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Atletica UISP on line

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Per i nostri lettori che n<strong>on</strong> c<strong>on</strong>osc<strong>on</strong>oancora la tua invenzi<strong>on</strong>e:puoi racc<strong>on</strong>tarci comenasce la tua idea delle scarpea recupero energetico?Davvero basta una corsa incampagna per accendere lalampadina della creatività?Credo prof<strong>on</strong>damente che bastidavvero poco per avere unabella idea, mi viene in menteuna c<strong>on</strong>ferenza a cui stavopresentando le Hermes; ad uncerto punto un ragazzo alza lamano e mi chiede: ma questaenergia n<strong>on</strong> potrebbe essereutilizzata per riscaldare le scarpe?Certo, ed in modo anchemolto semplice. Anche in quelcaso è nata un’idea, in manierasp<strong>on</strong>tanea, immediata. Lamia è nata correndo sulle mieamate col<strong>line</strong>, in un ambienteche pers<strong>on</strong>almente vorreiproteggere da inquinamentoe smog. Proprio in quei giorni,mia madre, la prof. Foti che haanche coordinato il progetto,mi stava appunto parlando diquesto c<strong>on</strong>corso, l’Invfactor,dove chiedevano di presentareun’invenzi<strong>on</strong>e nuova (e simpatica).Quindi, quasi per giocoho proposto delle scarpea recupero energetico, senzaavere la minima idea di comerealizzarle.Quando hai capito che la tuaidea poteva c<strong>on</strong>cretizzarsi equale percorso hai seguitoper realizzarla? Chi ti ha aiutato?Ho capito di doverle realizzarequando gli organizzatori delc<strong>on</strong>corso hanno chiamato laprof dicendole che volevanola scarpa, che l’idea piaceva edovevamo andare a Roma asettembre… N<strong>on</strong> avevamo assolutamentecapito che dovevac<strong>on</strong>cretizzarsi in così pocotempo! Quindi abbiamo c<strong>on</strong>tattatoil CNR, c<strong>on</strong> cui la nostrascuola fa stage da tanti anni, elì abbiamo iniziato a progettarla.Intanto il gruppo si era allargato,ho chiamato in aiuto tremie amiche: Alessia Nannini,Giulia Tuci, Cecilia Pellegrini. Iricercatori s<strong>on</strong>o stati gentilissiminello spiegarci i principida usare, Vincenzo Palleschi eRenzo Grassi s<strong>on</strong>o i due angeliche ci hanno aiutato a renderec<strong>on</strong>creta l’idea durante l’estate.Per poi costruire la scarpa,infatti, il meccanismo lo avevamogià grazie al Cnr, abbiamoc<strong>on</strong>tattato un produttoredella z<strong>on</strong>a, il sig. Bartoli che ciha aiutato pro b<strong>on</strong>o, trovandotempo per noi in un periodo diintenso lavoro.Ci s<strong>on</strong>o dei produttori già interessatia lanciare le vostrescarpe sul mercato?Qualcuno si è dimostrato interessato,ma ancora n<strong>on</strong> si èc<strong>on</strong>cretizzato molto, evidentementei tempi n<strong>on</strong> s<strong>on</strong>o maturiper affr<strong>on</strong>tare c<strong>on</strong> serietà laquesti<strong>on</strong>e, noi aspettiamo.Quando pensi potremo andarea correre pensando,grazie alle Hermes, che “n<strong>on</strong>è tutta energia sprecata”?Spero presto, i tempi purtropp<strong>on</strong><strong>on</strong> dipend<strong>on</strong>o da me, mada chi vorrà poi produrla. Il costodi attuazi<strong>on</strong>e n<strong>on</strong> è elevato,perciò spero che possanoessere delle scarpe alla portatadi tutti; quanti più siamo adusarle, tanto più fa bene al pianetadove abitiamo e quindianche a noi.Il sentire comune, aiutatoanche da qualche esternazi<strong>on</strong>edi troppo dei nostripolitici, ci porta a pensarea voi giovani come a degliscansafatiche c<strong>on</strong> scarsavoglia di fare. Sulla basedella tua esperienza, quantoc’è di vero in questo pregiudizio?Credo che la mia generazi<strong>on</strong>esoffra molto, n<strong>on</strong> dimentichiamociche tutti i fenomeni comebullismo, diffusi<strong>on</strong>e delledroghe, ricerca dello sballo finea se stesso, uso smodato dialcool, hanno una radice moltopiù prof<strong>on</strong>da. Io mi ritengofortunata, mia madre mi hadato fin da piccola dei saldipilastri ai quali riferirmi, mi hacresciuto racc<strong>on</strong>tandomi tantissimecose: dall’avventura diArchimede per scoprire le leggidel galleggiamento, al pensierodei poeti. Credo quindiche i giovani debbano trovarela forza per uscire da questostato di noia, inettitudine incui si trovano, dove ogni tipodi speranza sembra vano.I problemi si dev<strong>on</strong>o affr<strong>on</strong>tarec<strong>on</strong> il sorriso, qualunquecosa succeda si risolverà se ciimpegniamo a f<strong>on</strong>do. Inoltreè inutile e c<strong>on</strong>troproducentelamentarsi!Come immagini il tuo futuro?Vorresti c<strong>on</strong>tinuare lastrada della ricerca?Questa è davvero una belladomanda, sto per intraprenderela carriera universitaria eper l’indirizzo ho già deciso datempo: ingegneria. Ciò che miappassi<strong>on</strong>a di più tra tutte lematerie scientifiche è la chimica,quindi credo di intraprendereingegneria dei materiali,anche se l’idea di c<strong>on</strong>tinuaresulla strada delle “invenzi<strong>on</strong>i”n<strong>on</strong> mi dispiace. Per quantoriguarda la ricerca, è un sogn<strong>on</strong>el cassetto, studiare i polimeri,produrre nuove molecole per<str<strong>on</strong>g>Atletica</str<strong>on</strong>g> <str<strong>on</strong>g>UISP</str<strong>on</strong>g> <strong>on</strong> <strong>line</strong> - 50 <str<strong>on</strong>g>Atletica</str<strong>on</strong>g> <str<strong>on</strong>g>UISP</str<strong>on</strong>g> <strong>on</strong> <strong>line</strong> - 51migliorare efficienza ed ecocompatibilità… Tuttavia n<strong>on</strong>credo che l’Italia offra troppepossibilità in questo ambito,spero di avere qualche offertadall’estero per allora.Quale messaggio vorrestilanciare alla tua generazi<strong>on</strong>egrazie a questa scoperta?Credo che sia un messaggiosemplice: dobbiamo cambiare,il nostro domani ce lo stiamocostruendo oggi! È necessariopassare da un’idea di uomodominatore e sfruttatore dellaNatura ad un uomo come organismotra gli organismi checuri l’ambiente che lo circ<strong>on</strong>daproprio perché domani dovràc<strong>on</strong>tinuare a viverci.

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