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202 - Dipartimento di Economia e Statistica

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212Esercizio_SD88: pazienti affetti da schizofrenia (A) o da <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni affettivi (B) per episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> stress.a) Calcolare α 1per entrambe le <strong>di</strong>stribuzioni;Episo<strong>di</strong> Schizof. Dis.Aff.0 23 71 39 102 46 283 21 424 21 755 13 346 9 157 2 3174 214b) Analizzare le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> asimmetria che risultano dal grafico e quelle mostrate da α 1.Esercizio_SD89: classificazione <strong>di</strong> due allevamenti: A e B, <strong>di</strong> mucche da latte per i giorni-mucca.Latte All. A7 9 12310 12 87513 17 157218 22 239923 27 177728 32 43933 35 27187Latte All.B7 10 17810 12 165913 15 262415 20 106120 25 78425 30 28030 35 126598a) Calcolare gli in<strong>di</strong>ci semplici <strong>di</strong> asimmetria;b) E’ rilevante la <strong>di</strong>versa struttura delle classi?In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> asimmetria <strong>di</strong> K. PearsonLe <strong>di</strong>stribuzioni unimodali e simmetriche sono caratterizzate dalla relazione me<strong>di</strong>a aritmetica = me<strong>di</strong>ana = moda.In particolare, lo sbilanciamento verso uno dei lati della <strong>di</strong>stribuzione è segnalato da un addensamento dellefrequenze in un punto <strong>di</strong>stante dal baricentro fisico della <strong>di</strong>stribuzione. Pearson nel 1920 propose <strong>di</strong> utilizzarecome misura della asimmetria l’in<strong>di</strong>ce:α2 = µ−M oσAsimmetrianegativaAsimmetriapositivaµM e M 0M 0 M eµSe c’è asimmetria positiva la me<strong>di</strong>a aritmetica è maggiore della moda a causa della “coda” allungata verso i valoripiù gran<strong>di</strong>. Per ragioni analoghe µ risulterà inferiore alla moda in caso <strong>di</strong> asimmetria negativa. Anche per α 2sussistono le stesse remore <strong>di</strong> α 1: l’identità M o=µ non è un segnale univoco <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione simmetrica e puòben verificarsi anche per <strong>di</strong>stribuzioni asimmetriche.Esempio:X i 1 2 3 4 5n i 5 3 8 5 4 25La <strong>di</strong>stribuzione ha me<strong>di</strong>a aritmetica e moda pari a tre, ma non può considerarsi simmetrica.L’in<strong>di</strong>ce non cambia per una trasformazione lineare crescente e può quin<strong>di</strong> servire per il confronto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzioniche abbiano <strong>di</strong>versa unità <strong>di</strong> misura o <strong>di</strong>versa origine. Contrariamente però all’altro, l’a 2non è normalizzato.E’ stato però osservato che per <strong>di</strong>stribuzioni poco asimmetriche (ferma restando l’unimodalità) ricorre la relazione:M o-µ=3(M e-µ) il che implicherebbe che le tre misure <strong>di</strong> centralità si possano presentare solo in or<strong>di</strong>nealfabetico o in or<strong>di</strong>ne alfabetico inverso: M a< M e M e>M o. Se ciò fosse vero allora poiché loscarto assoluto me<strong>di</strong>ano è minore della deviazione me<strong>di</strong>a e la deviazione me<strong>di</strong>a minore <strong>di</strong> s si avrebbe: -3≤α 2≤3.

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