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202 - Dipartimento di Economia e Statistica

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1723.2 La variabilitàLe me<strong>di</strong>e forniscono informazioni sul centro della <strong>di</strong>stribuzione ovvero in<strong>di</strong>viduano la modalità dominante onormale cioè quella che dovrebbe essere scelta se si volesse rappresentare con un solo valore tutte quelle rilevate.Tuttavia, è tipico dei fenomeni che interessano la <strong>Statistica</strong> <strong>di</strong> presentare valori o attributi <strong>di</strong>versi (in verità, tuttele scienze si interessano dei cambiamenti) e dunque le me<strong>di</strong>e potranno assolvere il loro compito <strong>di</strong> sintesi in modopiù o meno efficace secondo la variabilità presente nel fenomeno. In questo paragrafo stu<strong>di</strong>eremo il concetto ela misura della variabilità per variabili metriche sia in termini assoluti che relativi. Discuteremo anche la misuradella variabilità per le variabili nominali ed or<strong>di</strong>nali (mutabilità).Concetto <strong>di</strong> variabilitàLa variabilità è la tendenza a <strong>di</strong>fferenziarsi della variabile. E’ cioè frutto dell’assenza o dell’annullamento <strong>di</strong> forzeche spingono ad un valore o una categoria costante in tutte le rilevazioni (ad esempio la velocità della luce rispettoalla sua fonte). Un fenomeno ha più variabilità quanto maggiore è la gamma <strong>di</strong> modalità che presenta confrequenza non nulla e quanto minore è la <strong>di</strong>versificazione tra le frequenze con cui le modalità del suo dominiosi verificano.Esempio:Distribuzione "1" Distribuzione "2" Distribuzione "3"Xi niX niXi ni1 1 1 1 1 53 23 2 2 2 55 1 3 19 3 525 4 2 4 55 1 5 525 25Distribuzione "4"Xin i3 2525La “1” ha meno variabilità della “2” e “3” perché, a parità <strong>di</strong> unità, è minore il numero <strong>di</strong> modalità che presenta (tre rispetto a cinque).La “3” ha maggiore variabilità della “2” perché, a parità del numero <strong>di</strong> modalità e del numero <strong>di</strong> unità, sono minori le <strong>di</strong>fferenze trale frequenze. La “4” è un caso estremo- detto <strong>di</strong>stribuzione degenere- in cui si presenta una sola modalità e la variabilità è assente.Da notare che le quattro <strong>di</strong>stribuzioni hanno in comune moda, me<strong>di</strong>ana e me<strong>di</strong>a aritmetica e quin<strong>di</strong>, dal punto <strong>di</strong> vista della centralitàsono in<strong>di</strong>stinguibili; lo <strong>di</strong>ventano solo se si allarga il confronto estendendolo ad altri aspetti oltre che la tendenza centrale.La variabilità è una caratteristica tanto evidente e generale che A. Costanzo (1969, p. 9) considera confermatal'opinione <strong>di</strong> molti statistici del passato che l'indagine statistica altro non sia che un insieme <strong>di</strong> tecniche rivolteallo stu<strong>di</strong>o della variabilità. Graficamente la variabilità corrisponde alla forma più o meno assottigliata delpoligono o della densità <strong>di</strong> frequenza ed alla estensione più o meno vasta dell’arco dei valori. Consideriamo le<strong>di</strong>stribuzioni del ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> due fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> investimento.BALa curva B è maggiormente addensata intorno al suo centro; le code della A sono più spesse. La <strong>di</strong>stribuzioneB è meno variabile della A Gli investitori in B rischiano meno, ma pure guadagnano meno; in A c’è più rischioe le per<strong>di</strong>te possono essere gravi, ma sono anche possibili alti guadagni.Requisiti degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> variabilitàGli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> variabilità V(x 1,x 2,…,x n) esprimono l’attitu<strong>di</strong>ne a variare delle modalità (cfr. Castellano, !962).Qualunque sia lo schema <strong>di</strong> costruzione e la scala <strong>di</strong> misurazione del dominio, un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> variabilità dovrà:1) Essere nullo se e solo se le modalità sono tutte uguali;2) Aumentare se e solo se aumenta la <strong>di</strong>versificazione tra le modalità.

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