<strong>Displasia</strong> <strong>aritmogena</strong> <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong>FIGURA 6un tempo variabile (decine <strong>di</strong> minuti-ore).Negli anni progressivo incremento <strong>di</strong> incidenza degli episo<strong>di</strong>descritti (cadenza mensile). Eseguiva ripetutamente accertamentigastroenterologici risultati sempre normali; per l’assenza <strong>di</strong>presunta patologia organica alla base dei sintomi lamentati venivafatta <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> sindrome ansioso-depressiva e iniziata terapiaansiolitica con benzo<strong>di</strong>azepine.Tachicar<strong>di</strong>a a QRS allargato, FC170/min, durata QRS 160 ms,morfologia a BBS con asse <strong>del</strong>QRS +60°.Il paziente giunge in pronto soccorso con un quadro <strong>di</strong> shock,lamentando dolore addominale (prevalente in fossa iliaca destra)e vomito. L’ecografia addominale eseguita risulta nei limiti.Il tracciato ECG mostra una tachicar<strong>di</strong>a a QRS allargato, FC 170/min, durata QRS 160 ms, morfologia a BBS con asse <strong>del</strong> QRS+60° (Fig. 6). Il quadro ecocar<strong>di</strong>ografico mostra una <strong>di</strong>sfunzionesistolica grave biventricolare. Il paziente era trasferito in UTICdove viene sottoposto a car<strong>di</strong>oversione elettrica in anestesia generale(singolo shock bifasico 50 J sincronizzato) con ripristino<strong>del</strong> ritmo sinusale e quadro elettrocar<strong>di</strong>ografico sostanzialmentenormale (deviazione assiale sinistra, assenza <strong>di</strong> alterazioni <strong>del</strong>QRS o <strong>del</strong>la ripolarizzazione ventricolare). Veniva iniziata terapiainfusionale con amine (dopamina e dobutamina) e si assistevanei giorni successivi a un miglioramento <strong>del</strong> quadro emo<strong>di</strong>namicoe <strong>del</strong>la funzione sistolica ventricolare sinistra valutataecocar<strong>di</strong>ograficamente. Gli esami <strong>di</strong> laboratorio risultavano nellanorma a eccezione <strong>di</strong> un lieve incremento <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>latroponina I (6,25 mg/ml) e <strong>del</strong> CK-MB massa (68 U/l).L’ecocar<strong>di</strong>ogramma <strong>di</strong> controllo eseguito alcuni giorni dopol’ingresso mostrava normale funzione sistolica ventricolare sinistra,assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> cinetica regionale, ipertrofia ventricolaredestra con presenza <strong>di</strong> ampi recessi intramiocar<strong>di</strong>ci.In quinta giornata reci<strong>di</strong>va <strong>di</strong> tachiaritmia con stesse caratteristichecliniche e morfologiche; risultava inefficace la terapia conlidocaina, amiodarone, adenosina e il paziente veniva nuovamentesottoposto a car<strong>di</strong>oversione elettrica con ripristino <strong>del</strong> ritmosinusale.Nei successivi giorni venivano eseguiti indagine coronarografica(albero coronarico indenne), ECG ad alta risoluzione (negativala ricerca <strong>di</strong> potenziali tar<strong>di</strong>vi), stu<strong>di</strong>o elettrofisiologico(induzione riproducibile durante infusione <strong>di</strong> isoproterenolo estimolazione ventricolare programmata dal cono <strong>di</strong> efflusso ventricolare<strong>destro</strong> con tecnica <strong>del</strong> singolo extrastimolo <strong>di</strong> tachicar<strong>di</strong>aventricolare sostenuta identica morfologicamente a quellaclinica, associata a retroconduzione <strong>ventricolo</strong>-atriale 1:1, associataa ipotensione arteriosa e interrotta con car<strong>di</strong>oversione elettrica),RM car<strong>di</strong>aca (zona asinergica a livello <strong>del</strong> cono <strong>di</strong> efflussoventricolare <strong>destro</strong> con aspetto <strong>di</strong> bulging <strong>di</strong>astolico e segnale <strong>di</strong>parete compatibile con presenza <strong>di</strong> tessuto fibroa<strong>di</strong>poso).Veniva fatta <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> ARVD sulla base dei criteri <strong>del</strong>la TaskForce (2 criteri maggiori e 2 minori) e il paziente era sottoposto aimpianto <strong>di</strong> AICD definitivo monocamerale con posizionamento<strong>del</strong>l’elettrocatetere ventricolare a livello <strong>del</strong>la parete libera <strong>del</strong><strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong> (cattiva misura <strong>del</strong> sensing ventricolare a livello<strong>del</strong> recesso apicale <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong>).Durante il follow-up <strong>di</strong> 21 mesi, in terapia farmacologica conatenololo e flecainide, il paziente non ha più presentato episo<strong>di</strong><strong>di</strong> malessere o presincope. La telemetria <strong>del</strong> <strong>di</strong>spositivo impiantatorivela 20 episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> TV sostenuta correttamente riconosciutidall’AICD e interrotti, in 10 occasioni, con car<strong>di</strong>oversione a bassaenergia.Il paziente ha finalmente sospeso la terapia antidepressiva!DiscussioneL’incidenza <strong>del</strong>la ARVD appare <strong>di</strong>fficilmente calcolabile;la <strong>di</strong>agnosi si basa infatti su una serie relativamentecomplessa <strong>di</strong> valutazioni clinico-strumentali chemal si adattano a una patologia che presenta un multiformepanorama <strong>di</strong> interessamento patologico <strong>del</strong> tessutomiocar<strong>di</strong>co: accanto a forme clinicamente conclamatesono presenti, verosimilmente in maggior numero,forme a lieve interessamento <strong>del</strong> tessuto muscolareche decorrono completamente asintomatiche e che sono<strong>di</strong>fficilmente <strong>di</strong>agnosticabili con le tecniche <strong>del</strong>la <strong>di</strong>agnosticacar<strong>di</strong>ologica abitualmente utilizzate. 1025
GIAC • Volume 8 • Numero 1 • Marzo 2005Nelle casistiche più ampie pubblicate viene concordementein<strong>di</strong>cata l’età <strong>di</strong> comparsa <strong>del</strong>la <strong>di</strong>splasia <strong>aritmogena</strong><strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong> tra la prima e la quartadecade <strong>di</strong> vita (almeno l’80% dei casi <strong>di</strong>agnosticati rientrain questo range <strong>di</strong> età). 1,2,5,11-13 Nella forma classica<strong>di</strong> presentazione clinica la <strong>di</strong>splasia <strong>aritmogena</strong> <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong><strong>destro</strong> si manifesta con la comparsa <strong>di</strong> una tachiaritmiaventricolare (spesso una TV sostenuta conaspetto a BBS) sintomatica per sincope o talora permorte improvvisa in un soggetto giovane maschio apparentementementeprivo <strong>di</strong> car<strong>di</strong>opatia organica. 3,4,11La presenza <strong>di</strong> sintomi <strong>di</strong> scompenso car<strong>di</strong>aco <strong>destro</strong> o<strong>di</strong> scompenso car<strong>di</strong>aco congestizio, correlati a un piùesteso interessamento <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong> o <strong>di</strong> entrambii ventricoli, appare un’evenienza più rara e vienecomunemente in<strong>di</strong>cata come limitata ai casi nei qualila <strong>di</strong>agnosi viene fatta più tar<strong>di</strong>vamente. 12,14 SecondoPeters 15 esisterebbe una relazione lineare tra progressione<strong>del</strong>la <strong>di</strong>latazione ventricolare destra ed età checonfermerebbe la pressoché costante presenza <strong>di</strong> segnie sintomi <strong>di</strong> scompenso car<strong>di</strong>aco nei soggetti anzianiaffetti.A conferma <strong>di</strong> questo rilievo, nei casi descritti in letteratura<strong>di</strong> soggetti anziani nei quali veniva <strong>di</strong>agnosticatauna <strong>di</strong>splasia <strong>aritmogena</strong> <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong> ilquadro clinico dominante era rappresentato dalla <strong>di</strong>latazioneventricolare destra (talora biventricolare) e daisegni clinici <strong>di</strong> scompenso car<strong>di</strong>aco. 6-9 In particolare,nei 2 casi presentati da More 6 e definiti come i pazientiaffetti da <strong>di</strong>splasia <strong>aritmogena</strong> <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong> piùanziani descritti nella letteratura (74 e 73 anni), la presentazioneclinica era rappresentata da un quadro <strong>di</strong>shock car<strong>di</strong>ogeno da scompenso car<strong>di</strong>aco refrattario.Nei casi da noi presentati, e in particolare nel caso 3che rappresenta a nostra conoscenza il paziente piùanziano <strong>del</strong>la letteratura nel quale veniva fatta <strong>di</strong>agnosi<strong>di</strong> <strong>di</strong>splasia <strong>aritmogena</strong> <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong>, pazienti<strong>di</strong> età me<strong>di</strong>o-alta avevano una presentazione clinica legataalla presenza <strong>di</strong> tachicar<strong>di</strong>a ventricolare sostenuta.In nessuno dei 3 casi descritti, al <strong>di</strong> fuori <strong>del</strong>l’episo<strong>di</strong>oaritmico, era presente un qualsiasi segno clinicostrumentale <strong>di</strong> scompenso car<strong>di</strong>aco. Tutti e 3 i pazientierano in classe funzionale NYHA 1 (2 <strong>di</strong> loro continuanoa praticare attività sportiva intensa).Nei casi da noi presentati la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>splasia<strong>aritmogena</strong> <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong> veniva fatta utilizzandoi criteri <strong>del</strong>la task force comunemente accettati. 16Elemento car<strong>di</strong>ne <strong>del</strong>la valutazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>latazionee/o <strong>di</strong>sfunzione ventricolare destra e <strong>del</strong>la presenza <strong>di</strong>infiltrazione a<strong>di</strong>posa <strong>del</strong>la parete era rappresentato dallaRM car<strong>di</strong>aca. Questo esame rappresenta attualmente lameto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> riferimento per la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>splasia <strong>del</strong><strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong> in quanto appare in grado <strong>di</strong> offrireuna sensibilità più elevata <strong>del</strong>la biopsia endomiocar<strong>di</strong>ca(meno sensibile nelle forme non generalizzate <strong>di</strong> interessamento<strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong>, in quanto i prelievivengono eseguiti per motivi <strong>di</strong> sicurezza nella regione<strong>del</strong> setto interventricolare raramente interessata dalla<strong>di</strong>splasia), 17-21 pur nella <strong>di</strong>fficoltà ancora presente <strong>di</strong>definire criteri <strong>di</strong>agnostici uniformi per <strong>di</strong>fferenziaretale patologia <strong>del</strong>le forme <strong>di</strong> tachicar<strong>di</strong>a i<strong>di</strong>opatica <strong>del</strong><strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong>. 22 Nei casi da noi presentati con unminor interessamento parietale <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong>(casi 1 e 3) la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> ARVD era anche confermatadal risultato <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o elettrofisiologico che in<strong>di</strong>cavain entrambi i casi la presenza <strong>di</strong> un circuito <strong>di</strong> rientroalla base <strong>del</strong>la tachicar<strong>di</strong>a ventricolare clinica registratae aiutava ulteriormente nella <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenzialecon una forma <strong>di</strong> tachicar<strong>di</strong>a ventricolare i<strong>di</strong>opatica <strong>del</strong><strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong>. 23,24La decisione, infine, <strong>di</strong> impiantare un AICD in tutti e3 i casi descritti 25-27 derivava dalla scarsa tollerabilitàemo<strong>di</strong>namica <strong>del</strong>la tachicar<strong>di</strong>a (casi 2 e 3), dall’altonumero <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>ve tachiaritmiche (caso 3), dalla preferenza<strong>del</strong> paziente (caso 1) e dalla relativa scarsa efficaciaa lungo termine <strong>del</strong>la terapia <strong>di</strong> ablazione transcatetere<strong>del</strong>la tachicar<strong>di</strong>a ventricolare in pazienti con <strong>di</strong>splasia<strong>aritmogena</strong> <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong>. 28ConclusioniAbbiamo presentato la descrizione <strong>di</strong> 3 casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>splasia<strong>aritmogena</strong> <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong> <strong>di</strong>agnosticatiin età avanzata e caratterizzati clinicamente, contrariamentea quanto precedentemente descritto, dall’insorgenza<strong>di</strong> tachicar<strong>di</strong>a ventricolare monomorfa sostenutacon morfologia a BBS. Uno dei casi presentati rappresentail paziente più anziano descritto nellaletteratura. L’utilizzo <strong>del</strong>la RM car<strong>di</strong>aca costituisce unutile strumento <strong>di</strong>agnostico per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong>quelle forme, verosimilmente sotto<strong>di</strong>agnosticate, <strong>di</strong> <strong>di</strong>splasia<strong>aritmogena</strong> <strong>del</strong> <strong>ventricolo</strong> <strong>destro</strong> caratterizzate26