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Didattica Modulare Educazione Musicale.pdf - Università Ca

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UNIVERSITA’ “<strong>Ca</strong>’ Foscari” di VeneziaCORSO SSISMODULO on-line n. 03Indirizzo: MUSICA e SPETTACOLOTEORIA DELL’EDUCAZIONE MUSICALEDocente: Prof. Matteo SegafreddoTITOLO:La didattica modulare e l’educazione musicaleINDICE:• Cenni sull’organizzazione modulare della didattica• La progettazione modulare• Quadri sinottici di moduli e unità di studio nell’educazione musicale(ALLEGATI)1


Cenni sull’organizzazione modulare della didatticaNell’attuale scuola italiana il conseguimento di un’alta produttività qualitativa equantitativa dipende molto dalla flessibilità, la quale è spesso legata all’intervento neiprocessi formativi e all’organizzazione generale dell’istituzione, compresil’ammodernamento e l’integrazione dei curricoli.Vi sono poi altri aspetti come, la necessità di rendere compatibili gli obiettivi comunisul piano nazionale con quelli specifici relativi alle varie esigenze territoriali;l’urgenza di operare verso una continua motivazione formativa rivolta alle nuovegenerazioni; l’aggiornamento e sperimentazione di nuovi percorsi curricolari fondatisulla ricerca e il consolidamento di abilità acquisite sia in ambito istituzionale cheextra-scolastico.Tutto ciò rappresenta una provocazione del nostro tempo che può essere vintarendendo elastici gli ordinamenti e le strutture scolastiche, i modelli diorganizzazione didattica, la strutturazione del tempo formativo e degli spazi adisposizione.La flessibilità dell’azione formativa richiede, comunque, una precisa pianificazione evalorizzazione delle risorse.Ci sono vari modi per rendere elastico l’intervento educativo, uno dei più efficacipotrebbe essere il seguente: organizzare flessibilmente e modularmente i vari itinerarididattici e i tempi di istruzione presenti nella stessa scuola.Per operare in tal senso, estrema importanza riveste l’aspetto relativo allaprogrammazione didattica, la quale in un certo modo rappresenta un potentestratagemma che consente ad ogni docente di esprimersi attraverso la propriacreatività, originalità culturale, e professionalità.La programmazione in un’ottica modulare prevede la possibilità che ogni modulopossa venir con facilità disinserito, variato nella durata e nei contenuti, sostituito conaltri, cambiato di posizione rispetto alla sequenza originaria, per migliorare l’efficaciadel processo formativo in un contesto di personalizzazione degli itinerari didattici.“ I moduli, pur rappresentando una sezione unitaria ed altamente omogenea delcurricolo formativo, possono a loro volta essere costituiti da ulteriori segmenti unitari– le unità didattiche – che, rispetto al modulo di cui fanno parte, permettono dicompiere le stesse operazioni…che con i moduli si possono fare rispetto all’interocurricolo disciplinare (o pluridisciplinare) di un anno o di un intero corso di studi”(Domenici, “Manuale dell’orientamento e della didattica modulare”, Ed. Laterza).Ecco, in sintesi, i concetti di modulo e di modularità prendendo in esame gli elementidi definizione quali:• la variabilità dell’estensione del segmento curricolare;• La significatività, l’unitarietà dei contenuti disciplinari o interdisciplinari;• La capacità, attraverso il modulo, di far perseguire precisi obiettivi cognitivi ele conseguenti abilità, verificabili, documentabili e capitalizzabili.Il modulo, che viene determinato in relazione ad una serie di parametri,costituisce a sua volta un ulteriore parametro; una vera e propria unità di2


grandezza che viene utilizzata come riferimento nella definizione delcoordinamento pluridisciplinare in cui può articolarsi armonicamente uncurricolo o un percorso formativo.La modularità, quindi, può concretizzarsi in forme diverse, ma interdipendenti.A seconda che si privilegi questo o quel parametro di riferimento, si avrannomoduli disciplinari, pluridisciplinari, multidisciplinari e interdisciplinari; modulidi formazione-lavoro o di recupero; moduli di carattere orientativo oppure altrispecificatamente formativi.La modularità, infine, potrà essere considerata come architettura dell’interosistema formativo, la quale attraverso l’ottimizzazione dei processi educativi,diventerà strategia didattica di personalizzazione e individualizzazione dellaproposta scolastica.3


La progettazione modulareVediamo ora come procedere in maniera empirica nella progettazione modulare:• I docenti delle stesse discipline o materie affini, previa definizione dell’estensionedel curricolo dell’intero corso di studi, suddividono lo stesso curricolo in particorrispondenti agli anni di istruzione previsti, utilizzando come criterio diriferimento le unità tematico-concettuali dei materiali proposti.• Gli stessi insegnanti identificheranno i moduli, cioè le parti del programmaannuale omogenee rispetto ai contenuti, alle attività proposte, alle abilità, alleconoscenze e competenze. Poi verrà determinata la durata o estensione dell’interomodulo espressa in ore. Questa potrà essere varia ma è bene che non supericomplessivamente i due o tre mesi di attività scolastica.• Definiti e intitolati i moduli, si determineranno gli obiettivi generali di ognuno diessi, i prerequisiti richiesti e la tipologia delle loro eventuali connessioni in serie,quindi secondo un collegamento in sequenza lineare, o in parallelo, cioè coninterconnessioni trasversali tra più moduli.• Si cercherà a questo punto di formare dei sottogruppi disciplinari opluridisciplinari di lavoro, per l’attribuzione dei compiti di elaborazione e messa apunto dei diversi moduli, valorizzando le competenze specialistiche di ciascundocente nei subsettori della disciplina, ad esempio per la parte musicale sievidenzierà l’abilità compositiva o interpretativo-strumentale, corale,musicologica dell’insegnante.• Ciascuno dei sottogruppi di lavoro, dopo la determinazione delle unità didatticherelative al modulo elaborato, procederà ad un’ulteriore suddivisione tecnica deicompiti di lavoro, dando così la possibilità ai docenti coinvolti di delineare lacornice strutturale relativa ad una o più unità, cioè le parti, dello stesso modulo.Nel caso in cui si operi con sovrabbondanza di moduli e unità rispetto a quellinecessari, diventerà più agevole organizzare l’insegnamento e l’apprendimento cosìcome si può dedurre dal diagramma dell’ALLEGATO N. 01 estratto dal“MANUALE DELL’ORIENTAMENTO E DELLA DIDATTICA MODULARE” diDomenici, Editori Laterza.4


Quadri sinottici di moduli e unità di studio nell’educazione musicaleSi analizzino i seguenti ALLEGATI:N. 01Estratto da MANUALE DELL’ORIENTAMENTO E DELLA DIADATTICAMODULAREAutore: DomeniciEditori LaterzaN. 02, 03, 04, 05, 06, 07Estratti dalle dispense LA PROGETTAZIONE MODULAREAutore: P. Jacolino5


TEORIA DELL’EDUCAZIONE MUSICALEMODULO on-line n. 036


TEORIA DELL’EDUCAZIONE MUSICALEMODULO on-line n. 03BIBLIOGRAFIADomenici, Manuale dell’orientamento e della didattica modulare, Editori LaterzaJ. Tafuri, L’<strong>Educazione</strong> musicale, teorie metodi pratiche, E.D.T. – Torino, 1995Prof. Matteo Segafreddo7

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