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202 - Dipartimento di Economia e Statistica

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188Eccoci però <strong>di</strong> nuovo al problema <strong>di</strong> stabilire che cosa debba intendersi per “basso”. Anche qui lo zero è l’unicovalore inequivoco: significa che non c’è effetto. Ma F>0 significa che l’effetto c’è? Una certa <strong>di</strong>fferenza tra igruppi dobbiamo comunque aspettarcela non fosse altro che per errori <strong>di</strong> misurazione e per il fatto che nonabbiamo esaminato tutti i can<strong>di</strong>dati possibili, ma solo un campione. Resta perciò da chiedersi se il valore positivo<strong>di</strong> F sia da ascriversi ad una reale scostamento della me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> uno o più gruppi oppure si tratti <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versificazionetenue che non suscita particolari riflessioni. Non ci vuole molto per rendersi conto della portata delquesito: tenuto conto dei dati osservati, fino a che livello il valore <strong>di</strong> F è compatibile con delle <strong>di</strong>versificazioniaccidentali ovvero da quale valore <strong>di</strong> F in poi si devono ritenere patologiche le <strong>di</strong>fferenze riscontrate?La <strong>Statistica</strong> non è in grado <strong>di</strong> dare una risposta globale: all’aumentare <strong>di</strong> F saremo sempre più convinti chel’effetto ci sia, ovvero giu<strong>di</strong>cheremo inverosimile un <strong>di</strong>versificazione accidentale che porti a valori così gran<strong>di</strong><strong>di</strong> F. Tuttavia, se ricorrono alcune con<strong>di</strong>zioni è possibile trarre conclusioni atten<strong>di</strong>bili in base ai quantili <strong>di</strong> unmodello: la cosiddetta F <strong>di</strong> Fisher, facilmente calcolabili con il foglio elettronico EXCEL. I gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà delnumeratore n 1sono dati dal numero <strong>di</strong> gruppi (<strong>di</strong>minuito <strong>di</strong> una unità) e quelli del denominatore n 2dal numero<strong>di</strong> rilevazioni (<strong>di</strong>minuito del numero <strong>di</strong> gruppi). La soglia corrispondente a n 1=2, n 2=18 è 6.01 che deve esserecosì interpretato: per la combinazione <strong>di</strong> gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà (2,18), valori inferiori o uguali a 6.01 sono da ritenersior<strong>di</strong>nari ovvero regolarmente riscontrabili anche in presenza <strong>di</strong> uguaglianze tra le me<strong>di</strong>e: è questo il casodell’esempio con F=3.19; valori superiori a 6.01 (sempre con n 1=2, n 2=18 ) sono da considerarsi significativicioè le <strong>di</strong>fferenze tra le me<strong>di</strong>e sono reali al<strong>di</strong>là <strong>di</strong> ogni ragionevole dubbio e non solo apparenti. Più grande è loscarto tra la soglia teorica e quella calcolata, tanto più fondata sarà la nostra conclusione.Esercizio_SD62: 30 uomini sud<strong>di</strong>visi per il livello <strong>di</strong> stress accumulato sul posto <strong>di</strong> lavoro e per numero <strong>di</strong> volteche hanno sottoposto i figli minori a punizioni corporali.Alto 4 6 12 10 5 9 8 11 10 8Me<strong>di</strong>o 2 4 5 3 0 3 2 5 5 4Basso 3 1 2 0 2 2 4 1 0 1Valutate se risulta provato un legame tra i livello dello stress e le punizioni.Di quanto può deviare una modalità?Consideriamo la devianza <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> “n” osservazioni or<strong>di</strong>nate in senso ascendente e scriviamola isolandola modalità più grande:n[ x ( i)−µ ] 2 n−1= ∑ x ii=1i=1∑ [ ( ) −µ* ] 2 + nn − 1[ x ( n) −µ ] 2; con µ* =n−1∑ x ( i)i=1n − 1Dividendo entrambi i membri per “n” e portando a sinistra lo scarto relativo ad X (n)si ha:[ x( n)−µ ]n−12[ ]n− x( n)−µ2 1 122= σ − ∑[ x()−µ *xni ] ⇒ ≤σ ⇒[ ( n)−µ ]≤σ−1n i=1n − 12Pertanto, nessuna osservazione può eccedere <strong>di</strong> un fattore √(n-1) lo scarto quadratico me<strong>di</strong>o e la prossimità aquesta soglia in<strong>di</strong>cherà un’anomalia. Tale risultato è molto popolare ed è stato scoperto e riscoperto più volte.Esempio:Finanziamenti dalla Banca europea degli investimenti. Valori in milioni <strong>di</strong> ECU. Anno 1989.µ=975.42, σ = 1060.4, σ n − 1 = 3673.3nella colonna intestata “scarto rel.” è riportato il valore del rapporto:xi −µσ n − 1L’avvicinarsi all’unità <strong>di</strong> tale rapporto è un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> anomalia. Il valore per l’Italia è <strong>di</strong> 0.78che è in effetti elevato rispetto agli altri e desta una certa perplessità. Quale potrebbe essereil motivo <strong>di</strong> tale prevalenza?Paese Finanziamenti Scarto rel.Belgio 206.3 -0.21Danimarca 564.7 -0.11Germania 863.5 -0.03Grecia 176.3 -0.22Spagna 1942.0 0.26Francia 1684.6 0.19Irlanda 217.7 -0.21Italia 3855.7 0.78Lussemburgo 11.8 -0.26Paesi Bassi 245.3 -0.20Portogallo 794.7 -0.05Regno unito 1892.8 0.25Altri 225.1 -0.20

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