <strong>Lombardia</strong>Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 12


Figura 27 - Indagine trimestrale <strong>Unioncamere</strong> <strong>Lombardia</strong> -Prospettive dell’occupazione per il trimestre successivo –Saldo tra aumento e diminuzione e medie mobili – Servizi121086420‐2‐4saldomedia mobile 4 terminigen‐07apr‐07lug‐07ott‐07gen‐08apr‐08lug‐08ott‐08gen‐09apr‐09lug‐09ott‐09gen‐10apr‐10lug‐10ott‐10gen‐11apr‐11Fonte: Indagine trimestrale, Regione <strong>Lombardia</strong>, <strong>Unioncamere</strong><strong>Lombardia</strong> e Confindustria <strong>Lombardia</strong>Come già evidenziato, è quanto mai cruciale il recuperodei livelli produttivi al fine di reintegrare la manodoperasottoutilizzata durante il periodo di crisi e stimolare lacreazione di nuova occupazione.Figura 28 – Assunzioni previste dalle imprese lombarde persettore e tipo di contratto8070605040302010017,5Industria6,6CostruzioniSettore75,9Servizi38,8Indeterminato51,8DeterminatoContrattoFonte: <strong>Unioncamere</strong>-Ministero del Lavoro, Sistema InformativoExcelsior9,5Altre formeLe recenti previsioni trimestrali del Sistema InformativoExcelsior riferite al periodo luglio-settembre 2011,mostrano come le imprese siano orientate ad espandere lapropria base occupazionale di circa 26.000 unità, di cuioltre il 21% sarà però a carattere stagionale.Le nuove assunzioni avverranno prevalentemente (61%)con forme contrattuali a termine (Contratti e tempodeterminato, Apprendistato, Inserimento lavorativo oaltre forme), sebbene escludendo i lavoratori stagionaliquesta percentuale si riduca a poco più del 50%. E’soprattutto il settore terziario che prevede di aumentare leassunzioni, con il 76% delle assunzioni previste (Figura28).Sezione 1 – L’andamento degli indicatori congiunturali 13


La presente Nota Congiunturale è realizzata, sulla base dei dati disponibili al 03/08/2011, dal gruppo di lavoro IRSdiretto da Manuela Samek Lodovici e composto da Nicola Orlando e Monica Patrizio.

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